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Cultura a Grigioni (Cantone)

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 Aperto – Chiude oggi alle 19:00
Residenza Delle Rose

Residenza Delle Rose

Via Cantonale 150, 6537 Grono
La qualità della vita non ha età...

CON VOI DAL 2005La famiglia GhezziLa nascita della Residenza delle Rose nel dicembre 2005, per volontà della famiglia Ghezzi, è stata un atto di dedizione e impegno nei confronti delle persone anziane. Il suo scopo principale è stato e rimane quello di offrire ospitalità e assistenza di alta qualità a coloro che necessitano di cure, garantendo un ambiente sicuro e accogliente.La Residenza si impegna a fornire prestazioni socio-sanitarie complete, che includono assistenza medica, infermieristica, riabilitativa e sociale, rivolte anche a persone non autosufficienti. L'obiettivo primario è quello di soddisfare i bisogni dell'ospite, rispettando la loro individualità, volontà e benessere.Il personale della Residenza si impegna a creare un ambiente in cui ogni ospite possa vivere con dignità e rispetto, garantendo una qualità di vita elevata e promuovendo l'autonomia e l'inclusione sociale. Si presta particolare attenzione al mantenimento della riservatezza e della privacy di ogni ospite, assicurando il rispetto delle leggi sulla protezione dei dati personali e del segreto professionale.La Residenza delle Rose ha ottenuto la certificazione ISO 9001 da SGS, il che testimonia il suo impegno per l'eccellenza e la continua ricerca della qualità nei servizi offerti, osservando le esigenze dei suoi ospiti e garantendo standard elevati di assistenza e cura.INTEGRITÀ Il nostro personale è costantemente impegnato nel comprendere e soddisfare le esigenze di ciascun residente, lavorando in collaborazione con loro e le loro famiglie per garantire un livello superiore di benessere e soddisfazione. Il nostro ruolo va oltre la mera assistenza fisica creando connessioni significative e promuovere un senso di appartenenza e gioia di vivere.CENTRALITÀ L'approccio centrato sulla persona è il cuore pulsante di ogni servizio presso la Residenza delle Rose. Qui, ogni residente è riconosciuto come un individuo unico e prezioso, e questo è il principio fondamentale che guida ogni azione e decisione del nostro personale.Riconosciamo che ogni persona ha la propria storia, personalità, desideri e bisogni unici, e lavoriamo instancabilmente per creare percorsi di cura personalizzati che rispettino e valorizzino la loro individualità.ECCELLENZALa nostra residenza si avvale della collaborazione di infermieri nelle diverse specializzazioni quali: operatori-socio-sanitari, assistenti di cura riconosciuti dalla Croce Rossa Svizzera, nel rispetto delle direttive e dei controlli dell'ufficio dell'igiene del Cantone dei Grigioni.La continua formazione ci permette di avere collaboratori specializzati in cure palliative, cure delle ferite, riabilitazione e cure dell'Alzheimer.La maggior parte dei collaboratori sanitari hanno una formazione nei metodi Gentle Care e Validation.Il servizio infermieristico è garantito nelle 24 ore compresi i fine settimana. Ogni ospite viene valutato dalle infermiere e dal medico responsabile, i quali analizzano i bisogni, dandone l'assistenza corretta e personalizzata.TRASPARENZALa Residenza delle Rose si impegna a promuovere una cultura di trasparenza e comunicazione aperta, basata sull'ascolto attivo, il rispetto della riservatezza e il coinvolgimento degli interessati. Quando si tratta di decisioni importanti riguardanti la cura e il benessere degli ospiti, la Residenza delle Rose si impegna a coinvolgere gli interessati nella misura del possibile. Questo può implicare il coinvolgimento degli ospiti stessi, dei loro familiari e del personale nella pianificazione e nell'implementazione di programmi di cura personalizzati. Questi valori sono fondamentali per creare un ambiente in cui gli ospiti si sentono ascoltati, rispettati e coinvolti nel proprio processo di cura e recupero.QUALITÀ SICUREZZABENESSERELa Residenza fornisce prestazioni socio sanitarie di carattere medico, infermieristico, riabilitativo e sociale alle persone anziane anche non autosufficienti. L’obiettivo è un alto livello di qualità, offrendo il miglior servizio possibile, cercando di realizzare un appagamento dei bisogni dell’ospite, evidenziando i desideri, la volontà, le aspettative e il loro benessere.SERVIZIRisvegliamo la gioia, riprendiamo la forza: i nostri servizi per il tuo benessere totaleIl carattere e l'atmosfera alberghiera fanno di questa residenza un ottimo luogo di riposo e cura il cui obiettivo è un alto livello di qualità e servizio per un appagamento completo dei bisogni dell'ospite.I servizi erogati nella struttura si basano sul principio del rispetto della persona e delle proprie caratteristiche individuali, garantendo libertà di movimento, di opinione e di espressione, in tutte le sue forme.Il personale della cucina garantisce la preparazione di pasti sani ed equilibrati tenendo presente le necessità caloriche, i gusti degli ospiti, le stagioni e le diete particolari, richieste dal servizio medico. I parenti hanno la possibilità di consumare i pasti all'interno della struttura, dando un debito preavviso.

