Navigazione rapida
  1. Pagina iniziale
  2. Aprire il menu
  3. Contenuto della pagina
  4. Servizio clienti
  5. Ricerca
  6. Piè di pagina
  • Nessuna voce pertinente

architetto a ponte-tresa

: 8 Iscrizioni
 Chiuso fino a 08:00
RENZETTI E PARTNERS SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 1 valutazione

RENZETTI E PARTNERS SA

Via alla Sguancia 5, 6912 Pazzallo
Renzetti & Partners

Renzetti&Partners è specializzato in progetti in ambito residenziale partendo dalla grande scala come la lottizzazione di interi quartieri, fino ad arrivare a progetti di piccole dimensioni, come ristrutturazioni e design d’interni. Grazie al suo team, che nel corso degli anni si è ampliato sempre di più, lo studio è in grado di fornire un servizio completo, con persone qualificate che ricoprono i molteplici abiti dell’architettura. Dagli studi di fattibilità fino alle consegne compresi i lavori di garanzia, passando per tutte le fasi: domanda di costruzione, progetto di massima, piani esecutivi, piani d’appalto, contrattualistica, direzione lavori e direzione architettonica. Ad oggi lo studio conta complessivamente 13 collaboratori tra i 30 e i 50 anni. La sede principale dello studio si trova a Pazzallo, una sede a Locarno e un ufficio ad hoc a Paradiso per il progetto “Parco Lago”. RCHITETTURA progetto di massima procedura di autorizzazione visualizzazione 3D progettazione BIM perizia amianto progettazione d’interni progetto definitivo COSTRUZIONE direzione lavori ottimizzazione costi collaborazione con ditte esterne capitolato CCC contratto d’appalto progetto esecutivo studio di dettaglio IMMOBILIARE brochure di vendita visita cantiere scelte materiali incarto banca allestimento proprietà per piani progettazione appartamenti su misura intermediazione immobiliare PROGETTI • RESIDENZA RODREE' (Massagno) http://www.renzettipartners.ch/project-rodree/index.html# • RESIDENZA 651 (Muralto) http://www.renzettipartners.ch/project-muralto/index.html • RESIDENZA PARCO LAGO (Paradiso) http://www.renzettipartners.ch/project-parco/index.html

PremiumIscrizione Premium
ArchitettoArchitettura d'interniCostruzione, direzione lavoriImmobili
Via alla Sguancia 5, 6912 Pazzallo
ArchitettoArchitettura d'interniCostruzione, direzione lavoriImmobili
Renzetti & Partners

Renzetti&Partners è specializzato in progetti in ambito residenziale partendo dalla grande scala come la lottizzazione di interi quartieri, fino ad arrivare a progetti di piccole dimensioni, come ristrutturazioni e design d’interni. Grazie al suo team, che nel corso degli anni si è ampliato sempre di più, lo studio è in grado di fornire un servizio completo, con persone qualificate che ricoprono i molteplici abiti dell’architettura. Dagli studi di fattibilità fino alle consegne compresi i lavori di garanzia, passando per tutte le fasi: domanda di costruzione, progetto di massima, piani esecutivi, piani d’appalto, contrattualistica, direzione lavori e direzione architettonica. Ad oggi lo studio conta complessivamente 13 collaboratori tra i 30 e i 50 anni. La sede principale dello studio si trova a Pazzallo, una sede a Locarno e un ufficio ad hoc a Paradiso per il progetto “Parco Lago”. RCHITETTURA progetto di massima procedura di autorizzazione visualizzazione 3D progettazione BIM perizia amianto progettazione d’interni progetto definitivo COSTRUZIONE direzione lavori ottimizzazione costi collaborazione con ditte esterne capitolato CCC contratto d’appalto progetto esecutivo studio di dettaglio IMMOBILIARE brochure di vendita visita cantiere scelte materiali incarto banca allestimento proprietà per piani progettazione appartamenti su misura intermediazione immobiliare PROGETTI • RESIDENZA RODREE' (Massagno) http://www.renzettipartners.ch/project-rodree/index.html# • RESIDENZA 651 (Muralto) http://www.renzettipartners.ch/project-muralto/index.html • RESIDENZA PARCO LAGO (Paradiso) http://www.renzettipartners.ch/project-parco/index.html

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 1 valutazione

 Chiuso fino a 08:00
 Chiuso fino a 08:00
MEDIA ALPS Sagl
Nessuna recensione ancora

MEDIA ALPS Sagl

Via Collina d'Oro 78, 6926 Montagnola
Media Alps Sagl: Tecnologia invisibile, impatto straordinario

Leader in Svizzera per soluzioni innovative: pellicole oscuranti, lucernari LED effetto sole e specchi con TV integrata Benvenuti nel mondo di Media Alps Sagl , l'azienda svizzera che rivoluziona il concetto di luce, privacy e design. Con sede a Lugano e operatività in tutta la Svizzera e nel mondo, offriamo soluzioni d'avanguardia che combinano estetica, tecnologia e comfort abitativo. Scopri i nostri servizi esclusivi pensati per privati, architetti, interior designer, hotel, centri benessere e aziende. Pellicole oscuranti per finestre: comfort e protezione con stile Le pellicole oscuranti per finestre non sono più solo una scelta tecnica, ma un vero e proprio elemento di design. Media Alps Sagl propone: • Pellicole solari per la riduzione del calore e dei raggi UV • Pellicole privacy per abitazioni, uffici e ambienti commerciali • Pellicole riflettenti per un effetto specchio durante il giorno • Pellicole decorative con motivi eleganti o personalizzabili • Pellicole di sicurezza anti-sfondamento Grazie all'utilizzo di materiali certificati e alla posa professionale, garantiamo risultati eccellenti in termini di isolamento, estetica e durabilità. Operiamo in tutta la Svizzera: da Zurigo a Ginevra , passando per Lugano, Berna, Lucerna e Basilea . Lucernari LED effetto luce naturale: l'illusione perfetta del sole Hai mai desiderato un raggio di sole anche nelle stanze più buie? Con i nostri lucernari LED effetto cielo naturale , portiamo la luce del giorno ovunque: • Simulazione realistica di cielo azzurro e luce solare • Tecnologia LED a spettro completo con regolazione dinamica della luce • Design ultrapiatto e integrabile in qualsiasi ambiente • Ideale per ambienti senza finestre: bagni, corridoi, hotel, SPA, uffici • Installazione semplice, anche in edifici esistenti Le nostre luce artificiali effetto naturale migliorano l'umore, aumentano la produttività e offrono un'esperienza di benessere senza precedenti. Disponibili in tutta la Svizzera e su richiesta anche per installazioni internazionali. Specchi con TV integrata: tecnologia che scompare Il futuro è ora. Gli specchi con schermo TV integrato offerti da Media Alps Sagl sono l'emblema della tecnologia discreta: • Specchi su misura con schermo Full HD/4K integrato • Attivazione invisibile: la TV appare solo quando accesa • Ideale per bagni di lusso, camere da letto, hotel, showroom • Possibilità di controllo touch, vocale o da remoto • Design moderno, cornici personalizzabili, installazione su richiesta Lavoriamo con progettisti e arredatori per integrare i nostri specchi TV in ogni stile architettonico. Ogni progetto è unico, ogni risultato è mozzafiato. Perché scegliere Media Alps Sagl? • Siamo Svizzeri : precisione, affidabilità e attenzione al dettaglio • Lavoriamo a livello globale : dalla Svizzera al resto del mondo • Supporto completo : consulenza, progettazione, installazione, post-vendita • Partner tecnologici selezionati : solo i migliori brand del settore Collaboriamo con studi di architettura, progettisti, ingegneri e imprese edili per fornire soluzioni innovative in tutta la Svizzera. Dove operiamo Siamo attivi in tutte le regioni linguistiche della Svizzera: • Ticino : Lugano, Locarno, Bellinzona • Svizzera tedesca : Zurigo, Lucerna, Berna, Basilea • Svizzera francese : Ginevra, Losanna, Neuchâtel • Grigioni : St. Moritz, Davos, Coira e Grigioni Italiano ...e oltre i confini: Italia, Francia, Germania, Norvegia, Austria, Emirati Arabi e USA . Trova Media Alps Sagl su local.ch e search.ch Vuoi saperne di più o richiedere un preventivo? Cercaci su local.ch o search.ch ed i motori di ricerca con le parole chiave: • "Pellicole oscuranti finestre" • "Lucernari LED effetto sole Svizzera" • "Specchio con TV integrata" Oppure visita il nostro sito ufficiale per scoprire il catalogo completo, le realizzazioni e le offerte esclusive. Contattaci oggi stesso Media Alps Sagl Lugano - Switzerland 📞 +41 77 277 44 46 📧 info@mediaalps.ch 🌐 www.mediaalps.ch Media Alps Sagl è dove la luce, l'eleganza e la tecnologia si incontrano.

