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Trasporti a Ticino (Cantone)

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Metalcostruzioni Jelmini SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 1 valutazione

Metalcostruzioni Jelmini SA

Via Maestri Comacini 16, 6500 Bellinzona
PRESENTAZIONE

Dal 1960 al vostro servizio La nostra azienda, attiva nel campo delle metalcostruzioni, esegue opere d’ogni genere e su misura, resistenti nel tempo. Trattamento delle superfici: • verniciatura con polveri elettrostatiche, colore a scelta della scala RAL Sostituzione delle vecchie finestre e persiane, adattabili a qualsiasi situazione, senza nessun ritocco alle facciate. Fatevi consigliare dal nostro personale specializzato per preventivi e per un miglior risultato tecnico ed estetico. La garanzia secondo norme SIA La Metalcostruzioni Jelmini SA vanta oltre 60 anni d’esperienza nel campo delle metalcostruzioni. Esegue opere in lega d’alluminio come: • rivestimento facciate • giardini d’inverno • strutture con profili isolati • coperture con pannelli o vetri isolanti di sicurezza • serramenti ad apertura oscillobattente a libro e scorrevoli. • porte in acciaio e alluminio di sicurezza e antifuoco EI30/EI60/EI90 Trattamento delle superfici: • ossidazione colore naturale • verniciatura con polveri elettrostatiche colore a scelta della scala RAL La nostra produzione: • finestre e porte in lega d’alluminio • persiane in lega d’alluminio • metalcostruzioni in genere • lavorazione acciaio inox • lavorazione lamiere • pareti mobili • porte garage a ribalta e sezionali • finestre e porte in acciaio • cancelli

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Serramenti, porteFinestreCostruzioni metalliche
Metalcostruzioni Jelmini SA

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Dal 1960 al vostro servizio La nostra azienda, attiva nel campo delle metalcostruzioni, esegue opere d’ogni genere e su misura, resistenti nel tempo. Trattamento delle superfici: • verniciatura con polveri elettrostatiche, colore a scelta della scala RAL Sostituzione delle vecchie finestre e persiane, adattabili a qualsiasi situazione, senza nessun ritocco alle facciate. Fatevi consigliare dal nostro personale specializzato per preventivi e per un miglior risultato tecnico ed estetico. La garanzia secondo norme SIA La Metalcostruzioni Jelmini SA vanta oltre 60 anni d’esperienza nel campo delle metalcostruzioni. Esegue opere in lega d’alluminio come: • rivestimento facciate • giardini d’inverno • strutture con profili isolati • coperture con pannelli o vetri isolanti di sicurezza • serramenti ad apertura oscillobattente a libro e scorrevoli. • porte in acciaio e alluminio di sicurezza e antifuoco EI30/EI60/EI90 Trattamento delle superfici: • ossidazione colore naturale • verniciatura con polveri elettrostatiche colore a scelta della scala RAL La nostra produzione: • finestre e porte in lega d’alluminio • persiane in lega d’alluminio • metalcostruzioni in genere • lavorazione acciaio inox • lavorazione lamiere • pareti mobili • porte garage a ribalta e sezionali • finestre e porte in acciaio • cancelli

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Metaltecnica Sagl

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 1 valutazione

Metaltecnica Sagl

Via Bellinzona 40, 6743 Bodio
Chi siamo

Metaltecnica Sagl è specializzata nella costruzione di strutture metalliche, in acciaio trattato e non, per capannoni agricoli, commerciali ed industriali. Con una ventennale esperienza nel settore, garantisce ai propri clienti esperienza e qualità, avvalendosi di un ufficio tecnico in grado di supportare il cliente sin dalla fase di preventivazione e progettazione. Per la produzione, Metaltecnica si avvale delle più moderne tecnologie nel campo della lavorazione dell'acciaio, con continui investimenti in attrezzature, oltre ad un personale qualificato in costante aggiornamento. • costruzione di carpenterie metalliche , in acciaio trattato o meno; • fornitura e posa in opera, chiavi in mano , di strutture metalliche in base alle esigenze del cliente, adibite ad utilizzo industriale, agricolo, civile, commerciale, alberghiero e sportivo; • fornitura e posa in opera di pensiline , tralicci per servizi di telefonia, scale d’emergenza, portali a cavalletto per segnaletica stradale. • realizzazione di travi in acciaio su misura, con forature di alta precisione , prive di punzonatura, mediante macchinari di ultima generazione; • realizzazione di piastrame di qualunque spessore, qualsiasi dimensione e forma, con forature di alta precisione;

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Lavorazione del MetalloMetalli prodotti metalliciCostruzioni metallicheMetallurgiaLamiera, lavorazione della
Metaltecnica Sagl

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Chi siamo

Metaltecnica Sagl è specializzata nella costruzione di strutture metalliche, in acciaio trattato e non, per capannoni agricoli, commerciali ed industriali. Con una ventennale esperienza nel settore, garantisce ai propri clienti esperienza e qualità, avvalendosi di un ufficio tecnico in grado di supportare il cliente sin dalla fase di preventivazione e progettazione. Per la produzione, Metaltecnica si avvale delle più moderne tecnologie nel campo della lavorazione dell'acciaio, con continui investimenti in attrezzature, oltre ad un personale qualificato in costante aggiornamento. • costruzione di carpenterie metalliche , in acciaio trattato o meno; • fornitura e posa in opera, chiavi in mano , di strutture metalliche in base alle esigenze del cliente, adibite ad utilizzo industriale, agricolo, civile, commerciale, alberghiero e sportivo; • fornitura e posa in opera di pensiline , tralicci per servizi di telefonia, scale d’emergenza, portali a cavalletto per segnaletica stradale. • realizzazione di travi in acciaio su misura, con forature di alta precisione , prive di punzonatura, mediante macchinari di ultima generazione; • realizzazione di piastrame di qualunque spessore, qualsiasi dimensione e forma, con forature di alta precisione;

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MIGNAMI INGEGNERIA
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MIGNAMI INGEGNERIA

Via Vallemaggia 117, 6600 Solduno

La passione per il proprio lavoro è la caratteristica principale per il pieno successo di un progetto. Ogni mandato viene svolto con impegno, entusiasmo, dinamismo e motivazione, sempre alla ricerca delle soluzioni ottimali dal profilo tecnico/economico e nel rispetto di tutte le normative vigenti. Particolare attenzione viene data alle esigenze del committente cercando un giusto dialogo e collaborazione, pure necessari per l’ottenimento di un risultato finale di piena soddisfazione. Con oltre vent’anni di esperienza ci occupiamo di tutte le fasi per la realizzazione di un’opera. • Consulenza e analisi preliminari • Progetto di massima • Procedura d’autorizzazione (domanda di costruzione) • Progetto definitivo • Procedura d’appalto ed aggiudicazione dei lavori • Direzione dei lavori • Collaudo messa in esercizio e consegna dell’opera I nostri servizi: Strutture • Calcestruzzo • Acciaio • Legno • Strutture miste • Strutture prefabbricate Sottostrutture • Fosse di scavo • Fondazioni • Opere di sostegno: muri, paratie e ancoraggi Restauro • Edifici storici • Beni culturali • Edifici rurali tradizionali Idraulica • Acquedotti • Canalizzazioni • Arginature e correzione di corsi d'acqua Strade • Nuove strade • Risanamenti • Parcheggi Perizie e Misurazioni • A futura memoria • Statiche • Misurazioni • Tracciamenti • Rilievi

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Ingegneria, studi
MIGNAMI INGEGNERIA

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Via Vallemaggia 117, 6600 Solduno
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La passione per il proprio lavoro è la caratteristica principale per il pieno successo di un progetto. Ogni mandato viene svolto con impegno, entusiasmo, dinamismo e motivazione, sempre alla ricerca delle soluzioni ottimali dal profilo tecnico/economico e nel rispetto di tutte le normative vigenti. Particolare attenzione viene data alle esigenze del committente cercando un giusto dialogo e collaborazione, pure necessari per l’ottenimento di un risultato finale di piena soddisfazione. Con oltre vent’anni di esperienza ci occupiamo di tutte le fasi per la realizzazione di un’opera. • Consulenza e analisi preliminari • Progetto di massima • Procedura d’autorizzazione (domanda di costruzione) • Progetto definitivo • Procedura d’appalto ed aggiudicazione dei lavori • Direzione dei lavori • Collaudo messa in esercizio e consegna dell’opera I nostri servizi: Strutture • Calcestruzzo • Acciaio • Legno • Strutture miste • Strutture prefabbricate Sottostrutture • Fosse di scavo • Fondazioni • Opere di sostegno: muri, paratie e ancoraggi Restauro • Edifici storici • Beni culturali • Edifici rurali tradizionali Idraulica • Acquedotti • Canalizzazioni • Arginature e correzione di corsi d'acqua Strade • Nuove strade • Risanamenti • Parcheggi Perizie e Misurazioni • A futura memoria • Statiche • Misurazioni • Tracciamenti • Rilievi