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Casa per anzianiStrutture residenziali con assistenza sanitariaCasa di riposeAppartamenti per AnzianiOspizio per anziani
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CON VOI DAL 2005La famiglia GhezziLa nascita della Residenza delle Rose nel dicembre 2005, per volontà della famiglia Ghezzi, è stata un atto di dedizione e impegno nei confronti delle persone anziane. Il suo scopo principale è stato e rimane quello di offrire ospitalità e assistenza di alta qualità a coloro che necessitano di cure, garantendo un ambiente sicuro e accogliente.La Residenza si impegna a fornire prestazioni socio-sanitarie complete, che includono assistenza medica, infermieristica, riabilitativa e sociale, rivolte anche a persone non autosufficienti. L'obiettivo primario è quello di soddisfare i bisogni dell'ospite, rispettando la loro individualità, volontà e benessere.Il personale della Residenza si impegna a creare un ambiente in cui ogni ospite possa vivere con dignità e rispetto, garantendo una qualità di vita elevata e promuovendo l'autonomia e l'inclusione sociale. Si presta particolare attenzione al mantenimento della riservatezza e della privacy di ogni ospite, assicurando il rispetto delle leggi sulla protezione dei dati personali e del segreto professionale.La Residenza delle Rose ha ottenuto la certificazione ISO 9001 da SGS, il che testimonia il suo impegno per l'eccellenza e la continua ricerca della qualità nei servizi offerti, osservando le esigenze dei suoi ospiti e garantendo standard elevati di assistenza e cura.INTEGRITÀ Il nostro personale è costantemente impegnato nel comprendere e soddisfare le esigenze di ciascun residente, lavorando in collaborazione con loro e le loro famiglie per garantire un livello superiore di benessere e soddisfazione. Il nostro ruolo va oltre la mera assistenza fisica creando connessioni significative e promuovere un senso di appartenenza e gioia di vivere.CENTRALITÀ L'approccio centrato sulla persona è il cuore pulsante di ogni servizio presso la Residenza delle Rose. Qui, ogni residente è riconosciuto come un individuo unico e prezioso, e questo è il principio fondamentale che guida ogni azione e decisione del nostro personale.Riconosciamo che ogni persona ha la propria storia, personalità, desideri e bisogni unici, e lavoriamo instancabilmente per creare percorsi di cura personalizzati che rispettino e valorizzino la loro individualità.ECCELLENZALa nostra residenza si avvale della collaborazione di infermieri nelle diverse specializzazioni quali: operatori-socio-sanitari, assistenti di cura riconosciuti dalla Croce Rossa Svizzera, nel rispetto delle direttive e dei controlli dell'ufficio dell'igiene del Cantone dei Grigioni.La continua formazione ci permette di avere collaboratori specializzati in cure palliative, cure delle ferite, riabilitazione e cure dell'Alzheimer.La maggior parte dei collaboratori sanitari hanno una formazione nei metodi Gentle Care e Validation.Il servizio infermieristico è garantito nelle 24 ore compresi i fine settimana. Ogni ospite viene valutato dalle infermiere e dal medico responsabile, i quali analizzano i bisogni, dandone l'assistenza corretta e personalizzata.TRASPARENZALa Residenza delle Rose si impegna a promuovere una cultura di trasparenza e comunicazione aperta, basata sull'ascolto attivo, il rispetto della riservatezza e il coinvolgimento degli interessati. Quando si tratta di decisioni importanti riguardanti la cura e il benessere degli ospiti, la Residenza delle Rose si impegna a coinvolgere gli interessati nella misura del possibile. Questo può implicare il coinvolgimento degli ospiti stessi, dei loro familiari e del personale nella pianificazione e nell'implementazione di programmi di cura personalizzati. Questi valori sono fondamentali per creare un ambiente in cui gli ospiti si sentono ascoltati, rispettati e coinvolti nel proprio processo di cura e recupero.QUALITÀ SICUREZZABENESSERELa Residenza fornisce prestazioni socio sanitarie di carattere medico, infermieristico, riabilitativo e sociale alle persone anziane anche non autosufficienti. L’obiettivo è un alto livello di qualità, offrendo il miglior servizio possibile, cercando di realizzare un appagamento dei bisogni dell’ospite, evidenziando i desideri, la volontà, le aspettative e il loro benessere.SERVIZIRisvegliamo la gioia, riprendiamo la forza: i nostri servizi per il tuo benessere totaleIl carattere e l'atmosfera alberghiera fanno di questa residenza un ottimo luogo di riposo e cura il cui obiettivo è un alto livello di qualità e servizio per un appagamento completo dei bisogni dell'ospite.I servizi erogati nella struttura si basano sul principio del rispetto della persona e delle proprie caratteristiche individuali, garantendo libertà di movimento, di opinione e di espressione, in tutte le sue forme.Il personale della cucina garantisce la preparazione di pasti sani ed equilibrati tenendo presente le necessità caloriche, i gusti degli ospiti, le stagioni e le diete particolari, richieste dal servizio medico. I parenti hanno la possibilità di consumare i pasti all'interno della struttura, dando un debito preavviso.

 Aperto – Chiude oggi alle 19:00
Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

Via Guglielmo Canevascini 7, 6900 Lugano
Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

"Radio svizzera di lingua italiana" è stata fondata nel 1925 come "Radio Monte Ceneri", originariamente dal nome della montagna dove era collocato il trasmettitore. Dopo diversi anni di trasmissioni sperimentali, nel 1933 la Società svizzera di Radiodiffusione iniziò le trasmissioni regolari in Ticino e nei Grigioni. Le intenzioni dei suoi fondatori erano di promuovere la coesione nella confederazione promuovendo al contempo il valore della cultura della Svizzera italiana. Negli anni 1930 e 1940, quando la maggior parte degli stati confinanti con la Svizzera erano sotto il fascismo (fascismo italiano e nazionalsocialismo), Radio Monte Ceneri era l'unica radio in lingua italiana libera dalla censura, diventando l'unica voce affidabile per la popolazione italiana e uno sbocco di spicco per gli intellettuali italiani: durante questi anni ha ospitato personaggi come Benedetto Croce e Delio Tessa. Le prime trasmissioni televisive risalgono al 1958, inizialmente prodotte negli studi di Zurigo e trasmesse con sottotitoli in italiano. [1] Nel 1961, con la fondazione della Televisione svizzera di lingua italiana (TSI), gli studi furono trasferiti a Paradiso, vicino a Lugano. Questo avvenne otto anni dopo il debutto sperimentale della televisione a Zurigo e Ginevra. Il canale ha iniziato a trasmettere a colori nel 1968. Durante gli anni 1970, quando la televisione italiana era ancora sotto il monopolio della RAI, la televisione svizzera in italiano era l'unica alternativa alla rete pubblica per gli italiani che vivevano in Lombardia e Piemonte: il segnale raggiungeva la città di Milano. Alcuni importanti personaggi della televisione italiana, come Corrado, Mina, Enzo Tortora e il fondatore della prima televisione commerciale in Italia, Telebiella, Peppo Sacchi hanno collaborato con TSI. La RSI ha lanciato due nuove radio tematiche, una culturale, Rete Due, nel 1985 e un'altra più orientata ai giovani, Rete Tre, nel 1989. Nel 1997 è stato creato un secondo canale, chiamato TSI 2. Il primo canale TSI è stato quindi rinominato TSI 1. Nel dicembre 2005, RSI ha iniziato le trasmissioni digitali utilizzando il sistema DAB sull'autostrada del San Gottardo. Il 26 luglio 2006 alle 12:45, la SRG SSR idée suisse ha interrotto la trasmissione analogica in Ticino rendendolo il primo cantone interamente digitale della Svizzera Ciò ha colpito gli italiani nel nord Italia, poiché sono stati privati di tutti i canali della TSI, con la sola eccezione di quelli vicini alla frontiera.

