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Municipio di Lamone

Valutazione 5.0 di 5 stelle su 1 valutazione

Municipio di Lamone

Via al Casello 3, 6814 Lamone
IL COMUNE

Lamone è di origine molto antica ed è diviso in tre parti distinte: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. È situato ai piedi del colle di San Zeno, le cui falde formano a meridione un anfiteatro naturale. Da alcuni anni esiste un "Sentiero naturalistico": questa via, che in parte utilizza una vecchissima mulattiera caduta in disuso, si congiunge in prossimità della cima con un sentiero che sale da Origlio, e lungo il percorso si trovano cartelli indicatori che informano sulla particolare vegetazione del luogo. La parte nuova del paese è invece situata sulla pianura che si estende a meridione della chiesa. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria, e in questa frazione passa la strada principale. Profilo storico “Lamone con l’Ostarietta, il principale villaggio, sebbene per la natura della situazione non sia capoluogo del circolo di Vezia (distretto di Lugano). La via postale rade i lembi della campagna di Lamone; ma il paese trovasi collocato a qualche distanza, alla falda di un monte che, riparandolo da’ freddi venti, gli permette di produr vini di buona riputazione. Il suo smembramento dalla parrocchia di Lugano rimonta agli anni 1580-90. Sul monte ha l’eremitaggio di San Zenone con prospetto sul val d’Agno e su quel di Lugano...” Così Stefano Franscini parla di Lamone nella sua opera “La Svizzera Italiana” edita nel 1840. Per poter meglio illustrarare il nostro comune si è attinto a quella ricchissima fonte che è la monografia storica su Lamone, scritta dal Canonico Giovanni Sarinelli (1885-1967). Le origini Lamone, nei documenti antichi (prima dell’anno 1000) è chiamato Namonne. Nel 1300 è detto Lemonno o Lemonne e in qualche caso Lamonno. Già verso il 1400 si parla però di Lemone e di Alamone, denominazioni che si avvicinano maggiormente al nome attuale di Lamone. Non è facile risolvere etimologicamente l’origine e il significato del nome di Lamone. Sarinelli afferma che probabilmente esso deriva da un antico personaggio proveniente da un villaggio italiano che ha il medesimo nome del nostro (Lamon in provincia di Belluno). Se invece consideriamo il termine più antico con II quale è definito il villaggio e cioè “Namonne, lo stesso ci può portare a riflettere sul vocabolo Iatino “nemus” che significa “bosco ricco di pascolo”. Non è da escludere infatti che il territorio dove sorse il paese di Lamone in origine fosse un luogo dedito in modo preponderante alla pastorizia. Quali fatti siano accaduti e come il villaggio si sia sviluppato, non è facile da accertare. Sappiamo poco o nulla del Ticino nell’epoca delle invasioni barbariche e dell’influsso che esse lasciarono nella popolazione. Esistono tracce archeologiche dei Longobardi nel secolo VII. Essi negli anni 568-572 conquistarono la pianura Padana e successivamente si spinsero nelle valli alpine dove, verso il 590 si scontrarono con i Franchi a Ponte Tresa. Alcuni signori longobardi possedevano beni nel Sottoceneri: tra questi possiamo annoverare un certo Totone da Campione, i cui possedimenti erano molto estesi, da comprendere anche tutte le terre di Lamone. Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni (quindi anche le terre lamonesì) al Monastero di Sant’Ambrogio di Milano. Con questa donazione, il monastero del capoluogo lombardo divenne una delle signorie feudali dì più antica data del Sottoceneri di cui si trovarono le maggiori tracce. La giurisdizione del monastero durò fino al 1300. La vita comunitaria antica Le diverse famiglie che si trovavano a vivere l’una accanto all’altra, nella medesima terra, creavano una comunità in cui il godimento dei beni era libero a tutti senza essere proprietari. Infatti non c’era la proprietà privata che escludeva la compartecipazione di altre famiglie. La legna del bosco, la pietra per la casa erano da godersi in comune, cosi pure dicasi per i pascoli per il bestiame, mentre le terre da coltivare, di solito, venivano estratte a sorte; durante una pubblica riunione. Questa forma di autogestione era detta “vicinìa”. Essa aveva i suoi ordinamenti, tra cui citiamo, la nomina del “decano” o “console” (corrispondente all’attuale sindaco), la discussione e I’approvazione di statuti e ordinamenti per la conduzione della comunità, ecc... Le assemblee, dette “vicinanze”, potevano essere di tipo ordinario o straordinario e generalmente si tenevano nella piazza centrale del villaggio o sul sagrato della chiesa. Attività della comunità Lamone era un paese prevalentemente agricolo poiché la gente traeva sostentamento dalla coltivazione della terra e dall’allevamento del bestiame. II numero di quest’ultimo doveva essere molto grande in quanto sappiamo che nel 1392 Lamone era proprietario di due alpi sul Camoghè sopra Isone: questa proprietà venne tenuta fino al 1500 circa. Un altro fatto che denota la massiccia presenza di bestiame sono gli ordinamenti e i decreti comunali per regolare l’uso dei pascoli. Oltre alle già citate attività agricole e d’allevamento, bisogna segnalare l’industria della bachicoltura, molto fiorente a Lamone tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, protrattasi poi per quasi un secolo. Venivano pure coltivati la canapa e il lino, le cui fibre, dopo essere state opportunamente lavorate, erano trasformate in filo da tessere su telai a mano, per ricavarne dei tessuti. Chi non ricorda le famose tele di lino dei nostri nonni? A titolo di curiosità, segnaliamo il ritrovamento qualche anno fa, durante uno scavo nel nucleo storico, di una grossa pietra lavorata, appartenente ad un torchio a leva o piemontese (strumento molto usato tra il 1500 e il 1800 per la lavorazione dell’uva ed in modo particolare per la preparazione dell’olio di noci). L’agricoltura non era però l’unica attività dei lamonesi. Nel seicento sul nostro territorio erano infatti funzionanti alcune fornaci per la cottura della terracotta. Con l’incremento demografico e la perdita degli alpeggi, parecchi abitanti dovettero cambiare mestiere, diventando muratori, pittori, falegnami, fabbri. Queste attività non sempre davano la garanzia di lavoro in paese e di conseguenza, non restava che una soluzione: l’emigrazione. Il nucleo abitativo Lamone è diviso in tre parti distinti: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. Percorrendo queste vie e osservando attentamente case, muri, porte, inferiate, cancelli, possiamo notare come alcune costruzioni siano state realizzate senza materiali nobili, ma con tanta passione. Molto spesso i realizzatori di queste opere erano persone di umili condizioni che per poter vivere erano costretti ad emigrare. Lontano da casa imparavano il mestiere e poi quando ritornavano dimostravano ciò che avevano imparato, costruendo o abbellendo le loro abitazioni. Il nucleo vecchio, complessivamente ben conservato e protetto da norme speciali volute dal Consiglio comunale una decina di anni fa, rappresenta una testimonianza inconfondibile della civiltà contadina. La parte nuova del paese, situata sulla pianura che si estende a sud del nucleo, è andata via via sviluppandosi a partire dagli anni sessanta, con la costruzione di nuove casette e numerosi palazzi. All’arrivo di nuova popolazione, ha fatto riscontro l’insediamento di molte attività eaconomiche nel settore industriale e terziario. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Infatti vediamo che Schinz nella sua opera “Descrizione della Svizzera Italiana nel settecento” afferma che a Ostarietta esisteva“... una casa isolata con accanto un mulino e una segheria “..., essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria. Vie di comunicazione II nucleo abitativo non era né è mai stato attraversato da strade di transito: ciò non ha però impedito al comune di svilupparsi sempre più. La strada principale, chiamata Regina prima e Cantonale poi, passa ancor oggi nella frazione di Ostarietta. Essa fu ampliata in due tappe: dapprima la tratta Lugano-Ostarietta, realizzata tra il 1806 e il 1808, poi il tracciato Ostarietta-Cadenazzo, realizzato tra il 1808 e il 1811. Questa via era (fino all’apertura dell’autostrada) l’arteria principale di comunicazione tra Lugano e il Monte Ceneri. Nel 1896 su questa strada fu introdotto un servizio passeggeri che collegava i paesi limitrofi con la città di Lugano mediante una diligenza. Nel 1934 la diligenza fu sostituita da un servizio automobilistico (tre corse giornaliere). Inoltre con la costruzione della ferrovia del Gottardo (1882) e dopo una serie di lunghe vicissitudini durate oltre 30 anni, le autorità comunali di Lamone, congiuntamente a quelle di Cadempino, riuscivano ad ottenere un ulteriore servizio per la comunità: la stazione ferroviaria. La chiesa Dedicata a Sant’Andrea, si trova a sud del nucleo storico. L’aspetto attuale è il risultato delle frequenti trasformazioni in parte avvenute nel 1612 e in parte nel 1800. Altri rinnovamenti furono eseguiti nel 1920, mentre negli anni 1976-77 fu restaurato l’interno. Il campanile, posto a sud della chiesa, risale all’epoca romanica (1100): ne sono testimoni le nicchie cieche definite da due o tre archi. Nel 1820 venne ampliato verso nord e rialzato. La facciata della chiesa è neoclassica; eseguita nel 1894 dall’architetto A.Ghezzi, ha come entrata un portico con pilastri d’ordine toscano. L’interno comprende una navata a tre campate, il coro e due cappelle laterali. Le pareti della navata sono sostenute da pilastri d’ordine toscano reggenti un cornicione neoclassico. L’altare maggiore è in stucco, con colonne sovrastate da capitelli di ordine composito; esso è arricchito da una pala del 1600 raffigurante Gesù che invita i due fratelli Andrea e Pietro a seguirlo e da una mensa in marmo di Arzo della metà del secolo XVIII. Nelle cappelle laterali, notevoli sono gli stucchi di Gabriele Cattori di Lamone (artista che decorò l’altare maggiore). In quella di sinistra, dedicata a San Sebastiano, vi è una pala raffigurante il Santo in compagnia della Vergine e di San Rocco. Nella cappella di destra, dedicata alla Madonna del Rosario, l’altare è sovrastato da una nicchia decorata da stucchi e contenente una statua databile verso la fine del 1600. Notevoli sono le tele dei dodici apostoli esposte alle pareti, attribuite al Caresana di Cureglia e realizzate attorno al 1700. Il pavimento, in mosaico veneziano, fu eseguito nel 1858.