PremiumIscrizione Premium
Pellicole protettive antisoleFinestreComunità di architettiArredamento di interniFornitura di arredamenti e attrezzature alberghiere
Via Collina d'Oro 78, 6926 Montagnola
Pellicole protettive antisoleFinestreComunità di architettiArredamento di interniFornitura di arredamenti e attrezzature alberghiere
Media Alps Sagl: Tecnologia invisibile, impatto straordinario

Leader in Svizzera per soluzioni innovative: pellicole oscuranti, lucernari LED effetto sole e specchi con TV integrata Benvenuti nel mondo di Media Alps Sagl , l'azienda svizzera che rivoluziona il concetto di luce, privacy e design. Con sede a Lugano e operatività in tutta la Svizzera e nel mondo, offriamo soluzioni d'avanguardia che combinano estetica, tecnologia e comfort abitativo. Scopri i nostri servizi esclusivi pensati per privati, architetti, interior designer, hotel, centri benessere e aziende. Pellicole oscuranti per finestre: comfort e protezione con stile Le pellicole oscuranti per finestre non sono più solo una scelta tecnica, ma un vero e proprio elemento di design. Media Alps Sagl propone: • Pellicole solari per la riduzione del calore e dei raggi UV • Pellicole privacy per abitazioni, uffici e ambienti commerciali • Pellicole riflettenti per un effetto specchio durante il giorno • Pellicole decorative con motivi eleganti o personalizzabili • Pellicole di sicurezza anti-sfondamento Grazie all'utilizzo di materiali certificati e alla posa professionale, garantiamo risultati eccellenti in termini di isolamento, estetica e durabilità. Operiamo in tutta la Svizzera: da Zurigo a Ginevra , passando per Lugano, Berna, Lucerna e Basilea . Lucernari LED effetto luce naturale: l'illusione perfetta del sole Hai mai desiderato un raggio di sole anche nelle stanze più buie? Con i nostri lucernari LED effetto cielo naturale , portiamo la luce del giorno ovunque: • Simulazione realistica di cielo azzurro e luce solare • Tecnologia LED a spettro completo con regolazione dinamica della luce • Design ultrapiatto e integrabile in qualsiasi ambiente • Ideale per ambienti senza finestre: bagni, corridoi, hotel, SPA, uffici • Installazione semplice, anche in edifici esistenti Le nostre luce artificiali effetto naturale migliorano l'umore, aumentano la produttività e offrono un'esperienza di benessere senza precedenti. Disponibili in tutta la Svizzera e su richiesta anche per installazioni internazionali. Specchi con TV integrata: tecnologia che scompare Il futuro è ora. Gli specchi con schermo TV integrato offerti da Media Alps Sagl sono l'emblema della tecnologia discreta: • Specchi su misura con schermo Full HD/4K integrato • Attivazione invisibile: la TV appare solo quando accesa • Ideale per bagni di lusso, camere da letto, hotel, showroom • Possibilità di controllo touch, vocale o da remoto • Design moderno, cornici personalizzabili, installazione su richiesta Lavoriamo con progettisti e arredatori per integrare i nostri specchi TV in ogni stile architettonico. Ogni progetto è unico, ogni risultato è mozzafiato. Perché scegliere Media Alps Sagl? • Siamo Svizzeri : precisione, affidabilità e attenzione al dettaglio • Lavoriamo a livello globale : dalla Svizzera al resto del mondo • Supporto completo : consulenza, progettazione, installazione, post-vendita • Partner tecnologici selezionati : solo i migliori brand del settore Collaboriamo con studi di architettura, progettisti, ingegneri e imprese edili per fornire soluzioni innovative in tutta la Svizzera. Dove operiamo Siamo attivi in tutte le regioni linguistiche della Svizzera: • Ticino : Lugano, Locarno, Bellinzona • Svizzera tedesca : Zurigo, Lucerna, Berna, Basilea • Svizzera francese : Ginevra, Losanna, Neuchâtel • Grigioni : St. Moritz, Davos, Coira e Grigioni Italiano ...e oltre i confini: Italia, Francia, Germania, Norvegia, Austria, Emirati Arabi e USA . Trova Media Alps Sagl su local.ch e search.ch Vuoi saperne di più o richiedere un preventivo? Cercaci su local.ch o search.ch ed i motori di ricerca con le parole chiave: • "Pellicole oscuranti finestre" • "Lucernari LED effetto sole Svizzera" • "Specchio con TV integrata" Oppure visita il nostro sito ufficiale per scoprire il catalogo completo, le realizzazioni e le offerte esclusive. Contattaci oggi stesso Media Alps Sagl Lugano - Switzerland 📞 +41 77 277 44 46 📧 info@mediaalps.ch 🌐 www.mediaalps.ch Media Alps Sagl è dove la luce, l'eleganza e la tecnologia si incontrano.

Nessuna recensione ancora
 Chiuso fino a 08:00
 Chiuso fino a 09:30
Municipio di Lamone

