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SpitexAssistenza a domicilioServizi domesticiAssociazioni di Cure infermieristiche e assistenza a domicilio
ACAM Associazione Cura e Assistenza a domicilio nel Moesano

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Piaza 35, 6535 Roveredo GR
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ACAM Associazione Cura e Assistenza a domicilio nel Moesano

Offre la copertura del fabbisogno di cura e assistenza a domicilio o presso il proprio centro diurno a tutta la popolazione della regione Moesa. L'associazione no profit attiva dal 1957, con sede nel Moesano, valuta i bisogni del paziente e, attraverso un attento esame eseguito dal personale specialistico, pianifica e realizza gli interventi necessari per favorire la permanenza e la continuità delle cure al proprio domicilio. Inoltre, ACAM fornisce servizio consegna pasti a domicilio, sostegno per le attività di economia domestica, servizio trasporti per motivi medico terapeutici e attività nel centro diurno terapeutico «Il Calicanto». servizi: prestazioni di cura valutazioni, consigli e coordinamento, esami, cure di base e specialistiche economia domestica e assistenza con competenza per assistere le persone ammalate o infortunate servizio pasti i pasti vengono cucinati in base alle esigenze nutrizionali individuali trasporti per motivi medico-terapeutici alle persone a mobilità ridotta centro diurno terapeutico momenti di condivisione per sgravare l’entourage sociale e famigliare

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ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Valutazione 5 di 5 stelle su 3 valutazioni

ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina» : nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici» , diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe , il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli , curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea» , nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno , che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo , una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis» , destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine» , che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada , originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte . La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole , di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera» , curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita , destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio , periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere ; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera , monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti. Fra i servizi più richiesti: • Prospetti e depliant • Riviste • Fascicoli e libri • Buste e carta da lettere • Biglietti da visita • Bloc notes Se hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

EditoriGiornali e rivisteTipografiaStampa digitale
ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

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Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno
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Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina» : nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici» , diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe , il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli , curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea» , nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno , che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo , una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis» , destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine» , che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada , originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte . La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole , di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera» , curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita , destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio , periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere ; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera , monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti. Fra i servizi più richiesti: • Prospetti e depliant • Riviste • Fascicoli e libri • Buste e carta da lettere • Biglietti da visita • Bloc notes Se hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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Dr. med. Fallscheer Philipp
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Dr. med. Fallscheer Philipp

Riva Antonio Caccia 1A, 6900 Lugano
CHIRURGIA ESTETICA

DR. MED. PHILIPP FALLSCHEER Specialista svizzero FMH ed europeo EBOPRAS Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica Nessun viso assomiglia ad un altro. é l’espressione di un viso e la sua morfologia che riflette la sua vera bellezza e seduzione. La bellezza non è un fatto assoluto, il piacere a se stessi è il fattore principale dello stare bene. La chirurgia estetica deve soltanto restituire l’armonia di una personalità, sbarazzandola di ciò che intralcia. Le nostre tecniche sono rivolte a rispondere perfettamente a questa attesa. I pazienti in chirurgia estetica conoscono perfettamente il loro viso e corpo. Gli specialisti in questo campo della chirurgia devono privilegiare l’ascolto e rispondere alle loro attese, piuttosto che produrre stereotipi di perfezione morfologica, perfetti che siano. La chirurgia estetica non è obbligatoria, seppur talvolta consigliata quando il calcolo meticoloso dei rischi di un trattamento od intervento estetico non supera il beneficio evidente di una migliore qualità di vita. Il chirurgo contribuisce ad aiutare il paziente nella sua scelta indicando se un intervento è possibile, sensato, e se il risultato risponderà alle sue attese. In caso positivo si darà il massimo di sicurezza anche tramite un alto livello tecnico di personale ed attrezzatura specializzata. VISO Lifting facciale Nel processo di invecchiamento del viso si assiste non solo alla perdita di elasticità della pelle ma anche ad un movimento delle parti di tessuto più profonde. Per lo più il rilassamento della muscolatura mimica del viso porta ad una discesa della zona frontale, delle guance e del collo formando delle rughe. Per ottenere un risultato duraturo dopo l’intervento É spesso indispensabile trattare anche le zone di tessuto che si trovano al di sotto della pelle (SMAS) le zone indicate vengono quindi riposizionate e rassodate. La cute che ricopre questi tessuti può essere adattata in seguito senza tensioni e quindi senza dare effetti troppo artificiali. Le cicatrici verrano posizionate in zone dove esteticamente non appaiono come in pieghe cutanee o in zone ricoperte dai capelli. Per conservare l’aspetto naturale del viso il risultato non sarà un viso completamente privo di rughe. Si distinguono forme diverse di lifting facciale: Mini-lift: si effettua un mini-lift quando viene espletato soltanto un riposizionamento della parte cutanea. Facelift classico: qui si corregge il terzo medio del viso. Ciò comprende la zona della guancia dall’orecchio fino alla zona naso-labiale. L’intervento può essere allargato per comprendere anche la zona del mento e del collo. SMAS-Lift allargato (o anche Superexended-Face-Neck-Lift): in questi casi oltre al rassodamento della zona centrale del viso si agisce anche sulla zona inferiore del mento fino al collo e fino alla zona sovrastante la clavicola. Lifting frontale: in questo intervento, come nel caso del Facelift vengono riposizionati i tessuti sottostanti la pelle ricostruendo cos la dinamica del terzo superiore del viso. Le incisioni cutanee vengono posizionate all’interno o al margine dei capelli a seconda dell’indicazione. L’informazione dettagliata da parte del chirurgo plastico formato in questo tipo di chirurgia É assolutamente indispensabile prima dell’intervento. Questa comprenderà necessariamente una valutazione accurata dei rischi e benefici che saranno da soppesare prima di tale chirurgia. Lipofilling/Lipostruttura Per lipofilling si intende il trapianto di tessuto adiposo da una zona del corpo ad un’altra nello stesso paziente. Questo trattamento trasferendo tessuto autologo (ossia del paziente stesso) non è soggetto a reazioni di rigetto e consente di ottenere un effetto di riempimento naturale. Può essere utilizzato per colmare rughe e solchi, per aumentare il volume delle labbra, per correggere avvallamenti post-cicatriziali ecc. Il vantaggio di questa tecnica risiede nella natura dell’impianto che attecchisce. Si procede al prelievo di grasso (liposuzione) da un’area scelta in accordo con il/la paziente cercando di privilegiare il miglioramento del contorno corporeo. A livello della zona di prelievo viene effettuata una piccola incisione per consentire l’introduzione di una piccola cannula da aspirazione. Sarà in seguito separato dal liquido con la cosiddetta procedura di Coleman o per decantazione. Nella zona da infiltrare sarà sufficiente l’utilizzo di una siringa munita di un apposito ago, evitando la spiacevole evenienza di cicatrici visibili nel sito ricevente. Inizialmente la zona corretta appare leggermente arrossata e gonfia, ma dopo pochi giorni il gonfiore ed eventuali piccole ecchimosi scompaiono. Il risultato dipenderà dal tipo di grasso iniettato, dalla zona ricevente e da altri fattori legati al paziente Questo testo non può dare l’insieme delle spiegazioni necessarie riguardo a questo intervento. Consigliamo di consultare il chirurgo specialista per le importanti scelte e dettagli specifici ad ogni paziente. L’informazione preoperatoria seria e dettagliata e la discussione dei desideri del paziente sono fondamentali per questo e per qualsiasi intervento di chirurgia plastica. Naso Rinoplastica estetica/ Rinosettoplastica Il naso rappresenta una unità funzionale ed estetica molto importante situata al centro del viso per cui contribuisce all’aspetto e immagine della persona in modo rilevante. La rinoplastica consiste nel modellamento della forma del naso in sintonia con i desideri del paziente e l’armonia del volto. Il modellamento del setto nasale può essere associato nei casi in cui vi siano difficoltà respiratorie o deviazioni della piramide nasale. Non di rado l’estetica ed il funzionamento sono connessi. Di norma la rinosettoplastica è eseguita in anestesia generale. L’intervento può essere eseguito in anestesia locale nei casi particolari di intervento alla punta del naso. Si modifica il dorso del naso la cui struttura è costituita da osso e cartilagine. Per la punta vengono modellate le cartilagini. Nella deviazione del naso sarà necessario intervenire anche sul setto nasale. Non viene di norma modificata la superficie dermocutanea, che si adatterà alla nuova struttura di supporto modificata dal chirurgo. A volte è necessaria una plastica di ingrandimento o la correzione di insellament sul dorso nasale, secondari a traumi o ad interventi chirurgici precedenti. Le incisioni sono all’interno delle narici. In casi complessi può essere necessaria l’incisione cutanea a livello della columella (= struttura che separa le narici) in modo da poter ottenere comunque dei risultati ottimali. Alla fine dell’intervento vengono posizionati due piccoli tamponcini che sono rimossi dopo 24/48 ore. Al termine dell’intervento si procede alla medicazione con un gesso nasale o mascherina rigida che verrà rimossa dopo dieci giorni. Questo testo non può dare l’insieme delle spiegazioni necessarie riguardo a questa patologia. Consigliamo di consultare il chirurgo specialista in questi interventi per le importanti scelte e dettagli specifici ad ogni paziente. L’informazione preoperatoria seria e dettagliata e la discussione dei desideri del paziente sono fondamentali per questo e per qualsiasi intervento di chirurgia plastica. Occhi Blefaroplastica (plastica delle palpebre) La pelle che circonda l’occhio é particolarmente soffice e fine per cui é naturalmente sottoposta ad un processo di invecchiamento importante. Progressivamente si assiste ad un cambiamento delle palpebre che formano eccessi di pelle (dermatocalasi) o rughe. Sia sulla palpebra inferiore che superiore si visualizzano dei piccoli cuscinetti di grasso che, normalmente in gioventù trovandosi invisibili e attorno al bulbo oculare, con l’invecchiamento e per via della pelle più distesa diventano visibili e proeminenti. Per via della posizione centrale degli occhi nel viso appaiono ancora maggiori gli effetti dell’invecchiamento cutaneo. Inoltre la pelle rilassandosi fa talvolta sembrare l’occhio tutto ricoperto dalla palpebra in eccesso. Lo sguardo appare stanco. In casi estremi vi é una limitazione del campo visivo e quindi un impedimento funzionale. Attraverso la blefaroplastica la pelle in eccesso può essere rimossa unitamente agli accumuli di grasso sporgenti. Siccome gli occhi rappresentano un organo di comunicazione di centrale importanza dopo la plastica della palpebra appare un viso con espressione generalmente più giovane e fresca. Dopo la disinfezione accurata e l’anestesia generalmente locale vengono effettuate delle incisioni fini a livello della cute della palpebra superiore per quanto riguarda la blefaroplastica superiore, e direttamente sotto le ciglia per quanto riguarda la palpebra inferiore. In alcuni casi è utile prolungare il taglio lateralmente quando vi è un importante eccesso cutaneo o rughe importanti in questa zona. La pelle in eccesso e gli accumuli di grasso eccedenti vengono asportati o riposizionati. Talvolta è utile scegliere un’incisione cosiddetta congiuntivale in modo che non rimangano cicatrici a livello della palpebra inferiore. Alla fine dell’intervento la cute viene accuratamente suturata e ricoperta da appositi cerotti. A seconda del caso si sceglierà di procedere ad una plastica unicamente della palpebra superiore, unicamente della palpebra inferiore o entrambe. Generalmente non è necessaria una degenza ospedaliera e poche ore dopo l’intervento può rientrare al proprio domicilio con una medicazione raffreddante o con occhiali. L’asportazione dei fili viene effettuata dopo 4-5 giorni, la cicatrizzazione in questa zona è molto rapida per cui le permette di riprendere presto una vita sociale normale. Prima di ogni intervento di questo genere si rende necessaria l’informazione dettagliata e discussione approfondita con il chirurgo plastico. Non esiti a chiedere tutto ciò che desidera sapere e non esiti neppure a ricontattare il chirurgo per una seconda consultazione pre-operatoria per delucidazioni dettagliate. Orecchie Otoplastica (correzione di «orecchie a sventola») Corregge le deformazioni del padiglione auricolare. L’inestetismo più frequente è quello delle orecchie a sventola”. L’intervento si esegue generalmente in anestesia locale nell’adulto, in narcosi nel bambino. Può essere eseguito fin dall’età scolare. Consiste nel rimodellare la cartilagine dell’orecchio ripristinando la giusta distanza tra padiglione auricolare e cranio, nonché ricreando le pieghe naturali del padiglione stesso, in particolare la cosiddetta antelice. La cicatrice residua è poco visibile anche per la sua posizione retroauricolare. I punti di sutura della cute sono riassorbibili o vengono rimossi all’incirca dopo sette giorni, mentre punti di fissazione sulla cartilagine sono generalmente permananenti. Per la prima settimana dopo l’intervento è generalmente necessaria una medicazione modellante e lievemente compressiva. In seguito va portata una fascia elastica per altre 3-5 settimane giorno e notte. L’intervento deve essere evitato prima dei 4 anni di età mentre è consigliato ancora in fase prescolastica. Non è necessaria alcuna degenza. Questo testo non può dare l’insieme delle spiegazioni necessarie riguardo a questa patologia. Consigliamo di consultare lo specialista in chirurgia plastica per le importanti scelte e dettagli specifici ad ogni paziente. L’informazione preoperatoria seria e dettagliata è fondamentale per questo come per qualsiasi intervento. Bocca Medicina Estetica Botox® /Vistabel®: La tossina botulinica di tipo A è un rilassante muscolare che agisce bloccando la trasmissione nervosa inducendo quindi paralisi muscolare. In seguito a diversi studi è stata formulata una preparazione in grado di dare una paralisi localizzata della muscolatura che provoca come naturale conseguenza il rilassamento delle rughe al di sopra di tale muscolo. Questo trattamento è particolarmente indicato alle rughe della regione frontale e tra le sopracciglia, ma può essere ben utilizzato in altre localizzazioni ed anche per indicazioni non estetiche (sudorazione ascellare esagerata, contratture,...) Il trattamento viene effettuato ambulatoriamente mediante iniezioni intramuscolari di un quantitativo prestabilito per regione, dopo adeguata disinfezione della cute. Gli effetti si vedono dopo circa tre giorni e hanno una durata variabile tra 3 a 9 mesi. Filler: Questo termine indica tutti i materiali che possono essere utilizzati a scopo riempitivo. Nel caso delle rughe facciali possono essere utilizzati per risollevare la ruga, nel caso delle labbra possono essere utilizzati per aumentarne il volume e la proiezione, o per risollevare le rughe periorali od entrambi. Sono disponibili molteplici materiali per questo tipo di trattamento; si possono distinguere i filler in riassorbibili come il collagene e l’ acido ialuronico ( Restylane, Juvéderm, Téosyal, ecc.) o non riassorbibili (aquamid,polyacrilamide). Le iniezioni con materiali non riassorbibili sono sconsigliate dalla Società di Chirurgia Plastica Svizzera. Nella pratica moderna della medicina estetica utilizziamo filler riassorbibili di natura sintetica perché non necessitano di alcun test di sensibilità come quelli di natura animale. Sono trattamenti poco invasivi che danno grande soddisfazione se c’è la giusta indicazione. Non possono infatti essere consigliati in sostituzione di interventi più importanti, quale il lifting, che è nato e si è sviluppato per risolvere situazioni più importanti. I filler danno ottimi risultati sulle rughe periorali, sui solchi nasogenieni e le rughe geniene, sulle rughe e sui solchi commissurali, ecc. Possono essere fatti anche durante la pausa del pranzo dal lavoro perché non lasciano alcuna traccia visibile del trattamento se non, raramente, il segno della punturina che sparisce nel giro di poche ore. Iperidrosi Ascellare: La sudorazione ascellare eccessiva pio essere temporaneamente curata con l’aiuto della tossina botulinica. L’effetto avra una durata di circa 9 mesi. Petto Mastoplastica additiva (ingrandimento del seno) Forma e dimensione del seno rappresentano per molte donne non solo una parte importante della propria forma corporea ma influenzano, specie nei nostri tempi fortemente influenzati dai media, una certa sicurezza a livello sia privato che professionale. Non di raro le donne soffrono a causa di seni troppo piccoli in relazione all’aspetto generale del corpo. La predisposizione e la dimensione del seno piccolo sono per lo più genetiche. La mastoplastica additiva rappresenta una buona possibilità per adeguare in modo armonico il seno considerato troppo piccolo rispetto all’immagine corporea generale. A dipendenza della silhouette individuale saranno prese in considerazione dal medico aspettative di vario tipo. In caso di desiderio di un ingrandimento estremo il chirurgo non può e non deve rispondere ad ogni desiderio illimitatamente. Oltre alla ipoplasia mammaria giovanile (congenitale) spesso si riscontra pure il desiderio di un cambiamento della forma del seno in donne che hanno terminato una gravidanza e/o eventualmente un periodo di allattamento prolungato. Dopo questi avvenimenti si può assistere ad una cosiddetta atrofia involutiva della ghiandola del seno. In questi casi vi É solitamente un rilassamento della pelle precedentemente dilatata durante la gravidanza o la fase di allattamento. Ne risulta l’impressione di un seno cadente e meno turgido. Di regola possono essere ottenuti ottimi risultati tramite il riadattamento del volume per mezzo dell’impianto di una protesi. Nei casi di rilassamento marcato della pelle talvolta É necessario anche un rassodamento (mastopessia) per ottenere un risultato ottimale. Nei casi di asimmetria marcata dei seni la mastopessia additiva rappresenta uno dei mezzi possibili per migliorare la forma corporea. Esistono altri metodi per migliorare ulteriormente la forma dei seni, questi comportano talvolta ulteriori cicatrici. Tutte le protesi mammarie sono costituite da un involucro di silicone, il contenuto della stessa può invece variare: attualmente vengono utlizzate protesi contenenti un gel coesivo di silicone o soluzione fisiologica di acqua salina. Esistono svariate dimensioni e forme. Le protesi più utilizzate sono quelle contenenti il silicone, data la loro migliore consistenza e forma. L’evoluzione dei materiali negli ultimi anni ha permesso di ridurre al minimo i rischi legati a questo tipo di materiale (il gel coesivo rende quasi impossibile una fuoriuscita di materiale nei tessuti), anche la varietà di forme delle protesi oggi disponibili permettono dei risultati piu anatomici, naturali e persistenti nel tempo. Le protesi contenenti acqua salina contengono una soluzione fisiologica molto simile alla composizione dei liquidi del corpo umano. Spesso questo liquido viene introdotto nella protesi soltanto durante l’intervento. Il vantaggio di queste protesi consiste nella possibilità di riassorbimento completo del contenuto in caso di rottura di protesi. Lo svantaggio consiste nella consistenza meno naturale del risultato e la minore durata. La scelta del metodo di mastopessia additiva che sarà utilizzato nel suo caso dipenderà dalla situazione anatomica, dalle sue aspettative e dalle raccomandazioni del chirurgo plastico. L’incisione cutanea varia tra 4-7 cm di lunghezza e si troverà nel solco sottomammario o sul margine dell’areola o in alcuni casi a livello dell’ascella. Sarà comunque posizionata in modo da apparire il meno possibile. Attraverso questa incisione viene preparata la zona dove la protesi sarà più tardi posizionata: questo può essere direttamente dietro la ghiandola mammaria o dietro il muscolo pettorale a dipendenza dell’indicazione. Prima di richiudere la cute vengono introdotti dei drenaggi che permettono di aspirare sangue o siero durante la fase post-operatoria (resteranno in posizione per ca. 24 ore), una medicazione rigida fisserà la posizione delle protesi comprimendo leggermente la zona operatoria. Se l’intervento viene effettuato da un chirurgo plastico qualificato le complicazioni sono rare e solitamente non interferiscono con un risultato duraturo e soddisfacente. Ciò nonostante per questo come per qualsiasi intervento esistono rischi generali come pure rischi specifici. Per questo motivo É indispensabile l’informazione dettagliata e la discussione pre-operatoria con un chirurgo plastico competente. Visto nel suo insieme questo intervento di mastoplastica additiva É legato a poche complicazioni e ad un alto grado di efficenza e sicurezza. Riduzione mammaria (riduzione del seno) Alcune donne hanno per natura dei seni molto grandi in relazione all’insieme del loro corpo. A causa di dimensione e peso di questi seni le donne possono essere limitate nella mobilità ed in certe attività sportive. A seguito di seni troppo grandi possono nascere disturbi alla postura, dolori alle spalle, alla nuca e alla testa. Questo può comportare un peso psicologico non indifferente. É possibile che il suo medico le chieda di effettuare una mammografia prima dell’intervento per escludere noduli già esistente a livello dei seni. Questo dipenderà dalla sua età e dal rischio famigliare. La riduzione chirurgica dei seni comporta una rimozione parziale della ghiandola mammaria, di grasso e di pelle. In questo intervento il volume viene ridotto, il seno diventa più leggero e sodo e, a dipendenza del caso, anche più proeminente. Solitamente viene anche ridotta la dimensione dell’areola. Attraverso questo intervento asimmetrie maggiori tra i due seni possono pure essere corrette. Le cicatrici risultanti scorrono attorno a tutta l’areola e, a dipendenza del metodo operatorio scelto, nella zona inferiore del seno o solamente verticalmente dall’areola, o anche nel solco sottomammario (come una l’invertita). La scelta del metodo dipende da età, fattore di rischio, dimensione e forma del seno come pure dalla forma del seno e dalle cicatrici desiderate. Da considerare anche l’esperienza del singolo chirurgo operatore e l’abitudine che egli ha ad eseguire questo tipo di intervento per la scelta del metodo. Alla fine dell’intervento svoltosi in narcosi viene applicata una medicazione con bendaggio o con l’aiuto di un reggiseno apposito per minimizzare il rischio di rigonfiamento post-operatorio. Saranno posizionati dei drenaggi aspirativi che verranno rimossi solitamente dopo 2-3 giorni. Una buona formazione ed esperienza sul campo specifico della chirurgia plastica ed estetica rappresentano i requisiti di base che deve avere un medico che propone questi interventi. È inoltre auspicabile che il medico sia una persona di cui lei si fida, questo per garantire una collaborazione armonica che contribuirà pure alla buona riuscita dell’intervento. Per ottenere un buon risultato è anche importante che lei sia in chiaro sul risultato che immagina ottimale per il suo corpo. La buona comunicazione pre-operatoria e l’informazione dettagliata da parte del suo chirurgo plastico É indispensabile per questo intervento. Ricostruzione mammaria (ricostruzione del seno) Quando il trattamento del carcinoma del seno richiede l’asportazione chirurgica della ghiandola intera, può essere necessaria un’irradiazione o chemioterapia susseguente l’intervento a dipendenza del tipo di tumore e della sua dimensione. Al termine del trattamento per tumore il seno asportato può essere ricostruito tramite materiali provenienti dal corpo stesso o in alcuni casi con del materiale estraneo al corpo. Questi metodi servono a ridurre gli effetti e l’impatto psicologico che l’asportazione del seno può avere sulla persona, servendo a ricostituire almeno in parte la sensazione di ritrovarsi nel proprio corpo e a ricostituire l’armonia con il proprio corpo precedentemente modificato. Fa parte dei fini terapeutici nella ricostruzione del seno la ricostruzione della simmetria. In alcuni casi sarà anche necessario l’adattamento del seno controlaterale sano che potrà essere ridimensionato se molto grande o rassodato in caso di ptosi (seno cadente). Esistono svariate tecniche e principi differenti nella ricostruzione: - Ricostruzione tramite impianto o protesi: questa rappresenta l’intervento operatorio tecnicamente più semplice. In caso di predisposizione di una copertura delle parti molli sufficiente dopo l’intervento di asportazione del seno al di sotto di questi tessuti può essere introdotta una protesi che sarà posizionata al di sotto del muscolo pettorale o in rari casi direttamente sotto la pelle. In caso di una mancata presenza di tessuti il tessuto presente può essere dilatato tramite un espansore che può essere introdotto durante la prima operazione e progressivamente dilatato settimana per settimana. Questo cosiddetto expander consiste in un involucro di silicone che può essere riempito ripetutamente di soluzione idrosalina per 3-6 mesi dilatando la pelle e i tessuti sovrastanti. Successivamente l’expander sarà sostituito operativamente con una protesi al silicone. Nell’ambito di questo intervento o durante un intervento successivo può essere ricostruita l’areola e il capezzolo. - Ricostruzione del seno con tessuto autologo: ricostruendo il seno con del tessuto proveniente dallo stesso corpo può essere ricostruito il deficit di pelle come pure la forma del seno. In questo tipo di ricostruzione esistono diversi metodi. Verrà scelto in primo luogo il sito donatore del tessuto che può essere una parte del dorso che si trova sullo stesso lato del seno asportato (lembo di gran dorsale) o la parte inferiore dell’addome (lembo TRAM). In casi particolarmente problematici possono essere utilizzate anche altre parti del corpo. La ricostruzione con lembo miocutaneo trasverso del retto addominale (TRAM flap) permette di ricostruire il seno utilizzando uno dei due muscoli retti dell’addome congiuntamente ad una zona del pannicolo adiposo dell’addome. L’incisione cutanea verrà effettuata a forma di grande losanga e comprende prevalentemente la zona sottostante e circostante l’ombelico. In seguito viene mobilizzato uno dei due muscoli retti dell’addome e il lembo viene fatto passare al di sotto della pelle dell’addome superiore per arrivare nella zona ricevente dove verrà modellato e suturato. In alternativa la ricostruzione del seno può essere fatta con dei lembi cosiddetti liberi, ciò significa che i vasi sanguigni verranno rianastomotizzati nel luogo ricevente, la perfusione sanguigna viene quindi interrotta per poi essere ricostruita in un altro luogo. Non sempre sarà necessaria una riduzione del seno controlaterale per raggiungere una simmetria soddisfacente. La ricostruzione del capezzolo può essere effettuata dopo ca. 6 mesi dalla ricostruzione del seno con tessuto autologo. Per la ricostruzione dell’areola viene utilizzata della pelle prelevata a livello inguinale o perineale perché questa assomiglia maggiormente al colore e alla consistenza dell’areola precedente. Il capezzolo può essere ricostruito con un lembo locale o con altre tecniche. Questo ulteriore intervento rappresenta un gesto poco invasivo e in fin dei conti serve a ricostruire o a completare la ricostruzione della simmetria. Mastopessi (rassodamento dei seni) Con il passare del tempo e con la crescente età la forma del seno femminile cambia in modo naturale. La perdita di elasticità della pelle, l’influsso della forza di gravità e altri fattori come il cambiamento di peso, gravidanze e allattamento possono influenzare la forma e la consistenza del seno femminile. Il rassodamento del seno o mastopessia è una procedura che serve a riposizionare e riformare il seno rilasciatosi con il tempo. Nello stesso procedimento i capezzoli e le areole vengono spesso riposizionati in una posizione più elevata e giovanile. Talvolta è possibile, specie nel caso di seni piccoli, ad esempio in seguito alla perdita di volume dopo la gravidanza, eseguire ugualmente una mastopessia additiva e cioè un ingrandimento del seno. Il risultato desiderato può essere raggiunto tramite il posizionamento di protesi nel seno, che verranno introdotte nello stesso tempo operatorio. Con l’intervento può essere migliorata la forma, la consistenza e la dimensione del seno. Inoltre con questo tipo di procedura può essere corretta un’asimmetria preesistente. La capacità di allattare non viene in genere influenzata nel caso di rassodamento puro della mammella. Da considerare invece che ulteriori gravidanze possono di nuovo portare ad un rilassamento dei seni. Le cicatrici corrispondono a quelle della riduzione mammaria cioè del rimpicciolimento dei seni: questo significa che ci sarà una cicatrice che circonda tutta l’areola ed una cicatrice verticale che collega l’areola con il margine inferiore della mammella. A seconda della tecnica viene talvolta aggiunta a questa cicatrice verticale una cicatrice orizzontale a livello della piega cutanea inferiore al seno, così risulterà una cicatrice a è invertita o L. Prima di ogni intervento É necessaria un’informazione dettagliata degli eventuali rischi e delle modalità di terapia. Non esiti a chiedere al suo chirurgo plastico tutto ciò che desidera sapere. L’informazione dovrà avvenire in una o più consultazioni prima dell’intervento. Ginecomastia (seno maschile ingrandito) Con il termine di ginecomastia si definisce un ingrandimento troppo importante del seno maschile. Questo puo risultare da un ingrandimento della ghiandola mammaria (ginecomastia vera) o da un accumulo di grasso nella zona del seno maschile (pseudo ginecomastia). Talvolta si ritrovano le due componenti. Nel caso di pseudo ginecomastia è da considerare il peso corporeo generale. Talvolta la dimensione del seno può venir ridotta con la sola riduzione del peso corporeo generale. L’ingrandimento della ghiandola mammaria può avere diverse ragioni e prima di un intervento bisognerà escludere uno squilibrio ormonale che potrebbe essere all’origine di questa patologia. Il trattamento chirurgico consiste in una liposuzione che sarà effettuata in narcosi attraverso delle piccoli incisioni cutanee. Nel caso di ginecomastia vera la ghiandola sarà rimossa attraverso un’incisione effettuata sul margine inferiore dell’areola. In caso di ginecomastia mista potranno essere utilizzate entrambe le tecniche. Nel caso di dimensioni di seno molto importanti con un importante eccesso di pelle questo verrà rimosso. Ne risulteranno delle cicatrice più visibili. In casi estremi come dopo riduzione di peso massiccia può essere persino necessario ripiantare il capezzolo con l’areola come un innesto di pelle. In questi casi sarà necessaria la rimozione di una grande zona di pelle. Ventre Liposuzione/Liposcultura E’ una metodica messa a punto alla fine degli anni ’70 che consiste nel mobilizzare, rompere ed aspirare il grasso sottocutaneo introducendo una cannula di pochi millimetri di diametro attraverso un’ incisione della cute di 3 mm. Ciò che prima era semplice asportazione attualmente è diventato rimodellamento del tessuto adiposo fino alla forma desiderata; è quindi importante la disposizione armonica dello stesso grasso. Le cellule danneggiate durante l’intervento verranno in seguito riassorbite dal corpo. In caso di eccesso ponderale generalizzato si consiglia dapprima una riduzione del peso corporeo per minimizzare i rischi legati all’intervento e per raggiungere risultati migliori. La migliore indicazione per la Liposcultura sono gli accumuli localizzati di tessuto adiposo: culotte, fianchi, interno ginocchia, addome. Raramente si interviene anche su obesità più marcate se a distribuzione ginoide. Potranno essere ottenuti buoni risultati, soprattutto in relazione al fatto che gli adipociti rimossi non si riformano. L’intervento può essere eseguito in anestesia periferica o locale assistita, o anestesia generale a seconda dei casi. La metodica usuale prevede la preimbibizione dei tessuti da trattare con una soluzione idratante che facilita l’asportazione ed il modellamento del grasso. Il postoperatorio prevede l’utilizzo di un apposito collant elastocompressivo per almeno 30 giorni, i risultati definitivi sono visibili dopo circa quattro mesi dall’intervento. Questo testo non può dare l’insieme delle spiegazioni necessarie riguardo a questa patologia. Consigliamo di consultare il chirurgo specialista in chirurgia plastica per le importanti scelte e dettagli specifici ad ogni paziente. L’informazione seria e dettaglita è molto importante per ogni intervento di questo genere. Addominoplastica Particolarmente indicata per la correzione degli inestetismi addominali dopo perdita ponderale o gravidanza. In questi casi si può assistere alla formazione di un addome pendulo (o a grembiule), addome globoso (con adiposità localizzata) con o senza il rilassamento del tono dei muscoli retti dell’addome e uno stiramento delle parti di tessuto connettivo che si trovano tra i muscoli retti dell’addome. Questo intervento non sostituisce una cura dimagrante ma permette la correzione di accumuli di grasso localizzati in determinate zone dell’addome. Trova la sua indicazione anche nella riduzione della cute dopo un rilassamento come ad esempio una perdita di peso importante. A seconda del paziente e del reperto specifico possono venire effettuati interventi diversi e personalizzati: Liposuzione e liposcultura: con queste tecniche viene asportata o rimodellata una parte di grasso eccedente in alcune zone specifiche dell’addome. Miniaddominoplastica: con questa tecnica viene corretta unicamente la regione che circonda l’ombelico e la parte di addome che si trova nella vicinanza della zona pubica. Esistono varie modifiche di questo tipo di tecnica. Addominoplastica completa: tutta la zona cutanea dell’addome tra osso pubico e bordo costale inferiore viene rassodata, riposizionata e risuturata nella nuova posizione desiderata. Non di rado viene effettuato un riposizionamento della muscolatura addominale nello stesso tempo operatorio. La cicatrice scorre sopra il pelo pubico ed a seconda della necessità può essere estesa fino ai due fianchi. In casi estremi, in presenza di brutte cicatrici addominali o smagliature importanti, può essere necessario utilizzare pure un’incisione verticale nella zona mediana dell’addome. L’intervento viene effettuato in anestesia generale e sono necessari vari giorni di degenza ospedaliera a seconda del caso. Per 3-6 settimane dopo l’intervento É auspicabile portare una cintura elastica.Come per qualsiasi di questi interventi chirurgici sono possibili complicazioni e prima dell’intervento É assolutamente necessario discutere ed informarsi accuratamente presso un chirurgo plastico formato, non per ultimo anche per determinare e prendere in considerazione desideri specifici dei pazienti. Corpo e Gambe Rassodamento di braccia e cosce Incontriamo importanti eccessi di pelle a livello delle braccia e delle cosce nei casi importanti di riduzione ponderale e quando la pelle dilatata non presenta l’elasticità necessaria per riadattarsi al corpo diventato più fine. In questi casi può essere effettuata l’operazione di rassodamento nella quale vengono rimosse parti di pelle. Questi interventi possono essere associati all’intervento di liposuzione o liposcultura. Le incisioni cutanee vengono posizionate sulla parte interna delle braccia e delle cosce. L’apparizione di queste cicatrici e l’effetto di questa chirurgia dovranno essere adeguatamente ponderati. Prima di un intervento di questo tipo sarà indispensabile consultare un chirurgo plastico per un’informazione dettagliata e per una discussione delle eventuali complicazioni.

