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Alla vetreria Perletti Sagl
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Alla vetreria Perletti Sagl

Via Navett 6, 6503 Bellinzona

“DA OLTRE 40 ANNI AL VOSTRO SERVIZIO!” Vetreria Perletti, presenti su tutto il territorio ticinese, pronti a servirvi Tel. e Contatto diretto su Whatsapp (+41) 079 471 69 39 • Riparazioni rapide in tutto il Ticino anche fuori orario • Fornitura e posa di vetri per l’edilizia e l’arredamento Specialisti per: • Sostituzione a domicilio di vetri, vetrine e vetrate speciali • Vetri isolanti termici, doppi e tripli, fonici e a protezione solare • Vetri di sicurezza, stratificati e temperati • Cabine doccia • Vetraio • Specchi su misura • Porte scorrevoli ed a battente • Vetri blindati e pedonabili • Rivestimenti per cucine e bagni • Parapetti con diversi tipi di fissaggio • Lucernari e cupole • Arredamenti interni secondo le esigenze del cliente • Consulenza e progettazione Da oltre 40 anni sinonimo di qualità e serietà, la Vetreria Perletti mette al vostro servizio tutta la propria esperienza per offrirvi, prima di tutto, consulenza. La tradizione artigianale nella lavorazione del vetro è la nostra radice; esperienza, formazione continua e grande motivazione nel voler dare al nostro cliente sempre qualcosa in più sono alla base della nostra crescita."Fare azienda" è per noi qualcosa di più che perseguire il mero profitto. Ciò che guida le nostre scelte aziendali sono l'etica e la morale. Convinti che anche nel lavoro "VINCE CHI SI COMPORTA BENE", riteniamo sia nostro dovere contribuire allo sviluppo sociale ed economico del territorio. Contatti info@vetreriaperletti.ch Fax: 091 825 86 75 Bellinzonese: 091 825 66 41 Luganese: 091 945 52 30 Mendrisiotto: 091 682 28 23 La nostra storia La Vetreria Perletti è stata fondata il 12 marzo 1982 da Giuseppe Mario Perletti. Nel 1996 il figlio Luca è entrato ufficialmente nella ditta. Dal 2008 è divenuta “Alla vetreria Perletti Sagl”. La nostra filosofia Nel 2012 la ditta compie i 30 anni ed anche l’approccio che abbiamo verso il lavoro, la società e la clientela si è fatto più maturo: non vogliamo lavorare ad ogni costo e a qualsiasi condizione: ci è cara la qualità di vita, il rispetto dell’ambiente, delle regole e delle persone. Questa filosofia si traduce in un approccio di vicinanza con i clienti, di servizio e disponibilità , di sorriso ed apertura, forse anche in contro tendenza con lo stress e la negatività e l’eccessivo materialismo che caratterizza la nostra società. Dove siamo Siamo attivi in tutto il Ticino, con un pronto intervento a domicilio. Abbiamo tre magazzini: a Bellinzona-Carasso, in via Navett, ad Origlio per il luganese e a Novazzano per il mendrisiottto. Proprio per il fatto di svolgere i lavori a domicilio, raramente ci trovate nei nostri magazzini e per concordare un appuntamento basta chiamarci: 079 471 69 39 oppure info@vetreriaperletti.ch Contatti Bellinzonese: tel. 091 825 66 41 Luganese: tel. 091 945 52 30 Mendrisiotto: tel. 091 682 28 23 per tutte le zone e fuori orario: 079 471 69 39 Fax 091 825 66 87 vetreriaperletti@bluewin.ch Indirizzo per posta: Alla Vetreria Perletti Sagl, via Navett, 6503 Bellinzona-Carasso