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 1 valutazione

Municipio di Lamone

Via al Casello 3, 6814 Lamone
IL COMUNE

Lamone è di origine molto antica ed è diviso in tre parti distinte: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. È situato ai piedi del colle di San Zeno, le cui falde formano a meridione un anfiteatro naturale. Da alcuni anni esiste un "Sentiero naturalistico": questa via, che in parte utilizza una vecchissima mulattiera caduta in disuso, si congiunge in prossimità della cima con un sentiero che sale da Origlio, e lungo il percorso si trovano cartelli indicatori che informano sulla particolare vegetazione del luogo. La parte nuova del paese è invece situata sulla pianura che si estende a meridione della chiesa. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria, e in questa frazione passa la strada principale. Profilo storico “Lamone con l’Ostarietta, il principale villaggio, sebbene per la natura della situazione non sia capoluogo del circolo di Vezia (distretto di Lugano). La via postale rade i lembi della campagna di Lamone; ma il paese trovasi collocato a qualche distanza, alla falda di un monte che, riparandolo da’ freddi venti, gli permette di produr vini di buona riputazione. Il suo smembramento dalla parrocchia di Lugano rimonta agli anni 1580-90. Sul monte ha l’eremitaggio di San Zenone con prospetto sul val d’Agno e su quel di Lugano...” Così Stefano Franscini parla di Lamone nella sua opera “La Svizzera Italiana” edita nel 1840. Per poter meglio illustrarare il nostro comune si è attinto a quella ricchissima fonte che è la monografia storica su Lamone, scritta dal Canonico Giovanni Sarinelli (1885-1967). Le origini Lamone, nei documenti antichi (prima dell’anno 1000) è chiamato Namonne. Nel 1300 è detto Lemonno o Lemonne e in qualche caso Lamonno. Già verso il 1400 si parla però di Lemone e di Alamone, denominazioni che si avvicinano maggiormente al nome attuale di Lamone. Non è facile risolvere etimologicamente l’origine e il significato del nome di Lamone. Sarinelli afferma che probabilmente esso deriva da un antico personaggio proveniente da un villaggio italiano che ha il medesimo nome del nostro (Lamon in provincia di Belluno). Se invece consideriamo il termine più antico con II quale è definito il villaggio e cioè “Namonne, lo stesso ci può portare a riflettere sul vocabolo Iatino “nemus” che significa “bosco ricco di pascolo”. Non è da escludere infatti che il territorio dove sorse il paese di Lamone in origine fosse un luogo dedito in modo preponderante alla pastorizia. Quali fatti siano accaduti e come il villaggio si sia sviluppato, non è facile da accertare. Sappiamo poco o nulla del Ticino nell’epoca delle invasioni barbariche e dell’influsso che esse lasciarono nella popolazione. Esistono tracce archeologiche dei Longobardi nel secolo VII. Essi negli anni 568-572 conquistarono la pianura Padana e successivamente si spinsero nelle valli alpine dove, verso il 590 si scontrarono con i Franchi a Ponte Tresa. Alcuni signori longobardi possedevano beni nel Sottoceneri: tra questi possiamo annoverare un certo Totone da Campione, i cui possedimenti erano molto estesi, da comprendere anche tutte le terre di Lamone. Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni (quindi anche le terre lamonesì) al Monastero di Sant’Ambrogio di Milano. Con questa donazione, il monastero del capoluogo lombardo divenne una delle signorie feudali dì più antica data del Sottoceneri di cui si trovarono le maggiori tracce. La giurisdizione del monastero durò fino al 1300. La vita comunitaria antica Le diverse famiglie che si trovavano a vivere l’una accanto all’altra, nella medesima terra, creavano una comunità in cui il godimento dei beni era libero a tutti senza essere proprietari. Infatti non c’era la proprietà privata che escludeva la compartecipazione di altre famiglie. La legna del bosco, la pietra per la casa erano da godersi in comune, cosi pure dicasi per i pascoli per il bestiame, mentre le terre da coltivare, di solito, venivano estratte a sorte; durante una pubblica riunione. Questa forma di autogestione era detta “vicinìa”. Essa aveva i suoi ordinamenti, tra cui citiamo, la nomina del “decano” o “console” (corrispondente all’attuale sindaco), la discussione e I’approvazione di statuti e ordinamenti per la conduzione della comunità, ecc... Le assemblee, dette “vicinanze”, potevano essere di tipo ordinario o straordinario e generalmente si tenevano nella piazza centrale del villaggio o sul sagrato della chiesa. Attività della comunità Lamone era un paese prevalentemente agricolo poiché la gente traeva sostentamento dalla coltivazione della terra e dall’allevamento del bestiame. II numero di quest’ultimo doveva essere molto grande in quanto sappiamo che nel 1392 Lamone era proprietario di due alpi sul Camoghè sopra Isone: questa proprietà venne tenuta fino al 1500 circa. Un altro fatto che denota la massiccia presenza di bestiame sono gli ordinamenti e i decreti comunali per regolare l’uso dei pascoli. Oltre alle già citate attività agricole e d’allevamento, bisogna segnalare l’industria della bachicoltura, molto fiorente a Lamone tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, protrattasi poi per quasi un secolo. Venivano pure coltivati la canapa e il lino, le cui fibre, dopo essere state opportunamente lavorate, erano trasformate in filo da tessere su telai a mano, per ricavarne dei tessuti. Chi non ricorda le famose tele di lino dei nostri nonni? A titolo di curiosità, segnaliamo il ritrovamento qualche anno fa, durante uno scavo nel nucleo storico, di una grossa pietra lavorata, appartenente ad un torchio a leva o piemontese (strumento molto usato tra il 1500 e il 1800 per la lavorazione dell’uva ed in modo particolare per la preparazione dell’olio di noci). L’agricoltura non era però l’unica attività dei lamonesi. Nel seicento sul nostro territorio erano infatti funzionanti alcune fornaci per la cottura della terracotta. Con l’incremento demografico e la perdita degli alpeggi, parecchi abitanti dovettero cambiare mestiere, diventando muratori, pittori, falegnami, fabbri. Queste attività non sempre davano la garanzia di lavoro in paese e di conseguenza, non restava che una soluzione: l’emigrazione. Il nucleo abitativo Lamone è diviso in tre parti distinti: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. Percorrendo queste vie e osservando attentamente case, muri, porte, inferiate, cancelli, possiamo notare come alcune costruzioni siano state realizzate senza materiali nobili, ma con tanta passione. Molto spesso i realizzatori di queste opere erano persone di umili condizioni che per poter vivere erano costretti ad emigrare. Lontano da casa imparavano il mestiere e poi quando ritornavano dimostravano ciò che avevano imparato, costruendo o abbellendo le loro abitazioni. Il nucleo vecchio, complessivamente ben conservato e protetto da norme speciali volute dal Consiglio comunale una decina di anni fa, rappresenta una testimonianza inconfondibile della civiltà contadina. La parte nuova del paese, situata sulla pianura che si estende a sud del nucleo, è andata via via sviluppandosi a partire dagli anni sessanta, con la costruzione di nuove casette e numerosi palazzi. All’arrivo di nuova popolazione, ha fatto riscontro l’insediamento di molte attività eaconomiche nel settore industriale e terziario. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Infatti vediamo che Schinz nella sua opera “Descrizione della Svizzera Italiana nel settecento” afferma che a Ostarietta esisteva“... una casa isolata con accanto un mulino e una segheria “..., essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria. Vie di comunicazione II nucleo abitativo non era né è mai stato attraversato da strade di transito: ciò non ha però impedito al comune di svilupparsi sempre più. La strada principale, chiamata Regina prima e Cantonale poi, passa ancor oggi nella frazione di Ostarietta. Essa fu ampliata in due tappe: dapprima la tratta Lugano-Ostarietta, realizzata tra il 1806 e il 1808, poi il tracciato Ostarietta-Cadenazzo, realizzato tra il 1808 e il 1811. Questa via era (fino all’apertura dell’autostrada) l’arteria principale di comunicazione tra Lugano e il Monte Ceneri. Nel 1896 su questa strada fu introdotto un servizio passeggeri che collegava i paesi limitrofi con la città di Lugano mediante una diligenza. Nel 1934 la diligenza fu sostituita da un servizio automobilistico (tre corse giornaliere). Inoltre con la costruzione della ferrovia del Gottardo (1882) e dopo una serie di lunghe vicissitudini durate oltre 30 anni, le autorità comunali di Lamone, congiuntamente a quelle di Cadempino, riuscivano ad ottenere un ulteriore servizio per la comunità: la stazione ferroviaria. La chiesa Dedicata a Sant’Andrea, si trova a sud del nucleo storico. L’aspetto attuale è il risultato delle frequenti trasformazioni in parte avvenute nel 1612 e in parte nel 1800. Altri rinnovamenti furono eseguiti nel 1920, mentre negli anni 1976-77 fu restaurato l’interno. Il campanile, posto a sud della chiesa, risale all’epoca romanica (1100): ne sono testimoni le nicchie cieche definite da due o tre archi. Nel 1820 venne ampliato verso nord e rialzato. La facciata della chiesa è neoclassica; eseguita nel 1894 dall’architetto A.Ghezzi, ha come entrata un portico con pilastri d’ordine toscano. L’interno comprende una navata a tre campate, il coro e due cappelle laterali. Le pareti della navata sono sostenute da pilastri d’ordine toscano reggenti un cornicione neoclassico. L’altare maggiore è in stucco, con colonne sovrastate da capitelli di ordine composito; esso è arricchito da una pala del 1600 raffigurante Gesù che invita i due fratelli Andrea e Pietro a seguirlo e da una mensa in marmo di Arzo della metà del secolo XVIII. Nelle cappelle laterali, notevoli sono gli stucchi di Gabriele Cattori di Lamone (artista che decorò l’altare maggiore). In quella di sinistra, dedicata a San Sebastiano, vi è una pala raffigurante il Santo in compagnia della Vergine e di San Rocco. Nella cappella di destra, dedicata alla Madonna del Rosario, l’altare è sovrastato da una nicchia decorata da stucchi e contenente una statua databile verso la fine del 1600. Notevoli sono le tele dei dodici apostoli esposte alle pareti, attribuite al Caresana di Cureglia e realizzate attorno al 1700. Il pavimento, in mosaico veneziano, fu eseguito nel 1858.

PremiumIscrizione Premium
MunicipioScuola pubblicaPolizia
Via al Casello 3, 6814 Lamone
MunicipioScuola pubblicaPolizia
IL COMUNE