Chirurgia plastica, ricostruttiva ed esteticaMedici
Dr. med. Fallscheer Philipp

Dr. med. Fallscheer Philipp

Riva Antonio Caccia 1A, 6900 Lugano
Chirurgia plastica, ricostruttiva ed esteticaMedici
CHIRURGIA ESTETICA

DR. MED. PHILIPP FALLSCHEER Specialista svizzero FMH ed europeo EBOPRAS Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica Nessun viso assomiglia ad un altro. é l’espressione di un viso e la sua morfologia che riflette la sua vera bellezza e seduzione. La bellezza non è un fatto assoluto, il piacere a se stessi è il fattore principale dello stare bene. La chirurgia estetica deve soltanto restituire l’armonia di una personalità, sbarazzandola di ciò che intralcia. Le nostre tecniche sono rivolte a rispondere perfettamente a questa attesa. I pazienti in chirurgia estetica conoscono perfettamente il loro viso e corpo. Gli specialisti in questo campo della chirurgia devono privilegiare l’ascolto e rispondere alle loro attese, piuttosto che produrre stereotipi di perfezione morfologica, perfetti che siano. La chirurgia estetica non è obbligatoria, seppur talvolta consigliata quando il calcolo meticoloso dei rischi di un trattamento od intervento estetico non supera il beneficio evidente di una migliore qualità di vita. Il chirurgo contribuisce ad aiutare il paziente nella sua scelta indicando se un intervento è possibile, sensato, e se il risultato risponderà alle sue attese. In caso positivo si darà il massimo di sicurezza anche tramite un alto livello tecnico di personale ed attrezzatura specializzata. VISO Lifting facciale Nel processo di invecchiamento del viso si assiste non solo alla perdita di elasticità della pelle ma anche ad un movimento delle parti di tessuto più profonde. Per lo più il rilassamento della muscolatura mimica del viso porta ad una discesa della zona frontale, delle guance e del collo formando delle rughe. Per ottenere un risultato duraturo dopo l’intervento É spesso indispensabile trattare anche le zone di tessuto che si trovano al di sotto della pelle (SMAS) le zone indicate vengono quindi riposizionate e rassodate. La cute che ricopre questi tessuti può essere adattata in seguito senza tensioni e quindi senza dare effetti troppo artificiali. Le cicatrici verrano posizionate in zone dove esteticamente non appaiono come in pieghe cutanee o in zone ricoperte dai capelli. Per conservare l’aspetto naturale del viso il risultato non sarà un viso completamente privo di rughe. Si distinguono forme diverse di lifting facciale: Mini-lift: si effettua un mini-lift quando viene espletato soltanto un riposizionamento della parte cutanea. Facelift classico: qui si corregge il terzo medio del viso. Ciò comprende la zona della guancia dall’orecchio fino alla zona naso-labiale. L’intervento può essere allargato per comprendere anche la zona del mento e del collo. SMAS-Lift allargato (o anche Superexended-Face-Neck-Lift): in questi casi oltre al rassodamento della zona centrale del viso si agisce anche sulla zona inferiore del mento fino al collo e fino alla zona sovrastante la clavicola. Lifting frontale: in questo intervento, come nel caso del Facelift vengono riposizionati i tessuti sottostanti la pelle ricostruendo cos la dinamica del terzo superiore del viso. Le incisioni cutanee vengono posizionate all’interno o al margine dei capelli a seconda dell’indicazione. L’informazione dettagliata da parte del chirurgo plastico formato in questo tipo di chirurgia É assolutamente indispensabile prima dell’intervento. Questa comprenderà necessariamente una valutazione accurata dei rischi e benefici che saranno da soppesare prima di tale chirurgia. Lipofilling/Lipostruttura Per lipofilling si intende il trapianto di tessuto adiposo da una zona del corpo ad un’altra nello stesso paziente. Questo trattamento trasferendo tessuto autologo (ossia del paziente stesso) non è soggetto a reazioni di rigetto e consente di ottenere un effetto di riempimento naturale. Può essere utilizzato per colmare rughe e solchi, per aumentare il volume delle labbra, per correggere avvallamenti post-cicatriziali ecc. Il vantaggio di questa tecnica risiede nella natura dell’impianto che attecchisce. Si procede al prelievo di grasso (liposuzione) da un’area scelta in accordo con il/la paziente cercando di privilegiare il miglioramento del contorno corporeo. A livello della zona di prelievo viene effettuata una piccola incisione per consentire l’introduzione di una piccola cannula da aspirazione. Sarà in seguito separato dal liquido con la cosiddetta procedura di Coleman o per decantazione. Nella zona da infiltrare sarà sufficiente l’utilizzo di una siringa munita di un apposito ago, evitando la spiacevole evenienza di cicatrici visibili nel sito ricevente. Inizialmente la zona corretta appare leggermente arrossata e gonfia, ma dopo pochi giorni il gonfiore ed eventuali piccole ecchimosi scompaiono. Il risultato dipenderà dal tipo di grasso iniettato, dalla zona ricevente e da altri fattori legati al paziente Questo testo non può dare l’insieme delle spiegazioni necessarie riguardo a questo intervento. Consigliamo di consultare il chirurgo specialista per le importanti scelte e dettagli specifici ad ogni paziente. L’informazione preoperatoria seria e dettagliata e la discussione dei desideri del paziente sono fondamentali per questo e per qualsiasi intervento di chirurgia plastica. Naso Rinoplastica estetica/ Rinosettoplastica Il naso rappresenta una unità funzionale ed estetica molto importante situata al centro del viso per cui contribuisce all’aspetto e immagine della persona in modo rilevante. La rinoplastica consiste nel modellamento della forma del naso in sintonia con i desideri del paziente e l’armonia del volto. Il modellamento del setto nasale può essere associato nei casi in cui vi siano difficoltà respiratorie o deviazioni della piramide nasale. Non di rado l’estetica ed il funzionamento sono connessi. Di norma la rinosettoplastica è eseguita in anestesia generale. L’intervento può essere eseguito in anestesia locale nei casi particolari di intervento alla punta del naso. Si modifica il dorso del naso la cui struttura è costituita da osso e cartilagine. Per la punta vengono modellate le cartilagini. Nella deviazione del naso sarà necessario intervenire anche sul setto nasale. Non viene di norma modificata la superficie dermocutanea, che si adatterà alla nuova struttura di supporto modificata dal chirurgo. A volte è necessaria una plastica di ingrandimento o la correzione di insellament sul dorso nasale, secondari a traumi o ad interventi chirurgici precedenti. Le incisioni sono all’interno delle narici. In casi complessi può essere necessaria l’incisione cutanea a livello della columella (= struttura che separa le narici) in modo da poter ottenere comunque dei risultati ottimali. Alla fine dell’intervento vengono posizionati due piccoli tamponcini che sono rimossi dopo 24/48 ore. Al termine dell’intervento si procede alla medicazione con un gesso nasale o mascherina rigida che verrà rimossa dopo dieci giorni. Questo testo non può dare l’insieme delle spiegazioni necessarie riguardo a questa patologia. Consigliamo di consultare il chirurgo specialista in questi interventi per le importanti scelte e dettagli specifici ad ogni paziente. L’informazione preoperatoria seria e dettagliata e la discussione dei desideri del paziente sono fondamentali per questo e per qualsiasi intervento di chirurgia plastica. Occhi Blefaroplastica (plastica delle palpebre) La pelle che circonda l’occhio é particolarmente soffice e fine per cui é naturalmente sottoposta ad un processo di invecchiamento importante. Progressivamente si assiste ad un cambiamento delle palpebre che formano eccessi di pelle (dermatocalasi) o rughe. Sia sulla palpebra inferiore che superiore si visualizzano dei piccoli cuscinetti di grasso che, normalmente in gioventù trovandosi invisibili e attorno al bulbo oculare, con l’invecchiamento e per via della pelle più distesa diventano visibili e proeminenti. Per via della posizione centrale degli occhi nel viso appaiono ancora maggiori gli effetti dell’invecchiamento cutaneo. Inoltre la pelle rilassandosi fa talvolta sembrare l’occhio tutto ricoperto dalla palpebra in eccesso. Lo sguardo appare stanco. In casi estremi vi é una limitazione del campo visivo e quindi un impedimento funzionale. Attraverso la blefaroplastica la pelle in eccesso può essere rimossa unitamente agli accumuli di grasso sporgenti. Siccome gli occhi rappresentano un organo di comunicazione di centrale importanza dopo la plastica della palpebra appare un viso con espressione generalmente più giovane e fresca. Dopo la disinfezione accurata e l’anestesia generalmente locale vengono effettuate delle incisioni fini a livello della cute della palpebra superiore per quanto riguarda la blefaroplastica superiore, e direttamente sotto le ciglia per quanto riguarda la palpebra inferiore. In alcuni casi è utile prolungare il taglio lateralmente quando vi è un importante eccesso cutaneo o rughe importanti in questa zona. La pelle in eccesso e gli accumuli di grasso eccedenti vengono asportati o riposizionati. Talvolta è utile scegliere un’incisione cosiddetta congiuntivale in modo che non rimangano cicatrici a livello della palpebra inferiore. Alla fine dell’intervento la cute viene accuratamente suturata e ricoperta da appositi cerotti. A seconda del caso si sceglierà di procedere ad una plastica unicamente della palpebra superiore, unicamente della palpebra inferiore o entrambe. Generalmente non è necessaria una degenza ospedaliera e poche ore dopo l’intervento può rientrare al proprio domicilio con una medicazione raffreddante o con occhiali. L’asportazione dei fili viene effettuata dopo 4-5 giorni, la cicatrizzazione in questa zona è molto rapida per cui le permette di riprendere presto una vita sociale normale. Prima di ogni intervento di questo genere si rende necessaria l’informazione dettagliata e discussione approfondita con il chirurgo plastico. Non esiti a chiedere tutto ciò che desidera sapere e non esiti neppure a ricontattare il chirurgo per una seconda consultazione pre-operatoria per delucidazioni dettagliate. Orecchie Otoplastica (correzione di «orecchie a sventola») Corregge le deformazioni del padiglione auricolare. L’inestetismo più frequente è quello delle orecchie a sventola”. L’intervento si esegue generalmente in anestesia locale nell’adulto, in narcosi nel bambino. Può essere eseguito fin dall’età scolare. Consiste nel rimodellare la cartilagine dell’orecchio ripristinando la giusta distanza tra padiglione auricolare e cranio, nonché ricreando le pieghe naturali del padiglione stesso, in particolare la cosiddetta antelice. La cicatrice residua è poco visibile anche per la sua posizione retroauricolare. I punti di sutura della cute sono riassorbibili o vengono rimossi all’incirca dopo sette giorni, mentre punti di fissazione sulla cartilagine sono generalmente permananenti. Per la prima settimana dopo l’intervento è generalmente necessaria una medicazione modellante e lievemente compressiva. In seguito va portata una fascia elastica per altre 3-5 settimane giorno e notte. L’intervento deve essere evitato prima dei 4 anni di età mentre è consigliato ancora in fase prescolastica. Non è necessaria alcuna degenza. Questo testo non può dare l’insieme delle spiegazioni necessarie riguardo a questa patologia. Consigliamo di consultare lo specialista in chirurgia plastica per le importanti scelte e dettagli specifici ad ogni paziente. L’informazione preoperatoria seria e dettagliata è fondamentale per questo come per qualsiasi intervento. Bocca Medicina Estetica Botox® /Vistabel®: La tossina botulinica di tipo A è un rilassante muscolare che agisce bloccando la trasmissione nervosa inducendo quindi paralisi muscolare. In seguito a diversi studi è stata formulata una preparazione in grado di dare una paralisi localizzata della muscolatura che provoca come naturale conseguenza il rilassamento delle rughe al di sopra di tale muscolo. Questo trattamento è particolarmente indicato alle rughe della regione frontale e tra le sopracciglia, ma può essere ben utilizzato in altre localizzazioni ed anche per indicazioni non estetiche (sudorazione ascellare esagerata, contratture,...) Il trattamento viene effettuato ambulatoriamente mediante iniezioni intramuscolari di un quantitativo prestabilito per regione, dopo adeguata disinfezione della cute. Gli effetti si vedono dopo circa tre giorni e hanno una durata variabile tra 3 a 9 mesi. Filler: Questo termine indica tutti i materiali che possono essere utilizzati a scopo riempitivo. Nel caso delle rughe facciali possono essere utilizzati per risollevare la ruga, nel caso delle labbra possono essere utilizzati per aumentarne il volume e la proiezione, o per risollevare le rughe periorali od entrambi. Sono disponibili molteplici materiali per questo tipo di trattamento; si possono distinguere i filler in riassorbibili come il collagene e l’ acido ialuronico ( Restylane, Juvéderm, Téosyal, ecc.) o non riassorbibili (aquamid,polyacrilamide). Le iniezioni con materiali non riassorbibili sono sconsigliate dalla Società di Chirurgia Plastica Svizzera. Nella pratica moderna della medicina estetica utilizziamo filler riassorbibili di natura sintetica perché non necessitano di alcun test di sensibilità come quelli di natura animale. Sono trattamenti poco invasivi che danno grande soddisfazione se c’è la giusta indicazione. Non possono infatti essere consigliati in sostituzione di interventi più importanti, quale il lifting, che è nato e si è sviluppato per risolvere situazioni più importanti. I filler danno ottimi risultati sulle rughe periorali, sui solchi nasogenieni e le rughe geniene, sulle rughe e sui solchi commissurali, ecc. Possono essere fatti anche durante la pausa del pranzo dal lavoro perché non lasciano alcuna traccia visibile del trattamento se non, raramente, il segno della punturina che sparisce nel giro di poche ore. Iperidrosi Ascellare: La sudorazione ascellare eccessiva pio essere temporaneamente curata con l’aiuto della tossina botulinica. L’effetto avra una durata di circa 9 mesi. Petto Mastoplastica additiva (ingrandimento del seno) Forma e dimensione del seno rappresentano per molte donne non solo una parte importante della propria forma corporea ma influenzano, specie nei nostri tempi fortemente influenzati dai media, una certa sicurezza a livello sia privato che professionale. Non di raro le donne soffrono a causa di seni troppo piccoli in relazione all’aspetto generale del corpo. La predisposizione e la dimensione del seno piccolo sono per lo più genetiche. La mastoplastica additiva rappresenta una buona possibilità per adeguare in modo armonico il seno considerato troppo piccolo rispetto all’immagine corporea generale. A dipendenza della silhouette individuale saranno prese in considerazione dal medico aspettative di vario tipo. In caso di desiderio di un ingrandimento estremo il chirurgo non può e non deve rispondere ad ogni desiderio illimitatamente. Oltre alla ipoplasia mammaria giovanile (congenitale) spesso si riscontra pure il desiderio di un cambiamento della forma del seno in donne che hanno terminato una gravidanza e/o eventualmente un periodo di allattamento prolungato. Dopo questi avvenimenti si può assistere ad una cosiddetta atrofia involutiva della ghiandola del seno. In questi casi vi É solitamente un rilassamento della pelle precedentemente dilatata durante la gravidanza o la fase di allattamento. Ne risulta l’impressione di un seno cadente e meno turgido. Di regola possono essere ottenuti ottimi risultati tramite il riadattamento del volume per mezzo dell’impianto di una protesi. Nei casi di rilassamento marcato della pelle talvolta É necessario anche un rassodamento (mastopessia) per ottenere un risultato ottimale. Nei casi di asimmetria marcata dei seni la mastopessia additiva rappresenta uno dei mezzi possibili per migliorare la forma corporea. Esistono altri metodi per migliorare ulteriormente la forma dei seni, questi comportano talvolta ulteriori cicatrici. Tutte le protesi mammarie sono costituite da un involucro di silicone, il contenuto della stessa può invece variare: attualmente vengono utlizzate protesi contenenti un gel coesivo di silicone o soluzione fisiologica di acqua salina. Esistono svariate dimensioni e forme. Le protesi più utilizzate sono quelle contenenti il silicone, data la loro migliore consistenza e forma. L’evoluzione dei materiali negli ultimi anni ha permesso di ridurre al minimo i rischi legati a questo tipo di materiale (il gel coesivo rende quasi impossibile una fuoriuscita di materiale nei tessuti), anche la varietà di forme delle protesi oggi disponibili permettono dei risultati piu anatomici, naturali e persistenti nel tempo. Le protesi contenenti acqua salina contengono una soluzione fisiologica molto simile alla composizione dei liquidi del corpo umano. Spesso questo liquido viene introdotto nella protesi soltanto durante l’intervento. Il vantaggio di queste protesi consiste nella possibilità di riassorbimento completo del contenuto in caso di rottura di protesi. Lo svantaggio consiste nella consistenza meno naturale del risultato e la minore durata. La scelta del metodo di mastopessia additiva che sarà utilizzato nel suo caso dipenderà dalla situazione anatomica, dalle sue aspettative e dalle raccomandazioni del chirurgo plastico. L’incisione cutanea varia tra 4-7 cm di lunghezza e si troverà nel solco sottomammario o sul margine dell’areola o in alcuni casi a livello dell’ascella. Sarà comunque posizionata in modo da apparire il meno possibile. Attraverso questa incisione viene preparata la zona dove la protesi sarà più tardi posizionata: questo può essere direttamente dietro la ghiandola mammaria o dietro il muscolo pettorale a dipendenza dell’indicazione. Prima di richiudere la cute vengono introdotti dei drenaggi che permettono di aspirare sangue o siero durante la fase post-operatoria (resteranno in posizione per ca. 24 ore), una medicazione rigida fisserà la posizione delle protesi comprimendo leggermente la zona operatoria. Se l’intervento viene effettuato da un chirurgo plastico qualificato le complicazioni sono rare e solitamente non interferiscono con un risultato duraturo e soddisfacente. Ciò nonostante per questo come per qualsiasi intervento esistono rischi generali come pure rischi specifici. Per questo motivo É indispensabile l’informazione dettagliata e la discussione pre-operatoria con un chirurgo plastico competente. Visto nel suo insieme questo intervento di mastoplastica additiva É legato a poche complicazioni e ad un alto grado di efficenza e sicurezza. Riduzione mammaria (riduzione del seno) Alcune donne hanno per natura dei seni molto grandi in relazione all’insieme del loro corpo. A causa di dimensione e peso di questi seni le donne possono essere limitate nella mobilità ed in certe attività sportive. A seguito di seni troppo grandi possono nascere disturbi alla postura, dolori alle spalle, alla nuca e alla testa. Questo può comportare un peso psicologico non indifferente. É possibile che il suo medico le chieda di effettuare una mammografia prima dell’intervento per escludere noduli già esistente a livello dei seni. Questo dipenderà dalla sua età e dal rischio famigliare. La riduzione chirurgica dei seni comporta una rimozione parziale della ghiandola mammaria, di grasso e di pelle. In questo intervento il volume viene ridotto, il seno diventa più leggero e sodo e, a dipendenza del caso, anche più proeminente. Solitamente viene anche ridotta la dimensione dell’areola. Attraverso questo intervento asimmetrie maggiori tra i due seni possono pure essere corrette. Le cicatrici risultanti scorrono attorno a tutta l’areola e, a dipendenza del metodo operatorio scelto, nella zona inferiore del seno o solamente verticalmente dall’areola, o anche nel solco sottomammario (come una l’invertita). La scelta del metodo dipende da età, fattore di rischio, dimensione e forma del seno come pure dalla forma del seno e dalle cicatrici desiderate. Da considerare anche l’esperienza del singolo chirurgo operatore e l’abitudine che egli ha ad eseguire questo tipo di intervento per la scelta del metodo. Alla fine dell’intervento svoltosi in narcosi viene applicata una medicazione con bendaggio o con l’aiuto di un reggiseno apposito per minimizzare il rischio di rigonfiamento post-operatorio. Saranno posizionati dei drenaggi aspirativi che verranno rimossi solitamente dopo 2-3 giorni. Una buona formazione ed esperienza sul campo specifico della chirurgia plastica ed estetica rappresentano i requisiti di base che deve avere un medico che propone questi interventi. È inoltre auspicabile che il medico sia una persona di cui lei si fida, questo per garantire una collaborazione armonica che contribuirà pure alla buona riuscita dell’intervento. Per ottenere un buon risultato è anche importante che lei sia in chiaro sul risultato che immagina ottimale per il suo corpo. La buona comunicazione pre-operatoria e l’informazione dettagliata da parte del suo chirurgo plastico É indispensabile per questo intervento. Ricostruzione mammaria (ricostruzione del seno) Quando il trattamento del carcinoma del seno richiede l’asportazione chirurgica della ghiandola intera, può essere necessaria un’irradiazione o chemioterapia susseguente l’intervento a dipendenza del tipo di tumore e della sua dimensione. Al termine del trattamento per tumore il seno asportato può essere ricostruito tramite materiali provenienti dal corpo stesso o in alcuni casi con del materiale estraneo al corpo. Questi metodi servono a ridurre gli effetti e l’impatto psicologico che l’asportazione del seno può avere sulla persona, servendo a ricostituire almeno in parte la sensazione di ritrovarsi nel proprio corpo e a ricostituire l’armonia con il proprio corpo precedentemente modificato. Fa parte dei fini terapeutici nella ricostruzione del seno la ricostruzione della simmetria. In alcuni casi sarà anche necessario l’adattamento del seno controlaterale sano che potrà essere ridimensionato se molto grande o rassodato in caso di ptosi (seno cadente). Esistono svariate tecniche e principi differenti nella ricostruzione: - Ricostruzione tramite impianto o protesi: questa rappresenta l’intervento operatorio tecnicamente più semplice. In caso di predisposizione di una copertura delle parti molli sufficiente dopo l’intervento di asportazione del seno al di sotto di questi tessuti può essere introdotta una protesi che sarà posizionata al di sotto del muscolo pettorale o in rari casi direttamente sotto la pelle. In caso di una mancata presenza di tessuti il tessuto presente può essere dilatato tramite un espansore che può essere introdotto durante la prima operazione e progressivamente dilatato settimana per settimana. Questo cosiddetto expander consiste in un involucro di silicone che può essere riempito ripetutamente di soluzione idrosalina per 3-6 mesi dilatando la pelle e i tessuti sovrastanti. Successivamente l’expander sarà sostituito operativamente con una protesi al silicone. Nell’ambito di questo intervento o durante un intervento successivo può essere ricostruita l’areola e il capezzolo. - Ricostruzione del seno con tessuto autologo: ricostruendo il seno con del tessuto proveniente dallo stesso corpo può essere ricostruito il deficit di pelle come pure la forma del seno. In questo tipo di ricostruzione esistono diversi metodi. Verrà scelto in primo luogo il sito donatore del tessuto che può essere una parte del dorso che si trova sullo stesso lato del seno asportato (lembo di gran dorsale) o la parte inferiore dell’addome (lembo TRAM). In casi particolarmente problematici possono essere utilizzate anche altre parti del corpo. La ricostruzione con lembo miocutaneo trasverso del retto addominale (TRAM flap) permette di ricostruire il seno utilizzando uno dei due muscoli retti dell’addome congiuntamente ad una zona del pannicolo adiposo dell’addome. L’incisione cutanea verrà effettuata a forma di grande losanga e comprende prevalentemente la zona sottostante e circostante l’ombelico. In seguito viene mobilizzato uno dei due muscoli retti dell’addome e il lembo viene fatto passare al di sotto della pelle dell’addome superiore per arrivare nella zona ricevente dove verrà modellato e suturato. In alternativa la ricostruzione del seno può essere fatta con dei lembi cosiddetti liberi, ciò significa che i vasi sanguigni verranno rianastomotizzati nel luogo ricevente, la perfusione sanguigna viene quindi interrotta per poi essere ricostruita in un altro luogo. Non sempre sarà necessaria una riduzione del seno controlaterale per raggiungere una simmetria soddisfacente. La ricostruzione del capezzolo può essere effettuata dopo ca. 6 mesi dalla ricostruzione del seno con tessuto autologo. Per la ricostruzione dell’areola viene utilizzata della pelle prelevata a livello inguinale o perineale perché questa assomiglia maggiormente al colore e alla consistenza dell’areola precedente. Il capezzolo può essere ricostruito con un lembo locale o con altre tecniche. Questo ulteriore intervento rappresenta un gesto poco invasivo e in fin dei conti serve a ricostruire o a completare la ricostruzione della simmetria. Mastopessi (rassodamento dei seni) Con il passare del tempo e con la crescente età la forma del seno femminile cambia in modo naturale. La perdita di elasticità della pelle, l’influsso della forza di gravità e altri fattori come il cambiamento di peso, gravidanze e allattamento possono influenzare la forma e la consistenza del seno femminile. Il rassodamento del seno o mastopessia è una procedura che serve a riposizionare e riformare il seno rilasciatosi con il tempo. Nello stesso procedimento i capezzoli e le areole vengono spesso riposizionati in una posizione più elevata e giovanile. Talvolta è possibile, specie nel caso di seni piccoli, ad esempio in seguito alla perdita di volume dopo la gravidanza, eseguire ugualmente una mastopessia additiva e cioè un ingrandimento del seno. Il risultato desiderato può essere raggiunto tramite il posizionamento di protesi nel seno, che verranno introdotte nello stesso tempo operatorio. Con l’intervento può essere migliorata la forma, la consistenza e la dimensione del seno. Inoltre con questo tipo di procedura può essere corretta un’asimmetria preesistente. La capacità di allattare non viene in genere influenzata nel caso di rassodamento puro della mammella. Da considerare invece che ulteriori gravidanze possono di nuovo portare ad un rilassamento dei seni. Le cicatrici corrispondono a quelle della riduzione mammaria cioè del rimpicciolimento dei seni: questo significa che ci sarà una cicatrice che circonda tutta l’areola ed una cicatrice verticale che collega l’areola con il margine inferiore della mammella. A seconda della tecnica viene talvolta aggiunta a questa cicatrice verticale una cicatrice orizzontale a livello della piega cutanea inferiore al seno, così risulterà una cicatrice a è invertita o L. Prima di ogni intervento É necessaria un’informazione dettagliata degli eventuali rischi e delle modalità di terapia. Non esiti a chiedere al suo chirurgo plastico tutto ciò che desidera sapere. L’informazione dovrà avvenire in una o più consultazioni prima dell’intervento. Ginecomastia (seno maschile ingrandito) Con il termine di ginecomastia si definisce un ingrandimento troppo importante del seno maschile. Questo puo risultare da un ingrandimento della ghiandola mammaria (ginecomastia vera) o da un accumulo di grasso nella zona del seno maschile (pseudo ginecomastia). Talvolta si ritrovano le due componenti. Nel caso di pseudo ginecomastia è da considerare il peso corporeo generale. Talvolta la dimensione del seno può venir ridotta con la sola riduzione del peso corporeo generale. L’ingrandimento della ghiandola mammaria può avere diverse ragioni e prima di un intervento bisognerà escludere uno squilibrio ormonale che potrebbe essere all’origine di questa patologia. Il trattamento chirurgico consiste in una liposuzione che sarà effettuata in narcosi attraverso delle piccoli incisioni cutanee. Nel caso di ginecomastia vera la ghiandola sarà rimossa attraverso un’incisione effettuata sul margine inferiore dell’areola. In caso di ginecomastia mista potranno essere utilizzate entrambe le tecniche. Nel caso di dimensioni di seno molto importanti con un importante eccesso di pelle questo verrà rimosso. Ne risulteranno delle cicatrice più visibili. In casi estremi come dopo riduzione di peso massiccia può essere persino necessario ripiantare il capezzolo con l’areola come un innesto di pelle. In questi casi sarà necessaria la rimozione di una grande zona di pelle. Ventre Liposuzione/Liposcultura E’ una metodica messa a punto alla fine degli anni ’70 che consiste nel mobilizzare, rompere ed aspirare il grasso sottocutaneo introducendo una cannula di pochi millimetri di diametro attraverso un’ incisione della cute di 3 mm. Ciò che prima era semplice asportazione attualmente è diventato rimodellamento del tessuto adiposo fino alla forma desiderata; è quindi importante la disposizione armonica dello stesso grasso. Le cellule danneggiate durante l’intervento verranno in seguito riassorbite dal corpo. In caso di eccesso ponderale generalizzato si consiglia dapprima una riduzione del peso corporeo per minimizzare i rischi legati all’intervento e per raggiungere risultati migliori. La migliore indicazione per la Liposcultura sono gli accumuli localizzati di tessuto adiposo: culotte, fianchi, interno ginocchia, addome. Raramente si interviene anche su obesità più marcate se a distribuzione ginoide. Potranno essere ottenuti buoni risultati, soprattutto in relazione al fatto che gli adipociti rimossi non si riformano. L’intervento può essere eseguito in anestesia periferica o locale assistita, o anestesia generale a seconda dei casi. La metodica usuale prevede la preimbibizione dei tessuti da trattare con una soluzione idratante che facilita l’asportazione ed il modellamento del grasso. Il postoperatorio prevede l’utilizzo di un apposito collant elastocompressivo per almeno 30 giorni, i risultati definitivi sono visibili dopo circa quattro mesi dall’intervento. Questo testo non può dare l’insieme delle spiegazioni necessarie riguardo a questa patologia. Consigliamo di consultare il chirurgo specialista in chirurgia plastica per le importanti scelte e dettagli specifici ad ogni paziente. L’informazione seria e dettaglita è molto importante per ogni intervento di questo genere. Addominoplastica Particolarmente indicata per la correzione degli inestetismi addominali dopo perdita ponderale o gravidanza. In questi casi si può assistere alla formazione di un addome pendulo (o a grembiule), addome globoso (con adiposità localizzata) con o senza il rilassamento del tono dei muscoli retti dell’addome e uno stiramento delle parti di tessuto connettivo che si trovano tra i muscoli retti dell’addome. Questo intervento non sostituisce una cura dimagrante ma permette la correzione di accumuli di grasso localizzati in determinate zone dell’addome. Trova la sua indicazione anche nella riduzione della cute dopo un rilassamento come ad esempio una perdita di peso importante. A seconda del paziente e del reperto specifico possono venire effettuati interventi diversi e personalizzati: Liposuzione e liposcultura: con queste tecniche viene asportata o rimodellata una parte di grasso eccedente in alcune zone specifiche dell’addome. Miniaddominoplastica: con questa tecnica viene corretta unicamente la regione che circonda l’ombelico e la parte di addome che si trova nella vicinanza della zona pubica. Esistono varie modifiche di questo tipo di tecnica. Addominoplastica completa: tutta la zona cutanea dell’addome tra osso pubico e bordo costale inferiore viene rassodata, riposizionata e risuturata nella nuova posizione desiderata. Non di rado viene effettuato un riposizionamento della muscolatura addominale nello stesso tempo operatorio. La cicatrice scorre sopra il pelo pubico ed a seconda della necessità può essere estesa fino ai due fianchi. In casi estremi, in presenza di brutte cicatrici addominali o smagliature importanti, può essere necessario utilizzare pure un’incisione verticale nella zona mediana dell’addome. L’intervento viene effettuato in anestesia generale e sono necessari vari giorni di degenza ospedaliera a seconda del caso. Per 3-6 settimane dopo l’intervento É auspicabile portare una cintura elastica.Come per qualsiasi di questi interventi chirurgici sono possibili complicazioni e prima dell’intervento É assolutamente necessario discutere ed informarsi accuratamente presso un chirurgo plastico formato, non per ultimo anche per determinare e prendere in considerazione desideri specifici dei pazienti. Corpo e Gambe Rassodamento di braccia e cosce Incontriamo importanti eccessi di pelle a livello delle braccia e delle cosce nei casi importanti di riduzione ponderale e quando la pelle dilatata non presenta l’elasticità necessaria per riadattarsi al corpo diventato più fine. In questi casi può essere effettuata l’operazione di rassodamento nella quale vengono rimosse parti di pelle. Questi interventi possono essere associati all’intervento di liposuzione o liposcultura. Le incisioni cutanee vengono posizionate sulla parte interna delle braccia e delle cosce. L’apparizione di queste cicatrici e l’effetto di questa chirurgia dovranno essere adeguatamente ponderati. Prima di un intervento di questo tipo sarà indispensabile consultare un chirurgo plastico per un’informazione dettagliata e per una discussione delle eventuali complicazioni.