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Servizi di informazioneServizio pubblicoRadio
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"Radio svizzera di lingua italiana" è stata fondata nel 1925 come "Radio Monte Ceneri", originariamente dal nome della montagna dove era collocato il trasmettitore. Dopo diversi anni di trasmissioni sperimentali, nel 1933 la Società svizzera di Radiodiffusione iniziò le trasmissioni regolari in Ticino e nei Grigioni. Le intenzioni dei suoi fondatori erano di promuovere la coesione nella confederazione promuovendo al contempo il valore della cultura della Svizzera italiana. Negli anni 1930 e 1940, quando la maggior parte degli stati confinanti con la Svizzera erano sotto il fascismo (fascismo italiano e nazionalsocialismo), Radio Monte Ceneri era l'unica radio in lingua italiana libera dalla censura, diventando l'unica voce affidabile per la popolazione italiana e uno sbocco di spicco per gli intellettuali italiani: durante questi anni ha ospitato personaggi come Benedetto Croce e Delio Tessa. Le prime trasmissioni televisive risalgono al 1958, inizialmente prodotte negli studi di Zurigo e trasmesse con sottotitoli in italiano. [1] Nel 1961, con la fondazione della Televisione svizzera di lingua italiana (TSI), gli studi furono trasferiti a Paradiso, vicino a Lugano. Questo avvenne otto anni dopo il debutto sperimentale della televisione a Zurigo e Ginevra. Il canale ha iniziato a trasmettere a colori nel 1968. Durante gli anni 1970, quando la televisione italiana era ancora sotto il monopolio della RAI, la televisione svizzera in italiano era l'unica alternativa alla rete pubblica per gli italiani che vivevano in Lombardia e Piemonte: il segnale raggiungeva la città di Milano. Alcuni importanti personaggi della televisione italiana, come Corrado, Mina, Enzo Tortora e il fondatore della prima televisione commerciale in Italia, Telebiella, Peppo Sacchi hanno collaborato con TSI. La RSI ha lanciato due nuove radio tematiche, una culturale, Rete Due, nel 1985 e un'altra più orientata ai giovani, Rete Tre, nel 1989. Nel 1997 è stato creato un secondo canale, chiamato TSI 2. Il primo canale TSI è stato quindi rinominato TSI 1. Nel dicembre 2005, RSI ha iniziato le trasmissioni digitali utilizzando il sistema DAB sull'autostrada del San Gottardo. Il 26 luglio 2006 alle 12:45, la SRG SSR idée suisse ha interrotto la trasmissione analogica in Ticino rendendolo il primo cantone interamente digitale della Svizzera Ciò ha colpito gli italiani nel nord Italia, poiché sono stati privati di tutti i canali della TSI, con la sola eccezione di quelli vicini alla frontiera.

 Chiuso – Apre domani alle 08:00
ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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EditoriGiornali e rivisteTipografiaStampa digitale
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Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

 Chiuso – Apre domani alle 08:00
 Chiuso – Apre domani alle 08:00
Arvi SA

Valutazione 2.8 di 5 stelle su 6 valutazioni

Arvi SA

Via Pedemonte di Sopra 1, 6818 Melano
ARVI - The Swiss vault of fine and rare wines

ARVI è uno dei principali commercianti di vini pregiati e rari, le cui cantine custodiscono uno straordinario stock di vini fra i più ricercati. Grazie alla nostra esperienza trentennale, abbiamo sviluppato negli anni, innumerevoli servizi personalizzati per clienti privati, appassionati, collezionisti e investitori. La nostra conoscenza nel mondo del vino ci rende un’azienda leader in Svizzera: la carta dei vini ARVI è diventata un punto di riferimento per i vini d’annata provenienti da tutto il mondo. I nostri fondamenti sono la fiducia, l’innovazione e il servizio impeccabile, che si unicono alle caratteristiche fondamentali delle aziende svizzere: la totale discrezione, precisione ed expertise, tutto al vostro servizio per individuare e selezionare i migliori vini e trovare le soluzioni più adatte per ognuno dei nostri clienti. SELEZIONE DI VINI ARVI possiede uno dei più grandi magazzini di vini pregiati, in particolare con le più prestigiose classificazioni bordolesi. La sua offerta include anche una vasta selezione dei migliori vini di Borgogna, Rodano e Champagne nonché dei maggiori produttori italiani, spagnoli, australiani, statunitensi e sudamericani. Offriamo un ampio assortimento sia di vini d’annata che di vini più giovani, in diversi formati (dalle mezze bottiglie fino ad arrivare ai formati da 27 litri). È inoltre possibile acquistare vino En Primeur. Le nostre proposte, sono dunque pensate per tutte le necessità. MAGAZZINO Tutti i vini proposti da ARVI sono di proprietà dell’azienda e stoccati nei nostri magazzini. L’immediata disponibilità dei prodotti, combinata con l’ampia selezione, permette ad ARVI di offrire un servizio rapido, impeccabile ed efficiente. I magazzini sono dotati di dispositivi per il controllo della temperatura e dell’umidità, per mantenere le bottiglie in perfette condizioni, nonché completamente assicurate. Ogni singola cassa viene controllata alla ricezione e valutata da uno staff di professionisti, fotografata e registrata nel Sistema di Gestione del Magazzino, che ne garantisce la piena tracciabilità. ARVINO Melano La nostra prima boutique dei vini, il Luxury Wine Shop ARVINO di Melano, è situata in posizione privilegiata all'interno della sede centrale di ARVI, nel pittoresco paese di Melano, in Svizzera. Aperto in orario d'ufficio, dal lunedì al venerdì, questo negozio offre migliaia di bottiglie pronte per il ritiro a prezzo di mercato. Facilmente raggiungibile in auto, a soli 45 minuti dall'Aeroporto di Milano Malpensa e a 20 minuti dall'Aeroporto di Lugano, oltre che in treno. ARVINO Melano è il luogo ideale per venire a scoprire e scegliere direttamente i vostri vini d’eccellenza. Francia Bordeaux Burgundy Champagne Rodano Altre regioni Europa Italia Spagna Svizzera Austria Germania Portogallo Ungheria Nuovo Mondo Argentina Cile United States Sud Africa Libano Australia Nuova Zelanda Cina Distillati Cognac Armagnac Whisky Grappa Rum Vodka Liquors Vini popolari Best sellers Ultimi arrivi Vini sostenibili ARVI Offerta del mese: Rocca di Frassinello EVENTI Ogni evento corporate o privato trova la sua perfetta dimensione nella nostra sala degustazione. Uno spazio ampio e modulare, un luogo affascinante dove il vino diventa protagonista per trasformare ogni cena in un’esperienza unica. È la soluzione perfetta per qualsiasi occasione di incontro. L’ampia e straordinaria selezione di vini abbinata a proposte menu sempre ricercate, insieme alla qualità dei servizi offerti e ad una collaudata organizzazione, sono una garanzia per tutti i vostri eventi. Gli eventi che proponiamo sono interamente personalizzabili, costruiti e modellati in base alle vostre esigenze e richieste, avendo cura di ogni dettaglio. LA LOCATION La sala degustazione può accogliere comodamente fino a 40 persone per una cena placeè e fino a 50 persone per standing dinner. Uno spazio modulare, un tavolo maestoso che può trasformarsi in base alle vostre richieste. Efficiente e all’avanguardia, integrata con le più avanzate tecnologie, la sala si presta anche presentazioni video e meeting aziendali. Un luogo speciale dove la modernità degli spazi e la cultura del vino si fondono per rendere ogni evento un incontro di grande fascino.