Lamone è di origine molto antica ed è diviso in tre parti distinte: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. È situato ai piedi del colle di San Zeno, le cui falde formano a meridione un anfiteatro naturale. Da alcuni anni esiste un "Sentiero naturalistico": questa via, che in parte utilizza una vecchissima mulattiera caduta in disuso, si congiunge in prossimità della cima con un sentiero che sale da Origlio, e lungo il percorso si trovano cartelli indicatori che informano sulla particolare vegetazione del luogo. La parte nuova del paese è invece situata sulla pianura che si estende a meridione della chiesa. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria, e in questa frazione passa la strada principale. Profilo storico “Lamone con l’Ostarietta, il principale villaggio, sebbene per la natura della situazione non sia capoluogo del circolo di Vezia (distretto di Lugano). La via postale rade i lembi della campagna di Lamone; ma il paese trovasi collocato a qualche distanza, alla falda di un monte che, riparandolo da’ freddi venti, gli permette di produr vini di buona riputazione. Il suo smembramento dalla parrocchia di Lugano rimonta agli anni 1580-90. Sul monte ha l’eremitaggio di San Zenone con prospetto sul val d’Agno e su quel di Lugano...” Così Stefano Franscini parla di Lamone nella sua opera “La Svizzera Italiana” edita nel 1840. Per poter meglio illustrarare il nostro comune si è attinto a quella ricchissima fonte che è la monografia storica su Lamone, scritta dal Canonico Giovanni Sarinelli (1885-1967). Le origini Lamone, nei documenti antichi (prima dell’anno 1000) è chiamato Namonne. Nel 1300 è detto Lemonno o Lemonne e in qualche caso Lamonno. Già verso il 1400 si parla però di Lemone e di Alamone, denominazioni che si avvicinano maggiormente al nome attuale di Lamone. Non è facile risolvere etimologicamente l’origine e il significato del nome di Lamone. Sarinelli afferma che probabilmente esso deriva da un antico personaggio proveniente da un villaggio italiano che ha il medesimo nome del nostro (Lamon in provincia di Belluno). Se invece consideriamo il termine più antico con II quale è definito il villaggio e cioè “Namonne, lo stesso ci può portare a riflettere sul vocabolo Iatino “nemus” che significa “bosco ricco di pascolo”. Non è da escludere infatti che il territorio dove sorse il paese di Lamone in origine fosse un luogo dedito in modo preponderante alla pastorizia. Quali fatti siano accaduti e come il villaggio si sia sviluppato, non è facile da accertare. Sappiamo poco o nulla del Ticino nell’epoca delle invasioni barbariche e dell’influsso che esse lasciarono nella popolazione. Esistono tracce archeologiche dei Longobardi nel secolo VII. Essi negli anni 568-572 conquistarono la pianura Padana e successivamente si spinsero nelle valli alpine dove, verso il 590 si scontrarono con i Franchi a Ponte Tresa. Alcuni signori longobardi possedevano beni nel Sottoceneri: tra questi possiamo annoverare un certo Totone da Campione, i cui possedimenti erano molto estesi, da comprendere anche tutte le terre di Lamone. Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni (quindi anche le terre lamonesì) al Monastero di Sant’Ambrogio di Milano. Con questa donazione, il monastero del capoluogo lombardo divenne una delle signorie feudali dì più antica data del Sottoceneri di cui si trovarono le maggiori tracce. La giurisdizione del monastero durò fino al 1300. La vita comunitaria antica Le diverse famiglie che si trovavano a vivere l’una accanto all’altra, nella medesima terra, creavano una comunità in cui il godimento dei beni era libero a tutti senza essere proprietari. Infatti non c’era la proprietà privata che escludeva la compartecipazione di altre famiglie. La legna del bosco, la pietra per la casa erano da godersi in comune, cosi pure dicasi per i pascoli per il bestiame, mentre le terre da coltivare, di solito, venivano estratte a sorte; durante una pubblica riunione. Questa forma di autogestione era detta “vicinìa”. Essa aveva i suoi ordinamenti, tra cui citiamo, la nomina del “decano” o “console” (corrispondente all’attuale sindaco), la discussione e I’approvazione di statuti e ordinamenti per la conduzione della comunità, ecc... Le assemblee, dette “vicinanze”, potevano essere di tipo ordinario o straordinario e generalmente si tenevano nella piazza centrale del villaggio o sul sagrato della chiesa. Attività della comunità Lamone era un paese prevalentemente agricolo poiché la gente traeva sostentamento dalla coltivazione della terra e dall’allevamento del bestiame. II numero di quest’ultimo doveva essere molto grande in quanto sappiamo che nel 1392 Lamone era proprietario di due alpi sul Camoghè sopra Isone: questa proprietà venne tenuta fino al 1500 circa. Un altro fatto che denota la massiccia presenza di bestiame sono gli ordinamenti e i decreti comunali per regolare l’uso dei pascoli. Oltre alle già citate attività agricole e d’allevamento, bisogna segnalare l’industria della bachicoltura, molto fiorente a Lamone tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, protrattasi poi per quasi un secolo. Venivano pure coltivati la canapa e il lino, le cui fibre, dopo essere state opportunamente lavorate, erano trasformate in filo da tessere su telai a mano, per ricavarne dei tessuti. Chi non ricorda le famose tele di lino dei nostri nonni? A titolo di curiosità, segnaliamo il ritrovamento qualche anno fa, durante uno scavo nel nucleo storico, di una grossa pietra lavorata, appartenente ad un torchio a leva o piemontese (strumento molto usato tra il 1500 e il 1800 per la lavorazione dell’uva ed in modo particolare per la preparazione dell’olio di noci). L’agricoltura non era però l’unica attività dei lamonesi. Nel seicento sul nostro territorio erano infatti funzionanti alcune fornaci per la cottura della terracotta. Con l’incremento demografico e la perdita degli alpeggi, parecchi abitanti dovettero cambiare mestiere, diventando muratori, pittori, falegnami, fabbri. Queste attività non sempre davano la garanzia di lavoro in paese e di conseguenza, non restava che una soluzione: l’emigrazione. Il nucleo abitativo Lamone è diviso in tre parti distinti: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. Percorrendo queste vie e osservando attentamente case, muri, porte, inferiate, cancelli, possiamo notare come alcune costruzioni siano state realizzate senza materiali nobili, ma con tanta passione. Molto spesso i realizzatori di queste opere erano persone di umili condizioni che per poter vivere erano costretti ad emigrare. Lontano da casa imparavano il mestiere e poi quando ritornavano dimostravano ciò che avevano imparato, costruendo o abbellendo le loro abitazioni. Il nucleo vecchio, complessivamente ben conservato e protetto da norme speciali volute dal Consiglio comunale una decina di anni fa, rappresenta una testimonianza inconfondibile della civiltà contadina. La parte nuova del paese, situata sulla pianura che si estende a sud del nucleo, è andata via via sviluppandosi a partire dagli anni sessanta, con la costruzione di nuove casette e numerosi palazzi. All’arrivo di nuova popolazione, ha fatto riscontro l’insediamento di molte attività eaconomiche nel settore industriale e terziario. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Infatti vediamo che Schinz nella sua opera “Descrizione della Svizzera Italiana nel settecento” afferma che a Ostarietta esisteva“... una casa isolata con accanto un mulino e una segheria “..., essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria. Vie di comunicazione II nucleo abitativo non era né è mai stato attraversato da strade di transito: ciò non ha però impedito al comune di svilupparsi sempre più. La strada principale, chiamata Regina prima e Cantonale poi, passa ancor oggi nella frazione di Ostarietta. Essa fu ampliata in due tappe: dapprima la tratta Lugano-Ostarietta, realizzata tra il 1806 e il 1808, poi il tracciato Ostarietta-Cadenazzo, realizzato tra il 1808 e il 1811. Questa via era (fino all’apertura dell’autostrada) l’arteria principale di comunicazione tra Lugano e il Monte Ceneri. Nel 1896 su questa strada fu introdotto un servizio passeggeri che collegava i paesi limitrofi con la città di Lugano mediante una diligenza. Nel 1934 la diligenza fu sostituita da un servizio automobilistico (tre corse giornaliere). Inoltre con la costruzione della ferrovia del Gottardo (1882) e dopo una serie di lunghe vicissitudini durate oltre 30 anni, le autorità comunali di Lamone, congiuntamente a quelle di Cadempino, riuscivano ad ottenere un ulteriore servizio per la comunità: la stazione ferroviaria. La chiesa Dedicata a Sant’Andrea, si trova a sud del nucleo storico. L’aspetto attuale è il risultato delle frequenti trasformazioni in parte avvenute nel 1612 e in parte nel 1800. Altri rinnovamenti furono eseguiti nel 1920, mentre negli anni 1976-77 fu restaurato l’interno. Il campanile, posto a sud della chiesa, risale all’epoca romanica (1100): ne sono testimoni le nicchie cieche definite da due o tre archi. Nel 1820 venne ampliato verso nord e rialzato. La facciata della chiesa è neoclassica; eseguita nel 1894 dall’architetto A.Ghezzi, ha come entrata un portico con pilastri d’ordine toscano. L’interno comprende una navata a tre campate, il coro e due cappelle laterali. Le pareti della navata sono sostenute da pilastri d’ordine toscano reggenti un cornicione neoclassico. L’altare maggiore è in stucco, con colonne sovrastate da capitelli di ordine composito; esso è arricchito da una pala del 1600 raffigurante Gesù che invita i due fratelli Andrea e Pietro a seguirlo e da una mensa in marmo di Arzo della metà del secolo XVIII. Nelle cappelle laterali, notevoli sono gli stucchi di Gabriele Cattori di Lamone (artista che decorò l’altare maggiore). In quella di sinistra, dedicata a San Sebastiano, vi è una pala raffigurante il Santo in compagnia della Vergine e di San Rocco. Nella cappella di destra, dedicata alla Madonna del Rosario, l’altare è sovrastato da una nicchia decorata da stucchi e contenente una statua databile verso la fine del 1600. Notevoli sono le tele dei dodici apostoli esposte alle pareti, attribuite al Caresana di Cureglia e realizzate attorno al 1700. Il pavimento, in mosaico veneziano, fu eseguito nel 1858.