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6916 Grancia

L'asilo Nido "Mini Centro" è un servizio socio educativo rivolto ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni di età circa, che necessitano di un collocamento diurno al di fuori della famiglia per motivazioni diverse: necessità di lavoro di entrambi i genitori, famiglie monoparentali, bisogni particolari del bambino che va inserito in una collettività di suoi coetanei. Su richiesta vengono accolti anche bambini di 4/5 anni, se per svariati motivi, non vengono subito inseriti nella scuola dell'infanzia. La struttura è autorizzata dalla Lfam, è aperta circa 240 giorni all'anno e può accogliere 20 bambini della regione. L' ente è aconfessionale e apolitico. I principi fondamentali ai quali si ispira il progetto educativo - pedagogico del nido sono: • l'attenzione al bambino ed il rispetto dei ritmi individuali di crescita • il riconoscimento dei bisogni e delle risorse del bambino • il dialogo costante tra la famiglia ed il personale educativo • l'offerta di un ambiente sicuro, nel quale il bambino può sperimentare, esprimersi, orientarsi, sviluppare l'autonomia e le relazioni socio-affettive Stanza dei piccoli (dai 3 ai 12 mesi) Lo spazio è suddiviso in due locali. Una cameretta con lettini e materassi singoli, “la stanza della nanna”. Uno spazio, dove in un angolo vi è il fasciatoio per il cambio con armadietti personalizzati, un angolo morbido, per i più piccoli, una scrivania per gli adulti, un armadietto con i giochi Stanza da gioco . È suddivisa in vari angoli. L’angolo casina dove il bambino ha la possibilità di sperimentare il gioco simbolico della casa (stirare, cucinare, bambole, passeggini ecc...), un angolo lettura con cuscini e libri dove il bambino può sedersi a sfogliarli e a guardarli, l’angolo del gioco delle macchinine e garage, l'angolo dei travestimenti e l'angolo delle costruzioni. Stanza del movimento e del sonno Vi sono parecchi materiali da gioco, una mansola con radio e CD, i materassini per il sonno e una cassettiera contenente lenzuola e copertine. Durante la giornata si utilizzano vari materiali come palloni, foulards, corde, cerchi ecc. In questo locale viene privilegiata l’attività motoria dando così la possibilità ai bambini di compiere un percorso saliscendi, correre, saltare, ballare al ritmo della musica ecc. Questo locale viene usato anche per la siesta e ogni bambino dispone di un materassino e biancheria da letto contrassegnata. Sala da pranzo Vi é un armadietto contenente l’occorrente per i pranzi (stoviglie, bavaglini,...). Un armadio con piccoli divisori contenente tutti i materiali neccessari per le attività ludiche e creative e giochi a tavolino. Una lavagna, tavoli e seggioline a misura di bambino. In questo locale si svolgono gli spuntini, i pranzi, le merende, giochi al tavolo e attività manuali. Il bagno Vi é un fasciatoio, armadietti con cestini per il cambio di vestiti e pannolini (individuali), tre lavelli con specchio e una mensola porta bicchieri per spazzolini da denti. Due gabinetti, uno a misura di bambino che permette loro di essere indipendenti. Una macchina da lavare. Un piccolo ripostiglio per prodotti e materiali di pulizia. Una farmacia. Nella sala da bagno i bambini hanno la possibilità di giocare con l’acqua. Cucina La cucina è completamente equipaggiata per la preparazione di tutti i pasti serviti ai bambini. Gli elettrodomestici e gli strumenti più all'avanguardia permettono alla cuoca di preparare cibi freschi e genuini . Ogni anno la nostra cucina viene esaminata dall'autorità cantonale competente in materia di sanità alimentare. Terrazza La nostra terrazza misura 60m2, 50 dei quali sono coperti e quindi agibili con qualsiasi tempo. Lo spazio è diviso in due zone, una è specialmente concepita per i bebè, mentre la seconda è più adatta ai bambini più grandi. In estate i bambini possono approfittare della piscina installata in terrazza: in inverno la stessa piscina è riempita di palline colorate e può quindi essere sfruttata in tutte le stagioni. In terrazza si trovano diversi giochi adatti ai bambini. Le attività proposte sono formulate sia individulmente sia a piccoli gruppi, tenendo conto della motivazione di ognuno e nel rispetto dei loro ritmi individuali.Vengono proposte attività ludiche, creative, espressive e musicali. In particolare: Il gioco libero in terrazza E’ un momento di condivisione dove a volte i bambini imparano a stare con gli altri, più piccoli o più grandi. Il materiale informe... ...come la sabbia, l'acqua , la farinetta, la schiuma da barba , la pasta di sale, i travasi , la plastilina ... segna una tappa veramente importante nella evoluzione della creatività del bambino; con questi elementi egli ha la possibilità di creare ciò che prima non esisteva. Queste attività appagano molte esigenze del bambino dal punto di vista cognitivo, motorio ed espressivo. Le attività grafico pittorica Dipingere per i bambini è un gioco naturale, è un'occasione per esprimersi liberamente. Le piccole attività di cucina Biscotti, torte, pizza, macedonia, ... I "collages" Canti e musica Ai giochi cantati e ai canti dedichiamo un momento ogni giorno, dando a questa attività un tempo e un luogo che favoriscono l'attenzione dei bambini, il senso di protezione, la quiete. La lettura e i racconti Il gioco simbolico Il bambino sviluppa una crescente capacità di usare la fantasia e la parola per imitare ciò che ha osservato. Le passeggiate e le uscite al parco giochi

Asilo nidoAccoglienza per l'Infanzia
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I principi fondamentali ai quali si ispira il progetto educativo - pedagogico del nido sono: • l'attenzione al bambino ed il rispetto dei ritmi individuali di crescita • il riconoscimento dei bisogni e delle risorse del bambino • il dialogo costante tra la famiglia ed il personale educativo • l'offerta di un ambiente sicuro, nel quale il bambino può sperimentare, esprimersi, orientarsi, sviluppare l'autonomia e le relazioni socio-affettive Stanza dei piccoli (dai 3 ai 12 mesi) Lo spazio è suddiviso in due locali. Una cameretta con lettini e materassi singoli, “la stanza della nanna”. Uno spazio, dove in un angolo vi è il fasciatoio per il cambio con armadietti personalizzati, un angolo morbido, per i più piccoli, una scrivania per gli adulti, un armadietto con i giochi Stanza da gioco . È suddivisa in vari angoli. L’angolo casina dove il bambino ha la possibilità di sperimentare il gioco simbolico della casa (stirare, cucinare, bambole, passeggini ecc...), un angolo lettura con cuscini e libri dove il bambino può sedersi a sfogliarli e a guardarli, l’angolo del gioco delle macchinine e garage, l'angolo dei travestimenti e l'angolo delle costruzioni. Stanza del movimento e del sonno Vi sono parecchi materiali da gioco, una mansola con radio e CD, i materassini per il sonno e una cassettiera contenente lenzuola e copertine. Durante la giornata si utilizzano vari materiali come palloni, foulards, corde, cerchi ecc. In questo locale viene privilegiata l’attività motoria dando così la possibilità ai bambini di compiere un percorso saliscendi, correre, saltare, ballare al ritmo della musica ecc. Questo locale viene usato anche per la siesta e ogni bambino dispone di un materassino e biancheria da letto contrassegnata. Sala da pranzo Vi é un armadietto contenente l’occorrente per i pranzi (stoviglie, bavaglini,...). Un armadio con piccoli divisori contenente tutti i materiali neccessari per le attività ludiche e creative e giochi a tavolino. Una lavagna, tavoli e seggioline a misura di bambino. In questo locale si svolgono gli spuntini, i pranzi, le merende, giochi al tavolo e attività manuali. Il bagno Vi é un fasciatoio, armadietti con cestini per il cambio di vestiti e pannolini (individuali), tre lavelli con specchio e una mensola porta bicchieri per spazzolini da denti. Due gabinetti, uno a misura di bambino che permette loro di essere indipendenti. Una macchina da lavare. Un piccolo ripostiglio per prodotti e materiali di pulizia. Una farmacia. Nella sala da bagno i bambini hanno la possibilità di giocare con l’acqua. Cucina La cucina è completamente equipaggiata per la preparazione di tutti i pasti serviti ai bambini. Gli elettrodomestici e gli strumenti più all'avanguardia permettono alla cuoca di preparare cibi freschi e genuini . Ogni anno la nostra cucina viene esaminata dall'autorità cantonale competente in materia di sanità alimentare. Terrazza La nostra terrazza misura 60m2, 50 dei quali sono coperti e quindi agibili con qualsiasi tempo. Lo spazio è diviso in due zone, una è specialmente concepita per i bebè, mentre la seconda è più adatta ai bambini più grandi. In estate i bambini possono approfittare della piscina installata in terrazza: in inverno la stessa piscina è riempita di palline colorate e può quindi essere sfruttata in tutte le stagioni. In terrazza si trovano diversi giochi adatti ai bambini. Le attività proposte sono formulate sia individulmente sia a piccoli gruppi, tenendo conto della motivazione di ognuno e nel rispetto dei loro ritmi individuali.Vengono proposte attività ludiche, creative, espressive e musicali. In particolare: Il gioco libero in terrazza E’ un momento di condivisione dove a volte i bambini imparano a stare con gli altri, più piccoli o più grandi. Il materiale informe... ...come la sabbia, l'acqua , la farinetta, la schiuma da barba , la pasta di sale, i travasi , la plastilina ... segna una tappa veramente importante nella evoluzione della creatività del bambino; con questi elementi egli ha la possibilità di creare ciò che prima non esisteva. Queste attività appagano molte esigenze del bambino dal punto di vista cognitivo, motorio ed espressivo. Le attività grafico pittorica Dipingere per i bambini è un gioco naturale, è un'occasione per esprimersi liberamente. Le piccole attività di cucina Biscotti, torte, pizza, macedonia, ... I "collages" Canti e musica Ai giochi cantati e ai canti dedichiamo un momento ogni giorno, dando a questa attività un tempo e un luogo che favoriscono l'attenzione dei bambini, il senso di protezione, la quiete. La lettura e i racconti Il gioco simbolico Il bambino sviluppa una crescente capacità di usare la fantasia e la parola per imitare ciò che ha osservato. Le passeggiate e le uscite al parco giochi

Valutazione 5 di 5 stelle su una valutazione

 Chiuso fino a domani alle 07:30
Ospedale Regionale di Lugano, Civico - EOC

Valutazione 3,5 di 5 stelle su 19 valutazioni

Ospedale Regionale di Lugano, Civico - EOC

Via Tesserete 46, 6900 Lugano

L’ Ospedale Regionale di Lugano è un ospedale pubblico polispecialistico dotato di moderne infrastrutture e di una tecnologia medica all’avanguardia. Situato nella regione meridionale della Svizzera italiana, all’interno dell’Ospedale Regionale di Lugano esiste un orientamento di specializzazione diverso e complementare: il Civico maggiormente attrezzato per rispondere efficacemente alle patologie più gravi ed urgenti, e l’Italiano orientato verso una chirurgia e una medicina di corta degenza e ambulatoriale. L’ospedale ha il compito di assicurare al distretto di Lugano l’assistenza ospedaliera di base e una serie di servizi specialistici di dimensione regionale e cantonale. I servizi sanitari offerti sono complementari a quelli prestati dagli altri istituti che compongono l’ospedale multisito EOC, garantendo così uno dei tratti distintivi dell’Ente Ospedaliero Cantonale: un approccio multidisciplinare e una presa in carico del paziente globale. L’Ospedale Regionale di Lugano è quindi, come tutte le altre strutture sanitarie che compongono l’ospedale multisito EOC, un punto di accesso non solo al singolo istituto, bensì all’intera struttura ospedaliera dell’EOC e alle specializzazioni offerte. Offerta Sanitaria: • Agopuntura - Medicina Tradizionale Cinese • Allergologia e immunologia clinica • Anestesiologia • Angiologia • Cardiologia • Chirurgia • Chirurgia della mano • Chirurgia estetica • Chirurgia plastica e ricostruttiva • Chirurgia vascolare • Chirurgia viscerale • Clinica di Cure Palliative e di Supporto • Clinical Trial Unit • Cura ferite • Endocrinologia-diabetologia • Epatologia • Ergoterapia • Fisioterapia • Gastroenterologia • Geriatria • Ginecologia e ostetricia • Letti monitorizzati • Malattie infettive ORL • Medicina da viaggio • Medicina intensiva • Medicina interna • Medicina nucleare e Centro PET-CT • Nefrologia ed emodialisi • Neonatologia • Neurochirurgia • Neurologia • Neuroradiologia • Neuroscienze • Nutrizione clinica e dietetica • Oftalmologia • Oncologia medica • Ortopedia e traumatologia Lugano • Otorinolaringoiatria Lugano • Pediatria • Pneumologia • Pronto soccorso-medicina d'urgenza • Psichiatria e psicoterapia • Radio-oncologia/radioterapia • Radiologia • Radiologia interventistica • Reumatologia • Senologia • Stomaterapia • Stroke Unit • Terapia del dolore • Urologia Ospedale Civico- 24/7: Emergenza e Pronto soccorso, per tutte le specialità eccetto oftalmologia +41 (0)91 811 60 06. Pronto soccorso di Oftalmologia +41 (0)91 811 76 49 Giorni feriali: 09:00-18:00; Sa/Do/Festivi: 11:00-18:00. Orari visite 13:00-20:00.

Ospedale
Ospedale Regionale di Lugano, Civico - EOC

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Via Tesserete 46, 6900 Lugano
Ospedale

L’ Ospedale Regionale di Lugano è un ospedale pubblico polispecialistico dotato di moderne infrastrutture e di una tecnologia medica all’avanguardia. Situato nella regione meridionale della Svizzera italiana, all’interno dell’Ospedale Regionale di Lugano esiste un orientamento di specializzazione diverso e complementare: il Civico maggiormente attrezzato per rispondere efficacemente alle patologie più gravi ed urgenti, e l’Italiano orientato verso una chirurgia e una medicina di corta degenza e ambulatoriale. L’ospedale ha il compito di assicurare al distretto di Lugano l’assistenza ospedaliera di base e una serie di servizi specialistici di dimensione regionale e cantonale. I servizi sanitari offerti sono complementari a quelli prestati dagli altri istituti che compongono l’ospedale multisito EOC, garantendo così uno dei tratti distintivi dell’Ente Ospedaliero Cantonale: un approccio multidisciplinare e una presa in carico del paziente globale. L’Ospedale Regionale di Lugano è quindi, come tutte le altre strutture sanitarie che compongono l’ospedale multisito EOC, un punto di accesso non solo al singolo istituto, bensì all’intera struttura ospedaliera dell’EOC e alle specializzazioni offerte. Offerta Sanitaria: • Agopuntura - Medicina Tradizionale Cinese • Allergologia e immunologia clinica • Anestesiologia • Angiologia • Cardiologia • Chirurgia • Chirurgia della mano • Chirurgia estetica • Chirurgia plastica e ricostruttiva • Chirurgia vascolare • Chirurgia viscerale • Clinica di Cure Palliative e di Supporto • Clinical Trial Unit • Cura ferite • Endocrinologia-diabetologia • Epatologia • Ergoterapia • Fisioterapia • Gastroenterologia • Geriatria • Ginecologia e ostetricia • Letti monitorizzati • Malattie infettive ORL • Medicina da viaggio • Medicina intensiva • Medicina interna • Medicina nucleare e Centro PET-CT • Nefrologia ed emodialisi • Neonatologia • Neurochirurgia • Neurologia • Neuroradiologia • Neuroscienze • Nutrizione clinica e dietetica • Oftalmologia • Oncologia medica • Ortopedia e traumatologia Lugano • Otorinolaringoiatria Lugano • Pediatria • Pneumologia • Pronto soccorso-medicina d'urgenza • Psichiatria e psicoterapia • Radio-oncologia/radioterapia • Radiologia • Radiologia interventistica • Reumatologia • Senologia • Stomaterapia • Stroke Unit • Terapia del dolore • Urologia Ospedale Civico- 24/7: Emergenza e Pronto soccorso, per tutte le specialità eccetto oftalmologia +41 (0)91 811 60 06. Pronto soccorso di Oftalmologia +41 (0)91 811 76 49 Giorni feriali: 09:00-18:00; Sa/Do/Festivi: 11:00-18:00. Orari visite 13:00-20:00.