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MunicipioScuola pubblicaPolizia
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Lamone è di origine molto antica ed è diviso in tre parti distinte: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. È situato ai piedi del colle di San Zeno, le cui falde formano a meridione un anfiteatro naturale. Da alcuni anni esiste un "Sentiero naturalistico": questa via, che in parte utilizza una vecchissima mulattiera caduta in disuso, si congiunge in prossimità della cima con un sentiero che sale da Origlio, e lungo il percorso si trovano cartelli indicatori che informano sulla particolare vegetazione del luogo. La parte nuova del paese è invece situata sulla pianura che si estende a meridione della chiesa. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria, e in questa frazione passa la strada principale. Profilo storico “Lamone con l’Ostarietta, il principale villaggio, sebbene per la natura della situazione non sia capoluogo del circolo di Vezia (distretto di Lugano). La via postale rade i lembi della campagna di Lamone; ma il paese trovasi collocato a qualche distanza, alla falda di un monte che, riparandolo da’ freddi venti, gli permette di produr vini di buona riputazione. Il suo smembramento dalla parrocchia di Lugano rimonta agli anni 1580-90. Sul monte ha l’eremitaggio di San Zenone con prospetto sul val d’Agno e su quel di Lugano...” Così Stefano Franscini parla di Lamone nella sua opera “La Svizzera Italiana” edita nel 1840. Per poter meglio illustrarare il nostro comune si è attinto a quella ricchissima fonte che è la monografia storica su Lamone, scritta dal Canonico Giovanni Sarinelli (1885-1967). Le origini Lamone, nei documenti antichi (prima dell’anno 1000) è chiamato Namonne. Nel 1300 è detto Lemonno o Lemonne e in qualche caso Lamonno. Già verso il 1400 si parla però di Lemone e di Alamone, denominazioni che si avvicinano maggiormente al nome attuale di Lamone. Non è facile risolvere etimologicamente l’origine e il significato del nome di Lamone. Sarinelli afferma che probabilmente esso deriva da un antico personaggio proveniente da un villaggio italiano che ha il medesimo nome del nostro (Lamon in provincia di Belluno). Se invece consideriamo il termine più antico con II quale è definito il villaggio e cioè “Namonne, lo stesso ci può portare a riflettere sul vocabolo Iatino “nemus” che significa “bosco ricco di pascolo”. Non è da escludere infatti che il territorio dove sorse il paese di Lamone in origine fosse un luogo dedito in modo preponderante alla pastorizia. Quali fatti siano accaduti e come il villaggio si sia sviluppato, non è facile da accertare. Sappiamo poco o nulla del Ticino nell’epoca delle invasioni barbariche e dell’influsso che esse lasciarono nella popolazione. Esistono tracce archeologiche dei Longobardi nel secolo VII. Essi negli anni 568-572 conquistarono la pianura Padana e successivamente si spinsero nelle valli alpine dove, verso il 590 si scontrarono con i Franchi a Ponte Tresa. Alcuni signori longobardi possedevano beni nel Sottoceneri: tra questi possiamo annoverare un certo Totone da Campione, i cui possedimenti erano molto estesi, da comprendere anche tutte le terre di Lamone. Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni (quindi anche le terre lamonesì) al Monastero di Sant’Ambrogio di Milano. Con questa donazione, il monastero del capoluogo lombardo divenne una delle signorie feudali dì più antica data del Sottoceneri di cui si trovarono le maggiori tracce. La giurisdizione del monastero durò fino al 1300. La vita comunitaria antica Le diverse famiglie che si trovavano a vivere l’una accanto all’altra, nella medesima terra, creavano una comunità in cui il godimento dei beni era libero a tutti senza essere proprietari. Infatti non c’era la proprietà privata che escludeva la compartecipazione di altre famiglie. La legna del bosco, la pietra per la casa erano da godersi in comune, cosi pure dicasi per i pascoli per il bestiame, mentre le terre da coltivare, di solito, venivano estratte a sorte; durante una pubblica riunione. Questa forma di autogestione era detta “vicinìa”. Essa aveva i suoi ordinamenti, tra cui citiamo, la nomina del “decano” o “console” (corrispondente all’attuale sindaco), la discussione e I’approvazione di statuti e ordinamenti per la conduzione della comunità, ecc... Le assemblee, dette “vicinanze”, potevano essere di tipo ordinario o straordinario e generalmente si tenevano nella piazza centrale del villaggio o sul sagrato della chiesa. Attività della comunità Lamone era un paese prevalentemente agricolo poiché la gente traeva sostentamento dalla coltivazione della terra e dall’allevamento del bestiame. II numero di quest’ultimo doveva essere molto grande in quanto sappiamo che nel 1392 Lamone era proprietario di due alpi sul Camoghè sopra Isone: questa proprietà venne tenuta fino al 1500 circa. Un altro fatto che denota la massiccia presenza di bestiame sono gli ordinamenti e i decreti comunali per regolare l’uso dei pascoli. Oltre alle già citate attività agricole e d’allevamento, bisogna segnalare l’industria della bachicoltura, molto fiorente a Lamone tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, protrattasi