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Vini, commercioEnotecaDegustazione viniEventiLiquori
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ARVI - The Swiss vault of fine and rare wines

ARVI è uno dei principali commercianti di vini pregiati e rari, le cui cantine custodiscono uno straordinario stock di vini fra i più ricercati. Grazie alla nostra esperienza trentennale, abbiamo sviluppato negli anni, innumerevoli servizi personalizzati per clienti privati, appassionati, collezionisti e investitori. La nostra conoscenza nel mondo del vino ci rende un’azienda leader in Svizzera: la carta dei vini ARVI è diventata un punto di riferimento per i vini d’annata provenienti da tutto il mondo. I nostri fondamenti sono la fiducia, l’innovazione e il servizio impeccabile, che si unicono alle caratteristiche fondamentali delle aziende svizzere: la totale discrezione, precisione ed expertise, tutto al vostro servizio per individuare e selezionare i migliori vini e trovare le soluzioni più adatte per ognuno dei nostri clienti. SELEZIONE DI VINI ARVI possiede uno dei più grandi magazzini di vini pregiati, in particolare con le più prestigiose classificazioni bordolesi. La sua offerta include anche una vasta selezione dei migliori vini di Borgogna, Rodano e Champagne nonché dei maggiori produttori italiani, spagnoli, australiani, statunitensi e sudamericani. Offriamo un ampio assortimento sia di vini d’annata che di vini più giovani, in diversi formati (dalle mezze bottiglie fino ad arrivare ai formati da 27 litri). È inoltre possibile acquistare vino En Primeur. Le nostre proposte, sono dunque pensate per tutte le necessità. MAGAZZINO Tutti i vini proposti da ARVI sono di proprietà dell’azienda e stoccati nei nostri magazzini. L’immediata disponibilità dei prodotti, combinata con l’ampia selezione, permette ad ARVI di offrire un servizio rapido, impeccabile ed efficiente. I magazzini sono dotati di dispositivi per il controllo della temperatura e dell’umidità, per mantenere le bottiglie in perfette condizioni, nonché completamente assicurate. Ogni singola cassa viene controllata alla ricezione e valutata da uno staff di professionisti, fotografata e registrata nel Sistema di Gestione del Magazzino, che ne garantisce la piena tracciabilità. ARVINO Melano La nostra prima boutique dei vini, il Luxury Wine Shop ARVINO di Melano, è situata in posizione privilegiata all'interno della sede centrale di ARVI, nel pittoresco paese di Melano, in Svizzera. Aperto in orario d'ufficio, dal lunedì al venerdì, questo negozio offre migliaia di bottiglie pronte per il ritiro a prezzo di mercato. Facilmente raggiungibile in auto, a soli 45 minuti dall'Aeroporto di Milano Malpensa e a 20 minuti dall'Aeroporto di Lugano, oltre che in treno. ARVINO Melano è il luogo ideale per venire a scoprire e scegliere direttamente i vostri vini d’eccellenza. Francia Bordeaux Burgundy Champagne Rodano Altre regioni Europa Italia Spagna Svizzera Austria Germania Portogallo Ungheria Nuovo Mondo Argentina Cile United States Sud Africa Libano Australia Nuova Zelanda Cina Distillati Cognac Armagnac Whisky Grappa Rum Vodka Liquors Vini popolari Best sellers Ultimi arrivi Vini sostenibili ARVI Offerta del mese: Rocca di Frassinello EVENTI Ogni evento corporate o privato trova la sua perfetta dimensione nella nostra sala degustazione. Uno spazio ampio e modulare, un luogo affascinante dove il vino diventa protagonista per trasformare ogni cena in un’esperienza unica. È la soluzione perfetta per qualsiasi occasione di incontro. L’ampia e straordinaria selezione di vini abbinata a proposte menu sempre ricercate, insieme alla qualità dei servizi offerti e ad una collaudata organizzazione, sono una garanzia per tutti i vostri eventi. Gli eventi che proponiamo sono interamente personalizzabili, costruiti e modellati in base alle vostre esigenze e richieste, avendo cura di ogni dettaglio. LA LOCATION La sala degustazione può accogliere comodamente fino a 40 persone per una cena placeè e fino a 50 persone per standing dinner. Uno spazio modulare, un tavolo maestoso che può trasformarsi in base alle vostre richieste. Efficiente e all’avanguardia, integrata con le più avanzate tecnologie, la sala si presta anche presentazioni video e meeting aziendali. Un luogo speciale dove la modernità degli spazi e la cultura del vino si fondono per rendere ogni evento un incontro di grande fascino.