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MiniCentro

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 1 valutazione

MiniCentro

6916 Grancia

L'asilo Nido "Mini Centro" è un servizio socio educativo rivolto ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni di età circa, che necessitano di un collocamento diurno al di fuori della famiglia per motivazioni diverse: necessità di lavoro di entrambi i genitori, famiglie monoparentali, bisogni particolari del bambino che va inserito in una collettività di suoi coetanei. Su richiesta vengono accolti anche bambini di 4/5 anni, se per svariati motivi, non vengono subito inseriti nella scuola dell'infanzia. La struttura è autorizzata dalla Lfam, è aperta circa 240 giorni all'anno e può accogliere 20 bambini della regione. L' ente è aconfessionale e apolitico. I principi fondamentali ai quali si ispira il progetto educativo - pedagogico del nido sono: • l'attenzione al bambino ed il rispetto dei ritmi individuali di crescita • il riconoscimento dei bisogni e delle risorse del bambino • il dialogo costante tra la famiglia ed il personale educativo • l'offerta di un ambiente sicuro, nel quale il bambino può sperimentare, esprimersi, orientarsi, sviluppare l'autonomia e le relazioni socio-affettive Stanza dei piccoli (dai 3 ai 12 mesi) Lo spazio è suddiviso in due locali. Una cameretta con lettini e materassi singoli, “la stanza della nanna”. Uno spazio, dove in un angolo vi è il fasciatoio per il cambio con armadietti personalizzati, un angolo morbido, per i più piccoli, una scrivania per gli adulti, un armadietto con i giochi Stanza da gioco . È suddivisa in vari angoli. L’angolo casina dove il bambino ha la possibilità di sperimentare il gioco simbolico della casa (stirare, cucinare, bambole, passeggini ecc...), un angolo lettura con cuscini e libri dove il bambino può sedersi a sfogliarli e a guardarli, l’angolo del gioco delle macchinine e garage, l'angolo dei travestimenti e l'angolo delle costruzioni. Stanza del movimento e del sonno Vi sono parecchi materiali da gioco, una mansola con radio e CD, i materassini per il sonno e una cassettiera contenente lenzuola e copertine. Durante la giornata si utilizzano vari materiali come palloni, foulards, corde, cerchi ecc. In questo locale viene privilegiata l’attività motoria dando così la possibilità ai bambini di compiere un percorso saliscendi, correre, saltare, ballare al ritmo della musica ecc. Questo locale viene usato anche per la siesta e ogni bambino dispone di un materassino e biancheria da letto contrassegnata. Sala da pranzo Vi é un armadietto contenente l’occorrente per i pranzi (stoviglie, bavaglini,...). Un armadio con piccoli divisori contenente tutti i materiali neccessari per le attività ludiche e creative e giochi a tavolino. Una lavagna, tavoli e seggioline a misura di bambino. In questo locale si svolgono gli spuntini, i pranzi, le merende, giochi al tavolo e attività manuali. Il bagno Vi é un fasciatoio, armadietti con cestini per il cambio di vestiti e pannolini (individuali), tre lavelli con specchio e una mensola porta bicchieri per spazzolini da denti. Due gabinetti, uno a misura di bambino che permette loro di essere indipendenti. Una macchina da lavare. Un piccolo ripostiglio per prodotti e materiali di pulizia. Una farmacia. Nella sala da bagno i bambini hanno la possibilità di giocare con l’acqua. Cucina La cucina è completamente equipaggiata per la preparazione di tutti i pasti serviti ai bambini. Gli elettrodomestici e gli strumenti più all'avanguardia permettono alla cuoca di preparare cibi freschi e genuini . Ogni anno la nostra cucina viene esaminata dall'autorità cantonale competente in materia di sanità alimentare. Terrazza La nostra terrazza misura 60m2, 50 dei quali sono coperti e quindi agibili con qualsiasi tempo. Lo spazio è diviso in due zone, una è specialmente concepita per i bebè, mentre la seconda è più adatta ai bambini più grandi. In estate i bambini possono approfittare della piscina installata in terrazza: in inverno la stessa piscina è riempita di palline colorate e può quindi essere sfruttata in tutte le stagioni. In terrazza si trovano diversi giochi adatti ai bambini. Le attività proposte sono formulate sia individulmente sia a piccoli gruppi, tenendo conto della motivazione di ognuno e nel rispetto dei loro ritmi individuali.Vengono proposte attività ludiche, creative, espressive e musicali. In particolare: Il gioco libero in terrazza E’ un momento di condivisione dove a volte i bambini imparano a stare con gli altri, più piccoli o più grandi. Il materiale informe... ...come la sabbia, l'acqua , la farinetta, la schiuma da barba , la pasta di sale, i travasi , la plastilina ... segna una tappa veramente importante nella evoluzione della creatività del bambino; con questi elementi egli ha la possibilità di creare ciò che prima non esisteva. Queste attività appagano molte esigenze del bambino dal punto di vista cognitivo, motorio ed espressivo. Le attività grafico pittorica Dipingere per i bambini è un gioco naturale, è un'occasione per esprimersi liberamente. Le piccole attività di cucina Biscotti, torte, pizza, macedonia, ... I "collages" Canti e musica Ai giochi cantati e ai canti dedichiamo un momento ogni giorno, dando a questa attività un tempo e un luogo che favoriscono l'attenzione dei bambini, il senso di protezione, la quiete. La lettura e i racconti Il gioco simbolico Il bambino sviluppa una crescente capacità di usare la fantasia e la parola per imitare ciò che ha osservato. Le passeggiate e le uscite al parco giochi

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Asilo nidoAccoglienza per l'Infanzia
MiniCentro

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Asilo nidoAccoglienza per l'Infanzia

L'asilo Nido "Mini Centro" è un servizio socio educativo rivolto ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni di età circa, che necessitano di un collocamento diurno al di fuori della famiglia per motivazioni diverse: necessità di lavoro di entrambi i genitori, famiglie monoparentali, bisogni particolari del bambino che va inserito in una collettività di suoi coetanei. Su richiesta vengono accolti anche bambini di 4/5 anni, se per svariati motivi, non vengono subito inseriti nella scuola dell'infanzia. La struttura è autorizzata dalla Lfam, è aperta circa 240 giorni all'anno e può accogliere 20 bambini della regione. L' ente è aconfessionale e apolitico. I principi fondamentali ai quali si ispira il progetto educativo - pedagogico del nido sono: • l'attenzione al bambino ed il rispetto dei ritmi individuali di crescita • il riconoscimento dei bisogni e delle risorse del bambino • il dialogo costante tra la famiglia ed il personale educativo • l'offerta di un ambiente sicuro, nel quale il bambino può sperimentare, esprimersi, orientarsi, sviluppare l'autonomia e le relazioni socio-affettive Stanza dei piccoli (dai 3 ai 12 mesi) Lo spazio è suddiviso in due locali. Una cameretta con lettini e materassi singoli, “la stanza della nanna”. Uno spazio, dove in un angolo vi è il fasciatoio per il cambio con armadietti personalizzati, un angolo morbido, per i più piccoli, una scrivania per gli adulti, un armadietto con i giochi Stanza da gioco . È suddivisa in vari angoli. L’angolo casina dove il bambino ha la possibilità di sperimentare il gioco simbolico della casa (stirare, cucinare, bambole, passeggini ecc...), un angolo lettura con cuscini e libri dove il bambino può sedersi a sfogliarli e a guardarli, l’angolo del gioco delle macchinine e garage, l'angolo dei travestimenti e l'angolo delle costruzioni. Stanza del movimento e del sonno Vi sono parecchi materiali da gioco, una mansola con radio e CD, i materassini per il sonno e una cassettiera contenente lenzuola e copertine. Durante la giornata si utilizzano vari materiali come palloni, foulards, corde, cerchi ecc. In questo locale viene privilegiata l’attività motoria dando così la possibilità ai bambini di compiere un percorso saliscendi, correre, saltare, ballare al ritmo della musica ecc. Questo locale viene usato anche per la siesta e ogni bambino dispone di un materassino e biancheria da letto contrassegnata. Sala da pranzo Vi é un armadietto contenente l’occorrente per i pranzi (stoviglie, bavaglini,...). Un armadio con piccoli divisori contenente tutti i materiali neccessari per le attività ludiche e creative e giochi a tavolino. Una lavagna, tavoli e seggioline a misura di bambino. In questo locale si svolgono gli spuntini, i pranzi, le merende, giochi al tavolo e attività manuali. Il bagno Vi é un fasciatoio, armadietti con cestini per il cambio di vestiti e pannolini (individuali), tre lavelli con specchio e una mensola porta bicchieri per spazzolini da denti. Due gabinetti, uno a misura di bambino che permette loro di essere indipendenti. Una macchina da lavare. Un piccolo ripostiglio per prodotti e materiali di pulizia. Una farmacia. Nella sala da bagno i bambini hanno la possibilità di giocare con l’acqua. Cucina La cucina è completamente equipaggiata per la preparazione di tutti i pasti serviti ai bambini. Gli elettrodomestici e gli strumenti più all'avanguardia permettono alla cuoca di preparare cibi freschi e genuini . Ogni anno la nostra cucina viene esaminata dall'autorità cantonale competente in materia di sanità alimentare. Terrazza La nostra terrazza misura 60m2, 50 dei quali sono coperti e quindi agibili con qualsiasi tempo. Lo spazio è diviso in due zone, una è specialmente concepita per i bebè, mentre la seconda è più adatta ai bambini più grandi. In estate i bambini possono approfittare della piscina installata in terrazza: in inverno la stessa piscina è riempita di palline colorate e può quindi essere sfruttata in tutte le stagioni. In terrazza si trovano diversi giochi adatti ai bambini. Le attività proposte sono formulate sia individulmente sia a piccoli gruppi, tenendo conto della motivazione di ognuno e nel rispetto dei loro ritmi individuali.Vengono proposte attività ludiche, creative, espressive e musicali. In particolare: Il gioco libero in terrazza E’ un momento di condivisione dove a volte i bambini imparano a stare con gli altri, più piccoli o più grandi. Il materiale informe... ...come la sabbia, l'acqua , la farinetta, la schiuma da barba , la pasta di sale, i travasi , la plastilina ... segna una tappa veramente importante nella evoluzione della creatività del bambino; con questi elementi egli ha la possibilità di creare ciò che prima non esisteva. Queste attività appagano molte esigenze del bambino dal punto di vista cognitivo, motorio ed espressivo. Le attività grafico pittorica Dipingere per i bambini è un gioco naturale, è un'occasione per esprimersi liberamente. Le piccole attività di cucina Biscotti, torte, pizza, macedonia, ... I "collages" Canti e musica Ai giochi cantati e ai canti dedichiamo un momento ogni giorno, dando a questa attività un tempo e un luogo che favoriscono l'attenzione dei bambini, il senso di protezione, la quiete. La lettura e i racconti Il gioco simbolico Il bambino sviluppa una crescente capacità di usare la fantasia e la parola per imitare ciò che ha osservato. Le passeggiate e le uscite al parco giochi

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FalegnameriaRistrutturazione di interniCostruzione di cucine e mostre di cucineCucine, arredamenti e fabbricazioneEbanista
Morleo Michele Falegnameria

Morleo Michele Falegnameria

Via Zurigo 14, 6900 Lugano
FalegnameriaRistrutturazione di interniCostruzione di cucine e mostre di cucineCucine, arredamenti e fabbricazioneEbanista

FALEGNAMI A LUGANO DAL 1974 Dal 1974 l’azienda Morleo si occupa con cura e precisione dei sui clienti. Siamo specializzati nella realizzazione, montaggio e riparazione di mobili su misura, mobili massicci, armadi, cabine armadio, arredamenti interni classici e moderni, serramenti, cucine, porte, porte blindate, finestre in legno, pvc e sostituzione serrature e cilindri. Siamo esperti in riparazioni e manutenzioni di ogni genere, garantendo il massimo della qualita’. Forniamo servizio di restauro di mobili antichi, tavoli, angoliere, como', sedie e armadi. Eseguiamo il montaggio di tutti i tipi di arredamenti, cucine e mobili IKEA. Cosa facciamo: - LAVORI SU MISURA Progettiamo e realizziamo soluzioni su misura - MANUTENZIONI Eseguiamo servizio di manutenzione non solo ordinaria - RIPARAZIONI Effettuiamo riparazioni di qualsiasi manufatto - RESTAURI Ci occupiamo di restauri conservativi e straordinari - SERRAMENTI Montiamo serramenti sia in legno che in pvc - SERRATURE Effettuiamo il servizio di sostituzione dei cilindri serrature - MONTAGGIO Eseguiamo lo smontaggio e il montaggio mobili - TRASLOCHI Organizziamo e gestiamo piccoli servizi di trasloco

