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Tipografia a Bellinzona

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ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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Tipografia Monte Carasso

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Tipografia Monte Carasso

Via Collina 17, 6516 Cugnasco
CHI SIAMO

AZIENDA Dopo varie esperienze in tipografie di media e grande entità, nel 2006 Lara Pieroni decide di intraprendere un’attività indipendente, nasce così la Tipografia Monte Carasso. Con il passare degli anni, per tenere il passo con i tempi ed alla continua ricerca di maggiore qualità, si susseguono vari investimenti e collaborazioni. Oggigiorno, seppur rimanendo una piccola azienda a conduzione familiare, la tipografia Monte Carasso è in grado di offrire al cliente stampati di alta qualità a prezzi concorrenziali. L’azienda opera a Monte Carasso per quel che riguarda l’apparato stampa e a Cugnasco per l’amministrazione. FILOSOFIA Per la nostra tipografia la soddisfazione piena del cliente viene prima di qualsiasi altra cosa. Puntiamo molto sulla qualità del prodotto che è sinonimo d’immagine e sul servizio personalizzato che permette di avere un prodotto finale che si distingua dagli altri per unicità e particolarità. Seguiamo personalmente il cliente dal primo contatto fino alla consegna del prodotto. Ci impegniamo nella scelta di materiali rigorosamente ecologici provenienti da foreste gestite in modo responsabile e facciamo in modo che i processi di stampa siano il meno invasivi possibili dal lato ambientale. CONSULENZA Lara Pieroni Politta è responsabile per la vendita e consulenza su tutto il territorio cantonale. PRODOTTI Pur essendo una piccola realta locale, la Tipografia Monte Carasso è in grado di offrire al cliente stampati di alta qualità a prezzi concorrenziali. SERVIZI Prestampa, stampa offset, stampa digitale, stampa plotter, finiture particolari, legatoria, servizio mailing e spedizione. Questi sono i principali servizi che offriamo alla nostra clientela. CONTATTACI Se hai delle richieste particolari oppure desideri richiedere un preventivo, contattaci telefonicamente o tramite email, sapremo trovare la migliore soluzione per il tuo progetto.

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AZIENDA Dopo varie esperienze in tipografie di media e grande entità, nel 2006 Lara Pieroni decide di intraprendere un’attività indipendente, nasce così la Tipografia Monte Carasso. Con il passare degli anni, per tenere il passo con i tempi ed alla continua ricerca di maggiore qualità, si susseguono vari investimenti e collaborazioni. Oggigiorno, seppur rimanendo una piccola azienda a conduzione familiare, la tipografia Monte Carasso è in grado di offrire al cliente stampati di alta qualità a prezzi concorrenziali. L’azienda opera a Monte Carasso per quel che riguarda l’apparato stampa e a Cugnasco per l’amministrazione. FILOSOFIA Per la nostra tipografia la soddisfazione piena del cliente viene prima di qualsiasi altra cosa. Puntiamo molto sulla qualità del prodotto che è sinonimo d’immagine e sul servizio personalizzato che permette di avere un prodotto finale che si distingua dagli altri per unicità e particolarità. Seguiamo personalmente il cliente dal primo contatto fino alla consegna del prodotto. Ci impegniamo nella scelta di materiali rigorosamente ecologici provenienti da foreste gestite in modo responsabile e facciamo in modo che i processi di stampa siano il meno invasivi possibili dal lato ambientale. CONSULENZA Lara Pieroni Politta è responsabile per la vendita e consulenza su tutto il territorio cantonale. PRODOTTI Pur essendo una piccola realta locale, la Tipografia Monte Carasso è in grado di offrire al cliente stampati di alta qualità a prezzi concorrenziali. SERVIZI Prestampa, stampa offset, stampa digitale, stampa plotter, finiture particolari, legatoria, servizio mailing e spedizione. Questi sono i principali servizi che offriamo alla nostra clientela. CONTATTACI Se hai delle richieste particolari oppure desideri richiedere un preventivo, contattaci telefonicamente o tramite email, sapremo trovare la migliore soluzione per il tuo progetto.

