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Mercato a Ostschweiz (Regione)

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Aluworld SA

Aluworld SA

Via Segoma 9, 6825 Capolago
TRATTAMENTI SUPERFICIALIDELL'ALLUMINIO E DELLE SUE LEGHE

ALUWORLD SA nasce dall’intuizione dei suoi attuali proprietari, che intravedono il possibile sviluppo dei trattamenti dell’alluminio in una zona geografica di grande importanza strategica come quella Svizzera. Forte di oltre 30 anni di esperienza, nel 2012 abbiamo aperto lo stabilimento a Barbengo con un impianto tecnologicamente avanzato e l’utilizzo di prodotti e macchinari che ci ha permesso di proporre una vasta gamma di lavorazioni sia su alluminio che su altri materiali Da dicembre 2020, ci siamo trasferiti a Capolago con un’ulteriore upgrade per quanto riguarda l’impianto di ossidazione (portato completamente in automatico in un ottica di industria 4.0). L’Azienda si pone, come obbiettivo primario, la completa soddisfazione della clientela, attraverso il costante miglioramento delle qualità dei prodotti, rispettando i tempi di consegna e tenendo in gran considerazione le esigenze sempre più complesse del mercato. ALUWORLD SA si prefigge, in materia ambientale, di assicurare che le proprie attività siano svolte in conformità alle attuali norme di legge e di minimizzare il consumo di energia e acqua con una mission sempre rivolta verso un mondo più ecologico. Trattamenti http://aluworldsa.ch/trattamenti/ Lavorazioni http://aluworldsa.ch/lavorazioni/ Servizi http://aluworldsa.ch/service/

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AlluminioTrattamenti superficialiLavorazione del Metallo
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AlluminioTrattamenti superficialiLavorazione del Metallo
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ALUWORLD SA nasce dall’intuizione dei suoi attuali proprietari, che intravedono il possibile sviluppo dei trattamenti dell’alluminio in una zona geografica di grande importanza strategica come quella Svizzera. Forte di oltre 30 anni di esperienza, nel 2012 abbiamo aperto lo stabilimento a Barbengo con un impianto tecnologicamente avanzato e l’utilizzo di prodotti e macchinari che ci ha permesso di proporre una vasta gamma di lavorazioni sia su alluminio che su altri materiali Da dicembre 2020, ci siamo trasferiti a Capolago con un’ulteriore upgrade per quanto riguarda l’impianto di ossidazione (portato completamente in automatico in un ottica di industria 4.0). L’Azienda si pone, come obbiettivo primario, la completa soddisfazione della clientela, attraverso il costante miglioramento delle qualità dei prodotti, rispettando i tempi di consegna e tenendo in gran considerazione le esigenze sempre più complesse del mercato. ALUWORLD SA si prefigge, in materia ambientale, di assicurare che le proprie attività siano svolte in conformità alle attuali norme di legge e di minimizzare il consumo di energia e acqua con una mission sempre rivolta verso un mondo più ecologico. Trattamenti http://aluworldsa.ch/trattamenti/ Lavorazioni http://aluworldsa.ch/lavorazioni/ Servizi http://aluworldsa.ch/service/

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 Chiuso fino a Monday at 7:30 AM
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Climatizzazione, impiantiIdraulicoPompe di caloreVentilazioneDeumidificazioneRefrigerazione, impiantiTecnica di refrigerazioneTecnica di RiscaldamentoRiscaldamento a distanzaEnergia, consulenzaApparecchi e impianti di ventilazione
 Chiuso fino a 9:00 AM
Fabio Rezzonico SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 1 valutazione