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VetreriaRiparazioni
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“DA OLTRE 40 ANNI AL VOSTRO SERVIZIO!” Vetreria Perletti, presenti su tutto il territorio ticinese, pronti a servirvi Tel. e Contatto diretto su Whatsapp (+41) 079 471 69 39 • Riparazioni rapide in tutto il Ticino anche fuori orario • Fornitura e posa di vetri per l’edilizia e l’arredamento Specialisti per: • Sostituzione a domicilio di vetri, vetrine e vetrate speciali • Vetri isolanti termici, doppi e tripli, fonici e a protezione solare • Vetri di sicurezza, stratificati e temperati • Cabine doccia • Vetraio • Specchi su misura • Porte scorrevoli ed a battente • Vetri blindati e pedonabili • Rivestimenti per cucine e bagni • Parapetti con diversi tipi di fissaggio • Lucernari e cupole • Arredamenti interni secondo le esigenze del cliente • Consulenza e progettazione Da oltre 40 anni sinonimo di qualità e serietà, la Vetreria Perletti mette al vostro servizio tutta la propria esperienza per offrirvi, prima di tutto, consulenza. La tradizione artigianale nella lavorazione del vetro è la nostra radice; esperienza, formazione continua e grande motivazione nel voler dare al nostro cliente sempre qualcosa in più sono alla base della nostra crescita."Fare azienda" è per noi qualcosa di più che perseguire il mero profitto. Ciò che guida le nostre scelte aziendali sono l'etica e la morale. Convinti che anche nel lavoro "VINCE CHI SI COMPORTA BENE", riteniamo sia nostro dovere contribuire allo sviluppo sociale ed economico del territorio. Contatti info@vetreriaperletti.ch Fax: 091 825 86 75 Bellinzonese: 091 825 66 41 Luganese: 091 945 52 30 Mendrisiotto: 091 682 28 23 La nostra storia La Vetreria Perletti è stata fondata il 12 marzo 1982 da Giuseppe Mario Perletti. Nel 1996 il figlio Luca è entrato ufficialmente nella ditta. Dal 2008 è divenuta “Alla vetreria Perletti Sagl”. La nostra filosofia Nel 2012 la ditta compie i 30 anni ed anche l’approccio che abbiamo verso il lavoro, la società e la clientela si è fatto più maturo: non vogliamo lavorare ad ogni costo e a qualsiasi condizione: ci è cara la qualità di vita, il rispetto dell’ambiente, delle regole e delle persone. Questa filosofia si traduce in un approccio di vicinanza con i clienti, di servizio e disponibilità , di sorriso ed apertura, forse anche in contro tendenza con lo stress e la negatività e l’eccessivo materialismo che caratterizza la nostra società. Dove siamo Siamo attivi in tutto il Ticino, con un pronto intervento a domicilio. Abbiamo tre magazzini: a Bellinzona-Carasso, in via Navett, ad Origlio per il luganese e a Novazzano per il mendrisiottto. Proprio per il fatto di svolgere i lavori a domicilio, raramente ci trovate nei nostri magazzini e per concordare un appuntamento basta chiamarci: 079 471 69 39 oppure info@vetreriaperletti.ch Contatti Bellinzonese: tel. 091 825 66 41 Luganese: tel. 091 945 52 30 Mendrisiotto: tel. 091 682 28 23 per tutte le zone e fuori orario: 079 471 69 39 Fax 091 825 66 87 vetreriaperletti@bluewin.ch Indirizzo per posta: Alla Vetreria Perletti Sagl, via Navett, 6503 Bellinzona-Carasso

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ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina» : nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici» , diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe , il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli , curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea» , nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno , che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo , una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis» , destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine» , che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada , originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte . La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole , di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera» , curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita , destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio , periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere ; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera , monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti. Fra i servizi più richiesti: • Prospetti e depliant • Riviste • Fascicoli e libri • Buste e carta da lettere • Biglietti da visita • Bloc notes Se hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno
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Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina» : nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici» , diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe , il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli , curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea» , nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno , che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo , una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis» , destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine» , che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada , originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte . La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole , di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera» , curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita , destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio , periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere ; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera , monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti. Fra i servizi più richiesti: • Prospetti e depliant • Riviste • Fascicoli e libri • Buste e carta da lettere • Biglietti da visita • Bloc notes Se hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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Camillo Vismara SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