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Municipio di Lamone

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Municipio di Lamone

Via al Casello 3, 6814 Lamone
IL COMUNE

Lamone è di origine molto antica ed è diviso in tre parti distinte: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. È situato ai piedi del colle di San Zeno, le cui falde formano a meridione un anfiteatro naturale. Da alcuni anni esiste un "Sentiero naturalistico": questa via, che in parte utilizza una vecchissima mulattiera caduta in disuso, si congiunge in prossimità della cima con un sentiero che sale da Origlio, e lungo il percorso si trovano cartelli indicatori che informano sulla particolare vegetazione del luogo. La parte nuova del paese è invece situata sulla pianura che si estende a meridione della chiesa. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria, e in questa frazione passa la strada principale. Profilo storico “Lamone con l’Ostarietta, il principale villaggio, sebbene per la natura della situazione non sia capoluogo del circolo di Vezia (distretto di Lugano). La via postale rade i lembi della campagna di Lamone; ma il paese trovasi collocato a qualche distanza, alla falda di un monte che, riparandolo da’ freddi venti, gli permette di produr vini di buona riputazione. Il suo smembramento dalla parrocchia di Lugano rimonta agli anni 1580-90. Sul monte ha l’eremitaggio di San Zenone con prospetto sul val d’Agno e su quel di Lugano...” Così Stefano Franscini parla di Lamone nella sua opera “La Svizzera Italiana” edita nel 1840. Per poter meglio illustrarare il nostro comune si è attinto a quella ricchissima fonte che è la monografia storica su Lamone, scritta dal Canonico Giovanni Sarinelli (1885-1967). Le origini Lamone, nei documenti antichi (prima dell’anno 1000) è chiamato Namonne. Nel 1300 è detto Lemonno o Lemonne e in qualche caso Lamonno. Già verso il 1400 si parla però di Lemone e di Alamone, denominazioni che si avvicinano maggiormente al nome attuale di Lamone. Non è facile risolvere etimologicamente l’origine e il significato del nome di Lamone. Sarinelli afferma che probabilmente esso deriva da un antico personaggio proveniente da un villaggio italiano che ha il medesimo nome del nostro (Lamon in provincia di Belluno). Se invece consideriamo il termine più antico con II quale è definito il villaggio e cioè “Namonne, lo stesso ci può portare a riflettere sul vocabolo Iatino “nemus” che significa “bosco ricco di pascolo”. Non è da escludere infatti che il territorio dove sorse il paese di Lamone in origine fosse un luogo dedito in modo preponderante alla pastorizia. Quali fatti siano accaduti e come il villaggio si sia sviluppato, non è facile da accertare. Sappiamo poco o nulla del Ticino nell’epoca delle invasioni barbariche e dell’influsso che esse lasciarono nella popolazione. Esistono tracce archeologiche dei Longobardi nel secolo VII. Essi negli anni 568-572 conquistarono la pianura Padana e successivamente si spinsero nelle valli alpine dove, verso il 590 si scontrarono con i Franchi a Ponte Tresa. Alcuni signori longobardi possedevano beni nel Sottoceneri: tra questi possiamo annoverare un certo Totone da Campione, i cui possedimenti erano molto estesi, da comprendere anche tutte le terre di Lamone. Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni (quindi anche le terre lamonesì) al Monastero di Sant’Ambrogio di Milano. Con questa donazione, il monastero del capoluogo lombardo divenne una delle signorie feudali dì più antica data del Sottoceneri di cui si trovarono le maggiori tracce. La giurisdizione del monastero durò fino al 1300. La vita comunitaria antica Le diverse famiglie che si trovavano a vivere l’una accanto all’altra, nella medesima terra, creavano una comunità in cui il godimento dei beni era libero a tutti senza essere proprietari. Infatti non c’era la proprietà privata che escludeva la compartecipazione di altre famiglie. La legna del bosco, la pietra per la casa erano da godersi in comune, cosi pure dicasi per i pascoli per il bestiame, mentre le terre da coltivare, di solito, venivano estratte a sorte; durante una pubblica riunione. Questa forma di autogestione era detta “vicinìa”. Essa aveva i suoi ordinamenti, tra cui citiamo, la nomina del “decano” o “console” (corrispondente all’attuale sindaco), la discussione e I’approvazione di statuti e ordinamenti per la conduzione della comunità, ecc... Le assemblee, dette “vicinanze”, potevano essere di tipo ordinario o straordinario e generalmente si tenevano nella piazza centrale del villaggio o sul sagrato della chiesa. Attività della comunità Lamone era un paese prevalentemente agricolo poiché la gente traeva sostentamento dalla coltivazione della terra e dall’allevamento del bestiame. II numero di quest’ultimo doveva essere molto grande in quanto sappiamo che nel 1392 Lamone era proprietario di due alpi sul Camoghè sopra Isone: questa proprietà venne tenuta fino al 1500 circa. Un altro fatto che denota la massiccia presenza di bestiame sono gli ordinamenti e i decreti comunali per regolare l’uso dei pascoli. Oltre alle già citate attività agricole e d’allevamento, bisogna segnalare l’industria della bachicoltura, molto fiorente a Lamone tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, protrattasi poi per quasi un secolo. Venivano pure coltivati la canapa e il lino, le cui fibre, dopo essere state opportunamente lavorate, erano trasformate in filo da tessere su telai a mano, per ricavarne dei tessuti. Chi non ricorda le famose tele di lino dei nostri nonni? A titolo di curiosità, segnaliamo il ritrovamento qualche anno fa, durante uno scavo nel nucleo storico, di una grossa pietra lavorata, appartenente ad un torchio a leva o piemontese (strumento molto usato tra il 1500 e il 1800 per la lavorazione dell’uva ed in modo particolare per la preparazione dell’olio di noci). L’agricoltura non era però l’unica attività dei lamonesi. Nel seicento sul nostro territorio erano infatti funzionanti alcune fornaci per la cottura della terracotta. Con l’incremento demografico e la perdita degli alpeggi, parecchi abitanti dovettero cambiare mestiere, diventando muratori, pittori, falegnami, fabbri. Queste attività non sempre davano la garanzia di lavoro in paese e di conseguenza, non restava che una soluzione: l’emigrazione. Il nucleo abitativo Lamone è diviso in tre parti distinti: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. Percorrendo queste vie e osservando attentamente case, muri, porte, inferiate, cancelli, possiamo notare come alcune costruzioni siano state realizzate senza materiali nobili, ma con tanta passione. Molto spesso i realizzatori di queste opere erano persone di umili condizioni che per poter vivere erano costretti ad emigrare. Lontano da casa imparavano il mestiere e poi quando ritornavano dimostravano ciò che avevano imparato, costruendo o abbellendo le loro abitazioni. Il nucleo vecchio, complessivamente ben conservato e protetto da norme speciali volute dal Consiglio comunale una decina di anni fa, rappresenta una testimonianza inconfondibile della civiltà contadina. La parte nuova del paese, situata sulla pianura che si estende a sud del nucleo, è andata via via sviluppandosi a partire dagli anni sessanta, con la costruzione di nuove casette e numerosi palazzi. All’arrivo di nuova popolazione, ha fatto riscontro l’insediamento di molte attività eaconomiche nel settore industriale e terziario. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Infatti vediamo che Schinz nella sua opera “Descrizione della Svizzera Italiana nel settecento” afferma che a Ostarietta esisteva“... una casa isolata con accanto un mulino e una segheria “..., essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria. Vie di comunicazione II nucleo abitativo non era né è mai stato attraversato da strade di transito: ciò non ha però impedito al comune di svilupparsi sempre più. La strada principale, chiamata Regina prima e Cantonale poi, passa ancor oggi nella frazione di Ostarietta. Essa fu ampliata in due tappe: dapprima la tratta Lugano-Ostarietta, realizzata tra il 1806 e il 1808, poi il tracciato Ostarietta-Cadenazzo, realizzato tra il 1808 e il 1811. Questa via era (fino all’apertura dell’autostrada) l’arteria principale di comunicazione tra Lugano e il Monte Ceneri. Nel 1896 su questa strada fu introdotto un servizio passeggeri che collegava i paesi limitrofi con la città di Lugano mediante una diligenza. Nel 1934 la diligenza fu sostituita da un servizio automobilistico (tre corse giornaliere). Inoltre con la costruzione della ferrovia del Gottardo (1882) e dopo una serie di lunghe vicissitudini durate oltre 30 anni, le autorità comunali di Lamone, congiuntamente a quelle di Cadempino, riuscivano ad ottenere un ulteriore servizio per la comunità: la stazione ferroviaria. La chiesa Dedicata a Sant’Andrea, si trova a sud del nucleo storico. L’aspetto attuale è il risultato delle frequenti trasformazioni in parte avvenute nel 1612 e in parte nel 1800. Altri rinnovamenti furono eseguiti nel 1920, mentre negli anni 1976-77 fu restaurato l’interno. Il campanile, posto a sud della chiesa, risale all’epoca romanica (1100): ne sono testimoni le nicchie cieche definite da due o tre archi. Nel 1820 venne ampliato verso nord e rialzato. La facciata della chiesa è neoclassica; eseguita nel 1894 dall’architetto A.Ghezzi, ha come entrata un portico con pilastri d’ordine toscano. L’interno comprende una navata a tre campate, il coro e due cappelle laterali. Le pareti della navata sono sostenute da pilastri d’ordine toscano reggenti un cornicione neoclassico. L’altare maggiore è in stucco, con colonne sovrastate da capitelli di ordine composito; esso è arricchito da una pala del 1600 raffigurante Gesù che invita i due fratelli Andrea e Pietro a seguirlo e da una mensa in marmo di Arzo della metà del secolo XVIII. Nelle cappelle laterali, notevoli sono gli stucchi di Gabriele Cattori di Lamone (artista che decorò l’altare maggiore). In quella di sinistra, dedicata a San Sebastiano, vi è una pala raffigurante il Santo in compagnia della Vergine e di San Rocco. Nella cappella di destra, dedicata alla Madonna del Rosario, l’altare è sovrastato da una nicchia decorata da stucchi e contenente una statua databile verso la fine del 1600. Notevoli sono le tele dei dodici apostoli esposte alle pareti, attribuite al Caresana di Cureglia e realizzate attorno al 1700. Il pavimento, in mosaico veneziano, fu eseguito nel 1858.

