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Chirurgia del cuore e dei vasi toracici a Luganese (Regione)

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Dr. med. Schlunke Stephan

Dr. med. Schlunke Stephan

Via Soldino 9, 6900 Lugano

La chirurgia vascolare è quel ramo della chirurgia che si occupa di intervenire chirurgicamente per risolvere o migliorare la prognosi delle patologie che interessano i vasi sanguigni dell'organismo , utilizzando tecniche di riparazione, derivazione, sostituzione e rimozione. La chirurgia vascolare è una branca della chirurgia che si occupa dei vasi del corpo: arterie, vene e sistema linfatico. Sono trattate malattie e traumi dei vasi sanguigni. Opera in collaborazione stretta con l’angiologia e la radiologia interventistica, garantendo la presa a carico e la terapia di disturbi della circolazione alle gambe, agli arti superiori, a livello del collo e dell’addome. Quando si va dal chirurgo vascolare? La visita chirurgica vascolare è utile ai pazienti cui è già stata diagnosticata una patologia vascolare la cui unica soluzione è l'intervento chirurgico (ad esempio restringimenti, dilatazioni o deterioramenti causati da arteriosclerosi, insufficienza venosa cronica, aneurismi, malformazioni e diabete). Quali sono le patologie curate e gli interventi di chirurgia vascolare? • Aneurisma : malattia caratterizzata da dilatazione della parete arteriosa che può interessare tutte le arterie dell’organismo. Più frequentemente (80% dei casi) viene colpita l’aorta addominale. L’aneurisma tende ad espandersi, perciò è necessaria una stretta sorveglianza. La progressione dell’aneurisma può portare alla rottura del vaso, con conseguente sanguinamento e pericolo per il paziente. • Stenosi della carotide : malattia caratterizzata dal restringimento (stenosi) dell’arteria carotide interna, la quale fornisce il sangue al cervello. Se la stenosi è grave, può causare l’ictus ischemico. In zona della stenosi, piccoli coaguli o frammenti di placca si possono staccare a causa delle turbolenze del flusso sanguigno e chiudere i vasi che irrorano il cervello. • Arteriopatia ostruttiva cronica periferica : malattia caratterizzata dal progressivo restringimento (stenosi) sino all’ostruzione completa delle arterie. Colpisce soprattutto le arterie degli arti inferiori. L’assenza di sangue si manifesta con diversi quadri clinici che variano dalla difficoltà alla deambulazione sino alla comparsa di dolore e ulcere. • Dissezione : malattia caratterizzata da una lacerazione dello strato interno (intima) dell’arteria per cui il sangue fluisce nella parete del vaso costringendo gli strati della parete a separarsi. Tale evento può portare alla riduzione parziale o completa dell’irrorazione sanguigna di un determinato organo o alla rottura del vaso. La sede più frequente di questa patologia è l’aorta toracica. • Vene varicose : malattia caratterizzata dalla dilatazione delle vene superficiali. Rappresenta la patologia venosa più frequente e colpisce principalmente gli arti inferiori. Può causare un ampio spettro di sintomi che variano dal fastidioso gonfiore delle gambe alla comparsa di ulcerazioni dolenti con scarsa tendenza alla guarigione. • Trombosi venosa profonda : malattia caratterizzata dalla formazione di un trombo (sangue coagulato) all'interno di una vena, che colpisce prevalentemente il circolo venoso profondo degli arti inferiori. Sebbene alcuni casi siano asintomatici, frequentemente i pazienti lamentano dolore, arrossamento e gonfiore a livello della gamba. La complicanza più seria della trombosi venosa profonda si verifica quando il trombo si mobilizza e si blocca a livello delle vene dei polmoni bloccandone il flusso sanguigno (embolia polmonare). • Linfedema : malattia caratterizzata da un anomalo accumulo di liquido linfatico nei tessuti. La sede più frequente sono gli arti inferiori. Il paziente può lamentare dolore e gonfiore. È principalmente dovuto all’assenza o alla distruzione dei vasi linfatici. Trattamenti invasivi L’ aneurisma viene trattato mediante: • L’intervento chirurgico di sostituzione dell’aorta a cielo aperto che ha lo scopo di escludere l’aneurisma dalla circolazione sanguigna, ripristinando la via ematica mediante una protesi vascolare sintetica. Tramite un’apertura della cavità addominale il chirurgo blocca l’aorta con una pinza, apre l’aneurisma e lo sostituisce con una protesi vascolare. • Terapia endovascolare : è possibile escludere l’aneurisma dalla circolazione sanguigna inserendo, attraverso le arterie della regione inguinale, un’endoprotesi che consiste in una rete tubulare di metallo (stent) rivestita da un sottile strato di tessuto. L’endoprotesi ripiegata in un catetere viene rilasciata in un trattato sano di aorta dove è in grado di ancorarsi grazie alla sua forza di espansione. Il sangue fluirà nell’endoprotesi riducendo la pressione sulla parete arteriosa che non potrà più rompersi. La stenosi della carotide può essere trattata attraverso: • Trombo-endoarteriectomia carotidea (TEA) : intervento chirurgico che ha l’obiettivo di asportare fisicamente la placca aterosclerotica che restringe la carotide. • Angioplastica Transluminale Percutanea (PTA) e Stenting : senza un vero e proprio intervento chirurgico si dilata l’arteria ristretta con u