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 1 valutazione

 Chiuso fino a 09:30
PremiumIscrizione Premium
Cantina vinicolaVini, commercioViticoltori e vinificatori
* Nessun materiale pubblicitario

Filtrare risultati

architetto a ponte-tresa

: 8 Iscrizioni
 Chiuso fino a 08:00
RENZETTI E PARTNERS SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 1 valutazione

RENZETTI E PARTNERS SA

Via alla Sguancia 5, 6912 Pazzallo
Renzetti & Partners

Renzetti&Partners è specializzato in progetti in ambito residenziale partendo dalla grande scala come la lottizzazione di interi quartieri, fino ad arrivare a progetti di piccole dimensioni, come ristrutturazioni e design d’interni. Grazie al suo team, che nel corso degli anni si è ampliato sempre di più, lo studio è in grado di fornire un servizio completo, con persone qualificate che ricoprono i molteplici abiti dell’architettura. Dagli studi di fattibilità fino alle consegne compresi i lavori di garanzia, passando per tutte le fasi: domanda di costruzione, progetto di massima, piani esecutivi, piani d’appalto, contrattualistica, direzione lavori e direzione architettonica. Ad oggi lo studio conta complessivamente 13 collaboratori tra i 30 e i 50 anni. La sede principale dello studio si trova a Pazzallo, una sede a Locarno e un ufficio ad hoc a Paradiso per il progetto “Parco Lago”. RCHITETTURA progetto di massima procedura di autorizzazione visualizzazione 3D progettazione BIM perizia amianto progettazione d’interni progetto definitivo COSTRUZIONE direzione lavori ottimizzazione costi collaborazione con ditte esterne capitolato CCC contratto d’appalto progetto esecutivo studio di dettaglio IMMOBILIARE brochure di vendita visita cantiere scelte materiali incarto banca allestimento proprietà per piani progettazione appartamenti su misura intermediazione immobiliare PROGETTI • RESIDENZA RODREE' (Massagno) http://www.renzettipartners.ch/project-rodree/index.html# • RESIDENZA 651 (Muralto) http://www.renzettipartners.ch/project-muralto/index.html • RESIDENZA PARCO LAGO (Paradiso) http://www.renzettipartners.ch/project-parco/index.html

PremiumIscrizione Premium
ArchitettoArchitettura d'interniCostruzione, direzione lavoriImmobili
Via alla Sguancia 5, 6912 Pazzallo
ArchitettoArchitettura d'interniCostruzione, direzione lavoriImmobili
Renzetti & Partners

Renzetti&Partners è specializzato in progetti in ambito residenziale partendo dalla grande scala come la lottizzazione di interi quartieri, fino ad arrivare a progetti di piccole dimensioni, come ristrutturazioni e design d’interni. Grazie al suo team, che nel corso degli anni si è ampliato sempre di più, lo studio è in grado di fornire un servizio completo, con persone qualificate che ricoprono i molteplici abiti dell’architettura. Dagli studi di fattibilità fino alle consegne compresi i lavori di garanzia, passando per tutte le fasi: domanda di costruzione, progetto di massima, piani esecutivi, piani d’appalto, contrattualistica, direzione lavori e direzione architettonica. Ad oggi lo studio conta complessivamente 13 collaboratori tra i 30 e i 50 anni. La sede principale dello studio si trova a Pazzallo, una sede a Locarno e un ufficio ad hoc a Paradiso per il progetto “Parco Lago”. RCHITETTURA progetto di massima procedura di autorizzazione visualizzazione 3D progettazione BIM perizia amianto progettazione d’interni progetto definitivo COSTRUZIONE direzione lavori ottimizzazione costi collaborazione con ditte esterne capitolato CCC contratto d’appalto progetto esecutivo studio di dettaglio IMMOBILIARE brochure di vendita visita cantiere scelte materiali incarto banca allestimento proprietà per piani progettazione appartamenti su misura intermediazione immobiliare PROGETTI • RESIDENZA RODREE' (Massagno) http://www.renzettipartners.ch/project-rodree/index.html# • RESIDENZA 651 (Muralto) http://www.renzettipartners.ch/project-muralto/index.html • RESIDENZA PARCO LAGO (Paradiso) http://www.renzettipartners.ch/project-parco/index.html

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 1 valutazione

 Chiuso fino a 08:00
 Chiuso fino a 08:00
MEDIA ALPS Sagl
Nessuna recensione ancora

MEDIA ALPS Sagl

Via Collina d'Oro 78, 6926 Montagnola
Media Alps Sagl: Tecnologia invisibile, impatto straordinario

Leader in Svizzera per soluzioni innovative: pellicole oscuranti, lucernari LED effetto sole e specchi con TV integrata Benvenuti nel mondo di Media Alps Sagl , l'azienda svizzera che rivoluziona il concetto di luce, privacy e design. Con sede a Lugano e operatività in tutta la Svizzera e nel mondo, offriamo soluzioni d'avanguardia che combinano estetica, tecnologia e comfort abitativo. Scopri i nostri servizi esclusivi pensati per privati, architetti, interior designer, hotel, centri benessere e aziende. Pellicole oscuranti per finestre: comfort e protezione con stile Le pellicole oscuranti per finestre non sono più solo una scelta tecnica, ma un vero e proprio elemento di design. Media Alps Sagl propone: • Pellicole solari per la riduzione del calore e dei raggi UV • Pellicole privacy per abitazioni, uffici e ambienti commerciali • Pellicole riflettenti per un effetto specchio durante il giorno • Pellicole decorative con motivi eleganti o personalizzabili • Pellicole di sicurezza anti-sfondamento Grazie all'utilizzo di materiali certificati e alla posa professionale, garantiamo risultati eccellenti in termini di isolamento, estetica e durabilità. Operiamo in tutta la Svizzera: da Zurigo a Ginevra , passando per Lugano, Berna, Lucerna e Basilea . Lucernari LED effetto luce naturale: l'illusione perfetta del sole Hai mai desiderato un raggio di sole anche nelle stanze più buie? Con i nostri lucernari LED effetto cielo naturale , portiamo la luce del giorno ovunque: • Simulazione realistica di cielo azzurro e luce solare • Tecnologia LED a spettro completo con regolazione dinamica della luce • Design ultrapiatto e integrabile in qualsiasi ambiente • Ideale per ambienti senza finestre: bagni, corridoi, hotel, SPA, uffici • Installazione semplice, anche in edifici esistenti Le nostre luce artificiali effetto naturale migliorano l'umore, aumentano la produttività e offrono un'esperienza di benessere senza precedenti. Disponibili in tutta la Svizzera e su richiesta anche per installazioni internazionali. Specchi con TV integrata: tecnologia che scompare Il futuro è ora. Gli specchi con schermo TV integrato offerti da Media Alps Sagl sono l'emblema della tecnologia discreta: • Specchi su misura con schermo Full HD/4K integrato • Attivazione invisibile: la TV appare solo quando accesa • Ideale per bagni di lusso, camere da letto, hotel, showroom • Possibilità di controllo touch, vocale o da remoto • Design moderno, cornici personalizzabili, installazione su richiesta Lavoriamo con progettisti e arredatori per integrare i nostri specchi TV in ogni stile architettonico. Ogni progetto è unico, ogni risultato è mozzafiato. Perché scegliere Media Alps Sagl? • Siamo Svizzeri : precisione, affidabilità e attenzione al dettaglio • Lavoriamo a livello globale : dalla Svizzera al resto del mondo • Supporto completo : consulenza, progettazione, installazione, post-vendita • Partner tecnologici selezionati : solo i migliori brand del settore Collaboriamo con studi di architettura, progettisti, ingegneri e imprese edili per fornire soluzioni innovative in tutta la Svizzera. Dove operiamo Siamo attivi in tutte le regioni linguistiche della Svizzera: • Ticino : Lugano, Locarno, Bellinzona • Svizzera tedesca : Zurigo, Lucerna, Berna, Basilea • Svizzera francese : Ginevra, Losanna, Neuchâtel • Grigioni : St. Moritz, Davos, Coira e Grigioni Italiano ...e oltre i confini: Italia, Francia, Germania, Norvegia, Austria, Emirati Arabi e USA . Trova Media Alps Sagl su local.ch e search.ch Vuoi saperne di più o richiedere un preventivo? Cercaci su local.ch o search.ch ed i motori di ricerca con le parole chiave: • "Pellicole oscuranti finestre" • "Lucernari LED effetto sole Svizzera" • "Specchio con TV integrata" Oppure visita il nostro sito ufficiale per scoprire il catalogo completo, le realizzazioni e le offerte esclusive. Contattaci oggi stesso Media Alps Sagl Lugano - Switzerland 📞 +41 77 277 44 46 📧 info@mediaalps.ch 🌐 www.mediaalps.ch Media Alps Sagl è dove la luce, l'eleganza e la tecnologia si incontrano.