Fabio Rezzonico SA

Via Cappella Nuova 2, 6533 Lumino
Fabio Rezzonico & Co

Fondata nel 1934 la Fabio Rezzonico + Co è protagonista da oltre 75 anni sul mercato della Svizzera Italiana. Specializzata nella vendita di materiali per l'edilizia , unisce professionalità e consulenza tecnica aperta a professionisti, costruttori e privati. Dispone di una superfice di 14.000 mq divisa tra magazzini e superfici espositive. Personale specializzato e in grado di rispondere ad ogni esigenza di natura tecnica e commerciale per ogni tipo di prodotto. Da oltre quarant'anni è presente sul mercato con il settore della carpenteria e copertura di tetti , al quale si è aggiunta la specializzazione in rivestimenti di facciate ventilate , in isolazione di solai e sopraelevazione con elementi prefabbricati in legno. Dal 1999 la Rezzonico si e dedicata con successo alla progettazione e alla realizzazione di caminetti, canne fumarie, stufe e forni a legna , offrendo anche un servizio di manutenzione dopo vendita. Il reparto di fornitura e posa di pavimenti in legn o e scale interne prefabbricate dal design inconfondibile completa l'offerta in questo settore. Nel corso degli ultimi anni la Fabio Rezzonico + Co ha ampliato nuovamente la sua attività offrendo soluzioni complete per arredare e vivere al meglio gli spazi esterni. È nato quindi iI settore che progetta e realizza piscine interrate e fuoriterra , fornisce e posa vasche idromassaggio e vasche benessere Softub. È inoltre garantito un servizio di assistenza e di manutenzione dopo vendita. Con la progettazione e la realizzazione di Pergotende Corradi, vele ombreggianti Velombra e arredi per esterni la Rezzonico completa la sua vasta gamma di soluzioni per arredare e rendere confortevoli gli spazi esterni. Si tratta di strutture garantite per resistere alle piu difficili condizioni atmosferiche e inconfondibili per design e qualità dei materiali. La Fabio Rezzonico + Co si avvale di un organico di 40 dinamici collaboratori che costituiscono il cuore dell'azienda . La valorizzazione del personale è al centro della strategia aziendale e permette di formare un personale affiatato, motivato e disponibile , elementi indispensabili per ottere la fiducia dei clienti e offrire un servizio ineccepibile e al passo coi i tempi.

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Materiali costruzioneLegnameMateriali da CostruzioneCamini, costruzione e ristrutturazionePiscine costruzione e accessori
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Fabio Rezzonico & Co

Fondata nel 1934 la Fabio Rezzonico + Co è protagonista da oltre 75 anni sul mercato della Svizzera Italiana. Specializzata nella vendita di materiali per l'edilizia , unisce professionalità e consulenza tecnica aperta a professionisti, costruttori e privati. Dispone di una superfice di 14.000 mq divisa tra magazzini e superfici espositive. Personale specializzato e in grado di rispondere ad ogni esigenza di natura tecnica e commerciale per ogni tipo di prodotto. Da oltre quarant'anni è presente sul mercato con il settore della carpenteria e copertura di tetti , al quale si è aggiunta la specializzazione in rivestimenti di facciate ventilate , in isolazione di solai e sopraelevazione con elementi prefabbricati in legno. Dal 1999 la Rezzonico si e dedicata con successo alla progettazione e alla realizzazione di caminetti, canne fumarie, stufe e forni a legna , offrendo anche un servizio di manutenzione dopo vendita. Il reparto di fornitura e posa di pavimenti in legn o e scale interne prefabbricate dal design inconfondibile completa l'offerta in questo settore. Nel corso degli ultimi anni la Fabio Rezzonico + Co ha ampliato nuovamente la sua attività offrendo soluzioni complete per arredare e vivere al meglio gli spazi esterni. È nato quindi iI settore che progetta e realizza piscine interrate e fuoriterra , fornisce e posa vasche idromassaggio e vasche benessere Softub. È inoltre garantito un servizio di assistenza e di manutenzione dopo vendita. Con la progettazione e la realizzazione di Pergotende Corradi, vele ombreggianti Velombra e arredi per esterni la Rezzonico completa la sua vasta gamma di soluzioni per arredare e rendere confortevoli gli spazi esterni. Si tratta di strutture garantite per resistere alle piu difficili condizioni atmosferiche e inconfondibili per design e qualità dei materiali. La Fabio Rezzonico + Co si avvale di un organico di 40 dinamici collaboratori che costituiscono il cuore dell'azienda . La valorizzazione del personale è al centro della strategia aziendale e permette di formare un personale affiatato, motivato e disponibile , elementi indispensabili per ottere la fiducia dei clienti e offrire un servizio ineccepibile e al passo coi i tempi.