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Municipio di Lamone

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Via al Casello 3, 6814 Lamone
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IL COMUNE

Lamone è di origine molto antica ed è diviso in tre parti distinte: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. È situato ai piedi del colle di San Zeno, le cui falde formano a meridione un anfiteatro naturale. Da alcuni anni esiste un "Sentiero naturalistico": questa via, che in parte utilizza una vecchissima mulattiera caduta in disuso, si congiunge in prossimità della cima con un sentiero che sale da Origlio, e lungo il percorso si trovano cartelli indicatori che informano sulla particolare vegetazione del luogo. La parte nuova del paese è invece situata sulla pianura che si estende a meridione della chiesa. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria, e in questa frazione passa la strada principale. Profilo storico “Lamone con l’Ostarietta, il principale villaggio, sebbene per la natura della situazione non sia capoluogo del circolo di Vezia (distretto di Lugano). La via postale rade i lembi della campagna di Lamone; ma il paese trovasi collocato a qualche distanza, alla falda di un monte che, riparandolo da’ freddi venti, gli permette di produr vini di buona riputazione. Il suo smembramento dalla parrocchia di Lugano rimonta agli anni 1580-90. Sul monte ha l’eremitaggio di San Zenone con prospetto sul val d’Agno e su quel di Lugano...” Così Stefano Franscini parla di Lamone nella sua opera “La Svizzera Italiana” edita nel 1840. Per poter meglio illustrarare il nostro comune si è attinto a quella ricchissima fonte che è la monografia storica su Lamone, scritta dal Canonico Giovanni Sarinelli (1885-1967). Le origini Lamone, nei documenti antichi (prima dell’anno 1000) è chiamato Namonne. Nel 1300 è detto Lemonno o Lemonne e in qualche caso Lamonno. Già verso il 1400 si parla però di Lemone e di Alamone, denominazioni che si avvicinano maggiormente al nome attuale di Lamone. Non è facile risolvere etimologicamente l’origine e il significato del nome di Lamone. Sarinelli afferma che probabilmente esso deriva da un antico personaggio proveniente da un villaggio italiano che ha il medesimo nome del nostro (Lamon in provincia di Belluno). Se invece consideriamo il termine più antico con II quale è definito il villaggio e cioè “Namonne, lo stesso ci può portare a riflettere sul vocabolo Iatino “nemus” che significa “bosco ricco di pascolo”. Non è da escludere infatti che il territorio dove sorse il paese di Lamone in origine fosse un luogo dedito in modo preponderante alla pastorizia. Quali fatti siano accaduti e come il villaggio si sia sviluppato, non è facile da accertare. Sappiamo poco o nulla del Ticino nell’epoca delle invasioni barbariche e dell’influsso che esse lasciarono nella popolazione. Esistono tracce archeologiche dei Longobardi nel secolo VII. Essi negli anni 568-572 conquistarono la pianura Padana e successivamente si spinsero nelle valli alpine dove, verso il 590 si scontrarono con i Franchi a Ponte Tresa. Alcuni signori longobardi possedevano beni nel Sottoceneri: tra questi possiamo annoverare un certo Totone da Campione, i cui possedimenti erano molto estesi, da comprendere anche tutte le terre di Lamone. Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni (quindi anche le terre lamonesì) al Monastero di Sant’Ambrogio di Milano. Con questa donazione, il monastero del capoluogo lombardo divenne una delle signorie feudali dì più antica data del Sottoceneri di cui si trovarono le maggiori tracce. La giurisdizione del monastero durò fino al 1300. La vita comunitaria antica Le diverse famiglie che si trovavano a vivere l’una accanto all’altra, nella medesima terra, creavano una comunità in cui il godimento dei beni era libero a tutti senza essere proprietari. Infatti non c’era la proprietà privata che escludeva la compartecipazione di altre famiglie. La legna del bosco, la pietra per la casa erano da godersi in comune, cosi pure dicasi per i pascoli per il bestiame, mentre le terre da coltivare, di solito, venivano estratte a sorte; durante una pubblica riunione. Questa forma di autogestione era detta “vicinìa”. Essa aveva i suoi ordinamenti, tra cui citiamo, la nomina del “decano” o “console” (corrispondente all’attuale sindaco), la discussione e I’approvazione di statuti e ordinamenti per la conduzione della comunità, ecc... Le assemblee, dette “vicinanze”, potevano essere di tipo ordinario o straordinario e generalmente si tenevano nella piazza centrale del villaggio o sul sagrato della chiesa. Attività della comunità Lamone era un paese prevalentemente agricolo poiché la gente traeva sostentamento dalla coltivazione della terra e dall’allevamento del bestiame. II numero di quest’ultimo doveva essere molto grande in quanto sappiamo che nel 1392 Lamone era proprietario di due alpi sul Camoghè sopra Isone: questa proprietà venne tenuta fino al 1500 circa. Un altro fatto che denota la massiccia presenza di bestiame sono gli ordinamenti e i decreti comunali per regolare l’uso dei pascoli. Oltre alle già citate attività agricole e d’allevamento, bisogna segnalare l’industria della bachicoltura, molto fiorente a Lamone tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, protrattasi poi per quasi un secolo. Venivano pure coltivati la canapa e il lino, le cui fibre, dopo essere state opportunamente lavorate, erano trasformate in filo da tessere su telai a mano, per ricavarne dei tessuti. Chi non ricorda le famose tele di lino dei nostri nonni? A titolo di curiosità, segnaliamo il ritrovamento qualche anno fa, durante uno scavo nel nucleo storico, di una grossa pietra lavorata, appartenente ad un torchio a leva o piemontese (strumento molto usato tra il 1500 e il 1800 per la lavorazione dell’uva ed in modo particolare per la preparazione dell’olio di noci). L’agricoltura non era però l’unica attività dei lamonesi. Nel seicento sul nostro territorio erano infatti funzionanti alcune fornaci per la cottura della terracotta. Con l’incremento demografico e la perdita degli alpeggi, parecchi abitanti dovettero cambiare mestiere, diventando muratori, pittori, falegnami, fabbri. Queste attività non sempre davano la garanzia di lavoro in paese e di conseguenza, non restava che una soluzione: l’emigrazione. Il nucleo abitativo Lamone è diviso in tre parti distinti: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. Percorrendo queste vie e osservando attentamente case, muri, porte, inferiate, cancelli, possiamo notare come alcune costruzioni siano state realizzate senza materiali nobili, ma con tanta passione. Molto spesso i realizzatori di queste opere erano persone di umili condizioni che per poter vivere erano costretti ad emigrare. Lontano da casa imparavano il mestiere e poi quando ritornavano dimostravano ciò che avevano imparato, costruendo o abbellendo le loro abitazioni. Il nucleo vecchio, complessivamente ben conservato e protetto da norme speciali volute dal Consiglio comunale una decina di anni fa, rappresenta una testimonianza inconfondibile della civiltà contadina. La parte nuova del paese, situata sulla pianura che si estende a sud del nucleo, è andata via via sviluppandosi a partire dagli anni sessanta, con la costruzione di nuove casette e numerosi palazzi. All’arrivo di nuova popolazione, ha fatto riscontro l’insediamento di molte attività eaconomiche nel settore industriale e terziario. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Infatti vediamo che Schinz nella sua opera “Descrizione della Svizzera Italiana nel settecento” afferma che a Ostarietta esisteva“... una casa isolata con accanto un mulino e una segheria “..., essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria. Vie di comunicazione II nucleo abitativo non era né è mai stato attraversato da strade di transito: ciò non ha però impedito al comune di svilupparsi sempre più. La strada principale, chiamata Regina prima e Cantonale poi, passa ancor oggi nella frazione di Ostarietta. Essa fu ampliata in due tappe: dapprima la tratta Lugano-Ostarietta, realizzata tra il 1806 e il 1808, poi il tracciato Ostarietta-Cadenazzo, realizzato tra il 1808 e il 1811. Questa via era (fino all’apertura dell’autostrada) l’arteria principale di comunicazione tra Lugano e il Monte Ceneri. Nel 1896 su questa strada fu introdotto un servizio passeggeri che collegava i paesi limitrofi con la città di Lugano mediante una diligenza. Nel 1934 la diligenza fu sostituita da un servizio automobilistico (tre corse giornaliere). Inoltre con la costruzione della ferrovia del Gottardo (1882) e dopo una serie di lunghe vicissitudini durate oltre 30 anni, le autorità comunali di Lamone, congiuntamente a quelle di Cadempino, riuscivano ad ottenere un ulteriore servizio per la comunità: la stazione ferroviaria. La chiesa Dedicata a Sant’Andrea, si trova a sud del nucleo storico. L’aspetto attuale è il risultato delle frequenti trasformazioni in parte avvenute nel 1612 e in parte nel 1800. Altri rinnovamenti furono eseguiti nel 1920, mentre negli anni 1976-77 fu restaurato l’interno. Il campanile, posto a sud della chiesa, risale all’epoca romanica (1100): ne sono testimoni le nicchie cieche definite da due o tre archi. Nel 1820 venne ampliato verso nord e rialzato. La facciata della chiesa è neoclassica; eseguita nel 1894 dall’architetto A.Ghezzi, ha come entrata un portico con pilastri d’ordine toscano. L’interno comprende una navata a tre campate, il coro e due cappelle laterali. Le pareti della navata sono sostenute da pilastri d’ordine toscano reggenti un cornicione neoclassico. L’altare maggiore è in stucco, con colonne sovrastate da capitelli di ordine composito; esso è arricchito da una pala del 1600 raffigurante Gesù che invita i due fratelli Andrea e Pietro a seguirlo e da una mensa in marmo di Arzo della metà del secolo XVIII. Nelle cappelle laterali, notevoli sono gli stucchi di Gabriele Cattori di Lamone (artista che decorò l’altare maggiore). In quella di sinistra, dedicata a San Sebastiano, vi è una pala raffigurante il Santo in compagnia della Vergine e di San Rocco. Nella cappella di destra, dedicata alla Madonna del Rosario, l’altare è sovrastato da una nicchia decorata da stucchi e contenente una statua databile verso la fine del 1600. Notevoli sono le tele dei dodici apostoli esposte alle pareti, attribuite al Caresana di Cureglia e realizzate attorno al 1700. Il pavimento, in mosaico veneziano, fu eseguito nel 1858.