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La chirurgia vascolare è quel ramo della chirurgia che si occupa di intervenire chirurgicamente per risolvere o migliorare la prognosi delle patologie che interessano i vasi sanguigni dell'organismo , utilizzando tecniche di riparazione, derivazione, sostituzione e rimozione. La chirurgia vascolare è una branca della chirurgia che si occupa dei vasi del corpo: arterie, vene e sistema linfatico. Sono trattate malattie e traumi dei vasi sanguigni. Opera in collaborazione stretta con l’angiologia e la radiologia interventistica, garantendo la presa a carico e la terapia di disturbi della circolazione alle gambe, agli arti superiori, a livello del collo e dell’addome. Quando si va dal chirurgo vascolare? La visita chirurgica vascolare è utile ai pazienti cui è già stata diagnosticata una patologia vascolare la cui unica soluzione è l'intervento chirurgico (ad esempio restringimenti, dilatazioni o deterioramenti causati da arteriosclerosi, insufficienza venosa cronica, aneurismi, malformazioni e diabete). Quali sono le patologie curate e gli interventi di chirurgia vascolare? • Aneurisma : malattia caratterizzata da dilatazione della parete arteriosa che può interessare tutte le arterie dell’organismo. Più frequentemente (80% dei casi) viene colpita l’aorta addominale. L’aneurisma tende ad espandersi, perciò è necessaria una stretta sorveglianza. La progressione dell’aneurisma può portare alla rottura del vaso, con conseguente sanguinamento e pericolo per il paziente. • Stenosi della carotide : malattia caratterizzata dal restringimento (stenosi) dell’arteria carotide interna, la quale fornisce il sangue al cervello. Se la stenosi è grave, può causare l’ictus ischemico. In zona della stenosi, piccoli coaguli o frammenti di placca si possono staccare a causa delle turbolenze del flusso sanguigno e chiudere i vasi che irrorano il cervello. • Arteriopatia ostruttiva cronica periferica : malattia caratterizzata dal progressivo restringimento (stenosi) sino all’ostruzione completa delle arterie. Colpisce soprattutto le arterie degli arti inferiori. L’assenza di sangue si manifesta con diversi quadri clinici che variano dalla difficoltà alla deambulazione sino alla comparsa di dolore e ulcere. • Dissezione : malattia caratterizzata da una lacerazione dello strato interno (intima) dell’arteria per cui il sangue fluisce nella parete del vaso costringendo gli strati della parete a separarsi. Tale evento può portare alla riduzione parziale o completa dell’irrorazione sanguigna di un determinato organo o alla rottura del vaso. La sede più frequente di questa patologia è l’aorta toracica. • Vene varicose : malattia caratterizzata dalla dilatazione delle vene superficiali. Rappresenta la patologia venosa più frequente e colpisce principalmente gli arti inferiori. Può causare un ampio spettro di sintomi che variano dal fastidioso gonfiore delle gambe alla comparsa di ulcerazioni dolenti con scarsa tendenza alla guarigione. • Trombosi venosa profonda : malattia caratterizzata dalla formazione di un trombo (sangue coagulato) all'interno di una vena, che colpisce prevalentemente il circolo venoso profondo degli arti inferiori. Sebbene alcuni casi siano asintomatici, frequentemente i pazienti lamentano dolore, arrossamento e gonfiore a livello della gamba. La complicanza più seria della trombosi venosa profonda si verifica quando il trombo si mobilizza e si blocca a livello delle vene dei polmoni bloccandone il flusso sanguigno (embolia polmonare). • Linfedema : malattia caratterizzata da un anomalo accumulo di liquido linfatico nei tessuti. La sede più frequente sono gli arti inferiori. Il paziente può lamentare dolore e gonfiore. È principalmente dovuto all’assenza o alla distruzione dei vasi linfatici. Trattamenti invasivi L’ aneurisma viene trattato mediante: • L’intervento chirurgico di sostituzione dell’aorta a cielo aperto che ha lo scopo di escludere l’aneurisma dalla circolazione sanguigna, ripristinando la via ematica mediante una protesi vascolare sintetica. Tramite un’apertura della cavità addominale il chirurgo blocca l’aorta con una pinza, apre l’aneurisma e lo sostituisce con una protesi vascolare. • Terapia endovascolare : è possibile escludere l’aneurisma dalla circolazione sanguigna inserendo, attraverso le arterie della regione inguinale, un’endoprotesi che consiste in una rete tubulare di metallo (stent) rivestita da un sottile strato di tessuto. L’endoprotesi ripiegata in un catetere viene rilasciata in un trattato sano di aorta dove è in grado di ancorarsi grazie alla sua forza di espansione. Il sangue fluirà nell’endoprotesi riducendo la pressione sulla parete arteriosa che non potrà più rompersi. La stenosi della carotide può essere trattata attraverso: • Trombo-endoarteriectomia carotidea (TEA) : intervento chirurgico che ha l’obiettivo di asportare fisicamente la placca aterosclerotica che restringe la carotide. • Angioplastica Transluminale Percutanea (PTA) e Stenting : senza un vero e proprio intervento chirurgico si dilata l’arteria ristretta con u