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 1 valutazione

 Chiuso fino a 9:00 AM
 Chiuso fino a Monday at 8:00 AM
Hupac Intermodal SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 2 valutazioni

Hupac Intermodal SA

Viale Romeo Manzoni 6, 6830 Chiasso
The power of intermodality

Hupac è l'operatore di rete intermodale leader in Europa con un volume di trasporto di ca. 1 milione di spedizioni stradali all'anno. Da oltre cinquant'anni offriamo servizi di trasporto ferroviario innovativi e affidabili, dando così un contributo chiave al trasferimento del traffico e alla protezione dell’ambiente. La rete Hupac gestisce collegamenti tra le principali aree economiche europee e destinazioni fino al Far East. Ogni giorno 150 treni Hupac sono in circolazione con carri di proprietà per trasportare container, casse mobili e semirimorchi. Ci impegniamo a garantire flessibilità, servizio e affidabilità ai nostri clienti. Il Gruppo Hupac è composto da 24 società con sedi in Svizzera, Italia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Polonia, Russia e Cina e impiega 680 persone a tempo pieno. Le società del Gruppo Hupac dispongono di 9.100 moduli di carri e, in qualità di operatore intermodale neutrale e indipendente, raggruppano le spedizioni delle aziende di trasporto in treni completi. La trazione è fornita da imprese ferroviarie esterne. Hupac gestisce terminal efficienti in sedi strategiche e investe nella trasformazione digitale. Hupac SA è stata fondata a Chiasso nel 1967. La società conta circa 100 azionisti. Il capitale sociale di CHF 20 milioni è controllato per il 72% da aziende di logistica e trasporto e per il 28% da imprese ferroviarie. Questo garantisce vicinanza al mercato e indipendenza dalle ferrovie

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TrasportiTrasporti internazionali
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Hupac è l'operatore di rete intermodale leader in Europa con un volume di trasporto di ca. 1 milione di spedizioni stradali all'anno. Da oltre cinquant'anni offriamo servizi di trasporto ferroviario innovativi e affidabili, dando così un contributo chiave al trasferimento del traffico e alla protezione dell’ambiente. La rete Hupac gestisce collegamenti tra le principali aree economiche europee e destinazioni fino al Far East. Ogni giorno 150 treni Hupac sono in circolazione con carri di proprietà per trasportare container, casse mobili e semirimorchi. Ci impegniamo a garantire flessibilità, servizio e affidabilità ai nostri clienti. Il Gruppo Hupac è composto da 24 società con sedi in Svizzera, Italia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Polonia, Russia e Cina e impiega 680 persone a tempo pieno. Le società del Gruppo Hupac dispongono di 9.100 moduli di carri e, in qualità di operatore intermodale neutrale e indipendente, raggruppano le spedizioni delle aziende di trasporto in treni completi. La trazione è fornita da imprese ferroviarie esterne. Hupac gestisce terminal efficienti in sedi strategiche e investe nella trasformazione digitale. Hupac SA è stata fondata a Chiasso nel 1967. La società conta circa 100 azionisti. Il capitale sociale di CHF 20 milioni è controllato per il 72% da aziende di logistica e trasporto e per il 28% da imprese ferroviarie. Questo garantisce vicinanza al mercato e indipendenza dalle ferrovie

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 2 valutazioni

 Chiuso fino a Monday at 8:00 AM
 Chiuso fino a Monday at 7:00 AM
AB Automazioni SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 5 valutazioni

AB Automazioni SA

Via al Fiume 7, 6962 Viganello
AB Automazioni SA 1980-2020 40 ANNI: unici veri SPECIALISTI FAAC !