Camillo Vismara SA

Via alla Stampa 21, 6965 Cadro
Camillo Vismara SA

UNA RISPOSTA AD OGNI ESIGENZA, CON COMPETENZA E CORTESIA Oltre sessant’anni di esperienza ci permettono di essere considerati leader di riferimento del settore dei sollevamenti, dei trasporti speciali e, oggi, anche della formazione professionale. È di fatto la prima azienda in Ticino nel difficile settore dei sollevamenti, dove professionalità, serietà e grande competenza, sono elementi indispensabili per operare con efficienza e in sicurezza. Camillo Vismara opera nel rispetto di una filosofia aziendale che affonda le sue radici nei valori del fondatore e che ancora oggi mette in primo piano il RISPETTO per il cliente con risposte rapide alle sue reali necessità attraverso una consulenza attenta e “su misura”; la PUNTUALITÀ dei collaboratori, in grado di abbreviare i tempi d’intervento; l’ ETICA del lavoro, nei confronti del cliente e del personale, con offerte trasparenti ed azioni ponderate per i primi e con un processo di lavoro improntato alla massima sicurezza per i secondi. Negli anni il settore principale dei sollevamenti è stato implementato maggiormente nei trasporti speciali e con nuove e dinamiche divisioni in grado di offrire ai clienti una paletta di servizi più ampia e strutturata con un centro di manutenzione specializzato, un servizio di logistica molto efficiente e una completa gamma di corsi per la formazione professionale. Essere “esperti” non è una cosa semplice o immediata, non bastano solo i migliori mezzi oggi a disposizione o le buone intenzioni. Sono necessarie, esperienza, formazione continua e interventi “sul terreno”. Significa avere la capacità di programmare, pianificare e gestire ogni intervento con lucidità e visione. E significa essere davvero vicini al cliente, in modo produttivo, disponibile e cortese. Le attività in cui Camillo Vismara può offrire i suoi servizi sono: • Noleggio piattaforme elevabili a corto e lungo termine, con o senza operatore • Sollevamenti con autogru da 1 a 220 ton • Trasporti con autocarri e camion gru, cassoni scarrabili e trasporti speciali fuori sagoma • Corsi di formazione professionali: primo centro IPAF della Svizzera italiana • Sevizio assistenza e manutenzione grazie all’officina specializzata professionale • Pianificazione di logistica intelligente ed efficiente in moderni capannoni di custodia • Montaggio di prefabbricati: una speciale divisione seguita da tecnici preparati • Trasporto opere d’arte: movimentare in sicurezza e perizia • Traslochi industriali e spostamenti speciali • Servizi amministrativi per gestione di trasporti, consulenza progettativa e studi di fattibilità • Accessori e strumenti per l’illuminazione di cantieri: una nuova divisione sviluppata per tutte le esigenze di lavoro in sicurezza • Vendita di navicelle elevabili d’occasione Camillo Vismara è da sempre in prima linea nell’aggiornamento e nel controllo dei flussi di lavoro che rispondono a certificazioni molto severe come ISO9001:2015 e la nuova eduQua 2012, quale ente di formazione professionale continua. Informazioni di dettaglio e parco veicoli su: www.vismara.ch

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GruTrasportiMacchine e apparecchi ediliNoleggioTrasporti, attrezzi e impiantiMovimentazione materialiSollevatori
Camillo Vismara SA