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Via Chicherio 31, 6500 Bellinzona
Negretti Impianti Sanitari e Riscaldamenti Sagl – Bellinzona e Mesocco

Negretti Impianti Sanitari e Riscaldamenti Sagl, con sede a Bellinzona e filiale a Mesocco, è specializzata in impianti sanitari, idraulici, riscaldamenti, termopompe e soluzioni energetiche. Offriamo progettazione, fornitura, posa e riparazioni per bagni, cucine, climatizzazione, ventilazione, irrigazione e sistemi con energie alternative o convenzionali. Disponiamo anche di un servizio di picchetto 24/7 per emergenze. Membro Suissetec, garantiamo qualità, affidabilità e interventi rapidi in tutto il Ticino. Contattaci per un preventivo gratuito! Esperti in impianti sanitari, idraulici, riscaldamenti e termopompe in Ticino La NEGRETTI IMPIANTI SANITARI E RISCALDAMENTI SAGL , con sede a Bellinzona e filiale a Mesocco (Grigioni italiano), è un punto di riferimento nel settore degli impianti sanitari, idraulici e termici in Ticino. L’azienda è diretta da Marco Grassi ed è membro SUISSETEC , garanzia di qualità e professionalità. Offriamo un servizio completo di progettazione, fornitura, esecuzione e posa , oltre a un efficiente servizio di riparazione per: • Impianti sanitari per bagni, docce, cucine e spogliatoi • Impianti idraulici civili e industriali • Impianti di riscaldamento (tradizionali e a pavimento) • Sistemi di raffreddamento, climatizzazione e ventilazione • Installazione di termopompe ad alta efficienza • Sistemi di irrigazione per giardini e spazi verdi • Impianti a energia alternativa e convenzionale • Servizio di emergenza / picchetto 24 ore su 24, 7 giorni su 7 La nostra azienda si distingue per l’utilizzo di tecnologie moderne , materiali di qualità e una particolare attenzione alla sostenibilità energetica . Che si tratti di una nuova costruzione , una ristrutturazione o un intervento urgente , il nostro team è pronto a fornire soluzioni su misura per ogni esigenza. Contattaci per un preventivo gratuito o per richiedere un intervento urgente.

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Impianti sanitariIdraulicoEnergie rinnovabiliPompe di caloreTecnologia solare impianti solari
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Metalcostruzioni Jelmini SA

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Metalcostruzioni Jelmini SA

Via Maestri Comacini 16, 6500 Bellinzona
PRESENTAZIONE

Dal 1960 al vostro servizio La nostra azienda, attiva nel campo delle metalcostruzioni, esegue opere d’ogni genere e su misura, resistenti nel tempo. Trattamento delle superfici: • verniciatura con polveri elettrostatiche, colore a scelta della scala RAL Sostituzione delle vecchie finestre e persiane, adattabili a qualsiasi situazione, senza nessun ritocco alle facciate. Fatevi consigliare dal nostro personale specializzato per preventivi e per un miglior risultato tecnico ed estetico. La garanzia secondo norme SIA La Metalcostruzioni Jelmini SA vanta oltre 60 anni d’esperienza nel campo delle metalcostruzioni. Esegue opere in lega d’alluminio come: • rivestimento facciate • giardini d’inverno • strutture con profili isolati • coperture con pannelli o vetri isolanti di sicurezza • serramenti ad apertura oscillobattente a libro e scorrevoli. • porte in acciaio e alluminio di sicurezza e antifuoco EI30/EI60/EI90 Trattamento delle superfici: • ossidazione colore naturale • verniciatura con polveri elettrostatiche colore a scelta della scala RAL La nostra produzione: • finestre e porte in lega d’alluminio • persiane in lega d’alluminio • metalcostruzioni in genere • lavorazione acciaio inox • lavorazione lamiere • pareti mobili • porte garage a ribalta e sezionali • finestre e porte in acciaio • cancelli

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Serramenti, porteFinestreCostruzioni metalliche
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Metaltecnica Sagl

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Metaltecnica Sagl

Via Bellinzona 40, 6743 Bodio
Chi siamo

Metaltecnica Sagl è specializzata nella costruzione di strutture metalliche, in acciaio trattato e non, per capannoni agricoli, commerciali ed industriali. Con una ventennale esperienza nel settore, garantisce ai propri clienti esperienza e qualità, avvalendosi di un ufficio tecnico in grado di supportare il cliente sin dalla fase di preventivazione e progettazione. Per la produzione, Metaltecnica si avvale delle più moderne tecnologie nel campo della lavorazione dell'acciaio, con continui investimenti in attrezzature, oltre ad un personale qualificato in costante aggiornamento. • costruzione di carpenterie metalliche , in acciaio trattato o meno; • fornitura e posa in opera, chiavi in mano , di strutture metalliche in base alle esigenze del cliente, adibite ad utilizzo industriale, agricolo, civile, commerciale, alberghiero e sportivo; • fornitura e posa in opera di pensiline , tralicci per servizi di telefonia, scale d’emergenza, portali a cavalletto per segnaletica stradale. • realizzazione di travi in acciaio su misura, con forature di alta precisione , prive di punzonatura, mediante macchinari di ultima generazione; • realizzazione di piastrame di qualunque spessore, qualsiasi dimensione e forma, con forature di alta precisione;

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Lavorazione del MetalloMetalli prodotti metalliciCostruzioni metallicheMetallurgiaLamiera, lavorazione della
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Via Vallemaggia 117, 6600 Solduno

La passione per il proprio lavoro è la caratteristica principale per il pieno successo di un progetto. Ogni mandato viene svolto con impegno, entusiasmo, dinamismo e motivazione, sempre alla ricerca delle soluzioni ottimali dal profilo tecnico/economico e nel rispetto di tutte le normative vigenti. Particolare attenzione viene data alle esigenze del committente cercando un giusto dialogo e collaborazione, pure necessari per l’ottenimento di un risultato finale di piena soddisfazione. Con oltre vent’anni di esperienza ci occupiamo di tutte le fasi per la realizzazione di un’opera. • Consulenza e analisi preliminari • Progetto di massima • Procedura d’autorizzazione (domanda di costruzione) • Progetto definitivo • Procedura d’appalto ed aggiudicazione dei lavori • Direzione dei lavori • Collaudo messa in esercizio e consegna dell’opera I nostri servizi: Strutture • Calcestruzzo • Acciaio • Legno • Strutture miste • Strutture prefabbricate Sottostrutture • Fosse di scavo • Fondazioni • Opere di sostegno: muri, paratie e ancoraggi Restauro • Edifici storici • Beni culturali • Edifici rurali tradizionali Idraulica • Acquedotti • Canalizzazioni • Arginature e correzione di corsi d'acqua Strade • Nuove strade • Risanamenti • Parcheggi Perizie e Misurazioni • A futura memoria • Statiche • Misurazioni • Tracciamenti • Rilievi

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Ingegneria, studi
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MiniCentro

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MiniCentro

6916 Grancia

L'asilo Nido "Mini Centro" è un servizio socio educativo rivolto ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni di età circa, che necessitano di un collocamento diurno al di fuori della famiglia per motivazioni diverse: necessità di lavoro di entrambi i genitori, famiglie monoparentali, bisogni particolari del bambino che va inserito in una collettività di suoi coetanei. Su richiesta vengono accolti anche bambini di 4/5 anni, se per svariati motivi, non vengono subito inseriti nella scuola dell'infanzia. La struttura è autorizzata dalla Lfam, è aperta circa 240 giorni all'anno e può accogliere 20 bambini della regione. L' ente è aconfessionale e apolitico. I principi fondamentali ai quali si ispira il progetto educativo - pedagogico del nido sono: • l'attenzione al bambino ed il rispetto dei ritmi individuali di crescita • il riconoscimento dei bisogni e delle risorse del bambino • il dialogo costante tra la famiglia ed il personale educativo • l'offerta di un ambiente sicuro, nel quale il bambino può sperimentare, esprimersi, orientarsi, sviluppare l'autonomia e le relazioni socio-affettive Stanza dei piccoli (dai 3 ai 12 mesi) Lo spazio è suddiviso in due locali. Una cameretta con lettini e materassi singoli, “la stanza della nanna”. Uno spazio, dove in un angolo vi è il fasciatoio per il cambio con armadietti personalizzati, un angolo morbido, per i più piccoli, una scrivania per gli adulti, un armadietto con i giochi Stanza da gioco . È suddivisa in vari angoli. L’angolo casina dove il bambino ha la possibilità di sperimentare il gioco simbolico della casa (stirare, cucinare, bambole, passeggini ecc...), un angolo lettura con cuscini e libri dove il bambino può sedersi a sfogliarli e a guardarli, l’angolo del gioco delle macchinine e garage, l'angolo dei travestimenti e l'angolo delle costruzioni. Stanza del movimento e del sonno Vi sono parecchi materiali da gioco, una mansola con radio e CD, i materassini per il sonno e una cassettiera contenente lenzuola e copertine. Durante la giornata si utilizzano vari materiali come palloni, foulards, corde, cerchi ecc. In questo locale viene privilegiata l’attività motoria dando così la possibilità ai bambini di compiere un percorso saliscendi, correre, saltare, ballare al ritmo della musica ecc. Questo locale viene usato anche per la siesta e ogni bambino dispone di un materassino e biancheria da letto contrassegnata. Sala da pranzo Vi é un armadietto contenente l’occorrente per i pranzi (stoviglie, bavaglini,...). Un armadio con piccoli divisori contenente tutti i materiali neccessari per le attività ludiche e creative e giochi a tavolino. Una lavagna, tavoli e seggioline a misura di bambino. In questo locale si svolgono gli spuntini, i pranzi, le merende, giochi al tavolo e attività manuali. Il bagno Vi é un fasciatoio, armadietti con cestini per il cambio di vestiti e pannolini (individuali), tre lavelli con specchio e una mensola porta bicchieri per spazzolini da denti. Due gabinetti, uno a misura di bambino che permette loro di essere indipendenti. Una macchina da lavare. Un piccolo ripostiglio per prodotti e materiali di pulizia. Una farmacia. Nella sala da bagno i bambini hanno la possibilità di giocare con l’acqua. Cucina La cucina è completamente equipaggiata per la preparazione di tutti i pasti serviti ai bambini. Gli elettrodomestici e gli strumenti più all'avanguardia permettono alla cuoca di preparare cibi freschi e genuini . Ogni anno la nostra cucina viene esaminata dall'autorità cantonale competente in materia di sanità alimentare. Terrazza La nostra terrazza misura 60m2, 50 dei quali sono coperti e quindi agibili con qualsiasi tempo. Lo spazio è diviso in due zone, una è specialmente concepita per i bebè, mentre la seconda è più adatta ai bambini più grandi. In estate i bambini possono approfittare della piscina installata in terrazza: in inverno la stessa piscina è riempita di palline colorate e può quindi essere sfruttata in tutte le stagioni. In terrazza si trovano diversi giochi adatti ai bambini. Le attività proposte sono formulate sia individulmente sia a piccoli gruppi, tenendo conto della motivazione di ognuno e nel rispetto dei loro ritmi individuali.Vengono proposte attività ludiche, creative, espressive e musicali. In particolare: Il gioco libero in terrazza E’ un momento di condivisione dove a volte i bambini imparano a stare con gli altri, più piccoli o più grandi. Il materiale informe... ...come la sabbia, l'acqua , la farinetta, la schiuma da barba , la pasta di sale, i travasi , la plastilina ... segna una tappa veramente importante nella evoluzione della creatività del bambino; con questi elementi egli ha la possibilità di creare ciò che prima non esisteva. Queste attività appagano molte esigenze del bambino dal punto di vista cognitivo, motorio ed espressivo. Le attività grafico pittorica Dipingere per i bambini è un gioco naturale, è un'occasione per esprimersi liberamente. Le piccole attività di cucina Biscotti, torte, pizza, macedonia, ... I "collages" Canti e musica Ai giochi cantati e ai canti dedichiamo un momento ogni giorno, dando a questa attività un tempo e un luogo che favoriscono l'attenzione dei bambini, il senso di protezione, la quiete. La lettura e i racconti Il gioco simbolico Il bambino sviluppa una crescente capacità di usare la fantasia e la parola per imitare ciò che ha osservato. Le passeggiate e le uscite al parco giochi