PremiumIscrizione Premium
Pellicole protettive antisoleFinestreComunità di architettiArredamento di interniFornitura di arredamenti e attrezzature alberghiere
Via Collina d'Oro 78, 6926 Montagnola
Pellicole protettive antisoleFinestreComunità di architettiArredamento di interniFornitura di arredamenti e attrezzature alberghiere
Media Alps Sagl: Tecnologia invisibile, impatto straordinario

Leader in Svizzera per soluzioni innovative: pellicole oscuranti, lucernari LED effetto sole e specchi con TV integrata Benvenuti nel mondo di Media Alps Sagl , l'azienda svizzera che rivoluziona il concetto di luce, privacy e design. Con sede a Lugano e operatività in tutta la Svizzera e nel mondo, offriamo soluzioni d'avanguardia che combinano estetica, tecnologia e comfort abitativo. Scopri i nostri servizi esclusivi pensati per privati, architetti, interior designer, hotel, centri benessere e aziende. Pellicole oscuranti per finestre: comfort e protezione con stile Le pellicole oscuranti per finestre non sono più solo una scelta tecnica, ma un vero e proprio elemento di design. Media Alps Sagl propone: • Pellicole solari per la riduzione del calore e dei raggi UV • Pellicole privacy per abitazioni, uffici e ambienti commerciali • Pellicole riflettenti per un effetto specchio durante il giorno • Pellicole decorative con motivi eleganti o personalizzabili • Pellicole di sicurezza anti-sfondamento Grazie all'utilizzo di materiali certificati e alla posa professionale, garantiamo risultati eccellenti in termini di isolamento, estetica e durabilità. Operiamo in tutta la Svizzera: da Zurigo a Ginevra , passando per Lugano, Berna, Lucerna e Basilea . Lucernari LED effetto luce naturale: l'illusione perfetta del sole Hai mai desiderato un raggio di sole anche nelle stanze più buie? Con i nostri lucernari LED effetto cielo naturale , portiamo la luce del giorno ovunque: • Simulazione realistica di cielo azzurro e luce solare • Tecnologia LED a spettro completo con regolazione dinamica della luce • Design ultrapiatto e integrabile in qualsiasi ambiente • Ideale per ambienti senza finestre: bagni, corridoi, hotel, SPA, uffici • Installazione semplice, anche in edifici esistenti Le nostre luce artificiali effetto naturale migliorano l'umore, aumentano la produttività e offrono un'esperienza di benessere senza precedenti. Disponibili in tutta la Svizzera e su richiesta anche per installazioni internazionali. Specchi con TV integrata: tecnologia che scompare Il futuro è ora. Gli specchi con schermo TV integrato offerti da Media Alps Sagl sono l'emblema della tecnologia discreta: • Specchi su misura con schermo Full HD/4K integrato • Attivazione invisibile: la TV appare solo quando accesa • Ideale per bagni di lusso, camere da letto, hotel, showroom • Possibilità di controllo touch, vocale o da remoto • Design moderno, cornici personalizzabili, installazione su richiesta Lavoriamo con progettisti e arredatori per integrare i nostri specchi TV in ogni stile architettonico. Ogni progetto è unico, ogni risultato è mozzafiato. Perché scegliere Media Alps Sagl? • Siamo Svizzeri : precisione, affidabilità e attenzione al dettaglio • Lavoriamo a livello globale : dalla Svizzera al resto del mondo • Supporto completo : consulenza, progettazione, installazione, post-vendita • Partner tecnologici selezionati : solo i migliori brand del settore Collaboriamo con studi di architettura, progettisti, ingegneri e imprese edili per fornire soluzioni innovative in tutta la Svizzera. Dove operiamo Siamo attivi in tutte le regioni linguistiche della Svizzera: • Ticino : Lugano, Locarno, Bellinzona • Svizzera tedesca : Zurigo, Lucerna, Berna, Basilea • Svizzera francese : Ginevra, Losanna, Neuchâtel • Grigioni : St. Moritz, Davos, Coira e Grigioni Italiano ...e oltre i confini: Italia, Francia, Germania, Norvegia, Austria, Emirati Arabi e USA . Trova Media Alps Sagl su local.ch e search.ch Vuoi saperne di più o richiedere un preventivo? Cercaci su local.ch o search.ch ed i motori di ricerca con le parole chiave: • "Pellicole oscuranti finestre" • "Lucernari LED effetto sole Svizzera" • "Specchio con TV integrata" Oppure visita il nostro sito ufficiale per scoprire il catalogo completo, le realizzazioni e le offerte esclusive. Contattaci oggi stesso Media Alps Sagl Lugano - Switzerland 📞 +41 77 277 44 46 📧 info@mediaalps.ch 🌐 www.mediaalps.ch Media Alps Sagl è dove la luce, l'eleganza e la tecnologia si incontrano.

Nessuna recensione ancora
 Chiuso fino a 08:00
 Chiuso fino a 09:30
Municipio di Lamone