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viscom

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Weihermattstrasse 94, 5000 Aarau
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ComunicazioniTipografiaFederazione
Centro Stampa Ticino SA

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Via Industria 1, 6933 Muzzano

Centro Stampa Ticino SA Fondato nel 1969, guarda al futuro con nuovi investimenti La Società editrice del Corriere del Ticino - dall'agosto 2010 Centro Stampa Ticino SA - è stata fondata a Lugano nel 1969 con lo scopo di offrire alla Fondazione per il Corriere del Ticino un'attrezzatura tecnica dotata dei più moderni mezzi per la stampa del suo quotidiano ed inoltre, sfruttare commercialmente le attrezzature disponibili in modo completo e razionale estendendo l'attività anche ad altri lavori di stampa.Nel 1980, in Ticino, è stata la prima tipografia specializzata nella stampa di giornali ad introdurre la fotocomposizione dotandosi di un sistema duplex Linotype. Nel 1991 ha traslocato nella sede di Muzzano dove è stata collocata la nuova rotativa offset Wifag OF.9 e l'impianto di spedizione Mueller e Martini, entrati in produzione nel gennaio 1992.Nel luglio 2008 con l'inaugurazione nel nuovo reparto di spedizione Ferag AG inizia la fase di realizzazione del Centro Stampa Ticino SA che si concretizza nell'agosto 2010 quando entra in funzione la nuova rotativa "Wifag 371 Evolution". Attualmente gli impianti consentono la produzione di giornali sino ad una foliazione di 64 pagine tutte a colori o in formato tabloid sino a 124 pagine. Il Centro, che stampa la quasi totalità dei prodotti ticinesi, riesce a produrre alla velocità di 48'000 copie all'ora.Il presidente del Centro Stampa Ticino SA è Fabio Soldati, Il direttore è Stefano Soldati.

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Agenzia stampaComunicazioniMedia
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Centro Stampa Ticino SA Fondato nel 1969, guarda al futuro con nuovi investimenti La Società editrice del Corriere del Ticino - dall'agosto 2010 Centro Stampa Ticino SA - è stata fondata a Lugano nel 1969 con lo scopo di offrire alla Fondazione per il Corriere del Ticino un'attrezzatura tecnica dotata dei più moderni mezzi per la stampa del suo quotidiano ed inoltre, sfruttare commercialmente le attrezzature disponibili in modo completo e razionale estendendo l'attività anche ad altri lavori di stampa.Nel 1980, in Ticino, è stata la prima tipografia specializzata nella stampa di giornali ad introdurre la fotocomposizione dotandosi di un sistema duplex Linotype. Nel 1991 ha traslocato nella sede di Muzzano dove è stata collocata la nuova rotativa offset Wifag OF.9 e l'impianto di spedizione Mueller e Martini, entrati in produzione nel gennaio 1992.Nel luglio 2008 con l'inaugurazione nel nuovo reparto di spedizione Ferag AG inizia la fase di realizzazione del Centro Stampa Ticino SA che si concretizza nell'agosto 2010 quando entra in funzione la nuova rotativa "Wifag 371 Evolution". Attualmente gli impianti consentono la produzione di giornali sino ad una foliazione di 64 pagine tutte a colori o in formato tabloid sino a 124 pagine. Il Centro, che stampa la quasi totalità dei prodotti ticinesi, riesce a produrre alla velocità di 48'000 copie all'ora.Il presidente del Centro Stampa Ticino SA è Fabio Soldati, Il direttore è Stefano Soldati.