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UNA RISPOSTA AD OGNI ESIGENZA, CON COMPETENZA E CORTESIA Oltre sessant’anni di esperienza ci permettono di essere considerati leader di riferimento del settore dei sollevamenti, dei trasporti speciali e, oggi, anche della formazione professionale. È di fatto la prima azienda in Ticino nel difficile settore dei sollevamenti, dove professionalità, serietà e grande competenza, sono elementi indispensabili per operare con efficienza e in sicurezza. Camillo Vismara opera nel rispetto di una filosofia aziendale che affonda le sue radici nei valori del fondatore e che ancora oggi mette in primo piano il RISPETTO per il cliente con risposte rapide alle sue reali necessità attraverso una consulenza attenta e “su misura”; la PUNTUALITÀ dei collaboratori, in grado di abbreviare i tempi d’intervento; l’ ETICA del lavoro, nei confronti del cliente e del personale, con offerte trasparenti ed azioni ponderate per i primi e con un processo di lavoro improntato alla massima sicurezza per i secondi. Negli anni il settore principale dei sollevamenti è stato implementato maggiormente nei trasporti speciali e con nuove e dinamiche divisioni in grado di offrire ai clienti una paletta di servizi più ampia e strutturata con un centro di manutenzione specializzato, un servizio di logistica molto efficiente e una completa gamma di corsi per la formazione professionale. Essere “esperti” non è una cosa semplice o immediata, non bastano solo i migliori mezzi oggi a disposizione o le buone intenzioni. Sono necessarie, esperienza, formazione continua e interventi “sul terreno”. Significa avere la capacità di programmare, pianificare e gestire ogni intervento con lucidità e visione. E significa essere davvero vicini al cliente, in modo produttivo, disponibile e cortese. Le attività in cui Camillo Vismara può offrire i suoi servizi sono: • Noleggio piattaforme elevabili a corto e lungo termine, con o senza operatore • Sollevamenti con autogru da 1 a 220 ton • Trasporti con autocarri e camion gru, cassoni scarrabili e trasporti speciali fuori sagoma • Corsi di formazione professionali: primo centro IPAF della Svizzera italiana • Sevizio assistenza e manutenzione grazie all’officina specializzata professionale • Pianificazione di logistica intelligente ed efficiente in moderni capannoni di custodia • Montaggio di prefabbricati: una speciale divisione seguita da tecnici preparati • Trasporto opere d’arte: movimentare in sicurezza e perizia • Traslochi industriali e spostamenti speciali • Servizi amministrativi per gestione di trasporti, consulenza progettativa e studi di fattibilità • Accessori e strumenti per l’illuminazione di cantieri: una nuova divisione sviluppata per tutte le esigenze di lavoro in sicurezza • Vendita di navicelle elevabili d’occasione Camillo Vismara è da sempre in prima linea nell’aggiornamento e nel controllo dei flussi di lavoro che rispondono a certificazioni molto severe come ISO9001:2015 e la nuova eduQua 2012, quale ente di formazione professionale continua. Informazioni di dettaglio e parco veicoli su: www.vismara.ch

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CaseificioLatte e latticiniFormaggi, specialitàFormaggi all'ingrossoProdotti regionali
Caseificio del sole e Azienda Agricola Rigozzi

Caseificio del sole e Azienda Agricola Rigozzi

Campagna 48, 6719 Aquila
CaseificioLatte e latticiniFormaggi, specialitàFormaggi all'ingrossoProdotti regionali
NOVITÀ AD AQUILA IL PRIMO DISTRIBUTORE AUTOMATICO DI FORMAGGI!!

La Grotta-Cantina del formaggio a Torre, inaugurata nel 2010 presso la Cima Norma. APERTURA PER EVENTI SU RISERVAZIONE ( min 12 persone). Interessati richiedere preventivo con almeno un mese di anticipo. Vendita diretta INFORMAZIONI La moderna azienda agricola con annesso il Caseificio del Sole, ha le sue origini nel 1978. L'azienda è ubicata nella tranquilla campagna di Aquila a circa 800 metri, in Valle di Blenio, nei pressi della strada principale che porta al Passo del Lucomagno. Da qui si gode una stupenda vista sulle vette dell'Adula e del Sosto. Gestiamo anche l'ALPE CAMADRA. PRODOTTI, SERVIZI • Formaggio ALPE CAMADRA DOP è un prodotto stagionale solo quando la mandria si trova all'Alpe • Formagella DEL SOLE • Ra Crénga dra vâll da Brégn • Formaggio Blenio e Adula • Raklettello del Sole MARCHE FORMAGGIO D'ALPE CAMADRA DOP CERTIFICATI, RICONOSCIMENTI • Certificato FATI DOP per Formaggio d'Alpe Camadra DOP = denominazione origine protetta. • Caseificio del Sole CH-43724291 • MARCHIO TICINO • CERTIFICAZIONE FROMARTE REFERENZE LATI, COOP, MIGROS, DENNER, STEA FATI DOP, MANOR