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 1 valutazione

Municipio di Lamone

Via al Casello 3, 6814 Lamone
IL COMUNE

Lamone è di origine molto antica ed è diviso in tre parti distinte: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. È situato ai piedi del colle di San Zeno, le cui falde formano a meridione un anfiteatro naturale. Da alcuni anni esiste un "Sentiero naturalistico": questa via, che in parte utilizza una vecchissima mulattiera caduta in disuso, si congiunge in prossimità della cima con un sentiero che sale da Origlio, e lungo il percorso si trovano cartelli indicatori che informano sulla particolare vegetazione del luogo. La parte nuova del paese è invece situata sulla pianura che si estende a meridione della chiesa. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria, e in questa frazione passa la strada principale. Profilo storico “Lamone con l’Ostarietta, il principale villaggio, sebbene per la natura della situazione non sia capoluogo del circolo di Vezia (distretto di Lugano). La via postale rade i lembi della campagna di Lamone; ma il paese trovasi collocato a qualche distanza, alla falda di un monte che, riparandolo da’ freddi venti, gli permette di produr vini di buona riputazione. Il suo smembramento dalla parrocchia di Lugano rimonta agli anni 1580-90. Sul monte ha l’eremitaggio di San Zenone con prospetto sul val d’Agno e su quel di Lugano...” Così Stefano Franscini parla di Lamone nella sua opera “La Svizzera Italiana” edita nel 1840. Per poter meglio illustrarare il nostro comune si è attinto a quella ricchissima fonte che è la monografia storica su Lamone, scritta dal Canonico Giovanni Sarinelli (1885-1967). Le origini Lamone, nei documenti antichi (prima dell’anno 1000) è chiamato Namonne. Nel 1300 è detto Lemonno o Lemonne e in qualche caso Lamonno. Già verso il 1400 si parla però di Lemone e di Alamone, denominazioni che si avvicinano maggiormente al nome attuale di Lamone. Non è facile risolvere etimologicamente l’origine e il significato del nome di Lamone. Sarinelli afferma che probabilmente esso deriva da un antico personaggio proveniente da un villaggio italiano che ha il medesimo nome del nostro (Lamon in provincia di Belluno). Se invece consideriamo il termine più antico con II quale è definito il villaggio e cioè “Namonne, lo stesso ci può portare a riflettere sul vocabolo Iatino “nemus” che significa “bosco ricco di pascolo”. Non è da escludere infatti che il territorio dove sorse il paese di Lamone in origine fosse un luogo dedito in modo preponderante alla pastorizia. Quali fatti siano accaduti e come il villaggio si sia sviluppato, non è facile da accertare. Sappiamo poco o nulla del Ticino nell’epoca delle invasioni barbariche e dell’influsso che esse lasciarono nella popolazione. Esistono tracce archeologiche dei Longobardi nel secolo VII. Essi negli anni 568-572 conquistarono la pianura Padana e successivamente si spinsero nelle valli alpine dove, verso il 590 si scontrarono con i Franchi a Ponte Tresa. Alcuni signori longobardi possedevano beni nel Sottoceneri: tra questi possiamo annoverare un certo Totone da Campione, i cui possedimenti erano molto estesi, da comprendere anche tutte le terre di Lamone. Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni (quindi anche le terre lamonesì) al Monastero di Sant’Ambrogio di Milano. Con questa donazione, il monastero del capoluogo lombardo divenne una delle signorie feudali dì più antica data del Sottoceneri di cui si trovarono le maggiori tracce. La giurisdizione del monastero durò fino al 1300. La vita comunitaria antica Le diverse famiglie che si trovavano a vivere l’una accanto all’altra, nella medesima terra, creavano una comunità in cui il godimento dei beni era libero a tutti senza essere proprietari. Infatti non c’era la proprietà privata che escludeva la compartecipazione di altre famiglie. La legna del bosco, la pietra per la casa erano da godersi in comune, cosi pure dicasi per i pascoli per il bestiame, mentre le terre da coltivare, di solito, venivano estratte a sorte; durante una pubblica riunione. Questa forma di autogestione era detta “vicinìa”. Essa aveva i suoi ordinamenti, tra cui citiamo, la nomina del “decano” o “console” (corrispondente all’attuale sindaco), la discussione e I’approvazione di statuti e ordinamenti per la conduzione della comunità, ecc... Le assemblee, dette “vicinanze”, potevano essere di tipo ordinario o straordinario e generalmente si tenevano nella piazza centrale del villaggio o sul sagrato della chiesa. Attività della comunità Lamone era un paese prevalentemente agricolo poiché la gente traeva sostentamento dalla coltivazione della terra e dall’allevamento del bestiame. II numero di quest’ultimo doveva essere molto grande in quanto sappiamo che nel 1392 Lamone era proprietario di due alpi sul Camoghè sopra Isone: questa proprietà venne tenuta fino al 1500 circa. Un altro fatto che denota la massiccia presenza di bestiame sono gli ordinamenti e i decreti comunali per regolare l’uso dei pascoli. Oltre alle già citate attività agricole e d’allevamento, bisogna segnalare l’industria della bachicoltura, molto fiorente a Lamone tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, protrattasi poi per quasi un secolo. Venivano pure coltivati la canapa e il lino, le cui fibre, dopo essere state opportunamente lavorate, erano trasformate in filo da tessere su telai a mano, per ricavarne dei tessuti. Chi non ricorda le famose tele di lino dei nostri nonni? A titolo di curiosità, segnaliamo il ritrovamento qualche anno fa, durante uno scavo nel nucleo storico, di una grossa pietra lavorata, appartenente ad un torchio a leva o piemontese (strumento molto usato tra il 1500 e il 1800 per la lavorazione dell’uva ed in modo particolare per la preparazione dell’olio di noci). L’agricoltura non era però l’unica attività dei lamonesi. Nel seicento sul nostro territorio erano infatti funzionanti alcune fornaci per la cottura della terracotta. Con l’incremento demografico e la perdita degli alpeggi, parecchi abitanti dovettero cambiare mestiere, diventando muratori, pittori, falegnami, fabbri. Queste attività non sempre davano la garanzia di lavoro in paese e di conseguenza, non restava che una soluzione: l’emigrazione. Il nucleo abitativo Lamone è diviso in tre parti distinti: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. Percorrendo queste vie e osservando attentamente case, muri, porte, inferiate, cancelli, possiamo notare come alcune costruzioni siano state realizzate senza materiali nobili, ma con tanta passione. Molto spesso i realizzatori di queste opere erano persone di umili condizioni che per poter vivere erano costretti ad emigrare. Lontano da casa imparavano il mestiere e poi quando ritornavano dimostravano ciò che avevano imparato, costruendo o abbellendo le loro abitazioni. Il nucleo vecchio, complessivamente ben conservato e protetto da norme speciali volute dal Consiglio comunale una decina di anni fa, rappresenta una testimonianza inconfondibile della civiltà contadina. La parte nuova del paese, situata sulla pianura che si estende a sud del nucleo, è andata via via sviluppandosi a partire dagli anni sessanta, con la costruzione di nuove casette e numerosi palazzi. All’arrivo di nuova popolazione, ha fatto riscontro l’insediamento di molte attività eaconomiche nel settore industriale e terziario. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Infatti vediamo che Schinz nella sua opera “Descrizione della Svizzera Italiana nel settecento” afferma che a Ostarietta esisteva“... una casa isolata con accanto un mulino e una segheria “..., essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria. Vie di comunicazione II nucleo abitativo non era né è mai stato attraversato da strade di transito: ciò non ha però impedito al comune di svilupparsi sempre più. La strada principale, chiamata Regina prima e Cantonale poi, passa ancor oggi nella frazione di Ostarietta. Essa fu ampliata in due tappe: dapprima la tratta Lugano-Ostarietta, realizzata tra il 1806 e il 1808, poi il tracciato Ostarietta-Cadenazzo, realizzato tra il 1808 e il 1811. Questa via era (fino all’apertura dell’autostrada) l’arteria principale di comunicazione tra Lugano e il Monte Ceneri. Nel 1896 su questa strada fu introdotto un servizio passeggeri che collegava i paesi limitrofi con la città di Lugano mediante una diligenza. Nel 1934 la diligenza fu sostituita da un servizio automobilistico (tre corse giornaliere). Inoltre con la costruzione della ferrovia del Gottardo (1882) e dopo una serie di lunghe vicissitudini durate oltre 30 anni, le autorità comunali di Lamone, congiuntamente a quelle di Cadempino, riuscivano ad ottenere un ulteriore servizio per la comunità: la stazione ferroviaria. La chiesa Dedicata a Sant’Andrea, si trova a sud del nucleo storico. L’aspetto attuale è il risultato delle frequenti trasformazioni in parte avvenute nel 1612 e in parte nel 1800. Altri rinnovamenti furono eseguiti nel 1920, mentre negli anni 1976-77 fu restaurato l’interno. Il campanile, posto a sud della chiesa, risale all’epoca romanica (1100): ne sono testimoni le nicchie cieche definite da due o tre archi. Nel 1820 venne ampliato verso nord e rialzato. La facciata della chiesa è neoclassica; eseguita nel 1894 dall’architetto A.Ghezzi, ha come entrata un portico con pilastri d’ordine toscano. L’interno comprende una navata a tre campate, il coro e due cappelle laterali. Le pareti della navata sono sostenute da pilastri d’ordine toscano reggenti un cornicione neoclassico. L’altare maggiore è in stucco, con colonne sovrastate da capitelli di ordine composito; esso è arricchito da una pala del 1600 raffigurante Gesù che invita i due fratelli Andrea e Pietro a seguirlo e da una mensa in marmo di Arzo della metà del secolo XVIII. Nelle cappelle laterali, notevoli sono gli stucchi di Gabriele Cattori di Lamone (artista che decorò l’altare maggiore). In quella di sinistra, dedicata a San Sebastiano, vi è una pala raffigurante il Santo in compagnia della Vergine e di San Rocco. Nella cappella di destra, dedicata alla Madonna del Rosario, l’altare è sovrastato da una nicchia decorata da stucchi e contenente una statua databile verso la fine del 1600. Notevoli sono le tele dei dodici apostoli esposte alle pareti, attribuite al Caresana di Cureglia e realizzate attorno al 1700. Il pavimento, in mosaico veneziano, fu eseguito nel 1858.

PremiumIscrizione Premium
MunicipioScuola pubblicaPolizia
Via al Casello 3, 6814 Lamone
MunicipioScuola pubblicaPolizia
IL COMUNE