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Faeli Mehran

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La chirurgia vascolare è quel ramo della chirurgia che si occupa di intervenire chirurgicamente per risolvere o migliorare la prognosi delle patologie che interessano i vasi sanguigni dell'organismo , utilizzando tecniche di riparazione, derivazione, sostituzione e rimozione. La chirurgia vascolare è una branca della chirurgia che si occupa dei vasi del corpo: arterie, vene e sistema linfatico. Sono trattate malattie e traumi dei vasi sanguigni. Opera in collaborazione stretta con l’angiologia e la radiologia interventistica, garantendo la presa a carico e la terapia di disturbi della circolazione alle gambe, agli arti superiori, a livello del collo e dell’addome. Quando si va dal chirurgo vascolare? La visita chirurgica vascolare è utile ai pazienti cui è già stata diagnosticata una patologia vascolare la cui unica soluzione è l'intervento chirurgico (ad esempio restringimenti, dilatazioni o deterioramenti causati da arteriosclerosi, insufficienza venosa cronica, aneurismi, malformazioni e diabete). Quali sono le patologie curate e gli interventi di chirurgia vascolare? • Aneurisma : malattia caratterizzata da dilatazione della parete arteriosa che può interessare tutte le arterie dell’organismo. Più frequentemente (80% dei casi) viene colpita l’aorta addominale. L’aneurisma tende ad espandersi, perciò è necessaria una stretta sorveglianza. La progressione dell’aneurisma può portare alla rottura del vaso, con conseguente sanguinamento e pericolo per il paziente. • Stenosi della carotide : malattia caratterizzata dal restringimento (stenosi) dell’arteria carotide interna, la quale fornisce il sangue al cervello. Se la stenosi è grave, può causare l’ictus ischemico. In zona della stenosi, piccoli coaguli o frammenti di placca si possono staccare a causa delle turbolenze del flusso sanguigno e chiudere i vasi che irrorano il cervello. • Arteriopatia ostruttiva cronica periferica : malattia caratterizzata dal progressivo restringimento (stenosi) sino all’ostruzione completa delle arterie. Colpisce soprattutto le arterie degli arti inferiori. L’assenza di sangue si manifesta con diversi quadri clinici che variano dalla difficoltà alla deambulazione sino alla comparsa di dolore e ulcere. • Dissezione : malattia caratterizzata da una lacerazione dello strato interno (intima) dell’arteria per cui il sangue fluisce nella parete del vaso costringendo gli strati della parete a separarsi. Tale evento può portare alla riduzione parziale o completa dell’irrorazione sanguigna di un determinato organo o alla rottura del vaso. La sede più frequente di questa patologia è l’aorta toracica. • Vene varicose : malattia caratterizzata dalla dilatazione delle vene superficiali. Rappresenta la patologia venosa più frequente e colpisce principalmente gli arti inferiori. Può causare un ampio spettro di sintomi che variano dal fastidioso gonfiore delle gambe alla comparsa di ulcerazioni dolenti con scarsa tendenza alla guarigione. • Trombosi venosa profonda : malattia caratterizzata dalla formazione di un trombo (sangue coagulato) all'interno di una vena, che colpisce prevalentemente il circolo venoso profondo degli arti inferiori. Sebbene alcuni casi siano asintomatici, frequentemente i pazienti lamentano dolore, arrossamento e gonfiore a livello della gamba. La complicanza più seria della trombosi venosa profonda si verifica quando il trombo si mobilizza e si blocca a livello delle vene dei polmoni bloccandone il flusso sanguigno (embolia polmonare). • Linfedema : malattia caratterizzata da un anomalo accumulo di liquido linfatico nei tessuti. La sede più frequente sono gli arti inferiori. Il paziente può lamentare dolore e gonfiore. È principalmente dovuto all’assenza o alla distruzione dei vasi linfatici. Trattamenti invasivi L’ aneurisma viene trattato mediante: • L’intervento chirurgico di sostituzione dell’aorta a cielo aperto che ha lo scopo di escludere l’aneurisma dalla circolazione sanguigna, ripristinando la via ematica mediante una protesi vascolare sintetica. Tramite un’apertura della cavità addominale il chirurgo blocca l’aorta con una pinza, apre l’aneurisma e lo sostituisce con una protesi vascolare. • Terapia endovascolare : è possibile escludere l’aneurisma dalla circolazione sanguigna inserendo, attraverso le arterie della regione inguinale, un’endoprotesi che consiste in una rete tubulare di metallo (stent) rivestita da un sottile strato di tessuto. L’endoprotesi ripiegata in un catetere viene rilasciata in un trattato sano di aorta dove è in grado di ancorarsi grazie alla sua forza di espansione. Il sangue fluirà nell’endoprotesi riducendo la pressione sulla parete arteriosa che non potrà più rompersi. La stenosi della carotide può essere trattata attraverso: • Trombo-endoarteriectomia carotidea (TEA) : intervento chirurgico che ha l’obiettivo di asportare fisicamente la placca aterosclerotica che restringe la carotide. • Angioplastica Transluminale Percutanea (PTA) e Stenting : senza un vero e proprio intervento chirurgico si dilata l’arteria ristretta con u