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 Orario continuato
Angelo Schembri
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Angelo Schembri

Via Indipendenza 10, 6883 Novazzano
Cure infermieristiche a domicilio nel Mendrisiotto e Luganese

Nel mondo frenetico di oggi, ricevere cure infermieristiche di qualità direttamente a domicilio è diventato fondamentale per garantire il benessere e l'autonomia di chi necessita di assistenza continua. Le cure infermieristiche a domicilio nel Mendrisiotto e Luganese rappresentano un servizio essenziale, pensato per rispondere alle esigenze individuali dei pazienti, mettendo al centro la persona assistita e adottando un approccio olistico e personalizzato. Scopri come la nostra filosofia e i nostri principi operativi possono fare la differenza nella tua vita o in quella dei tuoi cari. La Filosofia delle Cure Infermieristiche a Domicilio La nostra filosofia si fonda su principi solidi che assicurano una cura completa e umana del paziente. Al centro delle nostre pratiche c'è sempre la persona assistita, riconosciuta nella sua interezza, con rispetto per le sue esigenze, desideri e valori. I valori umani sono per noi imprescindibili e costituiscono la base di ogni interazione e intervento. Principi Cardine delle Nostre Cure Infermieristiche 1. Centrati sulla Persona Mettiamo il paziente al centro di ogni decisione e azione. Questo approccio considera la persona nella sua totalità, rispettando le sue esigenze, desideri e valori personali. Ogni piano di cura è personalizzato per garantire che ogni individuo riceva l'attenzione e l'assistenza di cui ha bisogno. 2. Approccio Olistico L'assistenza infermieristica efficace deve considerare non solo gli aspetti fisici della malattia o della condizione, ma anche quelli psicologici, sociali, spirituali ed emotivi. Coinvolgiamo la famiglia e il contesto sociale come risorse fondamentali, riconoscendo il loro ruolo cruciale nel processo di guarigione e benessere del paziente. 3. Empatia e Fiducia Creiamo relazioni di fiducia con i pazienti e i loro familiari, offrendo supporto morale oltre che fisico. L'empatia è alla base del nostro approccio, permettendoci di comprendere profondamente le esigenze e le preoccupazioni di chi ci affida la propria salute. 4. Professionalità ed Etica La nostra pratica infermieristica è guidata da rigorosi codici etici che garantiscono rispetto, dignità, equità e integrità in tutte le interazioni. Manteniamo standard elevati di professionalità per assicurare che ogni paziente riceva cure sicure e di qualità. 5. Educazione Continua Riconosciamo l'importanza dell'aggiornamento professionale continuo per fornire cure adeguate e all'avanguardia. Attualmente, siamo impegnati in una formazione di specializzazione in salute mentale e psichiatria, per offrire un supporto ancora più completo e specializzato. 6. Collaborazione Interprofessionale Crediamo che la cura del paziente sia un'attività collaborativa che coinvolge vari professionisti della salute, come fisioterapisti, ergoterapisti, medici specialisti e farmacisti. Questa collaborazione garantisce un'assistenza completa e coordinata, ottimizzando la presa in carico della persona assistita. 7. Promozione della Salute e Prevenzione della Malattia Promuoviamo e incentiviamo comportamenti che favoriscono il mantenimento o il miglioramento dell'autonomia del paziente, migliorando la salute e prevenendo le malattie. Educhiamo verso stili di vita sani, fondamentali per il benessere a lungo termine. Perché Scegliere le Nostre Cure Infermieristiche a Domicilio? Assistenza Personalizzata e Flessibile Ogni individuo ha bisogni unici. Offriamo piani di cura personalizzati che si adattano alle specifiche esigenze di ogni paziente, garantendo flessibilità e attenzione ai dettagli. Team di Professionisti Qualificati Il nostro team è composto da infermieri altamente qualificati e costantemente aggiornati. La formazione continua e la specializzazione ci permettono di affrontare con competenza una vasta gamma di condizioni e necessità. Supporto Completo e Integrato Offriamo un supporto completo che va oltre la semplice assistenza fisica. Il nostro approccio integrato include supporto psicologico, educazione sanitaria e coordinamento con altri professionisti della salute. Tecnologia Avanzata Utilizziamo tecnologie moderne per monitorare e gestire le cure, garantendo un alto livello di precisione e sicurezza. Strumenti digitali e piattaforme di comunicazione ci permettono di mantenere un contatto costante con i pazienti e i loro familiari. Disponibilità e Affidabilità Siamo sempre disponibili per rispondere alle emergenze e alle necessità dei nostri pazienti. La nostra affidabilità è testimoniata dalla fiducia che i nostri clienti ripongono in noi giorno dopo giorno. • Assistenza Post-Operatoria • Gestione delle Malattie Croniche • Cura della Salute Mentale • Assistenza Geriatrica • Supporto alla Riabilitazione • Testimonianze dei Nostri Pazienti Come Contattarci Se stai cercando cure infermieristiche a domicilio nel Mendrisiotto e Luganese , siamo qui per aiutarti. Contattaci oggi stesso per una consulenza gratuita e scopri come possiamo supportare te o i tuoi cari con professionalità e dedizione. • Telefono: +41 123 456 789 • Email: info@cureinfermieristiche.ch

Assistenza a domicilioSpitexInfermieriAssociazioni di Cure infermieristiche e assistenza a domicilioAiuto domiciliare
Angelo Schembri

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Cure infermieristiche a domicilio nel Mendrisiotto e Luganese

Nel mondo frenetico di oggi, ricevere cure infermieristiche di qualità direttamente a domicilio è diventato fondamentale per garantire il benessere e l'autonomia di chi necessita di assistenza continua. Le cure infermieristiche a domicilio nel Mendrisiotto e Luganese rappresentano un servizio essenziale, pensato per rispondere alle esigenze individuali dei pazienti, mettendo al centro la persona assistita e adottando un approccio olistico e personalizzato. Scopri come la nostra filosofia e i nostri principi operativi possono fare la differenza nella tua vita o in quella dei tuoi cari. La Filosofia delle Cure Infermieristiche a Domicilio La nostra filosofia si fonda su principi solidi che assicurano una cura completa e umana del paziente. Al centro delle nostre pratiche c'è sempre la persona assistita, riconosciuta nella sua interezza, con rispetto per le sue esigenze, desideri e valori. I valori umani sono per noi imprescindibili e costituiscono la base di ogni interazione e intervento. Principi Cardine delle Nostre Cure Infermieristiche 1. Centrati sulla Persona Mettiamo il paziente al centro di ogni decisione e azione. Questo approccio considera la persona nella sua totalità, rispettando le sue esigenze, desideri e valori personali. Ogni piano di cura è personalizzato per garantire che ogni individuo riceva l'attenzione e l'assistenza di cui ha bisogno. 2. Approccio Olistico L'assistenza infermieristica efficace deve considerare non solo gli aspetti fisici della malattia o della condizione, ma anche quelli psicologici, sociali, spirituali ed emotivi. Coinvolgiamo la famiglia e il contesto sociale come risorse fondamentali, riconoscendo il loro ruolo cruciale nel processo di guarigione e benessere del paziente. 3. Empatia e Fiducia Creiamo relazioni di fiducia con i pazienti e i loro familiari, offrendo supporto morale oltre che fisico. L'empatia è alla base del nostro approccio, permettendoci di comprendere profondamente le esigenze e le preoccupazioni di chi ci affida la propria salute. 4. Professionalità ed Etica La nostra pratica infermieristica è guidata da rigorosi codici etici che garantiscono rispetto, dignità, equità e integrità in tutte le interazioni. Manteniamo standard elevati di professionalità per assicurare che ogni paziente riceva cure sicure e di qualità. 5. Educazione Continua Riconosciamo l'importanza dell'aggiornamento professionale continuo per fornire cure adeguate e all'avanguardia. Attualmente, siamo impegnati in una formazione di specializzazione in salute mentale e psichiatria, per offrire un supporto ancora più completo e specializzato. 6. Collaborazione Interprofessionale Crediamo che la cura del paziente sia un'attività collaborativa che coinvolge vari professionisti della salute, come fisioterapisti, ergoterapisti, medici specialisti e farmacisti. Questa collaborazione garantisce un'assistenza completa e coordinata, ottimizzando la presa in carico della persona assistita. 7. Promozione della Salute e Prevenzione della Malattia Promuoviamo e incentiviamo comportamenti che favoriscono il mantenimento o il miglioramento dell'autonomia del paziente, migliorando la salute e prevenendo le malattie. Educhiamo verso stili di vita sani, fondamentali per il benessere a lungo termine. Perché Scegliere le Nostre Cure Infermieristiche a Domicilio? Assistenza Personalizzata e Flessibile Ogni individuo ha bisogni unici. Offriamo piani di cura personalizzati che si adattano alle specifiche esigenze di ogni paziente, garantendo flessibilità e attenzione ai dettagli. Team di Professionisti Qualificati Il nostro team è composto da infermieri altamente qualificati e costantemente aggiornati. La formazione continua e la specializzazione ci permettono di affrontare con competenza una vasta gamma di condizioni e necessità. Supporto Completo e Integrato Offriamo un supporto completo che va oltre la semplice assistenza fisica. Il nostro approccio integrato include supporto psicologico, educazione sanitaria e coordinamento con altri professionisti della salute. Tecnologia Avanzata Utilizziamo tecnologie moderne per monitorare e gestire le cure, garantendo un alto livello di precisione e sicurezza. Strumenti digitali e piattaforme di comunicazione ci permettono di mantenere un contatto costante con i pazienti e i loro familiari. Disponibilità e Affidabilità Siamo sempre disponibili per rispondere alle emergenze e alle necessità dei nostri pazienti. 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Pifferini | Sgomberi, Traslochi e Trasporti

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Pifferini | Sgomberi, Traslochi e Trasporti

Via Monte Ceneri 48, 6572 Quartino
📦🚚👷‍♂️🏗️🛠️ PIFFERINI Sgomberi, Traslochi e Trasporti 📦🚚👷‍♂️🏗️🛠️

PIFFERINI TRASPORTA, SGOMBERA E TRASLOCA PER TE Professionalità, puntualità, competenza e onestà! SITO WEB Traslochi in tutta la Svizzera: Esperienza Decennale al Vostro Servizio Hai bisogno di un servizio di trasloco affidabile nel Locarnese? La nostra ditta di traslochi nel Locarnese con oltre un decennio di esperienza è qui per te! Siamo il partner di fiducia per rendere il tuo trasloco senza stress, efficiente e senza problemi. Perché Sceglierci? • Esperienza Decennale: Con dieci anni di esperienza nel settore dei traslochi nel Locarnese, abbiamo affinato le nostre competenze per offrirti il massimo livello di servizio. • Affidabilità: Siamo orgogliosi di essere conosciuti come la ditta di traslochi più affidabile nella regione. Puoi contare su di noi per gestire i tuoi beni con la massima cura e attenzione. • Personale Professionale: Il nostro team di esperti traslocatori è altamente qualificato e dedicato a fornirti un servizio di alta qualità. Sanno come gestire oggetti fragili, mobili ingombranti e tutto ciò che hai bisogno di trasportare. • Servizi Personalizzati: Comprendiamo che ogni trasloco è unico. Personalizziamo i nostri servizi per soddisfare le tue esigenze specifiche, offrendoti una soluzione su misura. • Assicurazione Completa: La tua tranquillità è la nostra priorità. Offriamo un'assicurazione completa per proteggere i tuoi beni durante il trasporto. • Preventivi Gratuiti: Contattaci per un preventivo gratuito e senza impegno. Ti garantiamo prezzi competitivi e trasparenti. I Nostri Servizi: • Traslochi residenziali • Traslochi commerciali • Sgomberi • Imballaggio professionale • Smontaggio e montaggio mobili • Trasporto sicuro • Deposito temporaneo Contattaci Oggi Non lasciare che il tuo trasloco diventi un incubo. Affida il tuo trasloco alla nostra ditta con esperienza decennale nel Locarnese e vivi una transizione senza problemi. Contattaci oggi per ottenere un preventivo gratuito e scoprire come possiamo rendere il tuo trasloco un'esperienza piacevole e senza stress. La tua soddisfazione è la nostra priorità numero uno."** Questo testo è stato ottimizzato per includere parole chiave rilevanti per il SEO, come "traslochi Locarno," "esperienza decennale," "servizio di trasloco affidabile," e altri, per migliorare la visibilità del sito web della ditta di traslochi sui motori di ricerca. Offriamo uno sconto per collaborazione nel trasloco (25 chf all'ora). Sgomberi Svuotiamo cantieri, case, cantine e magazzini. Nel caso in cui il cliente sia in possesso della tessera per lo smaltimento nel proprio comune risparmierà sul prezzo della discarica. Trasporto materiali Ci occupiamo del trasporto di diverse tipologie di materiali (esclusi materiali preziosi, animali, prodotti chimici ed esplosivi): costruzione (assi e metallo), finestre, piastrelle, mattonelle e cemento fino a 2 tonnellate.

TraslochiSgomberoTrasportiTrasporti, attrezzi e impiantiTecnica dei trasporti
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 Chiuso fino a domani alle 17:00
Cantina Böscioro
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Cantina Böscioro

Via Monte Ceneri 13, 6516 Cugnasco
BENVENUTI ALLA CANTINA BÖSCIORO

LA NASCITA DELLA CANTINA BÖSCIORO La Cantina Böscioro è stata fondata nel 1992 da Vosti Enos e Gabriela con la costruzione della cantina a Gerra-Piano. Il nome Böscioro deriva dal dialetto dello spazzacamino di Vogorno che significa vino. All’inizio era un’attività secondaria, ma con il tempo, tanta passione e impegno l’azienda è cresciuta aumentando la produzione sia di uva che vino e nel 2008 è stata costruita una seconda cantina più grande, sempre a Gerra-Piano. I nostri servizi La Cantina Böscioro offre numerosi servizi legati al mondo della viticoltura e dell’enologia. Vendita Vini Vendita al dettaglio e B2B dei nostri migliori vini. Servizio di consulenza Offriamo consulenze personalizzate per i tuoi bisogni. Vinificazione per Terzi Effettuiamo servizio per terzi di vinificazione dell’uva. Vendita Uva Parte delle uve viene vinificata, il resto venduto ad altre cantine. RICHIEDI OFFERTA UNA NUOVA ERA PER LA CANTINA BÖSCIORO Nel 2004, Enos e suo figlio Sandro, che aveva appena terminato gli studi presso la scuola specializzata di Changins come viticoltore ed enologo, fecero il grande passo dedicandosi al 100% all’azienda vitivinicola. La cantina ha visto una costante crescita nel corso degli anni e nel 2023 è stato il passaggio di testimone al figlio Sandro, sempre con l’aiuto di tutta la famiglia. Oggi la cantina produce vini di alta qualità che riflettono l’impegno e la passione della famiglia Böscioro per la viticoltura. LA POSIZIONE PRIVILEGIATA DEI VIGNETI DELLA CANTINA BÖSCIORO La Cantina Böscioro, situata nella regione del Ticino, nella Svizzera italiana, possiede diverse parcelle di terreno vitato distribuite sul territorio circostante, tra cui quelle situate nella zona di Gerra Piano, dove si trova la cantina. La posizione geografica della regione, con il suo clima mediterraneo e l’esposizione al sole, offre condizioni ottimali per la coltivazione delle uve e la produzione di vini di alta qualità. In particolare, i vigneti si trovano in zona collinare tra Gordola e Gudo, dove godono di un’ottima insolazione che consente di ottenere delle uve di alta qualità. Parte dei vigneti è parzialmente meccanizzata con piccoli attrezzi, mentre un’altra parte si trova in piano a Quartino, dove viene coltivata un’altra varietà di uve. Tutto ciò contribuisce a garantire l’eccellenza dei vini prodotti dalla Cantina Böscioro. PRODUZIONE DI VINI DI ALTA QUALITÀ E ATTENZIONE ALLA SELEZIONE DELLE UVE La Cantina Böscioro è un’azienda che si dedica alla produzione di vini di alta qualità, selezionando con grande cura le uve coltivate nei propri vigneti. Dopo la raccolta, le uve vengono portate in cantina e selezionate con attenzione per produrre diverse qualità di vino, compresi bianchi, rosati e rossi. In totale, vengono prodotte circa 10.000 bottiglie di vino all’anno. CONTATTACI

Cantina vinicolaViticoltori e vinificatoriVini, commercioDegustazione viniViticoltura
Cantina Böscioro

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BENVENUTI ALLA CANTINA BÖSCIORO

LA NASCITA DELLA CANTINA BÖSCIORO La Cantina Böscioro è stata fondata nel 1992 da Vosti Enos e Gabriela con la costruzione della cantina a Gerra-Piano. Il nome Böscioro deriva dal dialetto dello spazzacamino di Vogorno che significa vino. All’inizio era un’attività secondaria, ma con il tempo, tanta passione e impegno l’azienda è cresciuta aumentando la produzione sia di uva che vino e nel 2008 è stata costruita una seconda cantina più grande, sempre a Gerra-Piano. I nostri servizi La Cantina Böscioro offre numerosi servizi legati al mondo della viticoltura e dell’enologia. Vendita Vini Vendita al dettaglio e B2B dei nostri migliori vini. Servizio di consulenza Offriamo consulenze personalizzate per i tuoi bisogni. Vinificazione per Terzi Effettuiamo servizio per terzi di vinificazione dell’uva. Vendita Uva Parte delle uve viene vinificata, il resto venduto ad altre cantine. RICHIEDI OFFERTA UNA NUOVA ERA PER LA CANTINA BÖSCIORO Nel 2004, Enos e suo figlio Sandro, che aveva appena terminato gli studi presso la scuola specializzata di Changins come viticoltore ed enologo, fecero il grande passo dedicandosi al 100% all’azienda vitivinicola. La cantina ha visto una costante crescita nel corso degli anni e nel 2023 è stato il passaggio di testimone al figlio Sandro, sempre con l’aiuto di tutta la famiglia. Oggi la cantina produce vini di alta qualità che riflettono l’impegno e la passione della famiglia Böscioro per la viticoltura. LA POSIZIONE PRIVILEGIATA DEI VIGNETI DELLA CANTINA BÖSCIORO La Cantina Böscioro, situata nella regione del Ticino, nella Svizzera italiana, possiede diverse parcelle di terreno vitato distribuite sul territorio circostante, tra cui quelle situate nella zona di Gerra Piano, dove si trova la cantina. La posizione geografica della regione, con il suo clima mediterraneo e l’esposizione al sole, offre condizioni ottimali per la coltivazione delle uve e la produzione di vini di alta qualità. In particolare, i vigneti si trovano in zona collinare tra Gordola e Gudo, dove godono di un’ottima insolazione che consente di ottenere delle uve di alta qualità. Parte dei vigneti è parzialmente meccanizzata con piccoli attrezzi, mentre un’altra parte si trova in piano a Quartino, dove viene coltivata un’altra varietà di uve. Tutto ciò contribuisce a garantire l’eccellenza dei vini prodotti dalla Cantina Böscioro. PRODUZIONE DI VINI DI ALTA QUALITÀ E ATTENZIONE ALLA SELEZIONE DELLE UVE La Cantina Böscioro è un’azienda che si dedica alla produzione di vini di alta qualità, selezionando con grande cura le uve coltivate nei propri vigneti. Dopo la raccolta, le uve vengono portate in cantina e selezionate con attenzione per produrre diverse qualità di vino, compresi bianchi, rosati e rossi. In totale, vengono prodotte circa 10.000 bottiglie di vino all’anno. CONTATTACI

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Casa Anziani Malcantonese

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Casa Anziani Malcantonese

Via Mera 9, 6987 Caslano

Casa Anziani Malcantonese La Casa Anziani Malcantonese è stata inaugurata nell’ottobre 1939 grazie all’opera benefica dei coniugi Giovanni e Giuseppina Rossi. Nel 1987 ha subito una ristrutturazione completa. È ubicata a Castelrotto, ridente villaggio del Malcantone, immersa nel verde e nella natura tipica della regione. Per statuto accoglie prevalentemente persone anziane domiciliate nei comuni del Malcantone. È riconosciuta nella pianificazione delle case anziani ticinesi con un totale di 105 letti, sussidiati dallo Stato, 90 per residenti fissi suddivisi in 26 camere singole e 32 camere doppie, nonché 15 letti per cure acute transitorie (CAT) e soggiorni temporanei terapeutici (STT). Nel febbraio 2005 all’interno della struttura riservata ai residenti fissi è stato creato uno specifico reparto denominato “Unità abitativa protetta” per persone affette da problemi cognitivi e/o con problemi comportamentali. Nel 2018 è stata inaugurata l’ Oasi di Cura , una struttura sperimentale che accoglierà pazienti allettati all’interno di uno spazio aperto dove è garantita la presenza di un operatore sanitario per rispondere ai bisogno di cura e di attenzioni dei residenti. È retta da una fondazione non profit. È membro dell’ Associazione direttori di case per anziani della Svizzera italiana (ADICASI), dell’Associazione dei Comuni in ambito socio-sanitario (ACAS) e di Curaviva Svizzera. Da diversi anni la Casa Anziani Malcantonese è azienda formatrice per diverse figure professionali. In sintonia con la Casa Anziani Malcantonese, nella medesima struttura, opera pure l’Ospedale Malcantonese . La filosofia dell’Istituto si basa sui seguenti punti cardine: PRINCIPI ETICI Tutti i collaboratori operano nel rispetto della dignità dell’individuo e dell’unicità della vita, in modo particolare osservando i principi etici nei quattro ambiti di responsabilità: • verso il Residente e le persone a lui vicine • verso se stessi e la professione • verso i membri del gruppo di lavoro • verso la società e l’ ambiente QUALITÀ Il livello di qualità delle prestazioni viene fissato dalla Direzione rispettando le direttive emanate dagli organi competenti. Ogni collaboratore deve impegnarsi nello sviluppo e nella realizzazione di quest’obiettivo. Per qualità s’intende la volontà di lavorare secondo un concetto di miglioramento continuo dei servizi offerti. COLLABORAZIONE E LAVORO MULTI, INTER E TRANS-DISCIPLINARE Lo spirito di collaborazione fra le diverse figure professionali (sia interne che esterne) e il coinvolgimento dei familiari e/o delle persone significative per il residente, sono promossi alfine di favorire una presa a carico multidisciplinare del residente che garantisca una migliore qualità di risultati di cura. Il lavoro in rete con i servizi sul territorio è incentivato. INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE La comunicazione, l’informazione e l’agire in modo coerente, preciso e puntuale, sono basilari per la creazione di un ambiente trasparente, che porta alla condivisione e allo sviluppo di un senso comunitario. SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE Il personale rappresenta un potenziale umano fondamentale per la crescita istituzionale. Il rispetto e la valorizzazione delle caratteristiche e delle attitudini personali sono coltivate per uno sviluppo dell’individuo e del professionista e rafforzano l’autonomia e l’autorealizzazione. La formazione continua, sia interna che esterna, costituisce uno degli elementi indispensabili per lo sviluppo di tali risorse. OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE L’Istituto desidera contribuire al contenimento dei costi della sanità attraverso l’ottimale utilizzo delle risorse disponibili nel rispetto dei criteri d’efficienza ed efficacia, con uno sguardo attento allo svolgimento d’attività nel rispetto dell’ambiente. EVOLUZIONE CONTINUA L’Istituto promuove attivamente lo sviluppo e il progresso socio sanitario e il lavoro in rete. Tiene in considerazione i cambiamenti socio-culturali e si mantiene aperto all’evoluzione in ambito sanitario ticinese. Promuove le nuove conoscenze rispettando le direttive federali e cantonali. I servizi aggiuntivi che trovi alla Casa Anziani Malcantonese: • ASSISTENZA INFERMIERISTICA 24h/24h • ASSISTENZA MEDICA 24h/24h • AGENZIA POSTALE • RISTORAZIONE E BAR • PARRUCCHIERA • SERVIZIO PASTI PER ANZIANI NON DEGENTI • SERVIZIO DI PODOLOGIA • CROMOPUNTURA • INTERNET POINT • ATTIVAZIONE • FISIOTERAPIA • ASSISTENZA SPIRITUALE • LAVANDERIA • PULIZIE

Casa per anziani
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Via Mera 9, 6987 Caslano
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Casa Anziani Malcantonese La Casa Anziani Malcantonese è stata inaugurata nell’ottobre 1939 grazie all’opera benefica dei coniugi Giovanni e Giuseppina Rossi. Nel 1987 ha subito una ristrutturazione completa. È ubicata a Castelrotto, ridente villaggio del Malcantone, immersa nel verde e nella natura tipica della regione. Per statuto accoglie prevalentemente persone anziane domiciliate nei comuni del Malcantone. È riconosciuta nella pianificazione delle case anziani ticinesi con un totale di 105 letti, sussidiati dallo Stato, 90 per residenti fissi suddivisi in 26 camere singole e 32 camere doppie, nonché 15 letti per cure acute transitorie (CAT) e soggiorni temporanei terapeutici (STT). Nel febbraio 2005 all’interno della struttura riservata ai residenti fissi è stato creato uno specifico reparto denominato “Unità abitativa protetta” per persone affette da problemi cognitivi e/o con problemi comportamentali. Nel 2018 è stata inaugurata l’ Oasi di Cura , una struttura sperimentale che accoglierà pazienti allettati all’interno di uno spazio aperto dove è garantita la presenza di un operatore sanitario per rispondere ai bisogno di cura e di attenzioni dei residenti. È retta da una fondazione non profit. È membro dell’ Associazione direttori di case per anziani della Svizzera italiana (ADICASI), dell’Associazione dei Comuni in ambito socio-sanitario (ACAS) e di Curaviva Svizzera. Da diversi anni la Casa Anziani Malcantonese è azienda formatrice per diverse figure professionali. In sintonia con la Casa Anziani Malcantonese, nella medesima struttura, opera pure l’Ospedale Malcantonese . La filosofia dell’Istituto si basa sui seguenti punti cardine: PRINCIPI ETICI Tutti i collaboratori operano nel rispetto della dignità dell’individuo e dell’unicità della vita, in modo particolare osservando i principi etici nei quattro ambiti di responsabilità: • verso il Residente e le persone a lui vicine • verso se stessi e la professione • verso i membri del gruppo di lavoro • verso la società e l’ ambiente QUALITÀ Il livello di qualità delle prestazioni viene fissato dalla Direzione rispettando le direttive emanate dagli organi competenti. Ogni collaboratore deve impegnarsi nello sviluppo e nella realizzazione di quest’obiettivo. Per qualità s’intende la volontà di lavorare secondo un concetto di miglioramento continuo dei servizi offerti. COLLABORAZIONE E LAVORO MULTI, INTER E TRANS-DISCIPLINARE Lo spirito di collaborazione fra le diverse figure professionali (sia interne che esterne) e il coinvolgimento dei familiari e/o delle persone significative per il residente, sono promossi alfine di favorire una presa a carico multidisciplinare del residente che garantisca una migliore qualità di risultati di cura. Il lavoro in rete con i servizi sul territorio è incentivato. INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE La comunicazione, l’informazione e l’agire in modo coerente, preciso e puntuale, sono basilari per la creazione di un ambiente trasparente, che porta alla condivisione e allo sviluppo di un senso comunitario. SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE Il personale rappresenta un potenziale umano fondamentale per la crescita istituzionale. Il rispetto e la valorizzazione delle caratteristiche e delle attitudini personali sono coltivate per uno sviluppo dell’individuo e del professionista e rafforzano l’autonomia e l’autorealizzazione. La formazione continua, sia interna che esterna, costituisce uno degli elementi indispensabili per lo sviluppo di tali risorse. OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE L’Istituto desidera contribuire al contenimento dei costi della sanità attraverso l’ottimale utilizzo delle risorse disponibili nel rispetto dei criteri d’efficienza ed efficacia, con uno sguardo attento allo svolgimento d’attività nel rispetto dell’ambiente. EVOLUZIONE CONTINUA L’Istituto promuove attivamente lo sviluppo e il progresso socio sanitario e il lavoro in rete. Tiene in considerazione i cambiamenti socio-culturali e si mantiene aperto all’evoluzione in ambito sanitario ticinese. Promuove le nuove conoscenze rispettando le direttive federali e cantonali. I servizi aggiuntivi che trovi alla Casa Anziani Malcantonese: • ASSISTENZA INFERMIERISTICA 24h/24h • ASSISTENZA MEDICA 24h/24h • AGENZIA POSTALE • RISTORAZIONE E BAR • PARRUCCHIERA • SERVIZIO PASTI PER ANZIANI NON DEGENTI • SERVIZIO DI PODOLOGIA • CROMOPUNTURA • INTERNET POINT • ATTIVAZIONE • FISIOTERAPIA • ASSISTENZA SPIRITUALE • LAVANDERIA • PULIZIE

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SpitexAssistenza a domicilioServizi domesticiAssociazioni di Cure infermieristiche e assistenza a domicilio
ACAM Associazione Cura e Assistenza a domicilio nel Moesano

ACAM Associazione Cura e Assistenza a domicilio nel Moesano

Piaza 35, 6535 Roveredo GR
SpitexAssistenza a domicilioServizi domesticiAssociazioni di Cure infermieristiche e assistenza a domicilio
ACAM Associazione Cura e Assistenza a domicilio nel Moesano