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Alla vetreria Perletti Sagl
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Alla vetreria Perletti Sagl

Via Navett 6, 6503 Bellinzona

“DA OLTRE 40 ANNI AL VOSTRO SERVIZIO!” Vetreria Perletti, presenti su tutto il territorio ticinese, pronti a servirvi Tel. e Contatto diretto su Whatsapp (+41) 079 471 69 39 • Riparazioni rapide in tutto il Ticino anche fuori orario • Fornitura e posa di vetri per l’edilizia e l’arredamento Specialisti per: • Sostituzione a domicilio di vetri, vetrine e vetrate speciali • Vetri isolanti termici, doppi e tripli, fonici e a protezione solare • Vetri di sicurezza, stratificati e temperati • Cabine doccia • Vetraio • Specchi su misura • Porte scorrevoli ed a battente • Vetri blindati e pedonabili • Rivestimenti per cucine e bagni • Parapetti con diversi tipi di fissaggio • Lucernari e cupole • Arredamenti interni secondo le esigenze del cliente • Consulenza e progettazione Da oltre 40 anni sinonimo di qualità e serietà, la Vetreria Perletti mette al vostro servizio tutta la propria esperienza per offrirvi, prima di tutto, consulenza. La tradizione artigianale nella lavorazione del vetro è la nostra radice; esperienza, formazione continua e grande motivazione nel voler dare al nostro cliente sempre qualcosa in più sono alla base della nostra crescita."Fare azienda" è per noi qualcosa di più che perseguire il mero profitto. Ciò che guida le nostre scelte aziendali sono l'etica e la morale. Convinti che anche nel lavoro "VINCE CHI SI COMPORTA BENE", riteniamo sia nostro dovere contribuire allo sviluppo sociale ed economico del territorio. Contatti info@vetreriaperletti.ch Fax: 091 825 86 75 Bellinzonese: 091 825 66 41 Luganese: 091 945 52 30 Mendrisiotto: 091 682 28 23 La nostra storia La Vetreria Perletti è stata fondata il 12 marzo 1982 da Giuseppe Mario Perletti. Nel 1996 il figlio Luca è entrato ufficialmente nella ditta. Dal 2008 è divenuta “Alla vetreria Perletti Sagl”. La nostra filosofia Nel 2012 la ditta compie i 30 anni ed anche l’approccio che abbiamo verso il lavoro, la società e la clientela si è fatto più maturo: non vogliamo lavorare ad ogni costo e a qualsiasi condizione: ci è cara la qualità di vita, il rispetto dell’ambiente, delle regole e delle persone. Questa filosofia si traduce in un approccio di vicinanza con i clienti, di servizio e disponibilità , di sorriso ed apertura, forse anche in contro tendenza con lo stress e la negatività e l’eccessivo materialismo che caratterizza la nostra società. Dove siamo Siamo attivi in tutto il Ticino, con un pronto intervento a domicilio. Abbiamo tre magazzini: a Bellinzona-Carasso, in via Navett, ad Origlio per il luganese e a Novazzano per il mendrisiottto. Proprio per il fatto di svolgere i lavori a domicilio, raramente ci trovate nei nostri magazzini e per concordare un appuntamento basta chiamarci: 079 471 69 39 oppure info@vetreriaperletti.ch Contatti Bellinzonese: tel. 091 825 66 41 Luganese: tel. 091 945 52 30 Mendrisiotto: tel. 091 682 28 23 per tutte le zone e fuori orario: 079 471 69 39 Fax 091 825 66 87 vetreriaperletti@bluewin.ch Indirizzo per posta: Alla Vetreria Perletti Sagl, via Navett, 6503 Bellinzona-Carasso