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Cultura a Grigioni (Cantone)

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Cultura a Grigioni (Cantone)

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Chasa Jaura

Chasa Jaura

Bauorcha 22, 7535 Valchava
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 Aperto – Chiude oggi alle 19:00
Residenza Delle Rose

Residenza Delle Rose

Via Cantonale 150, 6537 Grono
La qualità della vita non ha età...

CON VOI DAL 2005La famiglia GhezziLa nascita della Residenza delle Rose nel dicembre 2005, per volontà della famiglia Ghezzi, è stata un atto di dedizione e impegno nei confronti delle persone anziane. Il suo scopo principale è stato e rimane quello di offrire ospitalità e assistenza di alta qualità a coloro che necessitano di cure, garantendo un ambiente sicuro e accogliente.La Residenza si impegna a fornire prestazioni socio-sanitarie complete, che includono assistenza medica, infermieristica, riabilitativa e sociale, rivolte anche a persone non autosufficienti. L'obiettivo primario è quello di soddisfare i bisogni dell'ospite, rispettando la loro individualità, volontà e benessere.Il personale della Residenza si impegna a creare un ambiente in cui ogni ospite possa vivere con dignità e rispetto, garantendo una qualità di vita elevata e promuovendo l'autonomia e l'inclusione sociale. Si presta particolare attenzione al mantenimento della riservatezza e della privacy di ogni ospite, assicurando il rispetto delle leggi sulla protezione dei dati personali e del segreto professionale.La Residenza delle Rose ha ottenuto la certificazione ISO 9001 da SGS, il che testimonia il suo impegno per l'eccellenza e la continua ricerca della qualità nei servizi offerti, osservando le esigenze dei suoi ospiti e garantendo standard elevati di assistenza e cura.INTEGRITÀ Il nostro personale è costantemente impegnato nel comprendere e soddisfare le esigenze di ciascun residente, lavorando in collaborazione con loro e le loro famiglie per garantire un livello superiore di benessere e soddisfazione. Il nostro ruolo va oltre la mera assistenza fisica creando connessioni significative e promuovere un senso di appartenenza e gioia di vivere.CENTRALITÀ L'approccio centrato sulla persona è il cuore pulsante di ogni servizio presso la Residenza delle Rose. Qui, ogni residente è riconosciuto come un individuo unico e prezioso, e questo è il principio fondamentale che guida ogni azione e decisione del nostro personale.Riconosciamo che ogni persona ha la propria storia, personalità, desideri e bisogni unici, e lavoriamo instancabilmente per creare percorsi di cura personalizzati che rispettino e valorizzino la loro individualità.ECCELLENZALa nostra residenza si avvale della collaborazione di infermieri nelle diverse specializzazioni quali: operatori-socio-sanitari, assistenti di cura riconosciuti dalla Croce Rossa Svizzera, nel rispetto delle direttive e dei controlli dell'ufficio dell'igiene del Cantone dei Grigioni.La continua formazione ci permette di avere collaboratori specializzati in cure palliative, cure delle ferite, riabilitazione e cure dell'Alzheimer.La maggior parte dei collaboratori sanitari hanno una formazione nei metodi Gentle Care e Validation.Il servizio infermieristico è garantito nelle 24 ore compresi i fine settimana. Ogni ospite viene valutato dalle infermiere e dal medico responsabile, i quali analizzano i bisogni, dandone l'assistenza corretta e personalizzata.TRASPARENZALa Residenza delle Rose si impegna a promuovere una cultura di trasparenza e comunicazione aperta, basata sull'ascolto attivo, il rispetto della riservatezza e il coinvolgimento degli interessati. Quando si tratta di decisioni importanti riguardanti la cura e il benessere degli ospiti, la Residenza delle Rose si impegna a coinvolgere gli interessati nella misura del possibile. Questo può implicare il coinvolgimento degli ospiti stessi, dei loro familiari e del personale nella pianificazione e nell'implementazione di programmi di cura personalizzati. Questi valori sono fondamentali per creare un ambiente in cui gli ospiti si sentono ascoltati, rispettati e coinvolti nel proprio processo di cura e recupero.QUALITÀ SICUREZZABENESSERELa Residenza fornisce prestazioni socio sanitarie di carattere medico, infermieristico, riabilitativo e sociale alle persone anziane anche non autosufficienti. L’obiettivo è un alto livello di qualità, offrendo il miglior servizio possibile, cercando di realizzare un appagamento dei bisogni dell’ospite, evidenziando i desideri, la volontà, le aspettative e il loro benessere.SERVIZIRisvegliamo la gioia, riprendiamo la forza: i nostri servizi per il tuo benessere totaleIl carattere e l'atmosfera alberghiera fanno di questa residenza un ottimo luogo di riposo e cura il cui obiettivo è un alto livello di qualità e servizio per un appagamento completo dei bisogni dell'ospite.I servizi erogati nella struttura si basano sul principio del rispetto della persona e delle proprie caratteristiche individuali, garantendo libertà di movimento, di opinione e di espressione, in tutte le sue forme.Il personale della cucina garantisce la preparazione di pasti sani ed equilibrati tenendo presente le necessità caloriche, i gusti degli ospiti, le stagioni e le diete particolari, richieste dal servizio medico. I parenti hanno la possibilità di consumare i pasti all'interno della struttura, dando un debito preavviso.