poi per quasi un secolo. Venivano pure coltivati la canapa e il lino, le cui fibre, dopo essere state opportunamente lavorate, erano trasformate in filo da tessere su telai a mano, per ricavarne dei tessuti. Chi non ricorda le famose tele di lino dei nostri nonni? A titolo di curiosità, segnaliamo il ritrovamento qualche anno fa, durante uno scavo nel nucleo storico, di una grossa pietra lavorata, appartenente ad un torchio a leva o piemontese (strumento molto usato tra il 1500 e il 1800 per la lavorazione dell’uva ed in modo particolare per la preparazione dell’olio di noci). L’agricoltura non era però l’unica attività dei lamonesi. Nel seicento sul nostro territorio erano infatti funzionanti alcune fornaci per la cottura della terracotta. Con l’incremento demografico e la perdita degli alpeggi, parecchi abitanti dovettero cambiare mestiere, diventando muratori, pittori, falegnami, fabbri. Queste attività non sempre davano la garanzia di lavoro in paese e di conseguenza, non restava che una soluzione: l’emigrazione. Il nucleo abitativo Lamone è diviso in tre parti distinti: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. Percorrendo queste vie e osservando attentamente case, muri, porte, inferiate, cancelli, possiamo notare come alcune costruzioni siano state realizzate senza materiali nobili, ma con tanta passione. Molto spesso i realizzatori di queste opere erano persone di umili condizioni che per poter vivere erano costretti ad emigrare. Lontano da casa imparavano il mestiere e poi quando ritornavano dimostravano ciò che avevano imparato, costruendo o abbellendo le loro abitazioni. Il nucleo vecchio, complessivamente ben conservato e protetto da norme speciali volute dal Consiglio comunale una decina di anni fa, rappresenta una testimonianza inconfondibile della civiltà contadina. La parte nuova del paese, situata sulla pianura che si estende a sud del nucleo, è andata via via sviluppandosi a partire dagli anni sessanta, con la costruzione di nuove casette e numerosi palazzi. All’arrivo di nuova popolazione, ha fatto riscontro l’insediamento di molte attività eaconomiche nel settore industriale e terziario. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Infatti vediamo che Schinz nella sua opera “Descrizione della Svizzera Italiana nel settecento” afferma che a Ostarietta esisteva“... una casa isolata con accanto un mulino e una segheria “..., essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria. Vie di comunicazione II nucleo abitativo non era né è mai stato attraversato da strade di transito: ciò non ha però impedito al comune di svilupparsi sempre più. La strada principale, chiamata Regina prima e Cantonale poi, passa ancor oggi nella frazione di Ostarietta. Essa fu ampliata in due tappe: dapprima la tratta Lugano-Ostarietta, realizzata tra il 1806 e il 1808, poi il tracciato Ostarietta-Cadenazzo, realizzato tra il 1808 e il 1811. Questa via era (fino all’apertura dell’autostrada) l’arteria principale di comunicazione tra Lugano e il Monte Ceneri. Nel 1896 su questa strada fu introdotto un servizio passeggeri che collegava i paesi limitrofi con la città di Lugano mediante una diligenza. Nel 1934 la diligenza fu sostituita da un servizio automobilistico (tre corse giornaliere). Inoltre con la costruzione della ferrovia del Gottardo (1882) e dopo una serie di lunghe vicissitudini durate oltre 30 anni, le autorità comunali di Lamone, congiuntamente a quelle di Cadempino, riuscivano ad ottenere un ulteriore servizio per la comunità: la stazione ferroviaria. La chiesa Dedicata a Sant’Andrea, si trova a sud del nucleo storico. L’aspetto attuale è il risultato delle frequenti trasformazioni in parte avvenute nel 1612 e in parte nel 1800. Altri rinnovamenti furono eseguiti nel 1920, mentre negli anni 1976-77 fu restaurato l’interno. Il campanile, posto a sud della chiesa, risale all’epoca romanica (1100): ne sono testimoni le nicchie cieche definite da due o tre archi. Nel 1820 venne ampliato verso nord e rialzato. La facciata della chiesa è neoclassica; eseguita nel 1894 dall’architetto A.Ghezzi, ha come entrata un portico con pilastri d’ordine toscano. L’interno comprende una navata a tre campate, il coro e due cappelle laterali. Le pareti della navata sono sostenute da pilastri d’ordine toscano reggenti un cornicione neoclassico. L’altare maggiore è in stucco, con colonne sovrastate da capitelli di ordine composito; esso è arricchito da una pala del 1600 raffigurante Gesù che invita i due fratelli Andrea e Pietro a seguirlo e da una mensa in marmo di Arzo della metà del secolo XVIII. Nelle cappelle laterali, notevoli sono gli stucchi di Gabriele Cattori di Lamone (artista che decorò l’altare maggiore). In quella di sinistra, dedicata a San Sebastiano, vi è una pala raffigurante il Santo in compagnia della Vergine e di San Rocco. Nella cappella di destra, dedicata alla Madonna del Rosario, l’altare è sovrastato da una nicchia decorata da stucchi e contenente una statua databile verso la fine del 1600. Notevoli sono le tele dei dodici apostoli esposte alle pareti, attribuite al Caresana di Cureglia e realizzate attorno al 1700. Il pavimento, in mosaico veneziano, fu eseguito nel 1858.