Offre la copertura del fabbisogno di cura e assistenza a domicilio o presso il proprio centro diurno a tutta la popolazione della regione Moesa. L'associazione no profit attiva dal 1957, con sede nel Moesano, valuta i bisogni del paziente e, attraverso un attento esame eseguito dal personale specialistico, pianifica e realizza gli interventi necessari per favorire la permanenza e la continuità delle cure al proprio domicilio. Inoltre, ACAM fornisce servizio consegna pasti a domicilio, sostegno per le attività di economia domestica, servizio trasporti per motivi medico terapeutici e attività nel centro diurno terapeutico «Il Calicanto». servizi: prestazioni di cura valutazioni, consigli e coordinamento, esami, cure di base e specialistiche economia domestica e assistenza con competenza per assistere le persone ammalate o infortunate servizio pasti i pasti vengono cucinati in base alle esigenze nutrizionali individuali trasporti per motivi medico-terapeutici alle persone a mobilità ridotta centro diurno terapeutico momenti di condivisione per sgravare l’entourage sociale e famigliare

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ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

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ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina» : nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici» , diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe , il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli , curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea» , nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno , che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo , una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis» , destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine» , che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada , originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte . La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole , di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera» , curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita , destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio , periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere ; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera , monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti. Fra i servizi più richiesti: • Prospetti e depliant • Riviste • Fascicoli e libri • Buste e carta da lettere • Biglietti da visita • Bloc notes Se hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

EditoriGiornali e rivisteTipografiaStampa digitale
ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

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Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno
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Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina» : nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici» , diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe , il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli , curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea» , nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno , che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo , una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis» , destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine» , che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada , originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte . La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole , di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera» , curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita , destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio , periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere ; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera , monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti. Fra i servizi più richiesti: • Prospetti e depliant • Riviste • Fascicoli e libri • Buste e carta da lettere • Biglietti da visita • Bloc notes Se hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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Dr. med. Fallscheer Philipp
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Riva Antonio Caccia 1A, 6900 Lugano
CHIRURGIA ESTETICA

DR. MED. PHILIPP FALLSCHEER Specialista svizzero FMH ed europeo EBOPRAS Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica Nessun viso assomiglia ad un altro. é l’espressione di un viso e la sua morfologia che riflette la sua vera bellezza e seduzione. La bellezza non è un fatto assoluto, il piacere a se stessi è il fattore principale dello stare bene. La chirurgia estetica deve soltanto restituire l’armonia di una personalità, sbarazzandola di ciò che intralcia. Le nostre tecniche sono rivolte a rispondere perfettamente a questa attesa. I pazienti in chirurgia estetica conoscono perfettamente il loro viso e corpo. Gli specialisti in questo campo della chirurgia devono privilegiare l’ascolto e rispondere alle loro attese, piuttosto che produrre stereotipi di perfezione morfologica, perfetti che siano. La chirurgia estetica non è obbligatoria, seppur talvolta consigliata quando il calcolo meticoloso dei rischi di un trattamento od intervento estetico non supera il beneficio evidente di una migliore qualità di vita. Il chirurgo contribuisce ad aiutare il paziente nella sua scelta indicando se un intervento è possibile, sensato, e se il risultato risponderà alle sue attese. In caso positivo si darà il massimo di sicurezza anche tramite un alto livello tecnico di personale ed attrezzatura specializzata. VISO Lifting facciale Nel processo di invecchiamento del viso si assiste non solo alla perdita di elasticità della pelle ma anche ad un movimento delle parti di tessuto più profonde. Per lo più il rilassamento della muscolatura mimica del viso porta ad una discesa della zona frontale, delle guance e del collo formando delle rughe. Per ottenere un risultato duraturo dopo l’intervento É spesso indispensabile trattare anche le zone di tessuto che si trovano al di sotto della pelle (SMAS) le zone indicate vengono quindi riposizionate e rassodate. La cute che ricopre questi tessuti può essere adattata in seguito senza tensioni e quindi senza dare effetti troppo artificiali. Le cicatrici verrano posizionate in zone dove esteticamente non appaiono come in pieghe cutanee o in zone ricoperte dai capelli. Per conservare l’aspetto naturale del viso il risultato non sarà un viso completamente privo di rughe. Si distinguono forme diverse di lifting facciale: Mini-lift: si effettua un mini-lift quando viene espletato soltanto un riposizionamento della parte cutanea. Facelift classico: qui si corregge il terzo medio del viso. Ciò comprende la zona della guancia dall’orecchio fino alla zona naso-labiale. L’intervento può essere allargato per comprendere anche la zona del mento e del collo. SMAS-Lift allargato (o anche Superexended-Face-Neck-Lift): in questi casi oltre al rassodamento della zona centrale del viso si agisce anche sulla zona inferiore del mento fino al collo e fino alla zona sovrastante la clavicola. Lifting frontale: in questo intervento, come nel caso del Facelift vengono riposizionati i tessuti sottostanti la pelle ricostruendo cos la dinamica del terzo superiore del viso. Le incisioni cutanee vengono posizionate all’interno o al margine dei capelli a seconda dell’indicazione. L’informazione dettagliata da parte del chirurgo plastico formato in questo tipo di chirurgia É assolutamente indispensabile prima dell’intervento. Questa comprenderà necessariamente una valutazione accurata dei rischi e benefici che saranno da soppesare prima di tale chirurgia. Lipofilling/Lipostruttura Per lipofilling si intende il trapianto di tessuto adiposo da una zona del corpo ad un’altra nello stesso paziente. Questo trattamento trasferendo tessuto autologo (ossia del paziente stesso) non è soggetto a reazioni di rigetto e consente di ottenere un effetto di riempimento naturale. Può essere utilizzato per colmare rughe e solchi, per aumentare il volume delle labbra, per correggere avvallamenti post-cicatriziali ecc. Il vantaggio di questa tecnica risiede nella natura dell’impianto che attecchisce. Si procede al prelievo di grasso (liposuzione) da un’area scelta in accordo con il/la paziente cercando di privilegiare il miglioramento del contorno corporeo. A livello della zona di prelievo viene effettuata una piccola incisione per consentire l’introduzione di una piccola cannula da aspirazione. Sarà in seguito separato dal liquido con la cosiddetta procedura di Coleman o per decantazione. Nella zona da infiltrare sarà sufficiente l’utilizzo di una siringa munita di un apposito ago, evitando la spiacevole evenienza di cicatrici visibili nel sito ricevente. Inizialmente la zona corretta appare leggermente arrossata e gonfia, ma dopo pochi giorni il gonfiore ed eventuali piccole ecchimosi scompaiono. Il risultato dipenderà dal tipo di grasso iniettato, dalla zona ricevente e da altri fattori legati al paziente Questo testo non può dare l’insieme delle spiegazioni necessarie riguardo a questo intervento. Consigliamo di consultare il chirurgo specialista per le importanti scelte e dettagli specifici ad ogni paziente. L’informazione preoperatoria seria e dettagliata e la discussione dei desideri del paziente sono fondamentali per questo e per qualsiasi intervento di chirurgia plastica. Naso Rinoplastica estetica/ Rinosettoplastica Il naso rappresenta una unità funzionale ed estetica molto importante situata al centro del viso per cui contribuisce all’aspetto e immagine della persona in modo rilevante. La rinoplastica consiste nel modellamento della forma del naso in sintonia con i desideri del paziente e l’armonia del volto. Il modellamento del setto nasale può essere associato nei casi in cui vi siano difficoltà respiratorie o deviazioni della piramide nasale. Non di rado l’estetica ed il funzionamento sono connessi. Di norma la rinosettoplastica è eseguita in anestesia generale. L’intervento può essere eseguito in anestesia locale nei casi particolari di intervento alla punta del naso. Si modifica il dorso del naso la cui struttura è costituita da osso e cartilagine. Per la punta vengono modellate le cartilagini. Nella deviazione del naso sarà necessario intervenire anche sul setto nasale. Non viene di norma modificata la superficie dermocutanea, che si adatterà alla nuova struttura di supporto modificata dal chirurgo. A volte è necessaria una plastica di ingrandimento o la correzione di insellament sul dorso nasale, secondari a traumi o ad interventi chirurgici precedenti. Le incisioni sono all’interno delle narici. In casi complessi può essere necessaria l’incisione cutanea a livello della columella (= struttura che separa le narici) in modo da poter ottenere comunque dei risultati ottimali. Alla fine dell’intervento vengono posizionati due piccoli tamponcini che sono rimossi dopo 24/48 ore. Al termine dell’intervento si procede alla medicazione con un gesso nasale o mascherina rigida che verrà rimossa dopo dieci giorni. Questo testo non può dare l’insieme delle spiegazioni necessarie riguardo a questa patologia. Consigliamo di consultare il chirurgo specialista in questi interventi per le importanti scelte e dettagli specifici ad ogni paziente. L’informazione preoperatoria seria e dettagliata e la discussione dei desideri del paziente sono fondamentali per questo e per qualsiasi intervento di chirurgia plastica. Occhi Blefaroplastica (plastica delle palpebre) La pelle che circonda l’occhio é particolarmente soffice e fine per cui é naturalmente sottoposta ad un processo di invecchiamento importante. Progressivamente si assiste ad un cambiamento delle palpebre che formano eccessi di pelle (dermatocalasi) o rughe. Sia sulla palpebra inferiore che superiore si visualizzano dei piccoli cuscinetti di grasso che, normalmente in gioventù trovandosi invisibili e attorno al bulbo oculare, con l’invecchiamento e per via della pelle più distesa diventano visibili e proeminenti. Per via della posizione centrale degli occhi nel viso appaiono ancora maggiori gli effetti dell’invecchiamento cutaneo. Inoltre la pelle rilassandosi fa talvolta sembrare l’occhio tutto ricoperto dalla palpebra in eccesso. Lo sguardo appare stanco. In casi estremi vi é una limitazione del campo visivo e quindi un impedimento funzionale. Attraverso la blefaroplastica la pelle in eccesso può essere rimossa unitamente agli accumuli di grasso sporgenti. Siccome gli occhi rappresentano un organo di comunicazione di centrale importanza dopo la plastica della palpebra appare un viso con espressione generalmente più giovane e fresca. Dopo la disinfezione accurata e l’anestesia generalmente locale vengono effettuate delle incisioni fini a livello della cute della palpebra superiore per quanto riguarda la blefaroplastica superiore, e direttamente sotto le ciglia per quanto riguarda la palpebra inferiore. In alcuni casi è utile prolungare il taglio lateralmente quando vi è un importante eccesso cutaneo o rughe importanti in questa zona. La pelle in eccesso e gli accumuli di grasso eccedenti vengono asportati o riposizionati. Talvolta è utile scegliere un’incisione cosiddetta congiuntivale in modo che non rimangano cicatrici a livello della palpebra inferiore. Alla fine dell’intervento la cute viene accuratamente suturata e ricoperta da appositi cerotti. A seconda del caso si sceglierà di procedere ad una plastica unicamente della palpebra superiore, unicamente della palpebra inferiore o entrambe. Generalmente non è necessaria una degenza ospedaliera e poche ore dopo l’intervento può rientrare al proprio domicilio con una medicazione raffreddante o con occhiali. L’asportazione dei fili viene effettuata dopo 4-5 giorni, la cicatrizzazione in questa zona è molto rapida per cui le permette di riprendere presto una vita sociale normale. Prima di ogni intervento di questo genere si rende necessaria l’informazione dettagliata e discussione approfondita con il chirurgo plastico. Non esiti a chiedere tutto ciò che desidera sapere e non esiti neppure a ricontattare il chirurgo per una seconda consultazione pre-operatoria per delucidazioni dettagliate. Orecchie Otoplastica (correzione di «orecchie a sventola») Corregge le deformazioni del padiglione auricolare. L’inestetismo più frequente è quello delle orecchie a sventola”. L’intervento si esegue generalmente in anestesia locale nell’adulto, in narcosi nel bambino. Può essere eseguito fin dall’età scolare. Consiste nel rimodellare la cartilagine dell’orecchio ripristinando la giusta distanza tra padiglione auricolare e cranio, nonché ricreando le pieghe naturali del padiglione stesso, in particolare la cosiddetta antelice. La cicatrice residua è poco visibile anche per la sua posizione retroauricolare. I punti di sutura della cute sono riassorbibili o vengono rimossi all’incirca dopo sette giorni, mentre punti di fissazione sulla cartilagine sono generalmente permananenti. Per la prima settimana dopo l’intervento è generalmente necessaria una medicazione modellante e lievemente compressiva. In seguito va portata una fascia elastica per altre 3-5 settimane giorno e notte. L’intervento deve essere evitato prima dei 4 anni di età mentre è consigliato ancora in fase prescolastica. Non è necessaria alcuna degenza. Questo testo non può dare l’insieme delle spiegazioni necessarie riguardo a questa patologia. Consigliamo di consultare lo specialista in chirurgia plastica per le importanti scelte e dettagli specifici ad ogni paziente. L’informazione preoperatoria seria e dettagliata è fondamentale per questo come per qualsiasi intervento. Bocca Medicina Estetica Botox® /Vistabel®: La tossina botulinica di tipo A è un rilassante muscolare che agisce bloccando la trasmissione nervosa inducendo quindi paralisi muscolare. In seguito a diversi studi è stata formulata una preparazione in grado di dare una paralisi localizzata della muscolatura che provoca come naturale conseguenza il rilassamento delle rughe al di sopra di tale muscolo. Questo trattamento è particolarmente indicato alle rughe della regione frontale e tra le sopracciglia, ma può essere ben utilizzato in altre localizzazioni ed anche per indicazioni non estetiche (sudorazione ascellare esagerata, contratture,...) Il trattamento viene effettuato ambulatoriamente mediante iniezioni intramuscolari di un quantitativo prestabilito per regione, dopo adeguata disinfezione della cute. Gli effetti si vedono dopo circa tre giorni e hanno una durata variabile tra 3 a 9 mesi. Filler: Questo termine indica tutti i materiali che possono essere utilizzati a scopo riempitivo. Nel caso delle rughe facciali possono essere utilizzati per risollevare la ruga, nel caso delle labbra possono essere utilizzati per aumentarne il volume e la proiezione, o per risollevare le rughe periorali od entrambi. Sono disponibili molteplici materiali per questo tipo di trattamento; si possono distinguere i filler in riassorbibili come il collagene e l’ acido ialuronico ( Restylane, Juvéderm, Téosyal, ecc.) o non riassorbibili (aquamid,polyacrilamide). Le iniezioni con materiali non riassorbibili sono sconsigliate dalla Società di Chirurgia Plastica Svizzera. Nella pratica moderna della medicina estetica utilizziamo filler riassorbibili di natura sintetica perché non necessitano di alcun test di sensibilità come quelli di natura animale. Sono trattamenti poco invasivi che danno grande soddisfazione se c’è la giusta indicazione. Non possono infatti essere consigliati in sostituzione di interventi più importanti, quale il lifting, che è nato e si è sviluppato per risolvere situazioni più importanti. I filler danno ottimi risultati sulle rughe periorali, sui solchi nasogenieni e le rughe geniene, sulle rughe e sui solchi commissurali, ecc. Possono essere fatti anche durante la pausa del pranzo dal lavoro perché non lasciano alcuna traccia visibile del trattamento se non, raramente, il segno della punturina che sparisce nel giro di poche ore. Iperidrosi Ascellare: La sudorazione ascellare eccessiva pio essere temporaneamente curata con l’aiuto della tossina botulinica. L’effetto avra una durata di circa 9 mesi. Petto Mastoplastica additiva (ingrandimento del seno) Forma e dimensione del seno rappresentano per molte donne non solo una parte importante della propria forma corporea ma influenzano, specie nei nostri tempi fortemente influenzati dai media, una certa sicurezza a livello sia privato che professionale. Non di raro le donne soffrono a causa di seni troppo piccoli in relazione all’aspetto generale del corpo. La predisposizione e la dimensione del seno piccolo sono per lo più genetiche. La mastoplastica additiva rappresenta una buona possibilità per adeguare in modo armonico il seno considerato troppo piccolo rispetto all’immagine corporea generale. A dipendenza della silhouette individuale saranno prese in considerazione dal medico aspettative di vario tipo. In caso di desiderio di un ingrandimento estremo il chirurgo non può e non deve rispondere ad ogni desiderio illimitatamente. Oltre alla ipoplasia mammaria giovanile (congenitale) spesso si riscontra pure il desiderio di un cambiamento della forma del seno in donne che hanno terminato una gravidanza e/o eventualmente un periodo di allattamento prolungato. Dopo questi avvenimenti si può assistere ad una cosiddetta atrofia involutiva della ghiandola del seno. In questi casi vi É solitamente un rilassamento della pelle precedentemente dilatata durante la gravidanza o la fase di allattamento. Ne risulta l’impressione di un seno cadente e meno turgido. Di regola possono essere ottenuti ottimi risultati tramite il riadattamento del volume per mezzo dell’impianto di una protesi. Nei casi di rilassamento marcato della pelle talvolta É necessario anche un rassodamento (mastopessia) per ottenere un risultato ottimale. Nei casi di asimmetria marcata dei seni la mastopessia additiva rappresenta uno dei mezzi possibili per migliorare la forma corporea. Esistono altri metodi per migliorare ulteriormente la forma dei seni, questi comportano talvolta ulteriori cicatrici. Tutte le protesi mammarie sono costituite da un involucro di silicone, il contenuto della stessa può invece variare: attualmente vengono utlizzate protesi contenenti un gel coesivo di silicone o soluzione fisiologica di acqua salina. Esistono svariate dimensioni e forme. Le protesi più utilizzate sono quelle contenenti il silicone, data la loro migliore consistenza e forma. L’evoluzione dei materiali negli ultimi anni ha permesso di ridurre al minimo i rischi legati a questo tipo di materiale (il gel coesivo rende quasi impossibile una fuoriuscita di materiale nei tessuti), anche la varietà di forme delle protesi oggi disponibili permettono dei risultati piu anatomici, naturali e persistenti nel tempo. Le protesi contenenti acqua salina contengono una soluzione fisiologica molto simile alla composizione dei liquidi del corpo umano. Spesso questo liquido viene introdotto nella protesi soltanto durante l’intervento. Il vantaggio di queste protesi consiste nella possibilità di riassorbimento completo del contenuto in caso di rottura di protesi. Lo svantaggio consiste nella consistenza meno naturale del risultato e la minore durata. La scelta del metodo di mastopessia additiva che sarà utilizzato nel suo caso dipenderà dalla situazione anatomica, dalle sue aspettative e dalle raccomandazioni del chirurgo plastico. L’incisione cutanea varia tra 4-7 cm di lunghezza e si troverà nel solco sottomammario o sul margine dell’areola o in alcuni casi a livello dell’ascella. Sarà comunque posizionata in modo da apparire il meno possibile. Attraverso questa incisione viene preparata la zona dove la protesi sarà più tardi posizionata: questo può essere direttamente dietro la ghiandola mammaria o dietro il muscolo pettorale a dipendenza dell’indicazione. Prima di richiudere la cute vengono introdotti dei drenaggi che permettono di aspirare sangue o siero durante la fase post-operatoria (resteranno in posizione per ca. 24 ore), una medicazione rigida fisserà la posizione delle protesi comprimendo leggermente la zona operatoria. Se l’intervento viene effettuato da un chirurgo plastico qualificato le complicazioni sono rare e solitamente non interferiscono con un risultato duraturo e soddisfacente. Ciò nonostante per questo come per qualsiasi intervento esistono rischi generali come pure rischi specifici. Per questo motivo É indispensabile l’informazione dettagliata e la discussione pre-operatoria con un chirurgo plastico competente. Visto nel suo insieme questo intervento di mastoplastica additiva É legato a poche complicazioni e ad un alto grado di efficenza e sicurezza. Riduzione mammaria (riduzione del seno) Alcune donne hanno per natura dei seni molto grandi in relazione all’insieme del loro corpo. A causa di dimensione e peso di questi seni le donne possono essere limitate nella mobilità ed in certe attività sportive. A seguito di seni troppo grandi possono nascere disturbi alla postura, dolori alle spalle, alla nuca e alla testa. Questo può comportare un peso psicologico non indifferente. É possibile che il suo medico le chieda di effettuare una mammografia prima dell’intervento per escludere noduli già esistente a livello dei seni. Questo dipenderà dalla sua età e dal rischio famigliare. La riduzione chirurgica dei seni comporta una rimozione parziale della ghiandola mammaria, di grasso e di pelle. In questo intervento il volume viene ridotto, il seno diventa più leggero e sodo e, a dipendenza del caso, anche più proeminente. Solitamente viene anche ridotta la dimensione dell’areola. Attraverso questo intervento asimmetrie maggiori tra i due seni possono pure essere corrette. Le cicatrici risultanti scorrono attorno a tutta l’areola e, a dipendenza del metodo operatorio scelto, nella zona inferiore del seno o solamente verticalmente dall’areola, o anche nel solco sottomammario (come una l’invertita). La scelta del metodo dipende da età, fattore di rischio, dimensione e forma del seno come pure dalla forma del seno e dalle cicatrici desiderate. Da considerare anche l’esperienza del singolo chirurgo operatore e l’abitudine che egli ha ad eseguire questo tipo di intervento per la scelta del metodo. Alla fine dell’intervento svoltosi in narcosi viene applicata una medicazione con bendaggio o con l’aiuto di un reggiseno apposito per minimizzare il rischio di rigonfiamento post-operatorio. Saranno posizionati dei drenaggi aspirativi che verranno rimossi solitamente dopo 2-3 giorni. Una buona formazione ed esperienza sul campo specifico della chirurgia plastica ed estetica rappresentano i requisiti di base che deve avere un medico che propone questi interventi. È inoltre auspicabile che il medico sia una persona di cui lei si fida, questo per garantire una collaborazione armonica che contribuirà pure alla buona riuscita dell’intervento. Per ottenere un buon risultato è anche importante che lei sia in chiaro sul risultato che immagina ottimale per il suo corpo. La buona comunicazione pre-operatoria e l’informazione dettagliata da parte del suo chirurgo plastico É indispensabile per questo intervento. Ricostruzione mammaria (ricostruzione del seno) Quando il trattamento del carcinoma del seno richiede l’asportazione chirurgica della ghiandola intera, può essere necessaria un’irradiazione o chemioterapia susseguente l’intervento a dipendenza del tipo di tumore e della sua dimensione. Al termine del trattamento per tumore il seno asportato può essere ricostruito tramite materiali provenienti dal corpo stesso o in alcuni casi con del materiale estraneo al corpo. Questi metodi servono a ridurre gli effetti e l’impatto psicologico che l’asportazione del seno può avere sulla persona, servendo a ricostituire almeno in parte la sensazione di ritrovarsi nel proprio corpo e a ricostituire l’armonia con il proprio corpo precedentemente modificato. Fa parte dei fini terapeutici nella ricostruzione del seno la ricostruzione della simmetria. In alcuni casi sarà anche necessario l’adattamento del seno controlaterale sano che potrà essere ridimensionato se molto grande o rassodato in caso di ptosi (seno cadente). Esistono svariate tecniche e principi differenti nella ricostruzione: - Ricostruzione tramite impianto o protesi: questa rappresenta l’intervento operatorio tecnicamente più semplice. In caso di predisposizione di una copertura delle parti molli sufficiente dopo l’intervento di asportazione del seno al di sotto di questi tessuti può essere introdotta una protesi che sarà posizionata al di sotto del muscolo pettorale o in rari casi direttamente sotto la pelle. In caso di una mancata presenza di tessuti il tessuto presente può essere dilatato tramite un espansore che può essere introdotto durante la prima operazione e progressivamente dilatato settimana per settimana. Questo cosiddetto expander consiste in un involucro di silicone che può essere riempito ripetutamente di soluzione idrosalina per 3-6 mesi dilatando la pelle e i tessuti sovrastanti. Successivamente l’expander sarà sostituito operativamente con una protesi al silicone. Nell’ambito di questo intervento o durante un intervento successivo può essere ricostruita l’areola e il capezzolo. - Ricostruzione del seno con tessuto autologo: ricostruendo il seno con del tessuto proveniente dallo stesso corpo può essere ricostruito il deficit di pelle come pure la forma del seno. In questo tipo di ricostruzione esistono diversi metodi. Verrà scelto in primo luogo il sito donatore del tessuto che può essere una parte del dorso che si trova sullo stesso lato del seno asportato (lembo di gran dorsale) o la parte inferiore dell’addome (lembo TRAM). In casi particolarmente problematici possono essere utilizzate anche altre parti del corpo. La ricostruzione con lembo miocutaneo trasverso del retto addominale (TRAM flap) permette di ricostruire il seno utilizzando uno dei due muscoli retti dell’addome congiuntamente ad una zona del pannicolo adiposo dell’addome. L’incisione cutanea verrà effettuata a forma di grande losanga e comprende prevalentemente la zona sottostante e circostante l’ombelico. In seguito viene mobilizzato uno dei due muscoli retti dell’addome e il lembo viene fatto passare al di sotto della pelle dell’addome superiore per arrivare nella zona ricevente dove verrà modellato e suturato. In alternativa la ricostruzione del seno può essere fatta con dei lembi cosiddetti liberi, ciò significa che i vasi sanguigni verranno rianastomotizzati nel luogo ricevente, la perfusione sanguigna viene quindi interrotta per poi essere ricostruita in un altro luogo. Non sempre sarà necessaria una riduzione del seno controlaterale per raggiungere una simmetria soddisfacente. La ricostruzione del capezzolo può essere effettuata dopo ca. 6 mesi dalla ricostruzione del seno con tessuto autologo. Per la ricostruzione dell’areola viene utilizzata della pelle prelevata a livello inguinale o perineale perché questa assomiglia maggiormente al colore e alla consistenza dell’areola precedente. Il capezzolo può essere ricostruito con un lembo locale o con altre tecniche. Questo ulteriore intervento rappresenta un gesto poco invasivo e in fin dei conti serve a ricostruire o a completare la ricostruzione della simmetria. Mastopessi (rassodamento dei seni) Con il passare del tempo e con la crescente età la forma del seno femminile cambia in modo naturale. La perdita di elasticità della pelle, l’influsso della forza di gravità e altri fattori come il cambiamento di peso, gravidanze e allattamento possono influenzare la forma e la consistenza del seno femminile. Il rassodamento del seno o mastopessia è una procedura che serve a riposizionare e riformare il seno rilasciatosi con il tempo. Nello stesso procedimento i capezzoli e le areole vengono spesso riposizionati in una posizione più elevata e giovanile. Talvolta è possibile, specie nel caso di seni piccoli, ad esempio in seguito alla perdita di volume dopo la gravidanza, eseguire ugualmente una mastopessia additiva e cioè un ingrandimento del seno. Il risultato desiderato può essere raggiunto tramite il posizionamento di protesi nel seno, che verranno introdotte nello stesso tempo operatorio. Con l’intervento può essere migliorata la forma, la consistenza e la dimensione del seno. Inoltre con questo tipo di procedura può essere corretta un’asimmetria preesistente. La capacità di allattare non viene in genere influenzata nel caso di rassodamento puro della mammella. Da considerare invece che ulteriori gravidanze possono di nuovo portare ad un rilassamento dei seni. Le cicatrici corrispondono a quelle della riduzione mammaria cioè del rimpicciolimento dei seni: questo significa che ci sarà una cicatrice che circonda tutta l’areola ed una cicatrice verticale che collega l’areola con il margine inferiore della mammella. A seconda della tecnica viene talvolta aggiunta a questa cicatrice verticale una cicatrice orizzontale a livello della piega cutanea inferiore al seno, così risulterà una cicatrice a è invertita o L. Prima di ogni intervento É necessaria un’informazione dettagliata degli eventuali rischi e delle modalità di terapia. Non esiti a chiedere al suo chirurgo plastico tutto ciò che desidera sapere. L’informazione dovrà avvenire in una o più consultazioni prima dell’intervento. Ginecomastia (seno maschile ingrandito) Con il termine di ginecomastia si definisce un ingrandimento troppo importante del seno maschile. Questo puo risultare da un ingrandimento della ghiandola mammaria (ginecomastia vera) o da un accumulo di grasso nella zona del seno maschile (pseudo ginecomastia). Talvolta si ritrovano le due componenti. Nel caso di pseudo ginecomastia è da considerare il peso corporeo generale. Talvolta la dimensione del seno può venir ridotta con la sola riduzione del peso corporeo generale. L’ingrandimento della ghiandola mammaria può avere diverse ragioni e prima di un intervento bisognerà escludere uno squilibrio ormonale che potrebbe essere all’origine di questa patologia. Il trattamento chirurgico consiste in una liposuzione che sarà effettuata in narcosi attraverso delle piccoli incisioni cutanee. Nel caso di ginecomastia vera la ghiandola sarà rimossa attraverso un’incisione effettuata sul margine inferiore dell’areola. In caso di ginecomastia mista potranno essere utilizzate entrambe le tecniche. Nel caso di dimensioni di seno molto importanti con un importante eccesso di pelle questo verrà rimosso. Ne risulteranno delle cicatrice più visibili. In casi estremi come dopo riduzione di peso massiccia può essere persino necessario ripiantare il capezzolo con l’areola come un innesto di pelle. In questi casi sarà necessaria la rimozione di una grande zona di pelle. Ventre Liposuzione/Liposcultura E’ una metodica messa a punto alla fine degli anni ’70 che consiste nel mobilizzare, rompere ed aspirare il grasso sottocutaneo introducendo una cannula di pochi millimetri di diametro attraverso un’ incisione della cute di 3 mm. Ciò che prima era semplice asportazione attualmente è diventato rimodellamento del tessuto adiposo fino alla forma desiderata; è quindi importante la disposizione armonica dello stesso grasso. Le cellule danneggiate durante l’intervento verranno in seguito riassorbite dal corpo. In caso di eccesso ponderale generalizzato si consiglia dapprima una riduzione del peso corporeo per minimizzare i rischi legati all’intervento e per raggiungere risultati migliori. La migliore indicazione per la Liposcultura sono gli accumuli localizzati di tessuto adiposo: culotte, fianchi, interno ginocchia, addome. Raramente si interviene anche su obesità più marcate se a distribuzione ginoide. Potranno essere ottenuti buoni risultati, soprattutto in relazione al fatto che gli adipociti rimossi non si riformano. L’intervento può essere eseguito in anestesia periferica o locale assistita, o anestesia generale a seconda dei casi. La metodica usuale prevede la preimbibizione dei tessuti da trattare con una soluzione idratante che facilita l’asportazione ed il modellamento del grasso. Il postoperatorio prevede l’utilizzo di un apposito collant elastocompressivo per almeno 30 giorni, i risultati definitivi sono visibili dopo circa quattro mesi dall’intervento. Questo testo non può dare l’insieme delle spiegazioni necessarie riguardo a questa patologia. Consigliamo di consultare il chirurgo specialista in chirurgia plastica per le importanti scelte e dettagli specifici ad ogni paziente. L’informazione seria e dettaglita è molto importante per ogni intervento di questo genere. Addominoplastica Particolarmente indicata per la correzione degli inestetismi addominali dopo perdita ponderale o gravidanza. In questi casi si può assistere alla formazione di un addome pendulo (o a grembiule), addome globoso (con adiposità localizzata) con o senza il rilassamento del tono dei muscoli retti dell’addome e uno stiramento delle parti di tessuto connettivo che si trovano tra i muscoli retti dell’addome. Questo intervento non sostituisce una cura dimagrante ma permette la correzione di accumuli di grasso localizzati in determinate zone dell’addome. Trova la sua indicazione anche nella riduzione della cute dopo un rilassamento come ad esempio una perdita di peso importante. A seconda del paziente e del reperto specifico possono venire effettuati interventi diversi e personalizzati: Liposuzione e liposcultura: con queste tecniche viene asportata o rimodellata una parte di grasso eccedente in alcune zone specifiche dell’addome. Miniaddominoplastica: con questa tecnica viene corretta unicamente la regione che circonda l’ombelico e la parte di addome che si trova nella vicinanza della zona pubica. Esistono varie modifiche di questo tipo di tecnica. Addominoplastica completa: tutta la zona cutanea dell’addome tra osso pubico e bordo costale inferiore viene rassodata, riposizionata e risuturata nella nuova posizione desiderata. Non di rado viene effettuato un riposizionamento della muscolatura addominale nello stesso tempo operatorio. La cicatrice scorre sopra il pelo pubico ed a seconda della necessità può essere estesa fino ai due fianchi. In casi estremi, in presenza di brutte cicatrici addominali o smagliature importanti, può essere necessario utilizzare pure un’incisione verticale nella zona mediana dell’addome. L’intervento viene effettuato in anestesia generale e sono necessari vari giorni di degenza ospedaliera a seconda del caso. Per 3-6 settimane dopo l’intervento É auspicabile portare una cintura elastica.Come per qualsiasi di questi interventi chirurgici sono possibili complicazioni e prima dell’intervento É assolutamente necessario discutere ed informarsi accuratamente presso un chirurgo plastico formato, non per ultimo anche per determinare e prendere in considerazione desideri specifici dei pazienti. Corpo e Gambe Rassodamento di braccia e cosce Incontriamo importanti eccessi di pelle a livello delle braccia e delle cosce nei casi importanti di riduzione ponderale e quando la pelle dilatata non presenta l’elasticità necessaria per riadattarsi al corpo diventato più fine. In questi casi può essere effettuata l’operazione di rassodamento nella quale vengono rimosse parti di pelle. Questi interventi possono essere associati all’intervento di liposuzione o liposcultura. Le incisioni cutanee vengono posizionate sulla parte interna delle braccia e delle cosce. L’apparizione di queste cicatrici e l’effetto di questa chirurgia dovranno essere adeguatamente ponderati. Prima di un intervento di questo tipo sarà indispensabile consultare un chirurgo plastico per un’informazione dettagliata e per una discussione delle eventuali complicazioni.