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Asilo nidoAccoglienza per l'Infanzia
MiniCentro

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6916 Grancia
Asilo nidoAccoglienza per l'Infanzia

L'asilo Nido "Mini Centro" è un servizio socio educativo rivolto ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni di età circa, che necessitano di un collocamento diurno al di fuori della famiglia per motivazioni diverse: necessità di lavoro di entrambi i genitori, famiglie monoparentali, bisogni particolari del bambino che va inserito in una collettività di suoi coetanei. Su richiesta vengono accolti anche bambini di 4/5 anni, se per svariati motivi, non vengono subito inseriti nella scuola dell'infanzia. La struttura è autorizzata dalla Lfam, è aperta circa 240 giorni all'anno e può accogliere 20 bambini della regione. L' ente è aconfessionale e apolitico. I principi fondamentali ai quali si ispira il progetto educativo - pedagogico del nido sono: • l'attenzione al bambino ed il rispetto dei ritmi individuali di crescita • il riconoscimento dei bisogni e delle risorse del bambino • il dialogo costante tra la famiglia ed il personale educativo • l'offerta di un ambiente sicuro, nel quale il bambino può sperimentare, esprimersi, orientarsi, sviluppare l'autonomia e le relazioni socio-affettive Stanza dei piccoli (dai 3 ai 12 mesi) Lo spazio è suddiviso in due locali. Una cameretta con lettini e materassi singoli, “la stanza della nanna”. Uno spazio, dove in un angolo vi è il fasciatoio per il cambio con armadietti personalizzati, un angolo morbido, per i più piccoli, una scrivania per gli adulti, un armadietto con i giochi Stanza da gioco . È suddivisa in vari angoli. L’angolo casina dove il bambino ha la possibilità di sperimentare il gioco simbolico della casa (stirare, cucinare, bambole, passeggini ecc...), un angolo lettura con cuscini e libri dove il bambino può sedersi a sfogliarli e a guardarli, l’angolo del gioco delle macchinine e garage, l'angolo dei travestimenti e l'angolo delle costruzioni. Stanza del movimento e del sonno Vi sono parecchi materiali da gioco, una mansola con radio e CD, i materassini per il sonno e una cassettiera contenente lenzuola e copertine. Durante la giornata si utilizzano vari materiali come palloni, foulards, corde, cerchi ecc. In questo locale viene privilegiata l’attività motoria dando così la possibilità ai bambini di compiere un percorso saliscendi, correre, saltare, ballare al ritmo della musica ecc. Questo locale viene usato anche per la siesta e ogni bambino dispone di un materassino e biancheria da letto contrassegnata. Sala da pranzo Vi é un armadietto contenente l’occorrente per i pranzi (stoviglie, bavaglini,...). Un armadio con piccoli divisori contenente tutti i materiali neccessari per le attività ludiche e creative e giochi a tavolino. Una lavagna, tavoli e seggioline a misura di bambino. In questo locale si svolgono gli spuntini, i pranzi, le merende, giochi al tavolo e attività manuali. Il bagno Vi é un fasciatoio, armadietti con cestini per il cambio di vestiti e pannolini (individuali), tre lavelli con specchio e una mensola porta bicchieri per spazzolini da denti. Due gabinetti, uno a misura di bambino che permette loro di essere indipendenti. Una macchina da lavare. Un piccolo ripostiglio per prodotti e materiali di pulizia. Una farmacia. Nella sala da bagno i bambini hanno la possibilità di giocare con l’acqua. Cucina La cucina è completamente equipaggiata per la preparazione di tutti i pasti serviti ai bambini. Gli elettrodomestici e gli strumenti più all'avanguardia permettono alla cuoca di preparare cibi freschi e genuini . Ogni anno la nostra cucina viene esaminata dall'autorità cantonale competente in materia di sanità alimentare. Terrazza La nostra terrazza misura 60m2, 50 dei quali sono coperti e quindi agibili con qualsiasi tempo. Lo spazio è diviso in due zone, una è specialmente concepita per i bebè, mentre la seconda è più adatta ai bambini più grandi. In estate i bambini possono approfittare della piscina installata in terrazza: in inverno la stessa piscina è riempita di palline colorate e può quindi essere sfruttata in tutte le stagioni. In terrazza si trovano diversi giochi adatti ai bambini. Le attività proposte sono formulate sia individulmente sia a piccoli gruppi, tenendo conto della motivazione di ognuno e nel rispetto dei loro ritmi individuali.Vengono proposte attività ludiche, creative, espressive e musicali. In particolare: Il gioco libero in terrazza E’ un momento di condivisione dove a volte i bambini imparano a stare con gli altri, più piccoli o più grandi. Il materiale informe... ...come la sabbia, l'acqua , la farinetta, la schiuma da barba , la pasta di sale, i travasi , la plastilina ... segna una tappa veramente importante nella evoluzione della creatività del bambino; con questi elementi egli ha la possibilità di creare ciò che prima non esisteva. Queste attività appagano molte esigenze del bambino dal punto di vista cognitivo, motorio ed espressivo. Le attività grafico pittorica Dipingere per i bambini è un gioco naturale, è un'occasione per esprimersi liberamente. Le piccole attività di cucina Biscotti, torte, pizza, macedonia, ... I "collages" Canti e musica Ai giochi cantati e ai canti dedichiamo un momento ogni giorno, dando a questa attività un tempo e un luogo che favoriscono l'attenzione dei bambini, il senso di protezione, la quiete. La lettura e i racconti Il gioco simbolico Il bambino sviluppa una crescente capacità di usare la fantasia e la parola per imitare ciò che ha osservato. Le passeggiate e le uscite al parco giochi

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FalegnameriaRistrutturazione di interniCostruzione di cucine e mostre di cucineCucine, arredamenti e fabbricazioneEbanista
Morleo Michele Falegnameria

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Via Zurigo 14, 6900 Lugano
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FALEGNAMI A LUGANO DAL 1974 Dal 1974 l’azienda Morleo si occupa con cura e precisione dei sui clienti. Siamo specializzati nella realizzazione, montaggio e riparazione di mobili su misura, mobili massicci, armadi, cabine armadio, arredamenti interni classici e moderni, serramenti, cucine, porte, porte blindate, finestre in legno, pvc e sostituzione serrature e cilindri. Siamo esperti in riparazioni e manutenzioni di ogni genere, garantendo il massimo della qualita’. Forniamo servizio di restauro di mobili antichi, tavoli, angoliere, como', sedie e armadi. Eseguiamo il montaggio di tutti i tipi di arredamenti, cucine e mobili IKEA. Cosa facciamo: - LAVORI SU MISURA Progettiamo e realizziamo soluzioni su misura - MANUTENZIONI Eseguiamo servizio di manutenzione non solo ordinaria - RIPARAZIONI Effettuiamo riparazioni di qualsiasi manufatto - RESTAURI Ci occupiamo di restauri conservativi e straordinari - SERRAMENTI Montiamo serramenti sia in legno che in pvc - SERRATURE Effettuiamo il servizio di sostituzione dei cilindri serrature - MONTAGGIO Eseguiamo lo smontaggio e il montaggio mobili - TRASLOCHI Organizziamo e gestiamo piccoli servizi di trasloco