Nasce infatti nel 1980 per iniziativa di Alessandro Bizzozzero, in un'epoca in cui nel commercio una stretta di mano e la parola data valevano ben più di tante firme su documenti e contratti; oggi la ditta verte sempre ancora su questi valori fondamentali, di fiducia e tradizione svizzera. AB Automazioni SA da quarant'anni sinonimo di impianti FAAC nella Svizzera Italiana : il fondatore infatti, unitamente al suo ristretto team di assoluti professionisti specializzati nella gamma intera dei prodotti FAAC, dagli albori del più celebre marchio mondiale del settore ad arrivare ad oggi, ha sempre privilegiato solo ed unicamente il meglio della qualità che FAAC rappresenta, andando spesso controcorrente rispetto al mercato nella scelta di prodotti non propriamente economici ma di sicuro rassicurante garanzia di soluzioni tecniche funzionali, affidabili ed assolutamente "inossidabili" nell'inesorabile trascorrere del tempo. All'azienda vengono riconosciute un'organizzazione efficiente, una gestione fluida ed un rapporto schietto ed aperto con la propria Clientela: non da ultimo la continuità nei 40 anni di esistenza, la presenza e la diffusione territoriale con oltre 10'000 impianti d'automazione realizzati.

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AutomazionePorte automaticheRiparazioni
Via al Fiume 7, 6962 Viganello
AutomazionePorte automaticheRiparazioni
AB Automazioni SA 1980-2020 40 ANNI: unici veri SPECIALISTI FAAC !

Nasce infatti nel 1980 per iniziativa di Alessandro Bizzozzero, in un'epoca in cui nel commercio una stretta di mano e la parola data valevano ben più di tante firme su documenti e contratti; oggi la ditta verte sempre ancora su questi valori fondamentali, di fiducia e tradizione svizzera. AB Automazioni SA da quarant'anni sinonimo di impianti FAAC nella Svizzera Italiana : il fondatore infatti, unitamente al suo ristretto team di assoluti professionisti specializzati nella gamma intera dei prodotti FAAC, dagli albori del più celebre marchio mondiale del settore ad arrivare ad oggi, ha sempre privilegiato solo ed unicamente il meglio della qualità che FAAC rappresenta, andando spesso controcorrente rispetto al mercato nella scelta di prodotti non propriamente economici ma di sicuro rassicurante garanzia di soluzioni tecniche funzionali, affidabili ed assolutamente "inossidabili" nell'inesorabile trascorrere del tempo. All'azienda vengono riconosciute un'organizzazione efficiente, una gestione fluida ed un rapporto schietto ed aperto con la propria Clientela: non da ultimo la continuità nei 40 anni di esistenza, la presenza e la diffusione territoriale con oltre 10'000 impianti d'automazione realizzati.

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 5 valutazioni

 Chiuso fino a Monday at 7:00 AM
 Chiuso fino a Monday at 8:00 AM
ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina» : nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici» , diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe , il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli , curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea» , nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno , che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo , una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis» , destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine» , che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada , originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte . La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole , di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera» , curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita , destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio , periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere ; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera , monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti. Fra i servizi più richiesti: • Prospetti e depliant • Riviste • Fascicoli e libri • Buste e carta da lettere • Biglietti da visita • Bloc notes Se hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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EditoriGiornali e rivisteTipografiaStampa digitale
Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno
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Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina» : nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici» , diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe , il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli , curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea» , nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno , che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo , una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis» , destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine» , che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada , originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte . La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole , di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera» , curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita , destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio , periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere ; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera , monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti. Fra i servizi più richiesti: • Prospetti e depliant • Riviste • Fascicoli e libri • Buste e carta da lettere • Biglietti da visita • Bloc notes Se hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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BEWERA AG