Chirurgia plastica, ricostruttiva ed esteticaMedici
Dr. med. Fallscheer Philipp

Dr. med. Fallscheer Philipp

Riva Antonio Caccia 1A, 6900 Lugano
Chirurgia plastica, ricostruttiva ed esteticaMedici
CHIRURGIA ESTETICA

DR. MED. PHILIPP FALLSCHEER Specialista svizzero FMH ed europeo EBOPRAS Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica Nessun viso assomiglia ad un altro. é l’espressione di un viso e la sua morfologia che riflette la sua vera bellezza e seduzione. La bellezza non è un fatto assoluto, il piacere a se stessi è il fattore principale dello stare bene. La chirurgia estetica deve soltanto restituire l’armonia di una personalità, sbarazzandola di ciò che intralcia. Le nostre tecniche sono rivolte a rispondere perfettamente a questa attesa. I pazienti in chirurgia estetica conoscono perfettamente il loro viso e corpo. Gli specialisti in questo campo della chirurgia devono privilegiare l’ascolto e rispondere alle loro attese, piuttosto che produrre stereotipi di perfezione morfologica, perfetti che siano. La chirurgia estetica non è obbligatoria, seppur talvolta consigliata quando il calcolo meticoloso dei rischi di un trattamento od intervento estetico non supera il beneficio evidente di una migliore qualità di vita. Il chirurgo contribuisce ad aiutare il paziente nella sua scelta indicando se un intervento è possibile, sensato, e se il risultato risponderà alle sue attese. In caso positivo si darà il massimo di sicurezza anche tramite un alto livello tecnico di personale ed attrezzatura specializzata. VISO Lifting facciale Nel processo di invecchiamento del viso si assiste non solo alla perdita di elasticità della pelle ma anche ad un movimento delle parti di tessuto più profonde. Per lo più il rilassamento della muscolatura mimica del viso porta ad una discesa della zona frontale, delle guance e del collo formando delle rughe. Per ottenere un risultato duraturo dopo l’intervento É spesso indispensabile trattare anche le zone di tessuto che si trovano al di sotto della pelle (SMAS) le zone indicate vengono quindi riposizionate e rassodate. La cute che ricopre questi tessuti può essere adattata in seguito senza tensioni e quindi senza dare effetti troppo artificiali. Le cicatrici verrano posizionate in zone dove esteticamente non appaiono come in pieghe cutanee o in zone ricoperte dai capelli. Per conservare l’aspetto naturale del viso il risultato non sarà un viso completamente privo di rughe. Si distinguono forme diverse di lifting facciale: Mini-lift: si effettua un mini-lift quando viene espletato soltanto un riposizionamento della parte cutanea. Facelift classico: qui si corregge il terzo medio del viso. Ciò comprende la zona della guancia dall’orecchio fino alla zona naso-labiale. L’intervento può essere allargato per comprendere anche la zona del mento e del collo. SMAS-Lift allargato (o anche Superexended-Face-Neck-Lift): in questi casi oltre al rassodamento della zona centrale del viso si agisce anche sulla zona inferiore del mento fino al collo e fino alla zona sovrastante la clavicola. Lifting frontale: in questo intervento, come nel caso del Facelift vengono riposizionati i tessuti sottostanti la pelle ricostruendo cos la dinamica del terzo superiore del viso. Le incisioni cutanee vengono posizionate all’interno o al margine dei capelli a seconda dell’indicazione. L’informazione dettagliata da parte del chirurgo plastico formato in questo tipo di chirurgia É assolutamente indispensabile prima dell’intervento. Questa comprenderà necessariamente una valutazione accurata dei rischi e benefici che saranno da soppesare prima di tale chirurgia. Lipofilling/Lipostruttura Per lipofilling si intende il trapianto di tessuto adiposo da una zona del corpo ad un’altra nello stesso paziente. Questo trattamento trasferendo tessuto autologo (ossia del paziente stesso) non è soggetto a reazioni di rigetto e consente di ottenere un effetto di riempimento naturale. Può essere utilizzato per colmare rughe e solchi, per aumentare il volume delle labbra, per correggere avvallamenti post-cicatriziali ecc. Il vantaggio di questa tecnica risiede nella natura dell’impianto che attecchisce. Si procede al prelievo di grasso (liposuzione) da un’area scelta in accordo con il/la paziente cercando di privilegiare il miglioramento del contorno corporeo. A livello della zona di prelievo viene effettuata una piccola incisione per consentire l’introduzione di una piccola cannula da aspirazione. Sarà in seguito separato dal liquido con la cosiddetta procedura di Coleman o per decantazione. Nella zona da infiltrare sarà sufficiente l’utilizzo di una siringa munita di un apposito ago, evitando la spiacevole evenienza di cicatrici visibili nel sito ricevente. Inizialmente la zona corretta appare leggermente arrossata e gonfia, ma dopo pochi giorni il gonfiore ed eventuali piccole ecchimosi scompaiono. Il risultato dipenderà dal tipo di grasso iniettato, dalla zona ricevente e da altri fattori legati al paziente Questo testo non può dare l’insieme delle spiegazioni necessarie riguardo a questo intervento. Consigliamo di consultare il chirurgo specialista per le importanti scelte e dettagli specifici ad ogni paziente. L’informazione preoperatoria seria e dettagliata e la discussione dei desideri del paziente sono fondamentali per questo e per qualsiasi intervento di chirurgia plastica. Naso Rinoplastica estetica/ Rinosettoplastica Il naso rappresenta una unità funzionale ed estetica molto importante situata al centro del viso per cui contribuisce all’aspetto e immagine della persona in modo rilevante. La rinoplastica consiste nel modellamento della forma del naso in sintonia con i desideri del paziente e l’armonia del volto. Il modellamento del setto nasale può essere associato nei casi in cui vi siano difficoltà respiratorie o deviazioni della piramide nasale. Non di rado l’estetica ed il funzionamento sono connessi. Di norma la rinosettoplastica è eseguita in anestesia generale. L’intervento può essere eseguito in anestesia locale nei casi particolari di intervento alla punta del naso. Si modifica il dorso del naso la cui struttura è costituita da osso e cartilagine. Per la punta vengono modellate le cartilagini. Nella deviazione del naso sarà necessario intervenire anche sul setto nasale. Non viene di norma modificata la superficie dermocutanea, che si adatterà alla nuova struttura di supporto modificata dal chirurgo. A volte è necessaria una plastica di ingrandimento o la correzione di insellament sul dorso nasale, secondari a traumi o ad interventi chirurgici precedenti. Le incisioni sono all’interno delle narici. In casi complessi può essere necessaria l’incisione cutanea a livello della columella (= struttura che separa le narici) in modo da poter ottenere comunque dei risultati ottimali. Alla fine dell’intervento vengono posizionati due piccoli tamponcini che sono rimossi dopo 24/48 ore. Al termine dell’intervento si procede alla medicazione con un gesso nasale o mascherina rigida che verrà rimossa dopo dieci giorni. Questo testo non può dare l’insieme delle spiegazioni necessarie riguardo a questa patologia. Consigliamo di consultare il chirurgo specialista in questi interventi per le importanti scelte e dettagli specifici ad ogni paziente. L’informazione preoperatoria seria e dettagliata e la discussione dei desideri del paziente sono fondamentali per questo e per qualsiasi intervento di chirurgia plastica. Occhi Blefaroplastica (plastica delle palpebre) La pelle che circonda l’occhio é particolarmente soffice e fine per cui é naturalmente sottoposta ad un processo di invecchiamento importante. Progressivamente si assiste ad un cambiamento delle palpebre che formano eccessi di pelle (dermatocalasi) o rughe. Sia sulla palpebra inferiore che superiore si visualizzano dei piccoli cuscinetti di grasso che, normalmente in gioventù trovandosi invisibili e attorno al bulbo oculare, con l’invecchiamento e per via della pelle più distesa diventano visibili e proeminenti. Per via della posizione centrale degli occhi nel viso appaiono ancora maggiori gli effetti dell’invecchiamento cutaneo. Inoltre la pelle rilassandosi fa talvolta sembrare l’occhio tutto ricoperto dalla palpebra in eccesso. Lo sguardo appare stanco. In casi estremi vi é una limitazione del campo visivo e quindi un impedimento funzionale. Attraverso la blefaroplastica la pelle in eccesso può essere rimossa unitamente agli accumuli di grasso sporgenti. Siccome gli occhi rappresentano un organo di comunicazione di centrale importanza dopo la plastica della palpebra appare un viso con espressione generalmente più giovane e fresca. Dopo la disinfezione accurata e l’anestesia generalmente locale vengono effettuate delle incisioni fini a livello della cute della palpebra superiore per quanto riguarda la blefaroplastica superiore, e direttamente sotto le ciglia per quanto riguarda la palpebra inferiore. In alcuni casi è utile prolungare il taglio lateralmente quando vi è un importante eccesso cutaneo o rughe importanti in questa zona. La pelle in eccesso e gli accumuli di grasso eccedenti vengono asportati o riposizionati. Talvolta è utile scegliere un’incisione cosiddetta congiuntivale in modo che non rimangano cicatrici a livello della palpebra inferiore. Alla fine dell’intervento la cute viene accuratamente suturata e ricoperta da appositi cerotti. A seconda del caso si sceglierà di procedere ad una plastica unicamente della palpebra superiore, unicamente della palpebra inferiore o entrambe. Generalmente non è necessaria una degenza ospedaliera e poche ore dopo l’intervento può rientrare al proprio domicilio con una medicazione raffreddante o con occhiali. L’asportazione dei fili viene effettuata dopo 4-5 giorni, la cicatrizzazione in questa zona è molto rapida per cui le permette di riprendere presto una vita sociale normale. Prima di ogni intervento di questo genere si rende necessaria l’informazione dettagliata e discussione approfondita con il chirurgo plastico. Non esiti a chiedere tutto ciò che desidera sapere e non esiti neppure a ricontattare il chirurgo per una seconda consultazione pre-operatoria per delucidazioni dettagliate. Orecchie Otoplastica (correzione di «orecchie a sventola») Corregge le deformazioni del padiglione auricolare. L’inestetismo più frequente è quello delle orecchie a sventola”. L’intervento si esegue generalmente in anestesia locale nell’adulto, in narcosi nel bambino. Può essere eseguito fin dall’età scolare. Consiste nel rimodellare la cartilagine dell’orecchio ripristinando la giusta distanza tra padiglione auricolare e cranio, nonché ricreando le pieghe naturali del padiglione stesso, in particolare la cosiddetta antelice. La cicatrice residua è poco visibile anche per la sua posizione retroauricolare. I punti di sutura della cute sono riassorbibili o vengono rimossi all’incirca dopo sette giorni, mentre punti di fissazione sulla cartilagine sono generalmente permananenti. Per la prima settimana dopo l’intervento è generalmente necessaria una medicazione modellante e lievemente compressiva. In seguito va portata una fascia elastica per altre 3-5 settimane giorno e notte. L’intervento deve essere evitato prima dei 4 anni di età mentre è consigliato ancora in fase prescolastica. Non è necessaria alcuna degenza. Questo testo non può dare l’insieme delle spiegazioni necessarie riguardo a questa patologia. Consigliamo di consultare lo specialista in chirurgia plastica per le importanti scelte e dettagli specifici ad ogni paziente. L’informazione preoperatoria seria e dettagliata è fondamentale per questo come per qualsiasi intervento. Bocca Medicina Estetica Botox® /Vistabel®: La tossina botulinica di tipo A è un rilassante muscolare che agisce bloccando la trasmissione nervosa inducendo quindi paralisi muscolare. In seguito a diversi studi è stata formulata una preparazione in grado di dare una paralisi localizzata della muscolatura che provoca come naturale conseguenza il rilassamento delle rughe al di sopra di tale muscolo. Questo trattamento è particolarmente indicato alle rughe della regione frontale e tra le sopracciglia, ma può essere ben utilizzato in altre localizzazioni ed anche per indicazioni non estetiche (sudorazione ascellare esagerata, contratture,...) Il trattamento viene effettuato ambulatoriamente mediante iniezioni intramuscolari di un quantitativo prestabilito per regione, dopo adeguata disinfezione della cute. Gli effetti si vedono dopo circa tre giorni e hanno una durata variabile tra 3 a 9 mesi. Filler: Questo termine indica tutti i materiali che possono essere utilizzati a scopo riempitivo. Nel caso delle rughe facciali possono essere utilizzati per risollevare la ruga, nel caso delle labbra possono essere utilizzati per aumentarne il volume e la proiezione, o per risollevare le rughe periorali od entrambi. Sono disponibili molteplici materiali per questo tipo di trattamento; si possono distinguere i filler in riassorbibili come il collagene e l’ acido ialuronico ( Restylane, Juvéderm, Téosyal, ecc.) o non riassorbibili (aquamid,polyacrilamide). Le iniezioni con materiali non riassorbibili sono sconsigliate dalla Società di Chirurgia Plastica Svizzera. Nella pratica moderna della medicina estetica utilizziamo filler riassorbibili di natura sintetica perché non necessitano di alcun test di sensibilità come quelli di natura animale. Sono trattamenti poco invasivi che danno grande soddisfazione se c’è la giusta indicazione. Non possono infatti essere consigliati in sostituzione di interventi più importanti, quale il lifting, che è nato e si è sviluppato per risolvere situazioni più importanti. I filler danno ottimi risultati sulle rughe periorali, sui solchi nasogenieni e le rughe geniene, sulle rughe e sui solchi commissurali, ecc. Possono essere fatti anche durante la pausa del pranzo dal lavoro perché non lasciano alcuna traccia visibile del trattamento se non, raramente, il segno della punturina che sparisce nel giro di poche ore. Iperidrosi Ascellare: La sudorazione ascellare eccessiva pio essere temporaneamente curata con l’aiuto della tossina botulinica. L’effetto avra una durata di circa 9 mesi. Petto Mastoplastica additiva (ingrandimento del seno) Forma e dimensione del seno rappresentano per molte donne non solo una parte importante della propria forma corporea ma influenzano, specie nei nostri tempi fortemente influenzati dai media, una certa sicurezza a livello sia privato che professionale. Non di raro le donne soffrono a causa di seni troppo piccoli in relazione all’aspetto generale del corpo. La predisposizione e la dimensione del seno piccolo sono per lo più genetiche. La mastoplastica additiva rappresenta una buona possibilità per adeguare in modo armonico il seno considerato troppo piccolo rispetto all’immagine corporea generale. A dipendenza della silhouette individuale saranno prese in considerazione dal medico aspettative di vario tipo. In caso di desiderio di un ingrandimento estremo il chirurgo non può e non deve rispondere ad ogni desiderio illimitatamente. Oltre alla ipoplasia mammaria giovanile (congenitale) spesso si riscontra pure il desiderio di un cambiamento della forma del seno in donne che hanno terminato una gravidanza e/o eventualmente un periodo di allattamento prolungato. Dopo questi avvenimenti si può assistere ad una cosiddetta atrofia involutiva della ghiandola del seno. In questi casi vi É solitamente un rilassamento della pelle precedentemente dilatata durante la gravidanza o la fase di allattamento. Ne risulta l’impressione di un seno cadente e meno turgido. Di regola possono essere ottenuti ottimi risultati tramite il riadattamento del volume per mezzo dell’impianto di una protesi. Nei casi di rilassamento marcato della pelle talvolta É necessario anche un rassodamento (mastopessia) per ottenere un risultato ottimale. Nei casi di asimmetria marcata dei seni la mastopessia additiva rappresenta uno dei mezzi possibili per migliorare la forma corporea. Esistono altri metodi per migliorare ulteriormente la forma dei seni, questi comportano talvolta ulteriori cicatrici. Tutte le protesi mammarie sono costituite da un involucro di silicone, il contenuto della stessa può invece variare: attualmente vengono utlizzate protesi contenenti un gel coesivo di silicone o soluzione fisiologica di acqua salina. Esistono svariate dimensioni e forme. Le protesi più utilizzate sono quelle contenenti il silicone, data la loro migliore consistenza e forma. L’evoluzione dei materiali negli ultimi anni ha permesso di ridurre al minimo i rischi legati a questo tipo di materiale (il gel coesivo rende quasi impossibile una fuoriuscita di materiale nei tessuti), anche la varietà di forme delle protesi oggi disponibili permettono dei risultati piu anatomici, naturali e persistenti nel tempo. Le protesi contenenti acqua salina contengono una soluzione fisiologica molto simile alla composizione dei liquidi del corpo umano. Spesso questo liquido viene introdotto nella protesi soltanto durante l’intervento. Il vantaggio di queste protesi consiste nella possibilità di riassorbimento completo del contenuto in caso di rottura di protesi. Lo svantaggio consiste nella consistenza meno naturale del risultato e la minore durata. La scelta del metodo di mastopessia additiva che sarà utilizzato nel suo caso dipenderà dalla situazione anatomica, dalle sue aspettative e dalle raccomandazioni del chirurgo plastico. L’incisione cutanea varia tra 4-7 cm di lunghezza e si troverà nel solco sottomammario o sul margine dell’areola o in alcuni casi a livello dell’ascella. Sarà comunque posizionata in modo da apparire il meno possibile. Attraverso questa incisione viene preparata la zona dove la protesi sarà più tardi posizionata: questo può essere direttamente dietro la ghiandola mammaria o dietro il muscolo pettorale a dipendenza dell’indicazione. Prima di richiudere la cute vengono introdotti dei drenaggi che permettono di aspirare sangue o siero durante la fase post-operatoria (resteranno in posizione per ca. 24 ore), una medicazione rigida fisserà la posizione delle protesi comprimendo leggermente la zona operatoria. Se l’intervento viene effettuato da un chirurgo plastico qualificato le complicazioni sono rare e solitamente non interferiscono con un risultato duraturo e soddisfacente. Ciò nonostante per questo come per qualsiasi intervento esistono rischi generali come pure rischi specifici. Per questo motivo É indispensabile l’informazione dettagliata e la discussione pre-operatoria con un chirurgo plastico competente. Visto nel suo insieme questo intervento di mastoplastica additiva É legato a poche complicazioni e ad un alto grado di efficenza e sicurezza. Riduzione mammaria (riduzione del seno) Alcune donne hanno per natura dei seni molto grandi in relazione all’insieme del loro corpo. A causa di dimensione e peso di questi seni le donne possono essere limitate nella mobilità ed in certe attività sportive. A seguito di seni troppo grandi possono nascere disturbi alla postura, dolori alle spalle, alla nuca e alla testa. Questo può comportare un peso psicologico non indifferente. É possibile che il suo medico le chieda di effettuare una mammografia prima dell’intervento per escludere noduli già esistente a livello dei seni. Questo dipenderà dalla sua età e dal rischio famigliare. La riduzione chirurgica dei seni comporta una rimozione parziale della ghiandola mammaria, di grasso e di pelle. In questo intervento il volume viene ridotto, il seno diventa più leggero e sodo e, a dipendenza del caso, anche più proeminente. Solitamente viene anche ridotta la dimensione dell’areola. Attraverso questo intervento asimmetrie maggiori tra i due seni possono pure essere corrette. Le cicatrici risultanti scorrono attorno a tutta l’areola e, a dipendenza del metodo operatorio scelto, nella zona inferiore del seno o solamente verticalmente dall’areola, o anche nel solco sottomammario (come una l’invertita). La scelta del metodo dipende da età, fattore di rischio, dimensione e forma del seno come pure dalla forma del seno e dalle cicatrici desiderate. Da considerare anche l’esperienza del singolo chirurgo operatore e l’abitudine che egli ha ad eseguire questo tipo di intervento per la scelta del metodo. Alla fine dell’intervento svoltosi in narcosi viene applicata una medicazione con bendaggio o con l’aiuto di un reggiseno apposito per minimizzare il rischio di rigonfiamento post-operatorio. Saranno posizionati dei drenaggi aspirativi che verranno rimossi solitamente dopo 2-3 giorni. Una buona formazione ed esperienza sul campo specifico della chirurgia plastica ed estetica rappresentano i requisiti di base che deve avere un medico che propone questi interventi. È inoltre auspicabile che il medico sia una persona di cui lei si fida, questo per garantire una collaborazione armonica che contribuirà pure alla buona riuscita dell’intervento. Per ottenere un buon risultato è anche importante che lei sia in chiaro sul risultato che immagina ottimale per il suo corpo. La buona comunicazione pre-operatoria e l’informazione dettagliata da parte del suo chirurgo plastico É indispensabile per questo intervento. Ricostruzione mammaria (ricostruzione del seno) Quando il trattamento del carcinoma del seno richiede l’asportazione chirurgica della ghiandola intera, può essere necessaria un’irradiazione o chemioterapia susseguente l’intervento a dipendenza del tipo di tumore e della sua dimensione. Al termine del trattamento per tumore il seno asportato può essere ricostruito tramite materiali provenienti dal corpo stesso o in alcuni casi con del materiale estraneo al corpo. Questi metodi servono a ridurre gli effetti e l’impatto psicologico che l’asportazione del seno può avere sulla persona, servendo a ricostituire almeno in parte la sensazione di ritrovarsi nel proprio corpo e a ricostituire l’armonia con il proprio corpo precedentemente modificato. Fa parte dei fini terapeutici nella ricostruzione del seno la ricostruzione della simmetria. In alcuni casi sarà anche necessario l’adattamento del seno controlaterale sano che potrà essere ridimensionato se molto grande o rassodato in caso di ptosi (seno cadente). Esistono svariate tecniche e principi differenti nella ricostruzione: - Ricostruzione tramite impianto o protesi: questa rappresenta l’intervento operatorio tecnicamente più semplice. In caso di predisposizione di una copertura delle parti molli sufficiente dopo l’intervento di asportazione del seno al di sotto di questi tessuti può essere introdotta una protesi che sarà posizionata al di sotto del muscolo pettorale o in rari casi direttamente sotto la pelle. In caso di una mancata presenza di tessuti il tessuto presente può essere dilatato tramite un espansore che può essere introdotto durante la prima operazione e progressivamente dilatato settimana per settimana. Questo cosiddetto expander consiste in un involucro di silicone che può essere riempito ripetutamente di soluzione idrosalina per 3-6 mesi dilatando la pelle e i tessuti sovrastanti. Successivamente l’expander sarà sostituito operativamente con una protesi al silicone. Nell’ambito di questo intervento o durante un intervento successivo può essere ricostruita l’areola e il capezzolo. - Ricostruzione del seno con tessuto autologo: ricostruendo il seno con del tessuto proveniente dallo stesso corpo può essere ricostruito il deficit di pelle come pure la forma del seno. In questo tipo di ricostruzione esistono diversi metodi. Verrà scelto in primo luogo il sito donatore del tessuto che può essere una parte del dorso che si trova sullo stesso lato del seno asportato (lembo di gran dorsale) o la parte inferiore dell’addome (lembo TRAM). In casi particolarmente problematici possono essere utilizzate anche altre parti del corpo. La ricostruzione con lembo miocutaneo trasverso del retto addominale (TRAM flap) permette di ricostruire il seno utilizzando uno dei due muscoli retti dell’addome congiuntamente ad una zona del pannicolo adiposo dell’addome. L’incisione cutanea verrà effettuata a forma di grande losanga e comprende prevalentemente la zona sottostante e circostante l’ombelico. In seguito viene mobilizzato uno dei due muscoli retti dell’addome e il lembo viene fatto passare al di sotto della pelle dell’addome superiore per arrivare nella zona ricevente dove verrà modellato e suturato. In alternativa la ricostruzione del seno può essere fatta con dei lembi cosiddetti liberi, ciò significa che i vasi sanguigni verranno rianastomotizzati nel luogo ricevente, la perfusione sanguigna viene quindi interrotta per poi essere ricostruita in un altro luogo. Non sempre sarà necessaria una riduzione del seno controlaterale per raggiungere una simmetria soddisfacente. La ricostruzione del capezzolo può essere effettuata dopo ca. 6 mesi dalla ricostruzione del seno con tessuto autologo. Per la ricostruzione dell’areola viene utilizzata della pelle prelevata a livello inguinale o perineale perché questa assomiglia maggiormente al colore e alla consistenza dell’areola precedente. Il capezzolo può essere ricostruito con un lembo locale o con altre tecniche. Questo ulteriore intervento rappresenta un gesto poco invasivo e in fin dei conti serve a ricostruire o a completare la ricostruzione della simmetria. Mastopessi (rassodamento dei seni) Con il passare del tempo e con la crescente età la forma del seno femminile cambia in modo naturale. La perdita di elasticità della pelle, l’influsso della forza di gravità e altri fattori come il cambiamento di peso, gravidanze e allattamento possono influenzare la forma e la consistenza del seno femminile. Il rassodamento del seno o mastopessia è una procedura che serve a riposizionare e riformare il seno rilasciatosi con il tempo. Nello stesso procedimento i capezzoli e le areole vengono spesso riposizionati in una posizione più elevata e giovanile. Talvolta è possibile, specie nel caso di seni piccoli, ad esempio in seguito alla perdita di volume dopo la gravidanza, eseguire ugualmente una mastopessia additiva e cioè un ingrandimento del seno. Il risultato desiderato può essere raggiunto tramite il posizionamento di protesi nel seno, che verranno introdotte nello stesso tempo operatorio. Con l’intervento può essere migliorata la forma, la consistenza e la dimensione del seno. Inoltre con questo tipo di procedura può essere corretta un’asimmetria preesistente. La capacità di allattare non viene in genere influenzata nel caso di rassodamento puro della mammella. Da considerare invece che ulteriori gravidanze possono di nuovo portare ad un rilassamento dei seni. Le cicatrici corrispondono a quelle della riduzione mammaria cioè del rimpicciolimento dei seni: questo significa che ci sarà una cicatrice che circonda tutta l’areola ed una cicatrice verticale che collega l’areola con il margine inferiore della mammella. A seconda della tecnica viene talvolta aggiunta a questa cicatrice verticale una cicatrice orizzontale a livello della piega cutanea inferiore al seno, così risulterà una cicatrice a è invertita o L. Prima di ogni intervento É necessaria un’informazione dettagliata degli eventuali rischi e delle modalità di terapia. Non esiti a chiedere al suo chirurgo plastico tutto ciò che desidera sapere. L’informazione dovrà avvenire in una o più consultazioni prima dell’intervento. Ginecomastia (seno maschile ingrandito) Con il termine di ginecomastia si definisce un ingrandimento troppo importante del seno maschile. Questo puo risultare da un ingrandimento della ghiandola mammaria (ginecomastia vera) o da un accumulo di grasso nella zona del seno maschile (pseudo ginecomastia). Talvolta si ritrovano le due componenti. Nel caso di pseudo ginecomastia è da considerare il peso corporeo generale. Talvolta la dimensione del seno può venir ridotta con la sola riduzione del peso corporeo generale. L’ingrandimento della ghiandola mammaria può avere diverse ragioni e prima di un intervento bisognerà escludere uno squilibrio ormonale che potrebbe essere all’origine di questa patologia. Il trattamento chirurgico consiste in una liposuzione che sarà effettuata in narcosi attraverso delle piccoli incisioni cutanee. Nel caso di ginecomastia vera la ghiandola sarà rimossa attraverso un’incisione effettuata sul margine inferiore dell’areola. In caso di ginecomastia mista potranno essere utilizzate entrambe le tecniche. Nel caso di dimensioni di seno molto importanti con un importante eccesso di pelle questo verrà rimosso. Ne risulteranno delle cicatrice più visibili. In casi estremi come dopo riduzione di peso massiccia può essere persino necessario ripiantare il capezzolo con l’areola come un innesto di pelle. In questi casi sarà necessaria la rimozione di una grande zona di pelle. Ventre Liposuzione/Liposcultura E’ una metodica messa a punto alla fine degli anni ’70 che consiste nel mobilizzare, rompere ed aspirare il grasso sottocutaneo introducendo una cannula di pochi millimetri di diametro attraverso un’ incisione della cute di 3 mm. Ciò che prima era semplice asportazione attualmente è diventato rimodellamento del tessuto adiposo fino alla forma desiderata; è quindi importante la disposizione armonica dello stesso grasso. Le cellule danneggiate durante l’intervento verranno in seguito riassorbite dal corpo. In caso di eccesso ponderale generalizzato si consiglia dapprima una riduzione del peso corporeo per minimizzare i rischi legati all’intervento e per raggiungere risultati migliori. La migliore indicazione per la Liposcultura sono gli accumuli localizzati di tessuto adiposo: culotte, fianchi, interno ginocchia, addome. Raramente si interviene anche su obesità più marcate se a distribuzione ginoide. Potranno essere ottenuti buoni risultati, soprattutto in relazione al fatto che gli adipociti rimossi non si riformano. L’intervento può essere eseguito in anestesia periferica o locale assistita, o anestesia generale a seconda dei casi. La metodica usuale prevede la preimbibizione dei tessuti da trattare con una soluzione idratante che facilita l’asportazione ed il modellamento del grasso. Il postoperatorio prevede l’utilizzo di un apposito collant elastocompressivo per almeno 30 giorni, i risultati definitivi sono visibili dopo circa quattro mesi dall’intervento. Questo testo non può dare l’insieme delle spiegazioni necessarie riguardo a questa patologia. Consigliamo di consultare il chirurgo specialista in chirurgia plastica per le importanti scelte e dettagli specifici ad ogni paziente. L’informazione seria e dettaglita è molto importante per ogni intervento di questo genere. Addominoplastica Particolarmente indicata per la correzione degli inestetismi addominali dopo perdita ponderale o gravidanza. In questi casi si può assistere alla formazione di un addome pendulo (o a grembiule), addome globoso (con adiposità localizzata) con o senza il rilassamento del tono dei muscoli retti dell’addome e uno stiramento delle parti di tessuto connettivo che si trovano tra i muscoli retti dell’addome. Questo intervento non sostituisce una cura dimagrante ma permette la correzione di accumuli di grasso localizzati in determinate zone dell’addome. Trova la sua indicazione anche nella riduzione della cute dopo un rilassamento come ad esempio una perdita di peso importante. A seconda del paziente e del reperto specifico possono venire effettuati interventi diversi e personalizzati: Liposuzione e liposcultura: con queste tecniche viene asportata o rimodellata una parte di grasso eccedente in alcune zone specifiche dell’addome. Miniaddominoplastica: con questa tecnica viene corretta unicamente la regione che circonda l’ombelico e la parte di addome che si trova nella vicinanza della zona pubica. Esistono varie modifiche di questo tipo di tecnica. Addominoplastica completa: tutta la zona cutanea dell’addome tra osso pubico e bordo costale inferiore viene rassodata, riposizionata e risuturata nella nuova posizione desiderata. Non di rado viene effettuato un riposizionamento della muscolatura addominale nello stesso tempo operatorio. La cicatrice scorre sopra il pelo pubico ed a seconda della necessità può essere estesa fino ai due fianchi. In casi estremi, in presenza di brutte cicatrici addominali o smagliature importanti, può essere necessario utilizzare pure un’incisione verticale nella zona mediana dell’addome. L’intervento viene effettuato in anestesia generale e sono necessari vari giorni di degenza ospedaliera a seconda del caso. Per 3-6 settimane dopo l’intervento É auspicabile portare una cintura elastica.Come per qualsiasi di questi interventi chirurgici sono possibili complicazioni e prima dell’intervento É assolutamente necessario discutere ed informarsi accuratamente presso un chirurgo plastico formato, non per ultimo anche per determinare e prendere in considerazione desideri specifici dei pazienti. Corpo e Gambe Rassodamento di braccia e cosce Incontriamo importanti eccessi di pelle a livello delle braccia e delle cosce nei casi importanti di riduzione ponderale e quando la pelle dilatata non presenta l’elasticità necessaria per riadattarsi al corpo diventato più fine. In questi casi può essere effettuata l’operazione di rassodamento nella quale vengono rimosse parti di pelle. Questi interventi possono essere associati all’intervento di liposuzione o liposcultura. Le incisioni cutanee vengono posizionate sulla parte interna delle braccia e delle cosce. L’apparizione di queste cicatrici e l’effetto di questa chirurgia dovranno essere adeguatamente ponderati. Prima di un intervento di questo tipo sarà indispensabile consultare un chirurgo plastico per un’informazione dettagliata e per una discussione delle eventuali complicazioni.