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Municipio di Lamone

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Municipio di Lamone

Via al Casello 3, 6814 Lamone
IL COMUNE

Lamone è di origine molto antica ed è diviso in tre parti distinte: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. È situato ai piedi del colle di San Zeno, le cui falde formano a meridione un anfiteatro naturale. Da alcuni anni esiste un "Sentiero naturalistico": questa via, che in parte utilizza una vecchissima mulattiera caduta in disuso, si congiunge in prossimità della cima con un sentiero che sale da Origlio, e lungo il percorso si trovano cartelli indicatori che informano sulla particolare vegetazione del luogo. La parte nuova del paese è invece situata sulla pianura che si estende a meridione della chiesa. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria, e in questa frazione passa la strada principale. Profilo storico “Lamone con l’Ostarietta, il principale villaggio, sebbene per la natura della situazione non sia capoluogo del circolo di Vezia (distretto di Lugano). La via postale rade i lembi della campagna di Lamone; ma il paese trovasi collocato a qualche distanza, alla falda di un monte che, riparandolo da’ freddi venti, gli permette di produr vini di buona riputazione. Il suo smembramento dalla parrocchia di Lugano rimonta agli anni 1580-90. Sul monte ha l’eremitaggio di San Zenone con prospetto sul val d’Agno e su quel di Lugano...” Così Stefano Franscini parla di Lamone nella sua opera “La Svizzera Italiana” edita nel 1840. Per poter meglio illustrarare il nostro comune si è attinto a quella ricchissima fonte che è la monografia storica su Lamone, scritta dal Canonico Giovanni Sarinelli (1885-1967). Le origini Lamone, nei documenti antichi (prima dell’anno 1000) è chiamato Namonne. Nel 1300 è detto Lemonno o Lemonne e in qualche caso Lamonno. Già verso il 1400 si parla però di Lemone e di Alamone, denominazioni che si avvicinano maggiormente al nome attuale di Lamone. Non è facile risolvere etimologicamente l’origine e il significato del nome di Lamone. Sarinelli afferma che probabilmente esso deriva da un antico personaggio proveniente da un villaggio italiano che ha il medesimo nome del nostro (Lamon in provincia di Belluno). Se invece consideriamo il termine più antico con II quale è definito il villaggio e cioè “Namonne, lo stesso ci può portare a riflettere sul vocabolo Iatino “nemus” che significa “bosco ricco di pascolo”. Non è da escludere infatti che il territorio dove sorse il paese di Lamone in origine fosse un luogo dedito in modo preponderante alla pastorizia. Quali fatti siano accaduti e come il villaggio si sia sviluppato, non è facile da accertare. Sappiamo poco o nulla del Ticino nell’epoca delle invasioni barbariche e dell’influsso che esse lasciarono nella popolazione. Esistono tracce archeologiche dei Longobardi nel secolo VII. Essi negli anni 568-572 conquistarono la pianura Padana e successivamente si spinsero nelle valli alpine dove, verso il 590 si scontrarono con i Franchi a Ponte Tresa. Alcuni signori longobardi possedevano beni nel Sottoceneri: tra questi possiamo annoverare un certo Totone da Campione, i cui possedimenti erano molto estesi, da comprendere anche tutte le terre di Lamone. Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni (quindi anche le terre lamonesì) al Monastero di Sant’Ambrogio di Milano. Con questa donazione, il monastero del capoluogo lombardo divenne una delle signorie feudali dì più antica data del Sottoceneri di cui si trovarono le maggiori tracce. La giurisdizione del monastero durò fino al 1300. La vita comunitaria antica Le diverse famiglie che si trovavano a vivere l’una accanto all’altra, nella medesima terra, creavano una comunità in cui il godimento dei beni era libero a tutti senza essere proprietari. Infatti non c’era la proprietà privata che escludeva la compartecipazione di altre famiglie. La legna del bosco, la pietra per la casa erano da godersi in comune, cosi pure dicasi per i pascoli per il bestiame, mentre le terre da coltivare, di solito, venivano estratte a sorte; durante una pubblica riunione. Questa forma di autogestione era detta “vicinìa”. Essa aveva i suoi ordinamenti, tra cui citiamo, la nomina del “decano” o “console” (corrispondente all’attuale sindaco), la discussione e I’approvazione di statuti e ordinamenti per la conduzione della comunità, ecc... Le assemblee, dette “vicinanze”, potevano essere di tipo ordinario o straordinario e generalmente si tenevano nella piazza centrale del villaggio o sul sagrato della chiesa. Attività della comunità Lamone era un paese prevalentemente agricolo poiché la gente traeva sostentamento dalla coltivazione della terra e dall’allevamento del bestiame. II numero di quest’ultimo doveva essere molto grande in quanto sappiamo che nel 1392 Lamone era proprietario di due alpi sul Camoghè sopra Isone: questa proprietà venne tenuta fino al 1500 circa. Un altro fatto che denota la massiccia presenza di bestiame sono gli ordinamenti e i decreti comunali per regolare l’uso dei pascoli. Oltre alle già citate attività agricole e d’allevamento, bisogna segnalare l’industria della bachicoltura, molto fiorente a Lamone tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, protrattasi poi per quasi un secolo. Venivano pure coltivati la canapa e il lino, le cui fibre, dopo essere state opportunamente lavorate, erano trasformate in filo da tessere su telai a mano, per ricavarne dei tessuti. Chi non ricorda le famose tele di lino dei nostri nonni? A titolo di curiosità, segnaliamo il ritrovamento qualche anno fa, durante uno scavo nel nucleo storico, di una grossa pietra lavorata, appartenente ad un torchio a leva o piemontese (strumento molto usato tra il 1500 e il 1800 per la lavorazione dell’uva ed in modo particolare per la preparazione dell’olio di noci). L’agricoltura non era però l’unica attività dei lamonesi. Nel seicento sul nostro territorio erano infatti funzionanti alcune fornaci per la cottura della terracotta. Con l’incremento demografico e la perdita degli alpeggi, parecchi abitanti dovettero cambiare mestiere, diventando muratori, pittori, falegnami, fabbri. Queste attività non sempre davano la garanzia di lavoro in paese e di conseguenza, non restava che una soluzione: l’emigrazione. Il nucleo abitativo Lamone è diviso in tre parti distinti: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. Percorrendo queste vie e osservando attentamente case, muri, porte, inferiate, cancelli, possiamo notare come alcune costruzioni siano state realizzate senza materiali nobili, ma con tanta passione. Molto spesso i realizzatori di queste opere erano persone di umili condizioni che per poter vivere erano costretti ad emigrare. Lontano da casa imparavano il mestiere e poi quando ritornavano dimostravano ciò che avevano imparato, costruendo o abbellendo le loro abitazioni. Il nucleo vecchio, complessivamente ben conservato e protetto da norme speciali volute dal Consiglio comunale una decina di anni fa, rappresenta una testimonianza inconfondibile della civiltà contadina. La parte nuova del paese, situata sulla pianura che si estende a sud del nucleo, è andata via via sviluppandosi a partire dagli anni sessanta, con la costruzione di nuove casette e numerosi palazzi. All’arrivo di nuova popolazione, ha fatto riscontro l’insediamento di molte attività eaconomiche nel settore industriale e terziario. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Infatti vediamo che Schinz nella sua opera “Descrizione della Svizzera Italiana nel settecento” afferma che a Ostarietta esisteva“... una casa isolata con accanto un mulino e una segheria “..., essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria. Vie di comunicazione II nucleo abitativo non era né è mai stato attraversato da strade di transito: ciò non ha però impedito al comune di svilupparsi sempre più. La strada principale, chiamata Regina prima e Cantonale poi, passa ancor oggi nella frazione di Ostarietta. Essa fu ampliata in due tappe: dapprima la tratta Lugano-Ostarietta, realizzata tra il 1806 e il 1808, poi il tracciato Ostarietta-Cadenazzo, realizzato tra il 1808 e il 1811. Questa via era (fino all’apertura dell’autostrada) l’arteria principale di comunicazione tra Lugano e il Monte Ceneri. Nel 1896 su questa strada fu introdotto un servizio passeggeri che collegava i paesi limitrofi con la città di Lugano mediante una diligenza. Nel 1934 la diligenza fu sostituita da un servizio automobilistico (tre corse giornaliere). Inoltre con la costruzione della ferrovia del Gottardo (1882) e dopo una serie di lunghe vicissitudini durate oltre 30 anni, le autorità comunali di Lamone, congiuntamente a quelle di Cadempino, riuscivano ad ottenere un ulteriore servizio per la comunità: la stazione ferroviaria. La chiesa Dedicata a Sant’Andrea, si trova a sud del nucleo storico. L’aspetto attuale è il risultato delle frequenti trasformazioni in parte avvenute nel 1612 e in parte nel 1800. Altri rinnovamenti furono eseguiti nel 1920, mentre negli anni 1976-77 fu restaurato l’interno. Il campanile, posto a sud della chiesa, risale all’epoca romanica (1100): ne sono testimoni le nicchie cieche definite da due o tre archi. Nel 1820 venne ampliato verso nord e rialzato. La facciata della chiesa è neoclassica; eseguita nel 1894 dall’architetto A.Ghezzi, ha come entrata un portico con pilastri d’ordine toscano. L’interno comprende una navata a tre campate, il coro e due cappelle laterali. Le pareti della navata sono sostenute da pilastri d’ordine toscano reggenti un cornicione neoclassico. L’altare maggiore è in stucco, con colonne sovrastate da capitelli di ordine composito; esso è arricchito da una pala del 1600 raffigurante Gesù che invita i due fratelli Andrea e Pietro a seguirlo e da una mensa in marmo di Arzo della metà del secolo XVIII. Nelle cappelle laterali, notevoli sono gli stucchi di Gabriele Cattori di Lamone (artista che decorò l’altare maggiore). In quella di sinistra, dedicata a San Sebastiano, vi è una pala raffigurante il Santo in compagnia della Vergine e di San Rocco. Nella cappella di destra, dedicata alla Madonna del Rosario, l’altare è sovrastato da una nicchia decorata da stucchi e contenente una statua databile verso la fine del 1600. Notevoli sono le tele dei dodici apostoli esposte alle pareti, attribuite al Caresana di Cureglia e realizzate attorno al 1700. Il pavimento, in mosaico veneziano, fu eseguito nel 1858.

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MunicipioScuola pubblicaPolizia
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IL COMUNE