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Casa per anzianiStrutture residenziali con assistenza sanitariaCasa di riposeAppartamenti per AnzianiOspizio per anziani
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CON VOI DAL 2005La famiglia GhezziLa nascita della Residenza delle Rose nel dicembre 2005, per volontà della famiglia Ghezzi, è stata un atto di dedizione e impegno nei confronti delle persone anziane. Il suo scopo principale è stato e rimane quello di offrire ospitalità e assistenza di alta qualità a coloro che necessitano di cure, garantendo un ambiente sicuro e accogliente.La Residenza si impegna a fornire prestazioni socio-sanitarie complete, che includono assistenza medica, infermieristica, riabilitativa e sociale, rivolte anche a persone non autosufficienti. L'obiettivo primario è quello di soddisfare i bisogni dell'ospite, rispettando la loro individualità, volontà e benessere.Il personale della Residenza si impegna a creare un ambiente in cui ogni ospite possa vivere con dignità e rispetto, garantendo una qualità di vita elevata e promuovendo l'autonomia e l'inclusione sociale. Si presta particolare attenzione al mantenimento della riservatezza e della privacy di ogni ospite, assicurando il rispetto delle leggi sulla protezione dei dati personali e del segreto professionale.La Residenza delle Rose ha ottenuto la certificazione ISO 9001 da SGS, il che testimonia il suo impegno per l'eccellenza e la continua ricerca della qualità nei servizi offerti, osservando le esigenze dei suoi ospiti e garantendo standard elevati di assistenza e cura.INTEGRITÀ Il nostro personale è costantemente impegnato nel comprendere e soddisfare le esigenze di ciascun residente, lavorando in collaborazione con loro e le loro famiglie per garantire un livello superiore di benessere e soddisfazione. Il nostro ruolo va oltre la mera assistenza fisica creando connessioni significative e promuovere un senso di appartenenza e gioia di vivere.CENTRALITÀ L'approccio centrato sulla persona è il cuore pulsante di ogni servizio presso la Residenza delle Rose. Qui, ogni residente è riconosciuto come un individuo unico e prezioso, e questo è il principio fondamentale che guida ogni azione e decisione del nostro personale.Riconosciamo che ogni persona ha la propria storia, personalità, desideri e bisogni unici, e lavoriamo instancabilmente per creare percorsi di cura personalizzati che rispettino e valorizzino la loro individualità.ECCELLENZALa nostra residenza si avvale della collaborazione di infermieri nelle diverse specializzazioni quali: operatori-socio-sanitari, assistenti di cura riconosciuti dalla Croce Rossa Svizzera, nel rispetto delle direttive e dei controlli dell'ufficio dell'igiene del Cantone dei Grigioni.La continua formazione ci permette di avere collaboratori specializzati in cure palliative, cure delle ferite, riabilitazione e cure dell'Alzheimer.La maggior parte dei collaboratori sanitari hanno una formazione nei metodi Gentle Care e Validation.Il servizio infermieristico è garantito nelle 24 ore compresi i fine settimana. Ogni ospite viene valutato dalle infermiere e dal medico responsabile, i quali analizzano i bisogni, dandone l'assistenza corretta e personalizzata.TRASPARENZALa Residenza delle Rose si impegna a promuovere una cultura di trasparenza e comunicazione aperta, basata sull'ascolto attivo, il rispetto della riservatezza e il coinvolgimento degli interessati. Quando si tratta di decisioni importanti riguardanti la cura e il benessere degli ospiti, la Residenza delle Rose si impegna a coinvolgere gli interessati nella misura del possibile. Questo può implicare il coinvolgimento degli ospiti stessi, dei loro familiari e del personale nella pianificazione e nell'implementazione di programmi di cura personalizzati. Questi valori sono fondamentali per creare un ambiente in cui gli ospiti si sentono ascoltati, rispettati e coinvolti nel proprio processo di cura e recupero.QUALITÀ SICUREZZABENESSERELa Residenza fornisce prestazioni socio sanitarie di carattere medico, infermieristico, riabilitativo e sociale alle persone anziane anche non autosufficienti. L’obiettivo è un alto livello di qualità, offrendo il miglior servizio possibile, cercando di realizzare un appagamento dei bisogni dell’ospite, evidenziando i desideri, la volontà, le aspettative e il loro benessere.SERVIZIRisvegliamo la gioia, riprendiamo la forza: i nostri servizi per il tuo benessere totaleIl carattere e l'atmosfera alberghiera fanno di questa residenza un ottimo luogo di riposo e cura il cui obiettivo è un alto livello di qualità e servizio per un appagamento completo dei bisogni dell'ospite.I servizi erogati nella struttura si basano sul principio del rispetto della persona e delle proprie caratteristiche individuali, garantendo libertà di movimento, di opinione e di espressione, in tutte le sue forme.Il personale della cucina garantisce la preparazione di pasti sani ed equilibrati tenendo presente le necessità caloriche, i gusti degli ospiti, le stagioni e le diete particolari, richieste dal servizio medico. I parenti hanno la possibilità di consumare i pasti all'interno della struttura, dando un debito preavviso.

 Aperto – Chiude oggi alle 19:00
Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

Via Guglielmo Canevascini 7, 6900 Lugano
Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

"Radio svizzera di lingua italiana" è stata fondata nel 1925 come "Radio Monte Ceneri", originariamente dal nome della montagna dove era collocato il trasmettitore. Dopo diversi anni di trasmissioni sperimentali, nel 1933 la Società svizzera di Radiodiffusione iniziò le trasmissioni regolari in Ticino e nei Grigioni. Le intenzioni dei suoi fondatori erano di promuovere la coesione nella confederazione promuovendo al contempo il valore della cultura della Svizzera italiana. Negli anni 1930 e 1940, quando la maggior parte degli stati confinanti con la Svizzera erano sotto il fascismo (fascismo italiano e nazionalsocialismo), Radio Monte Ceneri era l'unica radio in lingua italiana libera dalla censura, diventando l'unica voce affidabile per la popolazione italiana e uno sbocco di spicco per gli intellettuali italiani: durante questi anni ha ospitato personaggi come Benedetto Croce e Delio Tessa. Le prime trasmissioni televisive risalgono al 1958, inizialmente prodotte negli studi di Zurigo e trasmesse con sottotitoli in italiano. [1] Nel 1961, con la fondazione della Televisione svizzera di lingua italiana (TSI), gli studi furono trasferiti a Paradiso, vicino a Lugano. Questo avvenne otto anni dopo il debutto sperimentale della televisione a Zurigo e Ginevra. Il canale ha iniziato a trasmettere a colori nel 1968. Durante gli anni 1970, quando la televisione italiana era ancora sotto il monopolio della RAI, la televisione svizzera in italiano era l'unica alternativa alla rete pubblica per gli italiani che vivevano in Lombardia e Piemonte: il segnale raggiungeva la città di Milano. Alcuni importanti personaggi della televisione italiana, come Corrado, Mina, Enzo Tortora e il fondatore della prima televisione commerciale in Italia, Telebiella, Peppo Sacchi hanno collaborato con TSI. La RSI ha lanciato due nuove radio tematiche, una culturale, Rete Due, nel 1985 e un'altra più orientata ai giovani, Rete Tre, nel 1989. Nel 1997 è stato creato un secondo canale, chiamato TSI 2. Il primo canale TSI è stato quindi rinominato TSI 1. Nel dicembre 2005, RSI ha iniziato le trasmissioni digitali utilizzando il sistema DAB sull'autostrada del San Gottardo. Il 26 luglio 2006 alle 12:45, la SRG SSR idée suisse ha interrotto la trasmissione analogica in Ticino rendendolo il primo cantone interamente digitale della Svizzera Ciò ha colpito gli italiani nel nord Italia, poiché sono stati privati di tutti i canali della TSI, con la sola eccezione di quelli vicini alla frontiera.