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MiniCentro

Valutazione 5 di 5 stelle su una valutazione

MiniCentro

6916 Grancia

L'asilo Nido "Mini Centro" è un servizio socio educativo rivolto ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni di età circa, che necessitano di un collocamento diurno al di fuori della famiglia per motivazioni diverse: necessità di lavoro di entrambi i genitori, famiglie monoparentali, bisogni particolari del bambino che va inserito in una collettività di suoi coetanei. Su richiesta vengono accolti anche bambini di 4/5 anni, se per svariati motivi, non vengono subito inseriti nella scuola dell'infanzia. La struttura è autorizzata dalla Lfam, è aperta circa 240 giorni all'anno e può accogliere 20 bambini della regione. L' ente è aconfessionale e apolitico. I principi fondamentali ai quali si ispira il progetto educativo - pedagogico del nido sono: • l'attenzione al bambino ed il rispetto dei ritmi individuali di crescita • il riconoscimento dei bisogni e delle risorse del bambino • il dialogo costante tra la famiglia ed il personale educativo • l'offerta di un ambiente sicuro, nel quale il bambino può sperimentare, esprimersi, orientarsi, sviluppare l'autonomia e le relazioni socio-affettive Stanza dei piccoli (dai 3 ai 12 mesi) Lo spazio è suddiviso in due locali. Una cameretta con lettini e materassi singoli, “la stanza della nanna”. Uno spazio, dove in un angolo vi è il fasciatoio per il cambio con armadietti personalizzati, un angolo morbido, per i più piccoli, una scrivania per gli adulti, un armadietto con i giochi Stanza da gioco . È suddivisa in vari angoli. L’angolo casina dove il bambino ha la possibilità di sperimentare il gioco simbolico della casa (stirare, cucinare, bambole, passeggini ecc...), un angolo lettura con cuscini e libri dove il bambino può sedersi a sfogliarli e a guardarli, l’angolo del gioco delle macchinine e garage, l'angolo dei travestimenti e l'angolo delle costruzioni. Stanza del movimento e del sonno Vi sono parecchi materiali da gioco, una mansola con radio e CD, i materassini per il sonno e una cassettiera contenente lenzuola e copertine. Durante la giornata si utilizzano vari materiali come palloni, foulards, corde, cerchi ecc. In questo locale viene privilegiata l’attività motoria dando così la possibilità ai bambini di compiere un percorso saliscendi, correre, saltare, ballare al ritmo della musica ecc. Questo locale viene usato anche per la siesta e ogni bambino dispone di un materassino e biancheria da letto contrassegnata. Sala da pranzo Vi é un armadietto contenente l’occorrente per i pranzi (stoviglie, bavaglini,...). Un armadio con piccoli divisori contenente tutti i materiali neccessari per le attività ludiche e creative e giochi a tavolino. Una lavagna, tavoli e seggioline a misura di bambino. In questo locale si svolgono gli spuntini, i pranzi, le merende, giochi al tavolo e attività manuali. Il bagno Vi é un fasciatoio, armadietti con cestini per il cambio di vestiti e pannolini (individuali), tre lavelli con specchio e una mensola porta bicchieri per spazzolini da denti. Due gabinetti, uno a misura di bambino che permette loro di essere indipendenti. Una macchina da lavare. Un piccolo ripostiglio per prodotti e materiali di pulizia. Una farmacia. Nella sala da bagno i bambini hanno la possibilità di giocare con l’acqua. Cucina La cucina è completamente equipaggiata per la preparazione di tutti i pasti serviti ai bambini. Gli elettrodomestici e gli strumenti più all'avanguardia permettono alla cuoca di preparare cibi freschi e genuini . Ogni anno la nostra cucina viene esaminata dall'autorità cantonale competente in materia di sanità alimentare. Terrazza La nostra terrazza misura 60m2, 50 dei quali sono coperti e quindi agibili con qualsiasi tempo. Lo spazio è diviso in due zone, una è specialmente concepita per i bebè, mentre la seconda è più adatta ai bambini più grandi. In estate i bambini possono approfittare della piscina installata in terrazza: in inverno la stessa piscina è riempita di palline colorate e può quindi essere sfruttata in tutte le stagioni. In terrazza si trovano diversi giochi adatti ai bambini. Le attività proposte sono formulate sia individulmente sia a piccoli gruppi, tenendo conto della motivazione di ognuno e nel rispetto dei loro ritmi individuali.Vengono proposte attività ludiche, creative, espressive e musicali. In particolare: Il gioco libero in terrazza E’ un momento di condivisione dove a volte i bambini imparano a stare con gli altri, più piccoli o più grandi. Il materiale informe... ...come la sabbia, l'acqua , la farinetta, la schiuma da barba , la pasta di sale, i travasi , la plastilina ... segna una tappa veramente importante nella evoluzione della creatività del bambino; con questi elementi egli ha la possibilità di creare ciò che prima non esisteva. Queste attività appagano molte esigenze del bambino dal punto di vista cognitivo, motorio ed espressivo. Le attività grafico pittorica Dipingere per i bambini è un gioco naturale, è un'occasione per esprimersi liberamente. Le piccole attività di cucina Biscotti, torte, pizza, macedonia, ... I "collages" Canti e musica Ai giochi cantati e ai canti dedichiamo un momento ogni giorno, dando a questa attività un tempo e un luogo che favoriscono l'attenzione dei bambini, il senso di protezione, la quiete. La lettura e i racconti Il gioco simbolico Il bambino sviluppa una crescente capacità di usare la fantasia e la parola per imitare ciò che ha osservato. Le passeggiate e le uscite al parco giochi

Asilo nidoAccoglienza per l'Infanzia
MiniCentro

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Asilo nidoAccoglienza per l'Infanzia

L'asilo Nido "Mini Centro" è un servizio socio educativo rivolto ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni di età circa, che necessitano di un collocamento diurno al di fuori della famiglia per motivazioni diverse: necessità di lavoro di entrambi i genitori, famiglie monoparentali, bisogni particolari del bambino che va inserito in una collettività di suoi coetanei. Su richiesta vengono accolti anche bambini di 4/5 anni, se per svariati motivi, non vengono subito inseriti nella scuola dell'infanzia. La struttura è autorizzata dalla Lfam, è aperta circa 240 giorni all'anno e può accogliere 20 bambini della regione. L' ente è aconfessionale e apolitico. I principi fondamentali ai quali si ispira il progetto educativo - pedagogico del nido sono: • l'attenzione al bambino ed il rispetto dei ritmi individuali di crescita • il riconoscimento dei bisogni e delle risorse del bambino • il dialogo costante tra la famiglia ed il personale educativo • l'offerta di un ambiente sicuro, nel quale il bambino può sperimentare, esprimersi, orientarsi, sviluppare l'autonomia e le relazioni socio-affettive Stanza dei piccoli (dai 3 ai 12 mesi) Lo spazio è suddiviso in due locali. Una cameretta con lettini e materassi singoli, “la stanza della nanna”. Uno spazio, dove in un angolo vi è il fasciatoio per il cambio con armadietti personalizzati, un angolo morbido, per i più piccoli, una scrivania per gli adulti, un armadietto con i giochi Stanza da gioco . È suddivisa in vari angoli. L’angolo casina dove il bambino ha la possibilità di sperimentare il gioco simbolico della casa (stirare, cucinare, bambole, passeggini ecc...), un angolo lettura con cuscini e libri dove il bambino può sedersi a sfogliarli e a guardarli, l’angolo del gioco delle macchinine e garage, l'angolo dei travestimenti e l'angolo delle costruzioni. Stanza del movimento e del sonno Vi sono parecchi materiali da gioco, una mansola con radio e CD, i materassini per il sonno e una cassettiera contenente lenzuola e copertine. Durante la giornata si utilizzano vari materiali come palloni, foulards, corde, cerchi ecc. In questo locale viene privilegiata l’attività motoria dando così la possibilità ai bambini di compiere un percorso saliscendi, correre, saltare, ballare al ritmo della musica ecc. Questo locale viene usato anche per la siesta e ogni bambino dispone di un materassino e biancheria da letto contrassegnata. Sala da pranzo Vi é un armadietto contenente l’occorrente per i pranzi (stoviglie, bavaglini,...). Un armadio con piccoli divisori contenente tutti i materiali neccessari per le attività ludiche e creative e giochi a tavolino. Una lavagna, tavoli e seggioline a misura di bambino. In questo locale si svolgono gli spuntini, i pranzi, le merende, giochi al tavolo e attività manuali. Il bagno Vi é un fasciatoio, armadietti con cestini per il cambio di vestiti e pannolini (individuali), tre lavelli con specchio e una mensola porta bicchieri per spazzolini da denti. Due gabinetti, uno a misura di bambino che permette loro di essere indipendenti. Una macchina da lavare. Un piccolo ripostiglio per prodotti e materiali di pulizia. Una farmacia. Nella sala da bagno i bambini hanno la possibilità di giocare con l’acqua. Cucina La cucina è completamente equipaggiata per la preparazione di tutti i pasti serviti ai bambini. Gli elettrodomestici e gli strumenti più all'avanguardia permettono alla cuoca di preparare cibi freschi e genuini . Ogni anno la nostra cucina viene esaminata dall'autorità cantonale competente in materia di sanità alimentare. Terrazza La nostra terrazza misura 60m2, 50 dei quali sono coperti e quindi agibili con qualsiasi tempo. Lo spazio è diviso in due zone, una è specialmente concepita per i bebè, mentre la seconda è più adatta ai bambini più grandi. In estate i bambini possono approfittare della piscina installata in terrazza: in inverno la stessa piscina è riempita di palline colorate e può quindi essere sfruttata in tutte le stagioni. In terrazza si trovano diversi giochi adatti ai bambini. Le attività proposte sono formulate sia individulmente sia a piccoli gruppi, tenendo conto della motivazione di ognuno e nel rispetto dei loro ritmi individuali.Vengono proposte attività ludiche, creative, espressive e musicali. In particolare: Il gioco libero in terrazza E’ un momento di condivisione dove a volte i bambini imparano a stare con gli altri, più piccoli o più grandi. Il materiale informe... ...come la sabbia, l'acqua , la farinetta, la schiuma da barba , la pasta di sale, i travasi , la plastilina ... segna una tappa veramente importante nella evoluzione della creatività del bambino; con questi elementi egli ha la possibilità di creare ciò che prima non esisteva. Queste attività appagano molte esigenze del bambino dal punto di vista cognitivo, motorio ed espressivo. Le attività grafico pittorica Dipingere per i bambini è un gioco naturale, è un'occasione per esprimersi liberamente. Le piccole attività di cucina Biscotti, torte, pizza, macedonia, ... I "collages" Canti e musica Ai giochi cantati e ai canti dedichiamo un momento ogni giorno, dando a questa attività un tempo e un luogo che favoriscono l'attenzione dei bambini, il senso di protezione, la quiete. La lettura e i racconti Il gioco simbolico Il bambino sviluppa una crescente capacità di usare la fantasia e la parola per imitare ciò che ha osservato. Le passeggiate e le uscite al parco giochi

Valutazione 5 di 5 stelle su una valutazione

 Chiuso fino a domani alle 07:30
Ospedale Regionale di Lugano, Civico - EOC

Valutazione 3,5 di 5 stelle su 19 valutazioni

Ospedale Regionale di Lugano, Civico - EOC

Via Tesserete 46, 6900 Lugano

L’ Ospedale Regionale di Lugano è un ospedale pubblico polispecialistico dotato di moderne infrastrutture e di una tecnologia medica all’avanguardia. Situato nella regione meridionale della Svizzera italiana, all’interno dell’Ospedale Regionale di Lugano esiste un orientamento di specializzazione diverso e complementare: il Civico maggiormente attrezzato per rispondere efficacemente alle patologie più gravi ed urgenti, e l’Italiano orientato verso una chirurgia e una medicina di corta degenza e ambulatoriale. L’ospedale ha il compito di assicurare al distretto di Lugano l’assistenza ospedaliera di base e una serie di servizi specialistici di dimensione regionale e cantonale. I servizi sanitari offerti sono complementari a quelli prestati dagli altri istituti che compongono l’ospedale multisito EOC, garantendo così uno dei tratti distintivi dell’Ente Ospedaliero Cantonale: un approccio multidisciplinare e una presa in carico del paziente globale. L’Ospedale Regionale di Lugano è quindi, come tutte le altre strutture sanitarie che compongono l’ospedale multisito EOC, un punto di accesso non solo al singolo istituto, bensì all’intera struttura ospedaliera dell’EOC e alle specializzazioni offerte. Offerta Sanitaria: • Agopuntura - Medicina Tradizionale Cinese • Allergologia e immunologia clinica • Anestesiologia • Angiologia • Cardiologia • Chirurgia • Chirurgia della mano • Chirurgia estetica • Chirurgia plastica e ricostruttiva • Chirurgia vascolare • Chirurgia viscerale • Clinica di Cure Palliative e di Supporto • Clinical Trial Unit • Cura ferite • Endocrinologia-diabetologia • Epatologia • Ergoterapia • Fisioterapia • Gastroenterologia • Geriatria • Ginecologia e ostetricia • Letti monitorizzati • Malattie infettive ORL • Medicina da viaggio • Medicina intensiva • Medicina interna • Medicina nucleare e Centro PET-CT • Nefrologia ed emodialisi • Neonatologia • Neurochirurgia • Neurologia • Neuroradiologia • Neuroscienze • Nutrizione clinica e dietetica • Oftalmologia • Oncologia medica • Ortopedia e traumatologia Lugano • Otorinolaringoiatria Lugano • Pediatria • Pneumologia • Pronto soccorso-medicina d'urgenza • Psichiatria e psicoterapia • Radio-oncologia/radioterapia • Radiologia • Radiologia interventistica • Reumatologia • Senologia • Stomaterapia • Stroke Unit • Terapia del dolore • Urologia Ospedale Civico- 24/7: Emergenza e Pronto soccorso, per tutte le specialità eccetto oftalmologia +41 (0)91 811 60 06. Pronto soccorso di Oftalmologia +41 (0)91 811 76 49 Giorni feriali: 09:00-18:00; Sa/Do/Festivi: 11:00-18:00. Orari visite 13:00-20:00.

Ospedale
Ospedale Regionale di Lugano, Civico - EOC

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Via Tesserete 46, 6900 Lugano
Ospedale

L’ Ospedale Regionale di Lugano è un ospedale pubblico polispecialistico dotato di moderne infrastrutture e di una tecnologia medica all’avanguardia. Situato nella regione meridionale della Svizzera italiana, all’interno dell’Ospedale Regionale di Lugano esiste un orientamento di specializzazione diverso e complementare: il Civico maggiormente attrezzato per rispondere efficacemente alle patologie più gravi ed urgenti, e l’Italiano orientato verso una chirurgia e una medicina di corta degenza e ambulatoriale. L’ospedale ha il compito di assicurare al distretto di Lugano l’assistenza ospedaliera di base e una serie di servizi specialistici di dimensione regionale e cantonale. I servizi sanitari offerti sono complementari a quelli prestati dagli altri istituti che compongono l’ospedale multisito EOC, garantendo così uno dei tratti distintivi dell’Ente Ospedaliero Cantonale: un approccio multidisciplinare e una presa in carico del paziente globale. L’Ospedale Regionale di Lugano è quindi, come tutte le altre strutture sanitarie che compongono l’ospedale multisito EOC, un punto di accesso non solo al singolo istituto, bensì all’intera struttura ospedaliera dell’EOC e alle specializzazioni offerte. Offerta Sanitaria: • Agopuntura - Medicina Tradizionale Cinese • Allergologia e immunologia clinica • Anestesiologia • Angiologia • Cardiologia • Chirurgia • Chirurgia della mano • Chirurgia estetica • Chirurgia plastica e ricostruttiva • Chirurgia vascolare • Chirurgia viscerale • Clinica di Cure Palliative e di Supporto • Clinical Trial Unit • Cura ferite • Endocrinologia-diabetologia • Epatologia • Ergoterapia • Fisioterapia • Gastroenterologia • Geriatria • Ginecologia e ostetricia • Letti monitorizzati • Malattie infettive ORL • Medicina da viaggio • Medicina intensiva • Medicina interna • Medicina nucleare e Centro PET-CT • Nefrologia ed emodialisi • Neonatologia • Neurochirurgia • Neurologia • Neuroradiologia • Neuroscienze • Nutrizione clinica e dietetica • Oftalmologia • Oncologia medica • Ortopedia e traumatologia Lugano • Otorinolaringoiatria Lugano • Pediatria • Pneumologia • Pronto soccorso-medicina d'urgenza • Psichiatria e psicoterapia • Radio-oncologia/radioterapia • Radiologia • Radiologia interventistica • Reumatologia • Senologia • Stomaterapia • Stroke Unit • Terapia del dolore • Urologia Ospedale Civico- 24/7: Emergenza e Pronto soccorso, per tutte le specialità eccetto oftalmologia +41 (0)91 811 60 06. Pronto soccorso di Oftalmologia +41 (0)91 811 76 49 Giorni feriali: 09:00-18:00; Sa/Do/Festivi: 11:00-18:00. Orari visite 13:00-20:00.