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Via Locarno 71, 6516 Cugnasco
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Presentazione della dittaContattiDal 1994 anno di fondazione della società, essa opera sul territorio della Svizzera Italiana, nel campo dell'affilatura e vendita di utensili per tagliare, fresare, sagomare e forare.L'attività di servizio dell'officina specializzata è indirizzata ai settori artigianali e industriali, quali servizi:🌟 Falegnamerie🌟 Carpenterie e segherie🌟 Mobilifici e fabbriche di cucine🌟 Artigiani posatori di pavimenti e parquet🌟 Fabbriche di serramenti🌟 Forestali e selvicoltori🌟 Costruzioni metalliche🌟 Imprese edili🌟 Industrie in genere🌟 Cartiere, tipografie e legatorie🌟 Privati e HobbyL'azienda, a conduzione famigliare, ha i seguenti obbiettivi:L'affilatura degli utensili impiegando macchinari innovativi ad alta precisione.La vendita con consulenza professionale al cliente, per la scelta degli utensili più appropriati alle lavorazioni da svolgere.L'assunzione di rappresentanze di aziende Leader, con supporto tecnico professionale, per soluzioni finalizzate ai bisogni dell'utilizzatore.Aggiornamento delle conoscenze tecniche tramite corsi di formazione presso le aziende di riferimento, per acquisire e migliorare la competenza anche alfine di garantire la sicurezza durante l'impiego degli utensili.Ci occupiamo prevalentemente di utensili per la lavorazione del legno e suoi derivati, materie plastiche, alluminio, rame , ottone, ghisa, ferro, acciaio e altri metalli.Affilatura delle seguenti tipologie di utensili:🌟 Seghe circolari CV (acciaio cromo-vanadio)🌟 Seghe circolari HSS (acciaio super rapido con trattamento al vapore)🌟 Seghe circolari HM / HW (metallo duro)🌟 Coltelli per pialle , lame per frantoi o cippatrici in acciaio e HM🌟 Frese di ogni genere, con taglienti in acciaio HS, HSS e HM🌟 Frese per pantografi in VHM (metallo duro integrale)🌟 Frese a gambo HM / HW per elettro-fresatrici e pantografi🌟 Lame da carta e taglierine per tipografie HSS e HM / HW🌟 Punte per foratrici automatiche (fori ciechi e fori passanti)🌟 Punte per fori cerniere, spine o per svasare🌟 Tamburi per pialle completi di coltelli🌟 Seghe a nastro🌟 Bilanciamento gruppi di utensili per macchine speciali e CNC🌟 Confezione seghe a nastro su misura🌟 Controllo planimetrico e tensionatura delle seghe circolari, controllo misure dei taglienti delle frese.🌟 Cotatura finale delle lame da carta tramite dispositivo con pietre Arkansas per lappatura🌟 Decapaggio termico e pulizia accurata degli utensili da affilare o con coltelli da sostituire🌟 Elettro-erosione (affilatura) di utensili al diamante PKD (Policristallino)🌟 Lubrificazione degli utensili affilati prima della consegna all'utilizzatore🌟 Posizionamento coltellini su gruppi programmati di utensili per serramenti o altre lavorazioni🌟 Profilatura su disegno di coltelli per teste porta-coltelli🌟 Rettifica di precisione delle lame già montate sui tamburi delle piallatrici (macchine multi alberi o "4 facce")🌟 Revisione frese e gruppi di utensili, sostituzione dei ricambi (viti, perni-filettati, tasselli, ecc…)🌟 Ridentatura circolari CV e HSS🌟 Saldatura (giunzione) seghe a nastro🌟 Sostituzione degli inserti HM riportati o di coltelli reversibiliVendita🌟 Catene per cavatrici, guide e accessori🌟 Circolari di precisione HM / HW per pannelli truciolari melaminici, multistrati, impiallacciati tavole di legno, MDF, HPL, lastre sintetiche, PVC, Plexiglas, alluminio, Alucobond, Fermacell, fibra di gesso e altri pannelli compositi.🌟 Circolari HSS per taglio metalli rinvenute per vaporizzazione o con trattamento di superficie 🌟 Coltelli da pialla e coltellini reversibili per teste porta-coltelli🌟 Dischi da taglio diamantati per beton, sasso, marmo, piastrelle in ceramica, granito, ecc…🌟 Frese e porta-coltelli per sagomatrici, Toupie, centri di lavoro e frese a gambo per fresatrici🌟 Lame per seghetti alternativi🌟 Punte per forare🌟 Ricambi per gruppi di utensili (viti speciali, distanziali, bussole di riduzione, ecc…)🌟 Seghe a nastro su misura per legno, metalli, macelleria e altro🌟 Seghe a tazza, svasatori, allargafori, lime rotative🌟 Sistemi di serraggio (porta utensili, pinze di precisione, attacchi rapidi, mandrini, ecc…)🌟 Utensili al diamante per lavorazione pannelli e laminati decorativi🌟 Utensili da taglio in genere🌟 Apparecchi elettrici e con accumulatore, chiodatrici pneumatiche:🌟 Cambrette, chiodi, graffe lamelle e punti metallici🌟 Circolari a mano e ad angaletto🌟 Tassellatori e demolitori🌟 Elettro-fresatrici (Oberfräse)🌟 Lamelli e oscillanti🌟 Levigatrici a nastro🌟 Piallatrici🌟 Seghetti alternativi🌟 Trapani per avvitare, forare🌟 Troncatrici