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Brüel 36, 9496 Balzers
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BODAG Immobilien AG

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Aluworld SA

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Via Segoma 9, 6825 Capolago
TRATTAMENTI SUPERFICIALIDELL'ALLUMINIO E DELLE SUE LEGHE

ALUWORLD SA nasce dall’intuizione dei suoi attuali proprietari, che intravedono il possibile sviluppo dei trattamenti dell’alluminio in una zona geografica di grande importanza strategica come quella Svizzera. Forte di oltre 30 anni di esperienza, nel 2012 abbiamo aperto lo stabilimento a Barbengo con un impianto tecnologicamente avanzato e l’utilizzo di prodotti e macchinari che ci ha permesso di proporre una vasta gamma di lavorazioni sia su alluminio che su altri materiali Da dicembre 2020, ci siamo trasferiti a Capolago con un’ulteriore upgrade per quanto riguarda l’impianto di ossidazione (portato completamente in automatico in un ottica di industria 4.0). L’Azienda si pone, come obbiettivo primario, la completa soddisfazione della clientela, attraverso il costante miglioramento delle qualità dei prodotti, rispettando i tempi di consegna e tenendo in gran considerazione le esigenze sempre più complesse del mercato. ALUWORLD SA si prefigge, in materia ambientale, di assicurare che le proprie attività siano svolte in conformità alle attuali norme di legge e di minimizzare il consumo di energia e acqua con una mission sempre rivolta verso un mondo più ecologico. Trattamenti http://aluworldsa.ch/trattamenti/ Lavorazioni http://aluworldsa.ch/lavorazioni/ Servizi http://aluworldsa.ch/service/

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AlluminioTrattamenti superficialiLavorazione del Metallo
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AlluminioTrattamenti superficialiLavorazione del Metallo
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ALUWORLD SA nasce dall’intuizione dei suoi attuali proprietari, che intravedono il possibile sviluppo dei trattamenti dell’alluminio in una zona geografica di grande importanza strategica come quella Svizzera. Forte di oltre 30 anni di esperienza, nel 2012 abbiamo aperto lo stabilimento a Barbengo con un impianto tecnologicamente avanzato e l’utilizzo di prodotti e macchinari che ci ha permesso di proporre una vasta gamma di lavorazioni sia su alluminio che su altri materiali Da dicembre 2020, ci siamo trasferiti a Capolago con un’ulteriore upgrade per quanto riguarda l’impianto di ossidazione (portato completamente in automatico in un ottica di industria 4.0). L’Azienda si pone, come obbiettivo primario, la completa soddisfazione della clientela, attraverso il costante miglioramento delle qualità dei prodotti, rispettando i tempi di consegna e tenendo in gran considerazione le esigenze sempre più complesse del mercato. ALUWORLD SA si prefigge, in materia ambientale, di assicurare che le proprie attività siano svolte in conformità alle attuali norme di legge e di minimizzare il consumo di energia e acqua con una mission sempre rivolta verso un mondo più ecologico. Trattamenti http://aluworldsa.ch/trattamenti/ Lavorazioni http://aluworldsa.ch/lavorazioni/ Servizi http://aluworldsa.ch/service/

 Chiuso fino a Monday at 7:00 AM
 Chiuso fino a Monday at 7:30 AM
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Climatizzazione, impiantiIdraulicoPompe di caloreVentilazioneDeumidificazioneRefrigerazione, impiantiTecnica di refrigerazioneTecnica di RiscaldamentoRiscaldamento a distanzaEnergia, consulenzaApparecchi e impianti di ventilazione
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Fabio Rezzonico SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 1 valutazione