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VetreriaRiparazioni
Alla vetreria Perletti Sagl

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Via Navett 6, 6503 Bellinzona
VetreriaRiparazioni

“DA OLTRE 40 ANNI AL VOSTRO SERVIZIO!” Vetreria Perletti, presenti su tutto il territorio ticinese, pronti a servirvi Tel. e Contatto diretto su Whatsapp (+41) 079 471 69 39 • Riparazioni rapide in tutto il Ticino anche fuori orario • Fornitura e posa di vetri per l’edilizia e l’arredamento Specialisti per: • Sostituzione a domicilio di vetri, vetrine e vetrate speciali • Vetri isolanti termici, doppi e tripli, fonici e a protezione solare • Vetri di sicurezza, stratificati e temperati • Cabine doccia • Vetraio • Specchi su misura • Porte scorrevoli ed a battente • Vetri blindati e pedonabili • Rivestimenti per cucine e bagni • Parapetti con diversi tipi di fissaggio • Lucernari e cupole • Arredamenti interni secondo le esigenze del cliente • Consulenza e progettazione Da oltre 40 anni sinonimo di qualità e serietà, la Vetreria Perletti mette al vostro servizio tutta la propria esperienza per offrirvi, prima di tutto, consulenza. La tradizione artigianale nella lavorazione del vetro è la nostra radice; esperienza, formazione continua e grande motivazione nel voler dare al nostro cliente sempre qualcosa in più sono alla base della nostra crescita."Fare azienda" è per noi qualcosa di più che perseguire il mero profitto. Ciò che guida le nostre scelte aziendali sono l'etica e la morale. Convinti che anche nel lavoro "VINCE CHI SI COMPORTA BENE", riteniamo sia nostro dovere contribuire allo sviluppo sociale ed economico del territorio. Contatti info@vetreriaperletti.ch Fax: 091 825 86 75 Bellinzonese: 091 825 66 41 Luganese: 091 945 52 30 Mendrisiotto: 091 682 28 23 La nostra storia La Vetreria Perletti è stata fondata il 12 marzo 1982 da Giuseppe Mario Perletti. Nel 1996 il figlio Luca è entrato ufficialmente nella ditta. Dal 2008 è divenuta “Alla vetreria Perletti Sagl”. La nostra filosofia Nel 2012 la ditta compie i 30 anni ed anche l’approccio che abbiamo verso il lavoro, la società e la clientela si è fatto più maturo: non vogliamo lavorare ad ogni costo e a qualsiasi condizione: ci è cara la qualità di vita, il rispetto dell’ambiente, delle regole e delle persone. Questa filosofia si traduce in un approccio di vicinanza con i clienti, di servizio e disponibilità , di sorriso ed apertura, forse anche in contro tendenza con lo stress e la negatività e l’eccessivo materialismo che caratterizza la nostra società. Dove siamo Siamo attivi in tutto il Ticino, con un pronto intervento a domicilio. Abbiamo tre magazzini: a Bellinzona-Carasso, in via Navett, ad Origlio per il luganese e a Novazzano per il mendrisiottto. Proprio per il fatto di svolgere i lavori a domicilio, raramente ci trovate nei nostri magazzini e per concordare un appuntamento basta chiamarci: 079 471 69 39 oppure info@vetreriaperletti.ch Contatti Bellinzonese: tel. 091 825 66 41 Luganese: tel. 091 945 52 30 Mendrisiotto: tel. 091 682 28 23 per tutte le zone e fuori orario: 079 471 69 39 Fax 091 825 66 87 vetreriaperletti@bluewin.ch Indirizzo per posta: Alla Vetreria Perletti Sagl, via Navett, 6503 Bellinzona-Carasso

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ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 3 valutazioni

ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno

Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina» : nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici» , diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe , il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli , curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea» , nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno , che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo , una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis» , destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine» , che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada , originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte . La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole , di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera» , curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita , destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio , periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere ; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera , monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti. Fra i servizi più richiesti: • Prospetti e depliant • Riviste • Fascicoli e libri • Buste e carta da lettere • Biglietti da visita • Bloc notes Se hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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EditoriGiornali e rivisteTipografiaStampa digitale
ARMANDO DADÒ EDITORE Tipografia Stazione SA

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Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600 Locarno
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Nella sua attività la casa editrice di Armando Dadò ha pubblicato più di mille libri. Il catalogo, che è andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i più diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualità alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realtà regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realtà che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificità delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una società anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno più tardi animerà la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attività è essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda è insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (è in virtù di questa vicinanza che le si darà il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi è ormai tramontata. Al titolare però la sola attività di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dadò arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformerà in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficoltà, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sarà l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che – al di là del successo di vendite quasi insperato – confermeranno Dadò nei suoi intendimenti culturali. Attività culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'è soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle «ferite» inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. È nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessità di ricuperare e difendere un patrimonio di civiltà contadina messo in pericolo (se non già largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato è confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attività editoriale può così rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. È così che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de «Il Castagno» e de «L'Officina» : nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda è riservata a studi condotti secondo i più moderni criteri di ricerca. In particolare ne «Il Castagno» Dadò inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione darà un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ciò apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dadò rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata più ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dadò: tra queste si può senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere più importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de «I Classici» , diretta da Carlo Carena, vanta già in catalogo una decina di capolavori della nostra civiltà: citiamo il Libro di Giobbe , il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonché la nuova traduzione de I Vangeli , curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana «Alea» , nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadaré e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadaré con l'opera Le spiagge d'inverno , che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo , una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che è pure stata insignita del Premio Città di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, è il più prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si è concretizzato in diverse altre iniziative: è il caso della collana «Il Cardellino» – dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della varietà e dell'originalità – e quella de «I Sottili» che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150° anniversario della costituzione dello Stato federale, è poi stata inaugurata la collana intitolata «I Cristalli - Helvetia nobilis» , destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non più disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, Dürrenmatt, Zweig, Mme de Staël e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l’attività prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento è che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identità elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all’editore. Una è «La Rondine» , che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada , originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l’inedito di Remo Beretta I giorni e la morte . La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole , di Daniela Calastri-Winzenried. È «La Betulla» che, sull'esempio di questa pianta pioniera, dà la possibilità a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo è il varo della collana «Le Sfide della Svizzera» , curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realtà elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attività editoriale ha portato Dadò ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identità e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita , destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio , periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dadò è da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che è garanzia di qualità, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non è un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del «Premio Lago Maggiore» e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de «I più bei libri svizzeri dell'anno», patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attività di Dadò: nel 1991, in occasione del 700° della Confederazione, l'editore locarnese si è visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere ; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera , monumentale opera di ricerca che è partita nel 2002 e si è conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturità. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identità inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. È quanto si proporrà di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualità, cogliendo le voci più importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificità culturali anche di là dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA è attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari più moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze più particolari dei nostri clienti. Fra i servizi più richiesti: • Prospetti e depliant • Riviste • Fascicoli e libri • Buste e carta da lettere • Biglietti da visita • Bloc notes Se hai un’idea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creatività!