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Affilatura, levigaturaAffilatura utensiliSeghe
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Presentazione della dittaContattiDal 1994 anno di fondazione della società, essa opera sul territorio della Svizzera Italiana, nel campo dell'affilatura e vendita di utensili per tagliare, fresare, sagomare e forare.L'attività di servizio dell'officina specializzata è indirizzata ai settori artigianali e industriali, quali servizi:🌟 Falegnamerie🌟 Carpenterie e segherie🌟 Mobilifici e fabbriche di cucine🌟 Artigiani posatori di pavimenti e parquet🌟 Fabbriche di serramenti🌟 Forestali e selvicoltori🌟 Costruzioni metalliche🌟 Imprese edili🌟 Industrie in genere🌟 Cartiere, tipografie e legatorie🌟 Privati e HobbyL'azienda, a conduzione famigliare, ha i seguenti obbiettivi:L'affilatura degli utensili impiegando macchinari innovativi ad alta precisione.La vendita con consulenza professionale al cliente, per la scelta degli utensili più appropriati alle lavorazioni da svolgere.L'assunzione di rappresentanze di aziende Leader, con supporto tecnico professionale, per soluzioni finalizzate ai bisogni dell'utilizzatore.Aggiornamento delle conoscenze tecniche tramite corsi di formazione presso le aziende di riferimento, per acquisire e migliorare la competenza anche alfine di garantire la sicurezza durante l'impiego degli utensili.Ci occupiamo prevalentemente di utensili per la lavorazione del legno e suoi derivati, materie plastiche, alluminio, rame , ottone, ghisa, ferro, acciaio e altri metalli.Affilatura delle seguenti tipologie di utensili:🌟 Seghe circolari CV (acciaio cromo-vanadio)🌟 Seghe circolari HSS (acciaio super rapido con trattamento al vapore)🌟 Seghe circolari HM / HW (metallo duro)🌟 Coltelli per pialle , lame per frantoi o cippatrici in acciaio e HM🌟 Frese di ogni genere, con taglienti in acciaio HS, HSS e HM🌟 Frese per pantografi in VHM (metallo duro integrale)🌟 Frese a gambo HM / HW per elettro-fresatrici e pantografi🌟 Lame da carta e taglierine per tipografie HSS e HM / HW🌟 Punte per foratrici automatiche (fori ciechi e fori passanti)🌟 Punte per fori cerniere, spine o per svasare🌟 Tamburi per pialle completi di coltelli🌟 Seghe a nastro🌟 Bilanciamento gruppi di utensili per macchine speciali e CNC🌟 Confezione seghe a nastro su misura🌟 Controllo planimetrico e tensionatura delle seghe circolari, controllo misure dei taglienti delle frese.🌟 Cotatura finale delle lame da carta tramite dispositivo con pietre Arkansas per lappatura🌟 Decapaggio termico e pulizia accurata degli utensili da affilare o con coltelli da sostituire🌟 Elettro-erosione (affilatura) di utensili al diamante PKD (Policristallino)🌟 Lubrificazione degli utensili affilati prima della consegna all'utilizzatore🌟 Posizionamento coltellini su gruppi programmati di utensili per serramenti o altre lavorazioni🌟 Profilatura su disegno di coltelli per teste porta-coltelli🌟 Rettifica di precisione delle lame già montate sui tamburi delle piallatrici (macchine multi alberi o "4 facce")🌟 Revisione frese e gruppi di utensili, sostituzione dei ricambi (viti, perni-filettati, tasselli, ecc…)🌟 Ridentatura circolari CV e HSS🌟 Saldatura (giunzione) seghe a nastro🌟 Sostituzione degli inserti HM riportati o di coltelli reversibiliVendita🌟 Catene per cavatrici, guide e accessori🌟 Circolari di precisione HM / HW per pannelli truciolari melaminici, multistrati, impiallacciati tavole di legno, MDF, HPL, lastre sintetiche, PVC, Plexiglas, alluminio, Alucobond, Fermacell, fibra di gesso e altri pannelli compositi.🌟 Circolari HSS per taglio metalli rinvenute per vaporizzazione o con trattamento di superficie 🌟 Coltelli da pialla e coltellini reversibili per teste porta-coltelli🌟 Dischi da taglio diamantati per beton, sasso, marmo, piastrelle in ceramica, granito, ecc…🌟 Frese e porta-coltelli per sagomatrici, Toupie, centri di lavoro e frese a gambo per fresatrici🌟 Lame per seghetti alternativi🌟 Punte per forare🌟 Ricambi per gruppi di utensili (viti speciali, distanziali, bussole di riduzione, ecc…)🌟 Seghe a nastro su misura per legno, metalli, macelleria e altro🌟 Seghe a tazza, svasatori, allargafori, lime rotative🌟 Sistemi di serraggio (porta utensili, pinze di precisione, attacchi rapidi, mandrini, ecc…)🌟 Utensili al diamante per lavorazione pannelli e laminati decorativi🌟 Utensili da taglio in genere🌟 Apparecchi elettrici e con accumulatore, chiodatrici pneumatiche:🌟 Cambrette, chiodi, graffe lamelle e punti metallici🌟 Circolari a mano e ad angaletto🌟 Tassellatori e demolitori🌟 Elettro-fresatrici (Oberfräse)🌟 Lamelli e oscillanti🌟 Levigatrici a nastro🌟 Piallatrici🌟 Seghetti alternativi🌟 Trapani per avvitare, forare🌟 Troncatrici