Fabio Rezzonico SA

Via Cappella Nuova 2, 6533 Lumino
Fabio Rezzonico & Co

Fondata nel 1934 la Fabio Rezzonico + Co è protagonista da oltre 75 anni sul mercato della Svizzera Italiana. Specializzata nella vendita di materiali per l'edilizia , unisce professionalità e consulenza tecnica aperta a professionisti, costruttori e privati. Dispone di una superfice di 14.000 mq divisa tra magazzini e superfici espositive. Personale specializzato e in grado di rispondere ad ogni esigenza di natura tecnica e commerciale per ogni tipo di prodotto. Da oltre quarant'anni è presente sul mercato con il settore della carpenteria e copertura di tetti , al quale si è aggiunta la specializzazione in rivestimenti di facciate ventilate , in isolazione di solai e sopraelevazione con elementi prefabbricati in legno. Dal 1999 la Rezzonico si e dedicata con successo alla progettazione e alla realizzazione di caminetti, canne fumarie, stufe e forni a legna , offrendo anche un servizio di manutenzione dopo vendita. Il reparto di fornitura e posa di pavimenti in legn o e scale interne prefabbricate dal design inconfondibile completa l'offerta in questo settore. Nel corso degli ultimi anni la Fabio Rezzonico + Co ha ampliato nuovamente la sua attività offrendo soluzioni complete per arredare e vivere al meglio gli spazi esterni. È nato quindi iI settore che progetta e realizza piscine interrate e fuoriterra , fornisce e posa vasche idromassaggio e vasche benessere Softub. È inoltre garantito un servizio di assistenza e di manutenzione dopo vendita. Con la progettazione e la realizzazione di Pergotende Corradi, vele ombreggianti Velombra e arredi per esterni la Rezzonico completa la sua vasta gamma di soluzioni per arredare e rendere confortevoli gli spazi esterni. Si tratta di strutture garantite per resistere alle piu difficili condizioni atmosferiche e inconfondibili per design e qualità dei materiali. La Fabio Rezzonico + Co si avvale di un organico di 40 dinamici collaboratori che costituiscono il cuore dell'azienda . La valorizzazione del personale è al centro della strategia aziendale e permette di formare un personale affiatato, motivato e disponibile , elementi indispensabili per ottere la fiducia dei clienti e offrire un servizio ineccepibile e al passo coi i tempi.

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Materiali costruzioneLegnameMateriali da CostruzioneCamini, costruzione e ristrutturazionePiscine costruzione e accessori
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Fabio Rezzonico & Co

Fondata nel 1934 la Fabio Rezzonico + Co è protagonista da oltre 75 anni sul mercato della Svizzera Italiana. Specializzata nella vendita di materiali per l'edilizia , unisce professionalità e consulenza tecnica aperta a professionisti, costruttori e privati. Dispone di una superfice di 14.000 mq divisa tra magazzini e superfici espositive. Personale specializzato e in grado di rispondere ad ogni esigenza di natura tecnica e commerciale per ogni tipo di prodotto. Da oltre quarant'anni è presente sul mercato con il settore della carpenteria e copertura di tetti , al quale si è aggiunta la specializzazione in rivestimenti di facciate ventilate , in isolazione di solai e sopraelevazione con elementi prefabbricati in legno. Dal 1999 la Rezzonico si e dedicata con successo alla progettazione e alla realizzazione di caminetti, canne fumarie, stufe e forni a legna , offrendo anche un servizio di manutenzione dopo vendita. Il reparto di fornitura e posa di pavimenti in legn o e scale interne prefabbricate dal design inconfondibile completa l'offerta in questo settore. Nel corso degli ultimi anni la Fabio Rezzonico + Co ha ampliato nuovamente la sua attività offrendo soluzioni complete per arredare e vivere al meglio gli spazi esterni. È nato quindi iI settore che progetta e realizza piscine interrate e fuoriterra , fornisce e posa vasche idromassaggio e vasche benessere Softub. È inoltre garantito un servizio di assistenza e di manutenzione dopo vendita. Con la progettazione e la realizzazione di Pergotende Corradi, vele ombreggianti Velombra e arredi per esterni la Rezzonico completa la sua vasta gamma di soluzioni per arredare e rendere confortevoli gli spazi esterni. Si tratta di strutture garantite per resistere alle piu difficili condizioni atmosferiche e inconfondibili per design e qualità dei materiali. La Fabio Rezzonico + Co si avvale di un organico di 40 dinamici collaboratori che costituiscono il cuore dell'azienda . La valorizzazione del personale è al centro della strategia aziendale e permette di formare un personale affiatato, motivato e disponibile , elementi indispensabili per ottere la fiducia dei clienti e offrire un servizio ineccepibile e al passo coi i tempi.