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Noleggio Smart Ticino
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Via Fola 9, 6963 Pregassona
NOLEGGIO SMART IN TICINO

Noleggio Smart Ticino offre un servizio di noleggio auto in Ticino. Scegli la tua Smart e goditi un'esperienza di guida senza stress con i nostri servizi di noleggio auto competitivi e convenienti. Siamo operativi 24 ore su 24, tutti i giorni. Chiamaci subito per prenotare la tua auto! Chi siamo Noleggio Smart Ticino è la scelta ideale per chi cerca un'auto da noleggiare a Pregassona e in tutto il Ticino. Proponiamo Smart di ultima generazione che garantiscono efficienza nei consumi e una guida sicura. Tutte le auto vengono controllate periodicamente e sono assicurate con polizza Kasko totale. Non esitare a contattarci per richiedere ulteriori informazioni sui nostri servizi. Noleggio Smart Noleggia la tua smart a lungo o a breve termine! Abbiamo diverse soluzioni che si adattano a ogni singola esigenza. Proponiamo mezzi per privati con prezzi frontalieri, anche a lungo termine. Inoltre siamo un punto di riferimento a Pregassona e dintorni per le aziende che voglio noleggiare una flotta di piu veicoli con prezzi sempre vantaggiosi. Contattaci per scoprire il mezzo a noleggio più adatto a te! Perché sceglierci Noleggio Smart Ticino offre un servizio di noleggio auto di qualità superiore, con una vasta gamma di modelli disponibili sempre revisionati per garantire la massima sicurezza su strada. Noleggia la tua Smart: facile da guidare e comodissima da parcheggiare. Abbiamo Smart elettriche, cabrio, 5 porte: passa a trovarci e scegli la tua auto a noleggio! • Nessun deposito • Kasko totale • Supporto in tutto il Ticino