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Servizi di informazioneServizio pubblicoRadio
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Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

"Radio svizzera di lingua italiana" è stata fondata nel 1925 come "Radio Monte Ceneri", originariamente dal nome della montagna dove era collocato il trasmettitore. Dopo diversi anni di trasmissioni sperimentali, nel 1933 la Società svizzera di Radiodiffusione iniziò le trasmissioni regolari in Ticino e nei Grigioni. Le intenzioni dei suoi fondatori erano di promuovere la coesione nella confederazione promuovendo al contempo il valore della cultura della Svizzera italiana. Negli anni 1930 e 1940, quando la maggior parte degli stati confinanti con la Svizzera erano sotto il fascismo (fascismo italiano e nazionalsocialismo), Radio Monte Ceneri era l'unica radio in lingua italiana libera dalla censura, diventando l'unica voce affidabile per la popolazione italiana e uno sbocco di spicco per gli intellettuali italiani: durante questi anni ha ospitato personaggi come Benedetto Croce e Delio Tessa. Le prime trasmissioni televisive risalgono al 1958, inizialmente prodotte negli studi di Zurigo e trasmesse con sottotitoli in italiano. [1] Nel 1961, con la fondazione della Televisione svizzera di lingua italiana (TSI), gli studi furono trasferiti a Paradiso, vicino a Lugano. Questo avvenne otto anni dopo il debutto sperimentale della televisione a Zurigo e Ginevra. Il canale ha iniziato a trasmettere a colori nel 1968. Durante gli anni 1970, quando la televisione italiana era ancora sotto il monopolio della RAI, la televisione svizzera in italiano era l'unica alternativa alla rete pubblica per gli italiani che vivevano in Lombardia e Piemonte: il segnale raggiungeva la città di Milano. Alcuni importanti personaggi della televisione italiana, come Corrado, Mina, Enzo Tortora e il fondatore della prima televisione commerciale in Italia, Telebiella, Peppo Sacchi hanno collaborato con TSI. La RSI ha lanciato due nuove radio tematiche, una culturale, Rete Due, nel 1985 e un'altra più orientata ai giovani, Rete Tre, nel 1989. Nel 1997 è stato creato un secondo canale, chiamato TSI 2. Il primo canale TSI è stato quindi rinominato TSI 1. Nel dicembre 2005, RSI ha iniziato le trasmissioni digitali utilizzando il sistema DAB sull'autostrada del San Gottardo. Il 26 luglio 2006 alle 12:45, la SRG SSR idée suisse ha interrotto la trasmissione analogica in Ticino rendendolo il primo cantone interamente digitale della Svizzera Ciò ha colpito gli italiani nel nord Italia, poiché sono stati privati di tutti i canali della TSI, con la sola eccezione di quelli vicini alla frontiera.

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ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

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ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina»: nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici», diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe, il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli, curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea», nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno, che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo, una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis», destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine», che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada, originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte. La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole, di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera», curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita, destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio, periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera, monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti.Fra i servizi più richiesti:• Prospetti e depliant• Riviste• Fascicoli e libri• Buste e carta da lettere• Biglietti da visita• Bloc notesSe hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

 Chiuso – Apre domani alle 08:00
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Arvi SA

Valutazione 2.8 di 5 stelle su 6 valutazioni

Arvi SA

Via Pedemonte di Sopra 1, 6818 Melano
ARVI - The Swiss vault of fine and rare wines

ARVI è uno dei principali commercianti di vini pregiati e rari, le cui cantine custodiscono uno straordinario stock di vini fra i più ricercati. Grazie alla nostra esperienza trentennale, abbiamo sviluppato negli anni, innumerevoli servizi personalizzati per clienti privati, appassionati, collezionisti e investitori. La nostra conoscenza nel mondo del vino ci rende un’azienda leader in Svizzera: la carta dei vini ARVI è diventata un punto di riferimento per i vini d’annata provenienti da tutto il mondo. I nostri fondamenti sono la fiducia, l’innovazione e il servizio impeccabile, che si unicono alle caratteristiche fondamentali delle aziende svizzere: la totale discrezione, precisione ed expertise, tutto al vostro servizio per individuare e selezionare i migliori vini e trovare le soluzioni più adatte per ognuno dei nostri clienti. SELEZIONE DI VINI ARVI possiede uno dei più grandi magazzini di vini pregiati, in particolare con le più prestigiose classificazioni bordolesi. La sua offerta include anche una vasta selezione dei migliori vini di Borgogna, Rodano e Champagne nonché dei maggiori produttori italiani, spagnoli, australiani, statunitensi e sudamericani. Offriamo un ampio assortimento sia di vini d’annata che di vini più giovani, in diversi formati (dalle mezze bottiglie fino ad arrivare ai formati da 27 litri). È inoltre possibile acquistare vino En Primeur. Le nostre proposte, sono dunque pensate per tutte le necessità. MAGAZZINO Tutti i vini proposti da ARVI sono di proprietà dell’azienda e stoccati nei nostri magazzini. L’immediata disponibilità dei prodotti, combinata con l’ampia selezione, permette ad ARVI di offrire un servizio rapido, impeccabile ed efficiente. I magazzini sono dotati di dispositivi per il controllo della temperatura e dell’umidità, per mantenere le bottiglie in perfette condizioni, nonché completamente assicurate. Ogni singola cassa viene controllata alla ricezione e valutata da uno staff di professionisti, fotografata e registrata nel Sistema di Gestione del Magazzino, che ne garantisce la piena tracciabilità. ARVINO Melano La nostra prima boutique dei vini, il Luxury Wine Shop ARVINO di Melano, è situata in posizione privilegiata all'interno della sede centrale di ARVI, nel pittoresco paese di Melano, in Svizzera. Aperto in orario d'ufficio, dal lunedì al venerdì, questo negozio offre migliaia di bottiglie pronte per il ritiro a prezzo di mercato. Facilmente raggiungibile in auto, a soli 45 minuti dall'Aeroporto di Milano Malpensa e a 20 minuti dall'Aeroporto di Lugano, oltre che in treno. ARVINO Melano è il luogo ideale per venire a scoprire e scegliere direttamente i vostri vini d’eccellenza. Francia Bordeaux Burgundy Champagne Rodano Altre regioni Europa Italia Spagna Svizzera Austria Germania Portogallo Ungheria Nuovo Mondo Argentina Cile United States Sud Africa Libano Australia Nuova Zelanda Cina Distillati Cognac Armagnac Whisky Grappa Rum Vodka Liquors Vini popolari Best sellers Ultimi arrivi Vini sostenibili ARVI Offerta del mese: Rocca di Frassinello EVENTI Ogni evento corporate o privato trova la sua perfetta dimensione nella nostra sala degustazione. Uno spazio ampio e modulare, un luogo affascinante dove il vino diventa protagonista per trasformare ogni cena in un’esperienza unica. È la soluzione perfetta per qualsiasi occasione di incontro. L’ampia e straordinaria selezione di vini abbinata a proposte menu sempre ricercate, insieme alla qualità dei servizi offerti e ad una collaudata organizzazione, sono una garanzia per tutti i vostri eventi. Gli eventi che proponiamo sono interamente personalizzabili, costruiti e modellati in base alle vostre esigenze e richieste, avendo cura di ogni dettaglio. LA LOCATION La sala degustazione può accogliere comodamente fino a 40 persone per una cena placeè e fino a 50 persone per standing dinner. Uno spazio modulare, un tavolo maestoso che può trasformarsi in base alle vostre richieste. Efficiente e all’avanguardia, integrata con le più avanzate tecnologie, la sala si presta anche presentazioni video e meeting aziendali. Un luogo speciale dove la modernità degli spazi e la cultura del vino si fondono per rendere ogni evento un incontro di grande fascino.