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 Chiuso fino a 9:00 AM
 Chiuso fino a Monday at 8:00 AM
Hupac Intermodal SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 2 valutazioni

Hupac Intermodal SA

Viale Romeo Manzoni 6, 6830 Chiasso
The power of intermodality

Hupac è l'operatore di rete intermodale leader in Europa con un volume di trasporto di ca. 1 milione di spedizioni stradali all'anno. Da oltre cinquant'anni offriamo servizi di trasporto ferroviario innovativi e affidabili, dando così un contributo chiave al trasferimento del traffico e alla protezione dell’ambiente. La rete Hupac gestisce collegamenti tra le principali aree economiche europee e destinazioni fino al Far East. Ogni giorno 150 treni Hupac sono in circolazione con carri di proprietà per trasportare container, casse mobili e semirimorchi. Ci impegniamo a garantire flessibilità, servizio e affidabilità ai nostri clienti. Il Gruppo Hupac è composto da 24 società con sedi in Svizzera, Italia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Polonia, Russia e Cina e impiega 680 persone a tempo pieno. Le società del Gruppo Hupac dispongono di 9.100 moduli di carri e, in qualità di operatore intermodale neutrale e indipendente, raggruppano le spedizioni delle aziende di trasporto in treni completi. La trazione è fornita da imprese ferroviarie esterne. Hupac gestisce terminal efficienti in sedi strategiche e investe nella trasformazione digitale. Hupac SA è stata fondata a Chiasso nel 1967. La società conta circa 100 azionisti. Il capitale sociale di CHF 20 milioni è controllato per il 72% da aziende di logistica e trasporto e per il 28% da imprese ferroviarie. Questo garantisce vicinanza al mercato e indipendenza dalle ferrovie

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TrasportiTrasporti internazionali
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The power of intermodality

Hupac è l'operatore di rete intermodale leader in Europa con un volume di trasporto di ca. 1 milione di spedizioni stradali all'anno. Da oltre cinquant'anni offriamo servizi di trasporto ferroviario innovativi e affidabili, dando così un contributo chiave al trasferimento del traffico e alla protezione dell’ambiente. La rete Hupac gestisce collegamenti tra le principali aree economiche europee e destinazioni fino al Far East. Ogni giorno 150 treni Hupac sono in circolazione con carri di proprietà per trasportare container, casse mobili e semirimorchi. Ci impegniamo a garantire flessibilità, servizio e affidabilità ai nostri clienti. Il Gruppo Hupac è composto da 24 società con sedi in Svizzera, Italia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Polonia, Russia e Cina e impiega 680 persone a tempo pieno. Le società del Gruppo Hupac dispongono di 9.100 moduli di carri e, in qualità di operatore intermodale neutrale e indipendente, raggruppano le spedizioni delle aziende di trasporto in treni completi. La trazione è fornita da imprese ferroviarie esterne. Hupac gestisce terminal efficienti in sedi strategiche e investe nella trasformazione digitale. Hupac SA è stata fondata a Chiasso nel 1967. La società conta circa 100 azionisti. Il capitale sociale di CHF 20 milioni è controllato per il 72% da aziende di logistica e trasporto e per il 28% da imprese ferroviarie. Questo garantisce vicinanza al mercato e indipendenza dalle ferrovie

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 2 valutazioni

 Chiuso fino a Monday at 8:00 AM
 Chiuso fino a Monday at 7:00 AM
AB Automazioni SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 5 valutazioni

AB Automazioni SA

Via al Fiume 7, 6962 Viganello
AB Automazioni SA 1980-2020 40 ANNI: unici veri SPECIALISTI FAAC !