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AutonoleggioNoleggioAutomobili, occasioni
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Onoranze Funebri Biancardi

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Onoranze Funebri Biancardi

Via Trevano 89, 6900 Lugano

Servizi Funebri in Svizzera e all’Estero Le Onoranze Funebri Biancardi sono gli specialisti per quanto riguarda tutto ciò che riguarda i servizi funebri. Siamo il vostro referente professionale e fidato per ogni tipo di esigenza, i nostri oltre 45 anni di attività nel settore lo testimoniano più di qualsiasi altro slogan. Testamento Esequie Il testamento esequie permette di lasciare le proprie volontà per quanto riguarda la funzione funebre, coprendo nel contempo le spese, senza così lasciare tutto spalle dei propri cari. La somma non sarà versata direttamente alla Biancardi Michele SA, ma verrà accesa un’assicurazione vita, permettendovi così di poter cambiare idea in ogni momento. Disbrigo pratiche Ogni perdita porta con sè una valanga di pratiche da sbrigare. Le onoranze funebri Biancardi può prendersi carico di tutta la burocrazia, evadendole in maniera veloce e professionale, sgravandovi da ulteriori fastidiosi pensieri. Trasporti nazionali e internazionali Possiamo farci carico del trasporto della salma, sia in Svizzera che all’estero, occupandoci di tutte le pratiche. Articoli funebri Offriamo prodotti funerari di alta qualità caratterizzati dalla cura delle finiture. Cornici, urne, fiamme in cristallo e molto altro, per decorare le tombe con la migliore arte funebre e cimiteriale. Biancardi Michele SA é dove trovare tutta l’ esperienza dei migliori produttori svizzeri e internazionali. Manifesti mortuari Per dare comunicazione della scomparsa di un proprio caro, in modo che parenti ed amici abbiano l’opportunità di partecipare alle esequie,una delle pratiche più comuni è la pubblicazione di necrologi . Ci incarichiamo personalmente di organizzare la pubblicazione degli annunci funerari, secondo le vostre indicazioni o seguendo il volere del defunto, sulle maggiori quotidiani del Canton Ticino. Vendita cofani funebri Le bare, o casse, sono una delle scelte più importanti per una cerimonia di comiato. Per questo noi possediamo un vastissima scelta di cofani funebri, sempre ai migliori prezzi disponibili sul mercato. Abete, faggio, noce, castagno,… non importa di quale materiale, noi abbiamo il cofano funebre che incontrerà i vostri gusti e le vostre esigenze. Fotoceramica cimiteriale La fotoceramica é una presiosa tecnica che rende eterne le foto dei vostri cari. Possiamo stampare su ceramica qualsiasi soggetto che vogliate apporre sulla lapide Fiorerie e Addobbi floreali Gli addobbi floreali funebri vengono realizzati in collaborazione con fiorai di fiducia e provata professionalità. Facciamo realizzare diverse tipologie di composizioni floreali funebri come copribara, corone di fiori e cuscini di fiori per accompagnare il feretro durante tutta la cerimonia, Bronzi, Marmi e Graniti Forniamo e mettiamo in opera secondo il vostro gusto marmi e graniti su misura. Inoltre posiamo bronzi e statue