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Vini, commercioEnotecaDegustazione viniEventiLiquori
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ARVI è uno dei principali commercianti di vini pregiati e rari, le cui cantine custodiscono uno straordinario stock di vini fra i più ricercati. Grazie alla nostra esperienza trentennale, abbiamo sviluppato negli anni, innumerevoli servizi personalizzati per clienti privati, appassionati, collezionisti e investitori. La nostra conoscenza nel mondo del vino ci rende un’azienda leader in Svizzera: la carta dei vini ARVI è diventata un punto di riferimento per i vini d’annata provenienti da tutto il mondo. I nostri fondamenti sono la fiducia, l’innovazione e il servizio impeccabile, che si unicono alle caratteristiche fondamentali delle aziende svizzere: la totale discrezione, precisione ed expertise, tutto al vostro servizio per individuare e selezionare i migliori vini e trovare le soluzioni più adatte per ognuno dei nostri clienti. SELEZIONE DI VINI ARVI possiede uno dei più grandi magazzini di vini pregiati, in particolare con le più prestigiose classificazioni bordolesi. La sua offerta include anche una vasta selezione dei migliori vini di Borgogna, Rodano e Champagne nonché dei maggiori produttori italiani, spagnoli, australiani, statunitensi e sudamericani. Offriamo un ampio assortimento sia di vini d’annata che di vini più giovani, in diversi formati (dalle mezze bottiglie fino ad arrivare ai formati da 27 litri). È inoltre possibile acquistare vino En Primeur. Le nostre proposte, sono dunque pensate per tutte le necessità. MAGAZZINO Tutti i vini proposti da ARVI sono di proprietà dell’azienda e stoccati nei nostri magazzini. L’immediata disponibilità dei prodotti, combinata con l’ampia selezione, permette ad ARVI di offrire un servizio rapido, impeccabile ed efficiente. I magazzini sono dotati di dispositivi per il controllo della temperatura e dell’umidità, per mantenere le bottiglie in perfette condizioni, nonché completamente assicurate. Ogni singola cassa viene controllata alla ricezione e valutata da uno staff di professionisti, fotografata e registrata nel Sistema di Gestione del Magazzino, che ne garantisce la piena tracciabilità. ARVINO Melano La nostra prima boutique dei vini, il Luxury Wine Shop ARVINO di Melano, è situata in posizione privilegiata all'interno della sede centrale di ARVI, nel pittoresco paese di Melano, in Svizzera. Aperto in orario d'ufficio, dal lunedì al venerdì, questo negozio offre migliaia di bottiglie pronte per il ritiro a prezzo di mercato. Facilmente raggiungibile in auto, a soli 45 minuti dall'Aeroporto di Milano Malpensa e a 20 minuti dall'Aeroporto di Lugano, oltre che in treno. ARVINO Melano è il luogo ideale per venire a scoprire e scegliere direttamente i vostri vini d’eccellenza. Francia Bordeaux Burgundy Champagne Rodano Altre regioni Europa Italia Spagna Svizzera Austria Germania Portogallo Ungheria Nuovo Mondo Argentina Cile United States Sud Africa Libano Australia Nuova Zelanda Cina Distillati Cognac Armagnac Whisky Grappa Rum Vodka Liquors Vini popolari Best sellers Ultimi arrivi Vini sostenibili ARVI Offerta del mese: Rocca di Frassinello EVENTI Ogni evento corporate o privato trova la sua perfetta dimensione nella nostra sala degustazione. Uno spazio ampio e modulare, un luogo affascinante dove il vino diventa protagonista per trasformare ogni cena in un’esperienza unica. È la soluzione perfetta per qualsiasi occasione di incontro. L’ampia e straordinaria selezione di vini abbinata a proposte menu sempre ricercate, insieme alla qualità dei servizi offerti e ad una collaudata organizzazione, sono una garanzia per tutti i vostri eventi. Gli eventi che proponiamo sono interamente personalizzabili, costruiti e modellati in base alle vostre esigenze e richieste, avendo cura di ogni dettaglio. LA LOCATION La sala degustazione può accogliere comodamente fino a 40 persone per una cena placeè e fino a 50 persone per standing dinner. Uno spazio modulare, un tavolo maestoso che può trasformarsi in base alle vostre richieste. Efficiente e all’avanguardia, integrata con le più avanzate tecnologie, la sala si presta anche presentazioni video e meeting aziendali. Un luogo speciale dove la modernità degli spazi e la cultura del vino si fondono per rendere ogni evento un incontro di grande fascino.

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