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La complicanza più seria della trombosi venosa profonda si verifica quando il trombo si mobilizza e si blocca a livello delle vene dei polmoni bloccandone il flusso sanguigno (embolia polmonare). • Linfedema : malattia caratterizzata da un anomalo accumulo di liquido linfatico nei tessuti. La sede più frequente sono gli arti inferiori. Il paziente può lamentare dolore e gonfiore. È principalmente dovuto all’assenza o alla distruzione dei vasi linfatici. Trattamenti invasivi L’ aneurisma viene trattato mediante: • L’intervento chirurgico di sostituzione dell’aorta a cielo aperto che ha lo scopo di escludere l’aneurisma dalla circolazione sanguigna, ripristinando la via ematica mediante una protesi vascolare sintetica. Tramite un’apertura della cavità addominale il chirurgo blocca l’aorta con una pinza, apre l’aneurisma e lo sostituisce con una protesi vascolare. • Terapia endovascolare : è possibile escludere l’aneurisma dalla circolazione sanguigna inserendo, attraverso le arterie della regione inguinale, un’endoprotesi che consiste in una rete tubulare di metallo (stent) rivestita da un sottile strato di tessuto. L’endoprotesi ripiegata in un catetere viene rilasciata in un trattato sano di aorta dove è in grado di ancorarsi grazie alla sua forza di espansione. Il sangue fluirà nell’endoprotesi riducendo la pressione sulla parete arteriosa che non potrà più rompersi. La stenosi della carotide può essere trattata attraverso: • Trombo-endoarteriectomia carotidea (TEA) : intervento chirurgico che ha l’obiettivo di asportare fisicamente la placca aterosclerotica che restringe la carotide. • Angioplastica Transluminale Percutanea (PTA) e Stenting : senza un vero e proprio intervento chirurgico si dilata l’arteria ristretta con u

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