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UNA RISPOSTA AD OGNI ESIGENZA, CON COMPETENZA E CORTESIA Oltre sessant’anni di esperienza ci permettono di essere considerati leader di riferimento del settore dei sollevamenti, dei trasporti speciali e, oggi, anche della formazione professionale. È di fatto la prima azienda in Ticino nel difficile settore dei sollevamenti, dove professionalità, serietà e grande competenza, sono elementi indispensabili per operare con efficienza e in sicurezza. Camillo Vismara opera nel rispetto di una filosofia aziendale che affonda le sue radici nei valori del fondatore e che ancora oggi mette in primo piano il RISPETTO per il cliente con risposte rapide alle sue reali necessità attraverso una consulenza attenta e “su misura”; la PUNTUALITÀ dei collaboratori, in grado di abbreviare i tempi d’intervento; l’ ETICA del lavoro, nei confronti del cliente e del personale, con offerte trasparenti ed azioni ponderate per i primi e con un processo di lavoro improntato alla massima sicurezza per i secondi. Negli anni il settore principale dei sollevamenti è stato implementato maggiormente nei trasporti speciali e con nuove e dinamiche divisioni in grado di offrire ai clienti una paletta di servizi più ampia e strutturata con un centro di manutenzione specializzato, un servizio di logistica molto efficiente e una completa gamma di corsi per la formazione professionale. Essere “esperti” non è una cosa semplice o immediata, non bastano solo i migliori mezzi oggi a disposizione o le buone intenzioni. Sono necessarie, esperienza, formazione continua e interventi “sul terreno”. Significa avere la capacità di programmare, pianificare e gestire ogni intervento con lucidità e visione. E significa essere davvero vicini al cliente, in modo produttivo, disponibile e cortese. Le attività in cui Camillo Vismara può offrire i suoi servizi sono: • Noleggio piattaforme elevabili a corto e lungo termine, con o senza operatore • Sollevamenti con autogru da 1 a 220 ton • Trasporti con autocarri e camion gru, cassoni scarrabili e trasporti speciali fuori sagoma • Corsi di formazione professionali: primo centro IPAF della Svizzera italiana • Sevizio assistenza e manutenzione grazie all’officina specializzata professionale • Pianificazione di logistica intelligente ed efficiente in moderni capannoni di custodia • Montaggio di prefabbricati: una speciale divisione seguita da tecnici preparati • Trasporto opere d’arte: movimentare in sicurezza e perizia • Traslochi industriali e spostamenti speciali • Servizi amministrativi per gestione di trasporti, consulenza progettativa e studi di fattibilità • Accessori e strumenti per l’illuminazione di cantieri: una nuova divisione sviluppata per tutte le esigenze di lavoro in sicurezza • Vendita di navicelle elevabili d’occasione Camillo Vismara è da sempre in prima linea nell’aggiornamento e nel controllo dei flussi di lavoro che rispondono a certificazioni molto severe come ISO9001:2015 e la nuova eduQua 2012, quale ente di formazione professionale continua. Informazioni di dettaglio e parco veicoli su: www.vismara.ch

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Caseificio del sole e Azienda Agricola Rigozzi

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La Grotta-Cantina del formaggio a Torre, inaugurata nel 2010 presso la Cima Norma. APERTURA PER EVENTI SU RISERVAZIONE ( min 12 persone). Interessati richiedere preventivo con almeno un mese di anticipo. Vendita diretta INFORMAZIONI La moderna azienda agricola con annesso il Caseificio del Sole, ha le sue origini nel 1978. L'azienda è ubicata nella tranquilla campagna di Aquila a circa 800 metri, in Valle di Blenio, nei pressi della strada principale che porta al Passo del Lucomagno. Da qui si gode una stupenda vista sulle vette dell'Adula e del Sosto. Gestiamo anche l'ALPE CAMADRA. PRODOTTI, SERVIZI • Formaggio ALPE CAMADRA DOP è un prodotto stagionale solo quando la mandria si trova all'Alpe • Formagella DEL SOLE • Ra Crénga dra vâll da Brégn • Formaggio Blenio e Adula • Raklettello del Sole MARCHE FORMAGGIO D'ALPE CAMADRA DOP CERTIFICATI, RICONOSCIMENTI • Certificato FATI DOP per Formaggio d'Alpe Camadra DOP = denominazione origine protetta. • Caseificio del Sole CH-43724291 • MARCHIO TICINO • CERTIFICAZIONE FROMARTE REFERENZE LATI, COOP, MIGROS, DENNER, STEA FATI DOP, MANOR

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