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Angelo Schembri
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Angelo Schembri

Via Indipendenza 10, 6883 Novazzano
Cure infermieristiche a domicilio nel Mendrisiotto e Luganese

Nel mondo frenetico di oggi, ricevere cure infermieristiche di qualità direttamente a domicilio è diventato fondamentale per garantire il benessere e l'autonomia di chi necessita di assistenza continua. Le cure infermieristiche a domicilio nel Mendrisiotto e Luganese rappresentano un servizio essenziale, pensato per rispondere alle esigenze individuali dei pazienti, mettendo al centro la persona assistita e adottando un approccio olistico e personalizzato. Scopri come la nostra filosofia e i nostri principi operativi possono fare la differenza nella tua vita o in quella dei tuoi cari. La Filosofia delle Cure Infermieristiche a Domicilio La nostra filosofia si fonda su principi solidi che assicurano una cura completa e umana del paziente. Al centro delle nostre pratiche c'è sempre la persona assistita, riconosciuta nella sua interezza, con rispetto per le sue esigenze, desideri e valori. I valori umani sono per noi imprescindibili e costituiscono la base di ogni interazione e intervento. Principi Cardine delle Nostre Cure Infermieristiche 1. Centrati sulla Persona Mettiamo il paziente al centro di ogni decisione e azione. Questo approccio considera la persona nella sua totalità, rispettando le sue esigenze, desideri e valori personali. Ogni piano di cura è personalizzato per garantire che ogni individuo riceva l'attenzione e l'assistenza di cui ha bisogno. 2. Approccio Olistico L'assistenza infermieristica efficace deve considerare non solo gli aspetti fisici della malattia o della condizione, ma anche quelli psicologici, sociali, spirituali ed emotivi. Coinvolgiamo la famiglia e il contesto sociale come risorse fondamentali, riconoscendo il loro ruolo cruciale nel processo di guarigione e benessere del paziente. 3. Empatia e Fiducia Creiamo relazioni di fiducia con i pazienti e i loro familiari, offrendo supporto morale oltre che fisico. L'empatia è alla base del nostro approccio, permettendoci di comprendere profondamente le esigenze e le preoccupazioni di chi ci affida la propria salute. 4. Professionalità ed Etica La nostra pratica infermieristica è guidata da rigorosi codici etici che garantiscono rispetto, dignità, equità e integrità in tutte le interazioni. Manteniamo standard elevati di professionalità per assicurare che ogni paziente riceva cure sicure e di qualità. 5. Educazione Continua Riconosciamo l'importanza dell'aggiornamento professionale continuo per fornire cure adeguate e all'avanguardia. Attualmente, siamo impegnati in una formazione di specializzazione in salute mentale e psichiatria, per offrire un supporto ancora più completo e specializzato. 6. Collaborazione Interprofessionale Crediamo che la cura del paziente sia un'attività collaborativa che coinvolge vari professionisti della salute, come fisioterapisti, ergoterapisti, medici specialisti e farmacisti. Questa collaborazione garantisce un'assistenza completa e coordinata, ottimizzando la presa in carico della persona assistita. 7. Promozione della Salute e Prevenzione della Malattia Promuoviamo e incentiviamo comportamenti che favoriscono il mantenimento o il miglioramento dell'autonomia del paziente, migliorando la salute e prevenendo le malattie. Educhiamo verso stili di vita sani, fondamentali per il benessere a lungo termine. Perché Scegliere le Nostre Cure Infermieristiche a Domicilio? Assistenza Personalizzata e Flessibile Ogni individuo ha bisogni unici. Offriamo piani di cura personalizzati che si adattano alle specifiche esigenze di ogni paziente, garantendo flessibilità e attenzione ai dettagli. Team di Professionisti Qualificati Il nostro team è composto da infermieri altamente qualificati e costantemente aggiornati. La formazione continua e la specializzazione ci permettono di affrontare con competenza una vasta gamma di condizioni e necessità. Supporto Completo e Integrato Offriamo un supporto completo che va oltre la semplice assistenza fisica. Il nostro approccio integrato include supporto psicologico, educazione sanitaria e coordinamento con altri professionisti della salute. Tecnologia Avanzata Utilizziamo tecnologie moderne per monitorare e gestire le cure, garantendo un alto livello di precisione e sicurezza. Strumenti digitali e piattaforme di comunicazione ci permettono di mantenere un contatto costante con i pazienti e i loro familiari. Disponibilità e Affidabilità Siamo sempre disponibili per rispondere alle emergenze e alle necessità dei nostri pazienti. La nostra affidabilità è testimoniata dalla fiducia che i nostri clienti ripongono in noi giorno dopo giorno. • Assistenza Post-Operatoria • Gestione delle Malattie Croniche • Cura della Salute Mentale • Assistenza Geriatrica • Supporto alla Riabilitazione • Testimonianze dei Nostri Pazienti Come Contattarci Se stai cercando cure infermieristiche a domicilio nel Mendrisiotto e Luganese , siamo qui per aiutarti. Contattaci oggi stesso per una consulenza gratuita e scopri come possiamo supportare te o i tuoi cari con professionalità e dedizione. • Telefono: +41 123 456 789 • Email: info@cureinfermieristiche.ch

Assistenza a domicilioSpitexInfermieriAssociazioni di Cure infermieristiche e assistenza a domicilioAiuto domiciliare
Angelo Schembri

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Assistenza a domicilioSpitexInfermieriAssociazioni di Cure infermieristiche e assistenza a domicilioAiuto domiciliare
Cure infermieristiche a domicilio nel Mendrisiotto e Luganese

Nel mondo frenetico di oggi, ricevere cure infermieristiche di qualità direttamente a domicilio è diventato fondamentale per garantire il benessere e l'autonomia di chi necessita di assistenza continua. Le cure infermieristiche a domicilio nel Mendrisiotto e Luganese rappresentano un servizio essenziale, pensato per rispondere alle esigenze individuali dei pazienti, mettendo al centro la persona assistita e adottando un approccio olistico e personalizzato. Scopri come la nostra filosofia e i nostri principi operativi possono fare la differenza nella tua vita o in quella dei tuoi cari. La Filosofia delle Cure Infermieristiche a Domicilio La nostra filosofia si fonda su principi solidi che assicurano una cura completa e umana del paziente. Al centro delle nostre pratiche c'è sempre la persona assistita, riconosciuta nella sua interezza, con rispetto per le sue esigenze, desideri e valori. I valori umani sono per noi imprescindibili e costituiscono la base di ogni interazione e intervento. Principi Cardine delle Nostre Cure Infermieristiche 1. Centrati sulla Persona Mettiamo il paziente al centro di ogni decisione e azione. Questo approccio considera la persona nella sua totalità, rispettando le sue esigenze, desideri e valori personali. Ogni piano di cura è personalizzato per garantire che ogni individuo riceva l'attenzione e l'assistenza di cui ha bisogno. 2. Approccio Olistico L'assistenza infermieristica efficace deve considerare non solo gli aspetti fisici della malattia o della condizione, ma anche quelli psicologici, sociali, spirituali ed emotivi. Coinvolgiamo la famiglia e il contesto sociale come risorse fondamentali, riconoscendo il loro ruolo cruciale nel processo di guarigione e benessere del paziente. 3. Empatia e Fiducia Creiamo relazioni di fiducia con i pazienti e i loro familiari, offrendo supporto morale oltre che fisico. L'empatia è alla base del nostro approccio, permettendoci di comprendere profondamente le esigenze e le preoccupazioni di chi ci affida la propria salute. 4. Professionalità ed Etica La nostra pratica infermieristica è guidata da rigorosi codici etici che garantiscono rispetto, dignità, equità e integrità in tutte le interazioni. Manteniamo standard elevati di professionalità per assicurare che ogni paziente riceva cure sicure e di qualità. 5. Educazione Continua Riconosciamo l'importanza dell'aggiornamento professionale continuo per fornire cure adeguate e all'avanguardia. Attualmente, siamo impegnati in una formazione di specializzazione in salute mentale e psichiatria, per offrire un supporto ancora più completo e specializzato. 6. Collaborazione Interprofessionale Crediamo che la cura del paziente sia un'attività collaborativa che coinvolge vari professionisti della salute, come fisioterapisti, ergoterapisti, medici specialisti e farmacisti. Questa collaborazione garantisce un'assistenza completa e coordinata, ottimizzando la presa in carico della persona assistita. 7. Promozione della Salute e Prevenzione della Malattia Promuoviamo e incentiviamo comportamenti che favoriscono il mantenimento o il miglioramento dell'autonomia del paziente, migliorando la salute e prevenendo le malattie. Educhiamo verso stili di vita sani, fondamentali per il benessere a lungo termine. Perché Scegliere le Nostre Cure Infermieristiche a Domicilio? Assistenza Personalizzata e Flessibile Ogni individuo ha bisogni unici. Offriamo piani di cura personalizzati che si adattano alle specifiche esigenze di ogni paziente, garantendo flessibilità e attenzione ai dettagli. Team di Professionisti Qualificati Il nostro team è composto da infermieri altamente qualificati e costantemente aggiornati. La formazione continua e la specializzazione ci permettono di affrontare con competenza una vasta gamma di condizioni e necessità. Supporto Completo e Integrato Offriamo un supporto completo che va oltre la semplice assistenza fisica. Il nostro approccio integrato include supporto psicologico, educazione sanitaria e coordinamento con altri professionisti della salute. Tecnologia Avanzata Utilizziamo tecnologie moderne per monitorare e gestire le cure, garantendo un alto livello di precisione e sicurezza. Strumenti digitali e piattaforme di comunicazione ci permettono di mantenere un contatto costante con i pazienti e i loro familiari. Disponibilità e Affidabilità Siamo sempre disponibili per rispondere alle emergenze e alle necessità dei nostri pazienti. La nostra affidabilità è testimoniata dalla fiducia che i nostri clienti ripongono in noi giorno dopo giorno. • Assistenza Post-Operatoria • Gestione delle Malattie Croniche • Cura della Salute Mentale • Assistenza Geriatrica • Supporto alla Riabilitazione • Testimonianze dei Nostri Pazienti Come Contattarci Se stai cercando cure infermieristiche a domicilio nel Mendrisiotto e Luganese , siamo qui per aiutarti. Contattaci oggi stesso per una consulenza gratuita e scopri come possiamo supportare te o i tuoi cari con professionalità e dedizione. • Telefono: +41 123 456 789 • Email: info@cureinfermieristiche.ch

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Pifferini | Sgomberi, Traslochi e Trasporti

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Pifferini | Sgomberi, Traslochi e Trasporti

Via Monte Ceneri 48, 6572 Quartino
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PIFFERINI TRASPORTA, SGOMBERA E TRASLOCA PER TE Professionalità, puntualità, competenza e onestà! SITO WEB Traslochi in tutta la Svizzera: Esperienza Decennale al Vostro Servizio Hai bisogno di un servizio di trasloco affidabile nel Locarnese? La nostra ditta di traslochi nel Locarnese con oltre un decennio di esperienza è qui per te! Siamo il partner di fiducia per rendere il tuo trasloco senza stress, efficiente e senza problemi. Perché Sceglierci? • Esperienza Decennale: Con dieci anni di esperienza nel settore dei traslochi nel Locarnese, abbiamo affinato le nostre competenze per offrirti il massimo livello di servizio. • Affidabilità: Siamo orgogliosi di essere conosciuti come la ditta di traslochi più affidabile nella regione. Puoi contare su di noi per gestire i tuoi beni con la massima cura e attenzione. • Personale Professionale: Il nostro team di esperti traslocatori è altamente qualificato e dedicato a fornirti un servizio di alta qualità. Sanno come gestire oggetti fragili, mobili ingombranti e tutto ciò che hai bisogno di trasportare. • Servizi Personalizzati: Comprendiamo che ogni trasloco è unico. Personalizziamo i nostri servizi per soddisfare le tue esigenze specifiche, offrendoti una soluzione su misura. • Assicurazione Completa: La tua tranquillità è la nostra priorità. Offriamo un'assicurazione completa per proteggere i tuoi beni durante il trasporto. • Preventivi Gratuiti: Contattaci per un preventivo gratuito e senza impegno. Ti garantiamo prezzi competitivi e trasparenti. I Nostri Servizi: • Traslochi residenziali • Traslochi commerciali • Sgomberi • Imballaggio professionale • Smontaggio e montaggio mobili • Trasporto sicuro • Deposito temporaneo Contattaci Oggi Non lasciare che il tuo trasloco diventi un incubo. Affida il tuo trasloco alla nostra ditta con esperienza decennale nel Locarnese e vivi una transizione senza problemi. Contattaci oggi per ottenere un preventivo gratuito e scoprire come possiamo rendere il tuo trasloco un'esperienza piacevole e senza stress. La tua soddisfazione è la nostra priorità numero uno."** Questo testo è stato ottimizzato per includere parole chiave rilevanti per il SEO, come "traslochi Locarno," "esperienza decennale," "servizio di trasloco affidabile," e altri, per migliorare la visibilità del sito web della ditta di traslochi sui motori di ricerca. Offriamo uno sconto per collaborazione nel trasloco (25 chf all'ora). Sgomberi Svuotiamo cantieri, case, cantine e magazzini. Nel caso in cui il cliente sia in possesso della tessera per lo smaltimento nel proprio comune risparmierà sul prezzo della discarica. Trasporto materiali Ci occupiamo del trasporto di diverse tipologie di materiali (esclusi materiali preziosi, animali, prodotti chimici ed esplosivi): costruzione (assi e metallo), finestre, piastrelle, mattonelle e cemento fino a 2 tonnellate.

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Pifferini | Sgomberi, Traslochi e Trasporti

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Cantina Böscioro
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Cantina Böscioro

Via Monte Ceneri 13, 6516 Cugnasco
BENVENUTI ALLA CANTINA BÖSCIORO

LA NASCITA DELLA CANTINA BÖSCIORO La Cantina Böscioro è stata fondata nel 1992 da Vosti Enos e Gabriela con la costruzione della cantina a Gerra-Piano. Il nome Böscioro deriva dal dialetto dello spazzacamino di Vogorno che significa vino. All’inizio era un’attività secondaria, ma con il tempo, tanta passione e impegno l’azienda è cresciuta aumentando la produzione sia di uva che vino e nel 2008 è stata costruita una seconda cantina più grande, sempre a Gerra-Piano. I nostri servizi La Cantina Böscioro offre numerosi servizi legati al mondo della viticoltura e dell’enologia. Vendita Vini Vendita al dettaglio e B2B dei nostri migliori vini. Servizio di consulenza Offriamo consulenze personalizzate per i tuoi bisogni. Vinificazione per Terzi Effettuiamo servizio per terzi di vinificazione dell’uva. Vendita Uva Parte delle uve viene vinificata, il resto venduto ad altre cantine. RICHIEDI OFFERTA UNA NUOVA ERA PER LA CANTINA BÖSCIORO Nel 2004, Enos e suo figlio Sandro, che aveva appena terminato gli studi presso la scuola specializzata di Changins come viticoltore ed enologo, fecero il grande passo dedicandosi al 100% all’azienda vitivinicola. La cantina ha visto una costante crescita nel corso degli anni e nel 2023 è stato il passaggio di testimone al figlio Sandro, sempre con l’aiuto di tutta la famiglia. Oggi la cantina produce vini di alta qualità che riflettono l’impegno e la passione della famiglia Böscioro per la viticoltura. LA POSIZIONE PRIVILEGIATA DEI VIGNETI DELLA CANTINA BÖSCIORO La Cantina Böscioro, situata nella regione del Ticino, nella Svizzera italiana, possiede diverse parcelle di terreno vitato distribuite sul territorio circostante, tra cui quelle situate nella zona di Gerra Piano, dove si trova la cantina. La posizione geografica della regione, con il suo clima mediterraneo e l’esposizione al sole, offre condizioni ottimali per la coltivazione delle uve e la produzione di vini di alta qualità. In particolare, i vigneti si trovano in zona collinare tra Gordola e Gudo, dove godono di un’ottima insolazione che consente di ottenere delle uve di alta qualità. Parte dei vigneti è parzialmente meccanizzata con piccoli attrezzi, mentre un’altra parte si trova in piano a Quartino, dove viene coltivata un’altra varietà di uve. Tutto ciò contribuisce a garantire l’eccellenza dei vini prodotti dalla Cantina Böscioro. PRODUZIONE DI VINI DI ALTA QUALITÀ E ATTENZIONE ALLA SELEZIONE DELLE UVE La Cantina Böscioro è un’azienda che si dedica alla produzione di vini di alta qualità, selezionando con grande cura le uve coltivate nei propri vigneti. Dopo la raccolta, le uve vengono portate in cantina e selezionate con attenzione per produrre diverse qualità di vino, compresi bianchi, rosati e rossi. In totale, vengono prodotte circa 10.000 bottiglie di vino all’anno. CONTATTACI

Cantina vinicolaViticoltori e vinificatoriVini, commercioDegustazione viniViticoltura
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LA NASCITA DELLA CANTINA BÖSCIORO La Cantina Böscioro è stata fondata nel 1992 da Vosti Enos e Gabriela con la costruzione della cantina a Gerra-Piano. Il nome Böscioro deriva dal dialetto dello spazzacamino di Vogorno che significa vino. All’inizio era un’attività secondaria, ma con il tempo, tanta passione e impegno l’azienda è cresciuta aumentando la produzione sia di uva che vino e nel 2008 è stata costruita una seconda cantina più grande, sempre a Gerra-Piano. I nostri servizi La Cantina Böscioro offre numerosi servizi legati al mondo della viticoltura e dell’enologia. Vendita Vini Vendita al dettaglio e B2B dei nostri migliori vini. Servizio di consulenza Offriamo consulenze personalizzate per i tuoi bisogni. Vinificazione per Terzi Effettuiamo servizio per terzi di vinificazione dell’uva. Vendita Uva Parte delle uve viene vinificata, il resto venduto ad altre cantine. RICHIEDI OFFERTA UNA NUOVA ERA PER LA CANTINA BÖSCIORO Nel 2004, Enos e suo figlio Sandro, che aveva appena terminato gli studi presso la scuola specializzata di Changins come viticoltore ed enologo, fecero il grande passo dedicandosi al 100% all’azienda vitivinicola. La cantina ha visto una costante crescita nel corso degli anni e nel 2023 è stato il passaggio di testimone al figlio Sandro, sempre con l’aiuto di tutta la famiglia. Oggi la cantina produce vini di alta qualità che riflettono l’impegno e la passione della famiglia Böscioro per la viticoltura. LA POSIZIONE PRIVILEGIATA DEI VIGNETI DELLA CANTINA BÖSCIORO La Cantina Böscioro, situata nella regione del Ticino, nella Svizzera italiana, possiede diverse parcelle di terreno vitato distribuite sul territorio circostante, tra cui quelle situate nella zona di Gerra Piano, dove si trova la cantina. La posizione geografica della regione, con il suo clima mediterraneo e l’esposizione al sole, offre condizioni ottimali per la coltivazione delle uve e la produzione di vini di alta qualità. In particolare, i vigneti si trovano in zona collinare tra Gordola e Gudo, dove godono di un’ottima insolazione che consente di ottenere delle uve di alta qualità. Parte dei vigneti è parzialmente meccanizzata con piccoli attrezzi, mentre un’altra parte si trova in piano a Quartino, dove viene coltivata un’altra varietà di uve. Tutto ciò contribuisce a garantire l’eccellenza dei vini prodotti dalla Cantina Böscioro. PRODUZIONE DI VINI DI ALTA QUALITÀ E ATTENZIONE ALLA SELEZIONE DELLE UVE La Cantina Böscioro è un’azienda che si dedica alla produzione di vini di alta qualità, selezionando con grande cura le uve coltivate nei propri vigneti. Dopo la raccolta, le uve vengono portate in cantina e selezionate con attenzione per produrre diverse qualità di vino, compresi bianchi, rosati e rossi. In totale, vengono prodotte circa 10.000 bottiglie di vino all’anno. CONTATTACI

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Casa Anziani Malcantonese

Valutazione 5 di 5 stelle su una valutazione

Casa Anziani Malcantonese

Via Mera 9, 6987 Caslano

Casa Anziani Malcantonese La Casa Anziani Malcantonese è stata inaugurata nell’ottobre 1939 grazie all’opera benefica dei coniugi Giovanni e Giuseppina Rossi. Nel 1987 ha subito una ristrutturazione completa. È ubicata a Castelrotto, ridente villaggio del Malcantone, immersa nel verde e nella natura tipica della regione. Per statuto accoglie prevalentemente persone anziane domiciliate nei comuni del Malcantone. È riconosciuta nella pianificazione delle case anziani ticinesi con un totale di 105 letti, sussidiati dallo Stato, 90 per residenti fissi suddivisi in 26 camere singole e 32 camere doppie, nonché 15 letti per cure acute transitorie (CAT) e soggiorni temporanei terapeutici (STT). Nel febbraio 2005 all’interno della struttura riservata ai residenti fissi è stato creato uno specifico reparto denominato “Unità abitativa protetta” per persone affette da problemi cognitivi e/o con problemi comportamentali. Nel 2018 è stata inaugurata l’ Oasi di Cura , una struttura sperimentale che accoglierà pazienti allettati all’interno di uno spazio aperto dove è garantita la presenza di un operatore sanitario per rispondere ai bisogno di cura e di attenzioni dei residenti. È retta da una fondazione non profit. È membro dell’ Associazione direttori di case per anziani della Svizzera italiana (ADICASI), dell’Associazione dei Comuni in ambito socio-sanitario (ACAS) e di Curaviva Svizzera. Da diversi anni la Casa Anziani Malcantonese è azienda formatrice per diverse figure professionali. In sintonia con la Casa Anziani Malcantonese, nella medesima struttura, opera pure l’Ospedale Malcantonese . La filosofia dell’Istituto si basa sui seguenti punti cardine: PRINCIPI ETICI Tutti i collaboratori operano nel rispetto della dignità dell’individuo e dell’unicità della vita, in modo particolare osservando i principi etici nei quattro ambiti di responsabilità: • verso il Residente e le persone a lui vicine • verso se stessi e la professione • verso i membri del gruppo di lavoro • verso la società e l’ ambiente QUALITÀ Il livello di qualità delle prestazioni viene fissato dalla Direzione rispettando le direttive emanate dagli organi competenti. Ogni collaboratore deve impegnarsi nello sviluppo e nella realizzazione di quest’obiettivo. Per qualità s’intende la volontà di lavorare secondo un concetto di miglioramento continuo dei servizi offerti. COLLABORAZIONE E LAVORO MULTI, INTER E TRANS-DISCIPLINARE Lo spirito di collaborazione fra le diverse figure professionali (sia interne che esterne) e il coinvolgimento dei familiari e/o delle persone significative per il residente, sono promossi alfine di favorire una presa a carico multidisciplinare del residente che garantisca una migliore qualità di risultati di cura. Il lavoro in rete con i servizi sul territorio è incentivato. INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE La comunicazione, l’informazione e l’agire in modo coerente, preciso e puntuale, sono basilari per la creazione di un ambiente trasparente, che porta alla condivisione e allo sviluppo di un senso comunitario. SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE Il personale rappresenta un potenziale umano fondamentale per la crescita istituzionale. Il rispetto e la valorizzazione delle caratteristiche e delle attitudini personali sono coltivate per uno sviluppo dell’individuo e del professionista e rafforzano l’autonomia e l’autorealizzazione. La formazione continua, sia interna che esterna, costituisce uno degli elementi indispensabili per lo sviluppo di tali risorse. OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE L’Istituto desidera contribuire al contenimento dei costi della sanità attraverso l’ottimale utilizzo delle risorse disponibili nel rispetto dei criteri d’efficienza ed efficacia, con uno sguardo attento allo svolgimento d’attività nel rispetto dell’ambiente. EVOLUZIONE CONTINUA L’Istituto promuove attivamente lo sviluppo e il progresso socio sanitario e il lavoro in rete. Tiene in considerazione i cambiamenti socio-culturali e si mantiene aperto all’evoluzione in ambito sanitario ticinese. Promuove le nuove conoscenze rispettando le direttive federali e cantonali. I servizi aggiuntivi che trovi alla Casa Anziani Malcantonese: • ASSISTENZA INFERMIERISTICA 24h/24h • ASSISTENZA MEDICA 24h/24h • AGENZIA POSTALE • RISTORAZIONE E BAR • PARRUCCHIERA • SERVIZIO PASTI PER ANZIANI NON DEGENTI • SERVIZIO DI PODOLOGIA • CROMOPUNTURA • INTERNET POINT • ATTIVAZIONE • FISIOTERAPIA • ASSISTENZA SPIRITUALE • LAVANDERIA • PULIZIE

Casa per anziani
Casa Anziani Malcantonese

Casa Anziani Malcantonese

Via Mera 9, 6987 Caslano
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Casa Anziani Malcantonese La Casa Anziani Malcantonese è stata inaugurata nell’ottobre 1939 grazie all’opera benefica dei coniugi Giovanni e Giuseppina Rossi. Nel 1987 ha subito una ristrutturazione completa. È ubicata a Castelrotto, ridente villaggio del Malcantone, immersa nel verde e nella natura tipica della regione. Per statuto accoglie prevalentemente persone anziane domiciliate nei comuni del Malcantone. È riconosciuta nella pianificazione delle case anziani ticinesi con un totale di 105 letti, sussidiati dallo Stato, 90 per residenti fissi suddivisi in 26 camere singole e 32 camere doppie, nonché 15 letti per cure acute transitorie (CAT) e soggiorni temporanei terapeutici (STT). Nel febbraio 2005 all’interno della struttura riservata ai residenti fissi è stato creato uno specifico reparto denominato “Unità abitativa protetta” per persone affette da problemi cognitivi e/o con problemi comportamentali. Nel 2018 è stata inaugurata l’ Oasi di Cura , una struttura sperimentale che accoglierà pazienti allettati all’interno di uno spazio aperto dove è garantita la presenza di un operatore sanitario per rispondere ai bisogno di cura e di attenzioni dei residenti. È retta da una fondazione non profit. È membro dell’ Associazione direttori di case per anziani della Svizzera italiana (ADICASI), dell’Associazione dei Comuni in ambito socio-sanitario (ACAS) e di Curaviva Svizzera. Da diversi anni la Casa Anziani Malcantonese è azienda formatrice per diverse figure professionali. In sintonia con la Casa Anziani Malcantonese, nella medesima struttura, opera pure l’Ospedale Malcantonese . La filosofia dell’Istituto si basa sui seguenti punti cardine: PRINCIPI ETICI Tutti i collaboratori operano nel rispetto della dignità dell’individuo e dell’unicità della vita, in modo particolare osservando i principi etici nei quattro ambiti di responsabilità: • verso il Residente e le persone a lui vicine • verso se stessi e la professione • verso i membri del gruppo di lavoro • verso la società e l’ ambiente QUALITÀ Il livello di qualità delle prestazioni viene fissato dalla Direzione rispettando le direttive emanate dagli organi competenti. Ogni collaboratore deve impegnarsi nello sviluppo e nella realizzazione di quest’obiettivo. Per qualità s’intende la volontà di lavorare secondo un concetto di miglioramento continuo dei servizi offerti. COLLABORAZIONE E LAVORO MULTI, INTER E TRANS-DISCIPLINARE Lo spirito di collaborazione fra le diverse figure professionali (sia interne che esterne) e il coinvolgimento dei familiari e/o delle persone significative per il residente, sono promossi alfine di favorire una presa a carico multidisciplinare del residente che garantisca una migliore qualità di risultati di cura. Il lavoro in rete con i servizi sul territorio è incentivato. INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE La comunicazione, l’informazione e l’agire in modo coerente, preciso e puntuale, sono basilari per la creazione di un ambiente trasparente, che porta alla condivisione e allo sviluppo di un senso comunitario. SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE Il personale rappresenta un potenziale umano fondamentale per la crescita istituzionale. Il rispetto e la valorizzazione delle caratteristiche e delle attitudini personali sono coltivate per uno sviluppo dell’individuo e del professionista e rafforzano l’autonomia e l’autorealizzazione. La formazione continua, sia interna che esterna, costituisce uno degli elementi indispensabili per lo sviluppo di tali risorse. OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE L’Istituto desidera contribuire al contenimento dei costi della sanità attraverso l’ottimale utilizzo delle risorse disponibili nel rispetto dei criteri d’efficienza ed efficacia, con uno sguardo attento allo svolgimento d’attività nel rispetto dell’ambiente. EVOLUZIONE CONTINUA L’Istituto promuove attivamente lo sviluppo e il progresso socio sanitario e il lavoro in rete. Tiene in considerazione i cambiamenti socio-culturali e si mantiene aperto all’evoluzione in ambito sanitario ticinese. Promuove le nuove conoscenze rispettando le direttive federali e cantonali. I servizi aggiuntivi che trovi alla Casa Anziani Malcantonese: • ASSISTENZA INFERMIERISTICA 24h/24h • ASSISTENZA MEDICA 24h/24h • AGENZIA POSTALE • RISTORAZIONE E BAR • PARRUCCHIERA • SERVIZIO PASTI PER ANZIANI NON DEGENTI • SERVIZIO DI PODOLOGIA • CROMOPUNTURA • INTERNET POINT • ATTIVAZIONE • FISIOTERAPIA • ASSISTENZA SPIRITUALE • LAVANDERIA • PULIZIE

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