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Tipografia a Bellinzona

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ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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EditoriGiornali e rivisteTipografiaStampa digitale
Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno
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Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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Tipografia Monte Carasso

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Via Collina 17, 6516 Cugnasco
CHI SIAMO

AZIENDA Dopo varie esperienze in tipografie di media e grande entità, nel 2006 Lara Pieroni decide di intraprendere un’attività indipendente, nasce così la Tipografia Monte Carasso. Con il passare degli anni, per tenere il passo con i tempi ed alla continua ricerca di maggiore qualità, si susseguono vari investimenti e collaborazioni. Oggigiorno, seppur rimanendo una piccola azienda a conduzione familiare, la tipografia Monte Carasso è in grado di offrire al cliente stampati di alta qualità a prezzi concorrenziali. L’azienda opera a Monte Carasso per quel che riguarda l’apparato stampa e a Cugnasco per l’amministrazione. FILOSOFIA Per la nostra tipografia la soddisfazione piena del cliente viene prima di qualsiasi altra cosa. Puntiamo molto sulla qualità del prodotto che è sinonimo d’immagine e sul servizio personalizzato che permette di avere un prodotto finale che si distingua dagli altri per unicità e particolarità. Seguiamo personalmente il cliente dal primo contatto fino alla consegna del prodotto. Ci impegniamo nella scelta di materiali rigorosamente ecologici provenienti da foreste gestite in modo responsabile e facciamo in modo che i processi di stampa siano il meno invasivi possibili dal lato ambientale. CONSULENZA Lara Pieroni Politta è responsabile per la vendita e consulenza su tutto il territorio cantonale. PRODOTTI Pur essendo una piccola realta locale, la Tipografia Monte Carasso è in grado di offrire al cliente stampati di alta qualità a prezzi concorrenziali. SERVIZI Prestampa, stampa offset, stampa digitale, stampa plotter, finiture particolari, legatoria, servizio mailing e spedizione. Questi sono i principali servizi che offriamo alla nostra clientela. CONTATTACI Se hai delle richieste particolari oppure desideri richiedere un preventivo, contattaci telefonicamente o tramite email, sapremo trovare la migliore soluzione per il tuo progetto.

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AZIENDA Dopo varie esperienze in tipografie di media e grande entità, nel 2006 Lara Pieroni decide di intraprendere un’attività indipendente, nasce così la Tipografia Monte Carasso. Con il passare degli anni, per tenere il passo con i tempi ed alla continua ricerca di maggiore qualità, si susseguono vari investimenti e collaborazioni. Oggigiorno, seppur rimanendo una piccola azienda a conduzione familiare, la tipografia Monte Carasso è in grado di offrire al cliente stampati di alta qualità a prezzi concorrenziali. L’azienda opera a Monte Carasso per quel che riguarda l’apparato stampa e a Cugnasco per l’amministrazione. FILOSOFIA Per la nostra tipografia la soddisfazione piena del cliente viene prima di qualsiasi altra cosa. Puntiamo molto sulla qualità del prodotto che è sinonimo d’immagine e sul servizio personalizzato che permette di avere un prodotto finale che si distingua dagli altri per unicità e particolarità. Seguiamo personalmente il cliente dal primo contatto fino alla consegna del prodotto. Ci impegniamo nella scelta di materiali rigorosamente ecologici provenienti da foreste gestite in modo responsabile e facciamo in modo che i processi di stampa siano il meno invasivi possibili dal lato ambientale. CONSULENZA Lara Pieroni Politta è responsabile per la vendita e consulenza su tutto il territorio cantonale. PRODOTTI Pur essendo una piccola realta locale, la Tipografia Monte Carasso è in grado di offrire al cliente stampati di alta qualità a prezzi concorrenziali. SERVIZI Prestampa, stampa offset, stampa digitale, stampa plotter, finiture particolari, legatoria, servizio mailing e spedizione. Questi sono i principali servizi che offriamo alla nostra clientela. CONTATTACI Se hai delle richieste particolari oppure desideri richiedere un preventivo, contattaci telefonicamente o tramite email, sapremo trovare la migliore soluzione per il tuo progetto.