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Onoranze funebriMonumenti funebriMarmoCimitero
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Servizi Funebri in Svizzera e all’Estero Le Onoranze Funebri Biancardi sono gli specialisti per quanto riguarda tutto ciò che riguarda i servizi funebri. Siamo il vostro referente professionale e fidato per ogni tipo di esigenza, i nostri oltre 45 anni di attività nel settore lo testimoniano più di qualsiasi altro slogan. Testamento Esequie Il testamento esequie permette di lasciare le proprie volontà per quanto riguarda la funzione funebre, coprendo nel contempo le spese, senza così lasciare tutto spalle dei propri cari. La somma non sarà versata direttamente alla Biancardi Michele SA, ma verrà accesa un’assicurazione vita, permettendovi così di poter cambiare idea in ogni momento. Disbrigo pratiche Ogni perdita porta con sè una valanga di pratiche da sbrigare. Le onoranze funebri Biancardi può prendersi carico di tutta la burocrazia, evadendole in maniera veloce e professionale, sgravandovi da ulteriori fastidiosi pensieri. Trasporti nazionali e internazionali Possiamo farci carico del trasporto della salma, sia in Svizzera che all’estero, occupandoci di tutte le pratiche. Articoli funebri Offriamo prodotti funerari di alta qualità caratterizzati dalla cura delle finiture. Cornici, urne, fiamme in cristallo e molto altro, per decorare le tombe con la migliore arte funebre e cimiteriale. Biancardi Michele SA é dove trovare tutta l’ esperienza dei migliori produttori svizzeri e internazionali. Manifesti mortuari Per dare comunicazione della scomparsa di un proprio caro, in modo che parenti ed amici abbiano l’opportunità di partecipare alle esequie,una delle pratiche più comuni è la pubblicazione di necrologi . Ci incarichiamo personalmente di organizzare la pubblicazione degli annunci funerari, secondo le vostre indicazioni o seguendo il volere del defunto, sulle maggiori quotidiani del Canton Ticino. Vendita cofani funebri Le bare, o casse, sono una delle scelte più importanti per una cerimonia di comiato. Per questo noi possediamo un vastissima scelta di cofani funebri, sempre ai migliori prezzi disponibili sul mercato. Abete, faggio, noce, castagno,… non importa di quale materiale, noi abbiamo il cofano funebre che incontrerà i vostri gusti e le vostre esigenze. Fotoceramica cimiteriale La fotoceramica é una presiosa tecnica che rende eterne le foto dei vostri cari. Possiamo stampare su ceramica qualsiasi soggetto che vogliate apporre sulla lapide Fiorerie e Addobbi floreali Gli addobbi floreali funebri vengono realizzati in collaborazione con fiorai di fiducia e provata professionalità. Facciamo realizzare diverse tipologie di composizioni floreali funebri come copribara, corone di fiori e cuscini di fiori per accompagnare il feretro durante tutta la cerimonia, Bronzi, Marmi e Graniti Forniamo e mettiamo in opera secondo il vostro gusto marmi e graniti su misura. Inoltre posiamo bronzi e statue