Nasce infatti nel 1980 per iniziativa di Alessandro Bizzozzero, in un'epoca in cui nel commercio una stretta di mano e la parola data valevano ben più di tante firme su documenti e contratti; oggi la ditta verte sempre ancora su questi valori fondamentali, di fiducia e tradizione svizzera. AB Automazioni SA da quarant'anni sinonimo di impianti FAAC nella Svizzera Italiana : il fondatore infatti, unitamente al suo ristretto team di assoluti professionisti specializzati nella gamma intera dei prodotti FAAC, dagli albori del più celebre marchio mondiale del settore ad arrivare ad oggi, ha sempre privilegiato solo ed unicamente il meglio della qualità che FAAC rappresenta, andando spesso controcorrente rispetto al mercato nella scelta di prodotti non propriamente economici ma di sicuro rassicurante garanzia di soluzioni tecniche funzionali, affidabili ed assolutamente "inossidabili" nell'inesorabile trascorrere del tempo. All'azienda vengono riconosciute un'organizzazione efficiente, una gestione fluida ed un rapporto schietto ed aperto con la propria Clientela: non da ultimo la continuità nei 40 anni di esistenza, la presenza e la diffusione territoriale con oltre 10'000 impianti d'automazione realizzati.

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AutomazionePorte automaticheRiparazioni
Via al Fiume 7, 6962 Viganello
AutomazionePorte automaticheRiparazioni
AB Automazioni SA 1980-2020 40 ANNI: unici veri SPECIALISTI FAAC !

Nasce infatti nel 1980 per iniziativa di Alessandro Bizzozzero, in un'epoca in cui nel commercio una stretta di mano e la parola data valevano ben più di tante firme su documenti e contratti; oggi la ditta verte sempre ancora su questi valori fondamentali, di fiducia e tradizione svizzera. AB Automazioni SA da quarant'anni sinonimo di impianti FAAC nella Svizzera Italiana : il fondatore infatti, unitamente al suo ristretto team di assoluti professionisti specializzati nella gamma intera dei prodotti FAAC, dagli albori del più celebre marchio mondiale del settore ad arrivare ad oggi, ha sempre privilegiato solo ed unicamente il meglio della qualità che FAAC rappresenta, andando spesso controcorrente rispetto al mercato nella scelta di prodotti non propriamente economici ma di sicuro rassicurante garanzia di soluzioni tecniche funzionali, affidabili ed assolutamente "inossidabili" nell'inesorabile trascorrere del tempo. All'azienda vengono riconosciute un'organizzazione efficiente, una gestione fluida ed un rapporto schietto ed aperto con la propria Clientela: non da ultimo la continuità nei 40 anni di esistenza, la presenza e la diffusione territoriale con oltre 10'000 impianti d'automazione realizzati.

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 5 valutazioni

 Chiuso fino a Monday at 7:00 AM
 Chiuso fino a Monday at 8:00 AM
ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina» : nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici» , diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe , il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli , curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea» , nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno , che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo , una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis» , destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine» , che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada , originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte . La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole , di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera» , curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita , destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio , periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere ; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera , monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti. Fra i servizi più richiesti: • Prospetti e depliant • Riviste • Fascicoli e libri • Buste e carta da lettere • Biglietti da visita • Bloc notes Se hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina» : nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici» , diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe , il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli , curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea» , nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno , che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo , una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis» , destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine» , che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada , originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte . La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole , di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera» , curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita , destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio , periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere ; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera , monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti. Fra i servizi più richiesti: • Prospetti e depliant • Riviste • Fascicoli e libri • Buste e carta da lettere • Biglietti da visita • Bloc notes Se hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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