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viscom

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Weihermattstrasse 94, 5000 Aarau
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ComunicazioniTipografiaFederazione
Centro Stampa Ticino SA

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Via Industria 1, 6933 Muzzano

Centro Stampa Ticino SA Fondato nel 1969, guarda al futuro con nuovi investimenti La Società editrice del Corriere del Ticino - dall'agosto 2010 Centro Stampa Ticino SA - è stata fondata a Lugano nel 1969 con lo scopo di offrire alla Fondazione per il Corriere del Ticino un'attrezzatura tecnica dotata dei più moderni mezzi per la stampa del suo quotidiano ed inoltre, sfruttare commercialmente le attrezzature disponibili in modo completo e razionale estendendo l'attività anche ad altri lavori di stampa.Nel 1980, in Ticino, è stata la prima tipografia specializzata nella stampa di giornali ad introdurre la fotocomposizione dotandosi di un sistema duplex Linotype. Nel 1991 ha traslocato nella sede di Muzzano dove è stata collocata la nuova rotativa offset Wifag OF.9 e l'impianto di spedizione Mueller e Martini, entrati in produzione nel gennaio 1992.Nel luglio 2008 con l'inaugurazione nel nuovo reparto di spedizione Ferag AG inizia la fase di realizzazione del Centro Stampa Ticino SA che si concretizza nell'agosto 2010 quando entra in funzione la nuova rotativa "Wifag 371 Evolution". Attualmente gli impianti consentono la produzione di giornali sino ad una foliazione di 64 pagine tutte a colori o in formato tabloid sino a 124 pagine. Il Centro, che stampa la quasi totalità dei prodotti ticinesi, riesce a produrre alla velocità di 48'000 copie all'ora.Il presidente del Centro Stampa Ticino SA è Fabio Soldati, Il direttore è Stefano Soldati.

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Agenzia stampaComunicazioniMedia
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Centro Stampa Ticino SA Fondato nel 1969, guarda al futuro con nuovi investimenti La Società editrice del Corriere del Ticino - dall'agosto 2010 Centro Stampa Ticino SA - è stata fondata a Lugano nel 1969 con lo scopo di offrire alla Fondazione per il Corriere del Ticino un'attrezzatura tecnica dotata dei più moderni mezzi per la stampa del suo quotidiano ed inoltre, sfruttare commercialmente le attrezzature disponibili in modo completo e razionale estendendo l'attività anche ad altri lavori di stampa.Nel 1980, in Ticino, è stata la prima tipografia specializzata nella stampa di giornali ad introdurre la fotocomposizione dotandosi di un sistema duplex Linotype. Nel 1991 ha traslocato nella sede di Muzzano dove è stata collocata la nuova rotativa offset Wifag OF.9 e l'impianto di spedizione Mueller e Martini, entrati in produzione nel gennaio 1992.Nel luglio 2008 con l'inaugurazione nel nuovo reparto di spedizione Ferag AG inizia la fase di realizzazione del Centro Stampa Ticino SA che si concretizza nell'agosto 2010 quando entra in funzione la nuova rotativa "Wifag 371 Evolution". Attualmente gli impianti consentono la produzione di giornali sino ad una foliazione di 64 pagine tutte a colori o in formato tabloid sino a 124 pagine. Il Centro, che stampa la quasi totalità dei prodotti ticinesi, riesce a produrre alla velocità di 48'000 copie all'ora.Il presidente del Centro Stampa Ticino SA è Fabio Soldati, Il direttore è Stefano Soldati.