Lamone è di origine molto antica ed è diviso in tre parti distinte: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. È situato ai piedi del colle di San Zeno, le cui falde formano a meridione un anfiteatro naturale. Da alcuni anni esiste un "Sentiero naturalistico": questa via, che in parte utilizza una vecchissima mulattiera caduta in disuso, si congiunge in prossimità della cima con un sentiero che sale da Origlio, e lungo il percorso si trovano cartelli indicatori che informano sulla particolare vegetazione del luogo. La parte nuova del paese è invece situata sulla pianura che si estende a meridione della chiesa. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria, e in questa frazione passa la strada principale. Profilo storico “Lamone con l’Ostarietta, il principale villaggio, sebbene per la natura della situazione non sia capoluogo del circolo di Vezia (distretto di Lugano). La via postale rade i lembi della campagna di Lamone; ma il paese trovasi collocato a qualche distanza, alla falda di un monte che, riparandolo da’ freddi venti, gli permette di produr vini di buona riputazione. Il suo smembramento dalla parrocchia di Lugano rimonta agli anni 1580-90. Sul monte ha l’eremitaggio di San Zenone con prospetto sul val d’Agno e su quel di Lugano...” Così Stefano Franscini parla di Lamone nella sua opera “La Svizzera Italiana” edita nel 1840. Per poter meglio illustrarare il nostro comune si è attinto a quella ricchissima fonte che è la monografia storica su Lamone, scritta dal Canonico Giovanni Sarinelli (1885-1967). Le origini Lamone, nei documenti antichi (prima dell’anno 1000) è chiamato Namonne. Nel 1300 è detto Lemonno o Lemonne e in qualche caso Lamonno. Già verso il 1400 si parla però di Lemone e di Alamone, denominazioni che si avvicinano maggiormente al nome attuale di Lamone. Non è facile risolvere etimologicamente l’origine e il significato del nome di Lamone. Sarinelli afferma che probabilmente esso deriva da un antico personaggio proveniente da un villaggio italiano che ha il medesimo nome del nostro (Lamon in provincia di Belluno). Se invece consideriamo il termine più antico con II quale è definito il villaggio e cioè “Namonne, lo stesso ci può portare a riflettere sul vocabolo Iatino “nemus” che significa “bosco ricco di pascolo”. Non è da escludere infatti che il territorio dove sorse il paese di Lamone in origine fosse un luogo dedito in modo preponderante alla pastorizia. Quali fatti siano accaduti e come il villaggio si sia sviluppato, non è facile da accertare. Sappiamo poco o nulla del Ticino nell’epoca delle invasioni barbariche e dell’influsso che esse lasciarono nella popolazione. Esistono tracce archeologiche dei Longobardi nel secolo VII. Essi negli anni 568-572 conquistarono la pianura Padana e successivamente si spinsero nelle valli alpine dove, verso il 590 si scontrarono con i Franchi a Ponte Tresa. Alcuni signori longobardi possedevano beni nel Sottoceneri: tra questi possiamo annoverare un certo Totone da Campione, i cui possedimenti erano molto estesi, da comprendere anche tutte le terre di Lamone. Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni (quindi anche le terre lamonesì) al Monastero di Sant’Ambrogio di Milano. Con questa donazione, il monastero del capoluogo lombardo divenne una delle signorie feudali dì più antica data del Sottoceneri di cui si trovarono le maggiori tracce. La giurisdizione del monastero durò fino al 1300. La vita comunitaria antica Le diverse famiglie che si trovavano a vivere l’una accanto all’altra, nella medesima terra, creavano una comunità in cui il godimento dei beni era libero a tutti senza essere proprietari. Infatti non c’era la proprietà privata che escludeva la compartecipazione di altre famiglie. La legna del bosco, la pietra per la casa erano da godersi in comune, cosi pure dicasi per i pascoli per il bestiame, mentre le terre da coltivare, di solito, venivano estratte a sorte; durante una pubblica riunione. Questa forma di autogestione era detta “vicinìa”. Essa aveva i suoi ordinamenti, tra cui citiamo, la nomina del “decano” o “console” (corrispondente all’attuale sindaco), la discussione e I’approvazione di statuti e ordinamenti per la conduzione della comunità, ecc... Le assemblee, dette “vicinanze”, potevano essere di tipo ordinario o straordinario e generalmente si tenevano nella piazza centrale del villaggio o sul sagrato della chiesa. Attività della comunità Lamone era un paese prevalentemente agricolo poiché la gente traeva sostentamento dalla coltivazione della terra e dall’allevamento del bestiame. II numero di quest’ultimo doveva essere molto grande in quanto sappiamo che nel 1392 Lamone era proprietario di due alpi sul Camoghè sopra Isone: questa proprietà venne tenuta fino al 1500 circa. Un altro fatto che denota la massiccia presenza di bestiame sono gli ordinamenti e i decreti comunali per regolare l’uso dei pascoli. Oltre alle già citate attività agricole e d’allevamento, bisogna segnalare l’industria della bachicoltura, molto fiorente a Lamone tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, protrattasi poi per quasi un secolo. Venivano pure coltivati la canapa e il lino, le cui fibre, dopo essere state opportunamente lavorate, erano trasformate in filo da tessere su telai a mano, per ricavarne dei tessuti. Chi non ricorda le famose tele di lino dei nostri nonni? A titolo di curiosità, segnaliamo il ritrovamento qualche anno fa, durante uno scavo nel nucleo storico, di una grossa pietra lavorata, appartenente ad un torchio a leva o piemontese (strumento molto usato tra il 1500 e il 1800 per la lavorazione dell’uva ed in modo particolare per la preparazione dell’olio di noci). L’agricoltura non era però l’unica attività dei lamonesi. Nel seicento sul nostro territorio erano infatti funzionanti alcune fornaci per la cottura della terracotta. Con l’incremento demografico e la perdita degli alpeggi, parecchi abitanti dovettero cambiare mestiere, diventando muratori, pittori, falegnami, fabbri. Queste attività non sempre davano la garanzia di lavoro in paese e di conseguenza, non restava che una soluzione: l’emigrazione. Il nucleo abitativo Lamone è diviso in tre parti distinti: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. Percorrendo queste vie e osservando attentamente case, muri, porte, inferiate, cancelli, possiamo notare come alcune costruzioni siano state realizzate senza materiali nobili, ma con tanta passione. Molto spesso i realizzatori di queste opere erano persone di umili condizioni che per poter vivere erano costretti ad emigrare. Lontano da casa imparavano il mestiere e poi quando ritornavano dimostravano ciò che avevano imparato, costruendo o abbellendo le loro abitazioni. Il nucleo vecchio, complessivamente ben conservato e protetto da norme speciali volute dal Consiglio comunale una decina di anni fa, rappresenta una testimonianza inconfondibile della civiltà contadina. La parte nuova del paese, situata sulla pianura che si estende a sud del nucleo, è andata via via sviluppandosi a partire dagli anni sessanta, con la costruzione di nuove casette e numerosi palazzi. All’arrivo di nuova popolazione, ha fatto riscontro l’insediamento di molte attività eaconomiche nel settore industriale e terziario. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Infatti vediamo che Schinz nella sua opera “Descrizione della Svizzera Italiana nel settecento” afferma che a Ostarietta esisteva“... una casa isolata con accanto un mulino e una segheria “..., essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria. Vie di comunicazione II nucleo abitativo non era né è mai stato attraversato da strade di transito: ciò non ha però impedito al comune di svilupparsi sempre più. La strada principale, chiamata Regina prima e Cantonale poi, passa ancor oggi nella frazione di Ostarietta. Essa fu ampliata in due tappe: dapprima la tratta Lugano-Ostarietta, realizzata tra il 1806 e il 1808, poi il tracciato Ostarietta-Cadenazzo, realizzato tra il 1808 e il 1811. Questa via era (fino all’apertura dell’autostrada) l’arteria principale di comunicazione tra Lugano e il Monte Ceneri. Nel 1896 su questa strada fu introdotto un servizio passeggeri che collegava i paesi limitrofi con la città di Lugano mediante una diligenza. Nel 1934 la diligenza fu sostituita da un servizio automobilistico (tre corse giornaliere). Inoltre con la costruzione della ferrovia del Gottardo (1882) e dopo una serie di lunghe vicissitudini durate oltre 30 anni, le autorità comunali di Lamone, congiuntamente a quelle di Cadempino, riuscivano ad ottenere un ulteriore servizio per la comunità: la stazione ferroviaria. La chiesa Dedicata a Sant’Andrea, si trova a sud del nucleo storico. L’aspetto attuale è il risultato delle frequenti trasformazioni in parte avvenute nel 1612 e in parte nel 1800. Altri rinnovamenti furono eseguiti nel 1920, mentre negli anni 1976-77 fu restaurato l’interno. Il campanile, posto a sud della chiesa, risale all’epoca romanica (1100): ne sono testimoni le nicchie cieche definite da due o tre archi. Nel 1820 venne ampliato verso nord e rialzato. La facciata della chiesa è neoclassica; eseguita nel 1894 dall’architetto A.Ghezzi, ha come entrata un portico con pilastri d’ordine toscano. L’interno comprende una navata a tre campate, il coro e due cappelle laterali. Le pareti della navata sono sostenute da pilastri d’ordine toscano reggenti un cornicione neoclassico. L’altare maggiore è in stucco, con colonne sovrastate da capitelli di ordine composito; esso è arricchito da una pala del 1600 raffigurante Gesù che invita i due fratelli Andrea e Pietro a seguirlo e da una mensa in marmo di Arzo della metà del secolo XVIII. Nelle cappelle laterali, notevoli sono gli stucchi di Gabriele Cattori di Lamone (artista che decorò l’altare maggiore). In quella di sinistra, dedicata a San Sebastiano, vi è una pala raffigurante il Santo in compagnia della Vergine e di San Rocco. Nella cappella di destra, dedicata alla Madonna del Rosario, l’altare è sovrastato da una nicchia decorata da stucchi e contenente una statua databile verso la fine del 1600. Notevoli sono le tele dei dodici apostoli esposte alle pareti, attribuite al Caresana di Cureglia e realizzate attorno al 1700. Il pavimento, in mosaico veneziano, fu eseguito nel 1858.

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Negretti Impianti Sanitari e Riscaldamenti SAGL

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Via Chicherio 31, 6500 Bellinzona
Negretti Impianti Sanitari e Riscaldamenti Sagl – Bellinzona e Mesocco

Negretti Impianti Sanitari e Riscaldamenti Sagl, con sede a Bellinzona e filiale a Mesocco, è specializzata in impianti sanitari, idraulici, riscaldamenti, termopompe e soluzioni energetiche. Offriamo progettazione, fornitura, posa e riparazioni per bagni, cucine, climatizzazione, ventilazione, irrigazione e sistemi con energie alternative o convenzionali. Disponiamo anche di un servizio di picchetto 24/7 per emergenze. Membro Suissetec, garantiamo qualità, affidabilità e interventi rapidi in tutto il Ticino. Contattaci per un preventivo gratuito! Esperti in impianti sanitari, idraulici, riscaldamenti e termopompe in Ticino La NEGRETTI IMPIANTI SANITARI E RISCALDAMENTI SAGL , con sede a Bellinzona e filiale a Mesocco (Grigioni italiano), è un punto di riferimento nel settore degli impianti sanitari, idraulici e termici in Ticino. L’azienda è diretta da Marco Grassi ed è membro SUISSETEC , garanzia di qualità e professionalità. Offriamo un servizio completo di progettazione, fornitura, esecuzione e posa , oltre a un efficiente servizio di riparazione per: • Impianti sanitari per bagni, docce, cucine e spogliatoi • Impianti idraulici civili e industriali • Impianti di riscaldamento (tradizionali e a pavimento) • Sistemi di raffreddamento, climatizzazione e ventilazione • Installazione di termopompe ad alta efficienza • Sistemi di irrigazione per giardini e spazi verdi • Impianti a energia alternativa e convenzionale • Servizio di emergenza / picchetto 24 ore su 24, 7 giorni su 7 La nostra azienda si distingue per l’utilizzo di tecnologie moderne , materiali di qualità e una particolare attenzione alla sostenibilità energetica . Che si tratti di una nuova costruzione , una ristrutturazione o un intervento urgente , il nostro team è pronto a fornire soluzioni su misura per ogni esigenza. Contattaci per un preventivo gratuito o per richiedere un intervento urgente.

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Impianti sanitariIdraulicoEnergie rinnovabiliPompe di caloreTecnologia solare impianti solari
Negretti Impianti Sanitari e Riscaldamenti SAGL

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Negretti Impianti Sanitari e Riscaldamenti Sagl, con sede a Bellinzona e filiale a Mesocco, è specializzata in impianti sanitari, idraulici, riscaldamenti, termopompe e soluzioni energetiche. Offriamo progettazione, fornitura, posa e riparazioni per bagni, cucine, climatizzazione, ventilazione, irrigazione e sistemi con energie alternative o convenzionali. Disponiamo anche di un servizio di picchetto 24/7 per emergenze. Membro Suissetec, garantiamo qualità, affidabilità e interventi rapidi in tutto il Ticino. Contattaci per un preventivo gratuito! Esperti in impianti sanitari, idraulici, riscaldamenti e termopompe in Ticino La NEGRETTI IMPIANTI SANITARI E RISCALDAMENTI SAGL , con sede a Bellinzona e filiale a Mesocco (Grigioni italiano), è un punto di riferimento nel settore degli impianti sanitari, idraulici e termici in Ticino. L’azienda è diretta da Marco Grassi ed è membro SUISSETEC , garanzia di qualità e professionalità. Offriamo un servizio completo di progettazione, fornitura, esecuzione e posa , oltre a un efficiente servizio di riparazione per: • Impianti sanitari per bagni, docce, cucine e spogliatoi • Impianti idraulici civili e industriali • Impianti di riscaldamento (tradizionali e a pavimento) • Sistemi di raffreddamento, climatizzazione e ventilazione • Installazione di termopompe ad alta efficienza • Sistemi di irrigazione per giardini e spazi verdi • Impianti a energia alternativa e convenzionale • Servizio di emergenza / picchetto 24 ore su 24, 7 giorni su 7 La nostra azienda si distingue per l’utilizzo di tecnologie moderne , materiali di qualità e una particolare attenzione alla sostenibilità energetica . Che si tratti di una nuova costruzione , una ristrutturazione o un intervento urgente , il nostro team è pronto a fornire soluzioni su misura per ogni esigenza. Contattaci per un preventivo gratuito o per richiedere un intervento urgente.

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