Lamone è di origine molto antica ed è diviso in tre parti distinte: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. È situato ai piedi del colle di San Zeno, le cui falde formano a meridione un anfiteatro naturale. Da alcuni anni esiste un "Sentiero naturalistico": questa via, che in parte utilizza una vecchissima mulattiera caduta in disuso, si congiunge in prossimità della cima con un sentiero che sale da Origlio, e lungo il percorso si trovano cartelli indicatori che informano sulla particolare vegetazione del luogo. La parte nuova del paese è invece situata sulla pianura che si estende a meridione della chiesa. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria, e in questa frazione passa la strada principale. Profilo storico “Lamone con l’Ostarietta, il principale villaggio, sebbene per la natura della situazione non sia capoluogo del circolo di Vezia (distretto di Lugano). La via postale rade i lembi della campagna di Lamone; ma il paese trovasi collocato a qualche distanza, alla falda di un monte che, riparandolo da’ freddi venti, gli permette di produr vini di buona riputazione. Il suo smembramento dalla parrocchia di Lugano rimonta agli anni 1580-90. Sul monte ha l’eremitaggio di San Zenone con prospetto sul val d’Agno e su quel di Lugano...” Così Stefano Franscini parla di Lamone nella sua opera “La Svizzera Italiana” edita nel 1840. Per poter meglio illustrarare il nostro comune si è attinto a quella ricchissima fonte che è la monografia storica su Lamone, scritta dal Canonico Giovanni Sarinelli (1885-1967). Le origini Lamone, nei documenti antichi (prima dell’anno 1000) è chiamato Namonne. Nel 1300 è detto Lemonno o Lemonne e in qualche caso Lamonno. Già verso il 1400 si parla però di Lemone e di Alamone, denominazioni che si avvicinano maggiormente al nome attuale di Lamone. Non è facile risolvere etimologicamente l’origine e il significato del nome di Lamone. Sarinelli afferma che probabilmente esso deriva da un antico personaggio proveniente da un villaggio italiano che ha il medesimo nome del nostro (Lamon in provincia di Belluno). Se invece consideriamo il termine più antico con II quale è definito il villaggio e cioè “Namonne, lo stesso ci può portare a riflettere sul vocabolo Iatino “nemus” che significa “bosco ricco di pascolo”. Non è da escludere infatti che il territorio dove sorse il paese di Lamone in origine fosse un luogo dedito in modo preponderante alla pastorizia. Quali fatti siano accaduti e come il villaggio si sia sviluppato, non è facile da accertare. Sappiamo poco o nulla del Ticino nell’epoca delle invasioni barbariche e dell’influsso che esse lasciarono nella popolazione. Esistono tracce archeologiche dei Longobardi nel secolo VII. Essi negli anni 568-572 conquistarono la pianura Padana e successivamente si spinsero nelle valli alpine dove, verso il 590 si scontrarono con i Franchi a Ponte Tresa. Alcuni signori longobardi possedevano beni nel Sottoceneri: tra questi possiamo annoverare un certo Totone da Campione, i cui possedimenti erano molto estesi, da comprendere anche tutte le terre di Lamone. Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni (quindi anche le terre lamonesì) al Monastero di Sant’Ambrogio di Milano. Con questa donazione, il monastero del capoluogo lombardo divenne una delle signorie feudali dì più antica data del Sottoceneri di cui si trovarono le maggiori tracce. La giurisdizione del monastero durò fino al 1300. La vita comunitaria antica Le diverse famiglie che si trovavano a vivere l’una accanto all’altra, nella medesima terra, creavano una comunità in cui il godimento dei beni era libero a tutti senza essere proprietari. Infatti non c’era la proprietà privata che escludeva la compartecipazione di altre famiglie. La legna del bosco, la pietra per la casa erano da godersi in comune, cosi pure dicasi per i pascoli per il bestiame, mentre le terre da coltivare, di solito, venivano estratte a sorte; durante una pubblica riunione. Questa forma di autogestione era detta “vicinìa”. Essa aveva i suoi ordinamenti, tra cui citiamo, la nomina del “decano” o “console” (corrispondente all’attuale sindaco), la discussione e I’approvazione di statuti e ordinamenti per la conduzione della comunità, ecc... Le assemblee, dette “vicinanze”, potevano essere di tipo ordinario o straordinario e generalmente si tenevano nella piazza centrale del villaggio o sul sagrato della chiesa. Attività della comunità Lamone era un paese prevalentemente agricolo poiché la gente traeva sostentamento dalla coltivazione della terra e dall’allevamento del bestiame. II numero di quest’ultimo doveva essere molto grande in quanto sappiamo che nel 1392 Lamone era proprietario di due alpi sul Camoghè sopra Isone: questa proprietà venne tenuta fino al 1500 circa. Un altro fatto che denota la massiccia presenza di bestiame sono gli ordinamenti e i decreti comunali per regolare l’uso dei pascoli. Oltre alle già citate attività agricole e d’allevamento, bisogna segnalare l’industria della bachicoltura, molto fiorente a Lamone tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, protrattasi poi per quasi un secolo. Venivano pure coltivati la canapa e il lino, le cui fibre, dopo essere state opportunamente lavorate, erano trasformate in filo da tessere su telai a mano, per ricavarne dei tessuti. Chi non ricorda le famose tele di lino dei nostri nonni? A titolo di curiosità, segnaliamo il ritrovamento qualche anno fa, durante uno scavo nel nucleo storico, di una grossa pietra lavorata, appartenente ad un torchio a leva o piemontese (strumento molto usato tra il 1500 e il 1800 per la lavorazione dell’uva ed in modo particolare per la preparazione dell’olio di noci). L’agricoltura non era però l’unica attività dei lamonesi. Nel seicento sul nostro territorio erano infatti funzionanti alcune fornaci per la cottura della terracotta. Con l’incremento demografico e la perdita degli alpeggi, parecchi abitanti dovettero cambiare mestiere, diventando muratori, pittori, falegnami, fabbri. Queste attività non sempre davano la garanzia di lavoro in paese e di conseguenza, non restava che una soluzione: l’emigrazione. Il nucleo abitativo Lamone è diviso in tre parti distinti: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. Percorrendo queste vie e osservando attentamente case, muri, porte, inferiate, cancelli, possiamo notare come alcune costruzioni siano state realizzate senza materiali nobili, ma con tanta passione. Molto spesso i realizzatori di queste opere erano persone di umili condizioni che per poter vivere erano costretti ad emigrare. Lontano da casa imparavano il mestiere e poi quando ritornavano dimostravano ciò che avevano imparato, costruendo o abbellendo le loro abitazioni. Il nucleo vecchio, complessivamente ben conservato e protetto da norme speciali volute dal Consiglio comunale una decina di anni fa, rappresenta una testimonianza inconfondibile della civiltà contadina. La parte nuova del paese, situata sulla pianura che si estende a sud del nucleo, è andata via via sviluppandosi a partire dagli anni sessanta, con la costruzione di nuove casette e numerosi palazzi. All’arrivo di nuova popolazione, ha fatto riscontro l’insediamento di molte attività eaconomiche nel settore industriale e terziario. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Infatti vediamo che Schinz nella sua opera “Descrizione della Svizzera Italiana nel settecento” afferma che a Ostarietta esisteva“... una casa isolata con accanto un mulino e una segheria “..., essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria. Vie di comunicazione II nucleo abitativo non era né è mai stato attraversato da strade di transito: ciò non ha però impedito al comune di svilupparsi sempre più. La strada principale, chiamata Regina prima e Cantonale poi, passa ancor oggi nella frazione di Ostarietta. Essa fu ampliata in due tappe: dapprima la tratta Lugano-Ostarietta, realizzata tra il 1806 e il 1808, poi il tracciato Ostarietta-Cadenazzo, realizzato tra il 1808 e il 1811. Questa via era (fino all’apertura dell’autostrada) l’arteria principale di comunicazione tra Lugano e il Monte Ceneri. Nel 1896 su questa strada fu introdotto un servizio passeggeri che collegava i paesi limitrofi con la città di Lugano mediante una diligenza. Nel 1934 la diligenza fu sostituita da un servizio automobilistico (tre corse giornaliere). Inoltre con la costruzione della ferrovia del Gottardo (1882) e dopo una serie di lunghe vicissitudini durate oltre 30 anni, le autorità comunali di Lamone, congiuntamente a quelle di Cadempino, riuscivano ad ottenere un ulteriore servizio per la comunità: la stazione ferroviaria. La chiesa Dedicata a Sant’Andrea, si trova a sud del nucleo storico. L’aspetto attuale è il risultato delle frequenti trasformazioni in parte avvenute nel 1612 e in parte nel 1800. Altri rinnovamenti furono eseguiti nel 1920, mentre negli anni 1976-77 fu restaurato l’interno. Il campanile, posto a sud della chiesa, risale all’epoca romanica (1100): ne sono testimoni le nicchie cieche definite da due o tre archi. Nel 1820 venne ampliato verso nord e rialzato. La facciata della chiesa è neoclassica; eseguita nel 1894 dall’architetto A.Ghezzi, ha come entrata un portico con pilastri d’ordine toscano. L’interno comprende una navata a tre campate, il coro e due cappelle laterali. Le pareti della navata sono sostenute da pilastri d’ordine toscano reggenti un cornicione neoclassico. L’altare maggiore è in stucco, con colonne sovrastate da capitelli di ordine composito; esso è arricchito da una pala del 1600 raffigurante Gesù che invita i due fratelli Andrea e Pietro a seguirlo e da una mensa in marmo di Arzo della metà del secolo XVIII. Nelle cappelle laterali, notevoli sono gli stucchi di Gabriele Cattori di Lamone (artista che decorò l’altare maggiore). In quella di sinistra, dedicata a San Sebastiano, vi è una pala raffigurante il Santo in compagnia della Vergine e di San Rocco. Nella cappella di destra, dedicata alla Madonna del Rosario, l’altare è sovrastato da una nicchia decorata da stucchi e contenente una statua databile verso la fine del 1600. Notevoli sono le tele dei dodici apostoli esposte alle pareti, attribuite al Caresana di Cureglia e realizzate attorno al 1700. Il pavimento, in mosaico veneziano, fu eseguito nel 1858.

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 1 valutazione

 Chiuso fino a 09:30
PremiumIscrizione Premium
Cantina vinicolaVini, commercioViticoltori e vinificatori
* Nessun materiale pubblicitario