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Affilama Sagl

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Via Locarno 71, 6516 Cugnasco
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Presentazione della dittaContattiDal 1994 anno di fondazione della società, essa opera sul territorio della Svizzera Italiana, nel campo dell'affilatura e vendita di utensili per tagliare, fresare, sagomare e forare.L'attività di servizio dell'officina specializzata è indirizzata ai settori artigianali e industriali, quali servizi:🌟 Falegnamerie🌟 Carpenterie e segherie🌟 Mobilifici e fabbriche di cucine🌟 Artigiani posatori di pavimenti e parquet🌟 Fabbriche di serramenti🌟 Forestali e selvicoltori🌟 Costruzioni metalliche🌟 Imprese edili🌟 Industrie in genere🌟 Cartiere, tipografie e legatorie🌟 Privati e HobbyL'azienda, a conduzione famigliare, ha i seguenti obbiettivi:L'affilatura degli utensili impiegando macchinari innovativi ad alta precisione.La vendita con consulenza professionale al cliente, per la scelta degli utensili più appropriati alle lavorazioni da svolgere.L'assunzione di rappresentanze di aziende Leader, con supporto tecnico professionale, per soluzioni finalizzate ai bisogni dell'utilizzatore.Aggiornamento delle conoscenze tecniche tramite corsi di formazione presso le aziende di riferimento, per acquisire e migliorare la competenza anche alfine di garantire la sicurezza durante l'impiego degli utensili.Ci occupiamo prevalentemente di utensili per la lavorazione del legno e suoi derivati, materie plastiche, alluminio, rame , ottone, ghisa, ferro, acciaio e altri metalli.Affilatura delle seguenti tipologie di utensili:🌟 Seghe circolari CV (acciaio cromo-vanadio)🌟 Seghe circolari HSS (acciaio super rapido con trattamento al vapore)🌟 Seghe circolari HM / HW (metallo duro)🌟 Coltelli per pialle , lame per frantoi o cippatrici in acciaio e HM🌟 Frese di ogni genere, con taglienti in acciaio HS, HSS e HM🌟 Frese per pantografi in VHM (metallo duro integrale)🌟 Frese a gambo HM / HW per elettro-fresatrici e pantografi🌟 Lame da carta e taglierine per tipografie HSS e HM / HW🌟 Punte per foratrici automatiche (fori ciechi e fori passanti)🌟 Punte per fori cerniere, spine o per svasare🌟 Tamburi per pialle completi di coltelli🌟 Seghe a nastro🌟 Bilanciamento gruppi di utensili per macchine speciali e CNC🌟 Confezione seghe a nastro su misura🌟 Controllo planimetrico e tensionatura delle seghe circolari, controllo misure dei taglienti delle frese.🌟 Cotatura finale delle lame da carta tramite dispositivo con pietre Arkansas per lappatura🌟 Decapaggio termico e pulizia accurata degli utensili da affilare o con coltelli da sostituire🌟 Elettro-erosione (affilatura) di utensili al diamante PKD (Policristallino)🌟 Lubrificazione degli utensili affilati prima della consegna all'utilizzatore🌟 Posizionamento coltellini su gruppi programmati di utensili per serramenti o altre lavorazioni🌟 Profilatura su disegno di coltelli per teste porta-coltelli🌟 Rettifica di precisione delle lame già montate sui tamburi delle piallatrici (macchine multi alberi o "4 facce")🌟 Revisione frese e gruppi di utensili, sostituzione dei ricambi (viti, perni-filettati, tasselli, ecc…)🌟 Ridentatura circolari CV e HSS🌟 Saldatura (giunzione) seghe a nastro🌟 Sostituzione degli inserti HM riportati o di coltelli reversibiliVendita🌟 Catene per cavatrici, guide e accessori🌟 Circolari di precisione HM / HW per pannelli truciolari melaminici, multistrati, impiallacciati tavole di legno, MDF, HPL, lastre sintetiche, PVC, Plexiglas, alluminio, Alucobond, Fermacell, fibra di gesso e altri pannelli compositi.🌟 Circolari HSS per taglio metalli rinvenute per vaporizzazione o con trattamento di superficie 🌟 Coltelli da pialla e coltellini reversibili per teste porta-coltelli🌟 Dischi da taglio diamantati per beton, sasso, marmo, piastrelle in ceramica, granito, ecc…🌟 Frese e porta-coltelli per sagomatrici, Toupie, centri di lavoro e frese a gambo per fresatrici🌟 Lame per seghetti alternativi🌟 Punte per forare🌟 Ricambi per gruppi di utensili (viti speciali, distanziali, bussole di riduzione, ecc…)🌟 Seghe a nastro su misura per legno, metalli, macelleria e altro🌟 Seghe a tazza, svasatori, allargafori, lime rotative🌟 Sistemi di serraggio (porta utensili, pinze di precisione, attacchi rapidi, mandrini, ecc…)🌟 Utensili al diamante per lavorazione pannelli e laminati decorativi🌟 Utensili da taglio in genere🌟 Apparecchi elettrici e con accumulatore, chiodatrici pneumatiche:🌟 Cambrette, chiodi, graffe lamelle e punti metallici🌟 Circolari a mano e ad angaletto🌟 Tassellatori e demolitori🌟 Elettro-fresatrici (Oberfräse)🌟 Lamelli e oscillanti🌟 Levigatrici a nastro🌟 Piallatrici🌟 Seghetti alternativi🌟 Trapani per avvitare, forare🌟 Troncatrici

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Affilatura, levigaturaAffilatura utensiliSeghe
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Presentazione della dittaContattiDal 1994 anno di fondazione della società, essa opera sul territorio della Svizzera Italiana, nel campo dell'affilatura e vendita di utensili per tagliare, fresare, sagomare e forare.L'attività di servizio dell'officina specializzata è indirizzata ai settori artigianali e industriali, quali servizi:🌟 Falegnamerie🌟 Carpenterie e segherie🌟 Mobilifici e fabbriche di cucine🌟 Artigiani posatori di pavimenti e parquet🌟 Fabbriche di serramenti🌟 Forestali e selvicoltori🌟 Costruzioni metalliche🌟 Imprese edili🌟 Industrie in genere🌟 Cartiere, tipografie e legatorie🌟 Privati e HobbyL'azienda, a conduzione famigliare, ha i seguenti obbiettivi:L'affilatura degli utensili impiegando macchinari innovativi ad alta precisione.La vendita con consulenza professionale al cliente, per la scelta degli utensili più appropriati alle lavorazioni da svolgere.L'assunzione di rappresentanze di aziende Leader, con supporto tecnico professionale, per soluzioni finalizzate ai bisogni dell'utilizzatore.Aggiornamento delle conoscenze tecniche tramite corsi di formazione presso le aziende di riferimento, per acquisire e migliorare la competenza anche alfine di garantire la sicurezza durante l'impiego degli utensili.Ci occupiamo prevalentemente di utensili per la lavorazione del legno e suoi derivati, materie plastiche, alluminio, rame , ottone, ghisa, ferro, acciaio e altri metalli.Affilatura delle seguenti tipologie di utensili:🌟 Seghe circolari CV (acciaio cromo-vanadio)🌟 Seghe circolari HSS (acciaio super rapido con trattamento al vapore)🌟 Seghe circolari HM / HW (metallo duro)🌟 Coltelli per pialle , lame per frantoi o cippatrici in acciaio e HM🌟 Frese di ogni genere, con taglienti in acciaio HS, HSS e HM🌟 Frese per pantografi in VHM (metallo duro integrale)🌟 Frese a gambo HM / HW per elettro-fresatrici e pantografi🌟 Lame da carta e taglierine per tipografie HSS e HM / HW🌟 Punte per foratrici automatiche (fori ciechi e fori passanti)🌟 Punte per fori cerniere, spine o per svasare🌟 Tamburi per pialle completi di coltelli🌟 Seghe a nastro🌟 Bilanciamento gruppi di utensili per macchine speciali e CNC🌟 Confezione seghe a nastro su misura🌟 Controllo planimetrico e tensionatura delle seghe circolari, controllo misure dei taglienti delle frese.🌟 Cotatura finale delle lame da carta tramite dispositivo con pietre Arkansas per lappatura🌟 Decapaggio termico e pulizia accurata degli utensili da affilare o con coltelli da sostituire🌟 Elettro-erosione (affilatura) di utensili al diamante PKD (Policristallino)🌟 Lubrificazione degli utensili affilati prima della consegna all'utilizzatore🌟 Posizionamento coltellini su gruppi programmati di utensili per serramenti o altre lavorazioni🌟 Profilatura su disegno di coltelli per teste porta-coltelli🌟 Rettifica di precisione delle lame già montate sui tamburi delle piallatrici (macchine multi alberi o "4 facce")🌟 Revisione frese e gruppi di utensili, sostituzione dei ricambi (viti, perni-filettati, tasselli, ecc…)🌟 Ridentatura circolari CV e HSS🌟 Saldatura (giunzione) seghe a nastro🌟 Sostituzione degli inserti HM riportati o di coltelli reversibiliVendita🌟 Catene per cavatrici, guide e accessori🌟 Circolari di precisione HM / HW per pannelli truciolari melaminici, multistrati, impiallacciati tavole di legno, MDF, HPL, lastre sintetiche, PVC, Plexiglas, alluminio, Alucobond, Fermacell, fibra di gesso e altri pannelli compositi.🌟 Circolari HSS per taglio metalli rinvenute per vaporizzazione o con trattamento di superficie 🌟 Coltelli da pialla e coltellini reversibili per teste porta-coltelli🌟 Dischi da taglio diamantati per beton, sasso, marmo, piastrelle in ceramica, granito, ecc…🌟 Frese e porta-coltelli per sagomatrici, Toupie, centri di lavoro e frese a gambo per fresatrici🌟 Lame per seghetti alternativi🌟 Punte per forare🌟 Ricambi per gruppi di utensili (viti speciali, distanziali, bussole di riduzione, ecc…)🌟 Seghe a nastro su misura per legno, metalli, macelleria e altro🌟 Seghe a tazza, svasatori, allargafori, lime rotative🌟 Sistemi di serraggio (porta utensili, pinze di precisione, attacchi rapidi, mandrini, ecc…)🌟 Utensili al diamante per lavorazione pannelli e laminati decorativi🌟 Utensili da taglio in genere🌟 Apparecchi elettrici e con accumulatore, chiodatrici pneumatiche:🌟 Cambrette, chiodi, graffe lamelle e punti metallici🌟 Circolari a mano e ad angaletto🌟 Tassellatori e demolitori🌟 Elettro-fresatrici (Oberfräse)🌟 Lamelli e oscillanti🌟 Levigatrici a nastro🌟 Piallatrici🌟 Seghetti alternativi🌟 Trapani per avvitare, forare🌟 Troncatrici

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