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Onys digital solutions SA

Valutazione 3.0 di 5 stelle su 2 valutazioni

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Via Cantonale 23C, 6928 Manno

virgolette ""A" nera, "E" bianca, "I" rossa, "U" verde, "O" blu: vocali, io dir un giorno le vostre nascite latenti:" Arthur Rimbaud perché scegliere Onys Software La gestione dei documenti all’interno dell’azienda diventa sempre piu importante. La Onys è in grado di fornire diverse soluzioni per la gestione delle stampe e dell’archivio sia in grande come in piccolo formato. Consulenza La gestione intelligente della documentazione all’interno dell’azienda vi potrà far risparmiare notevoli costi d’esercizio nell’ambito soprattutto della distribuzione di stampati, dell’archiviazione, della stampa e della copia. I consulenti della Onys vi sapranno consigliare come affrontare in modo efficiente ed al meglio tutto il flusso dei vostri documenti. Servizio tecnico Anche nel servizio dopo vendita, l’importante è avere un partner affidabile in caso di bisogno. La Onys è in grado di operare al meglio in ogni situazione e rispondere così a qualsiasi esigenza del cliente. Il servizio tecnico della Onys è specializzato sulla riparazione di plotter, fotocopiatrici, stampanti, fax e distruggi documenti. Prodotti: • Stampanti multifunzione • Stampanti • Plotter • Scanner • Fax • Macchine per ufficio • Schermi • Occasioni • Carta • Rotoli carta plotter grafica • Rotoli carta plotter CAD • Toner cartucce e consumabili Canon

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virgolette ""A" nera, "E" bianca, "I" rossa, "U" verde, "O" blu: vocali, io dir un giorno le vostre nascite latenti:" Arthur Rimbaud perché scegliere Onys Software La gestione dei documenti all’interno dell’azienda diventa sempre piu importante. La Onys è in grado di fornire diverse soluzioni per la gestione delle stampe e dell’archivio sia in grande come in piccolo formato. Consulenza La gestione intelligente della documentazione all’interno dell’azienda vi potrà far risparmiare notevoli costi d’esercizio nell’ambito soprattutto della distribuzione di stampati, dell’archiviazione, della stampa e della copia. I consulenti della Onys vi sapranno consigliare come affrontare in modo efficiente ed al meglio tutto il flusso dei vostri documenti. Servizio tecnico Anche nel servizio dopo vendita, l’importante è avere un partner affidabile in caso di bisogno. La Onys è in grado di operare al meglio in ogni situazione e rispondere così a qualsiasi esigenza del cliente. Il servizio tecnico della Onys è specializzato sulla riparazione di plotter, fotocopiatrici, stampanti, fax e distruggi documenti. Prodotti: • Stampanti multifunzione • Stampanti • Plotter • Scanner • Fax • Macchine per ufficio • Schermi • Occasioni • Carta • Rotoli carta plotter grafica • Rotoli carta plotter CAD • Toner cartucce e consumabili Canon

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Viale Castagnola 21c, 6900 Lugano
PGA Intellectual Property - Consulenza in Proprietà Industriale ed Intellettuale

PGA Intellectual Property è una consolidata e rinomata realtà internazionale, presente in Svizzera a Lugano ed a Stabio, che fornisce un'ampia gamma di servizi nel settore della Proprietà Intellettuale ed Industriale, offrendo in particolare una consulenza professionale in brevetti, marchi e design tramite un team altamente specializzato di 20 professionisti esperti nei diversi settori della tecnica ed uno staff complessivo di ben 40 specialisti. PGA è presente ed opera direttamente in Svizzera, di fronte all'Istituto Federale della Proprietà Intellettuale (IGE/IPI) ed in Italia, di fronte all'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), oltre che a livello Europeo, di fronte all'Ufficio Brevetti Europeo (EPO) ed all'Ufficio dell'Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO). PGA tutela inoltre i brevetti, i marchi ed i design dei propri Clienti in tutto il mondo attraverso una consolidata rete di agenti locali di comprovata affidabilità e qualità. La Società vanta una combinazione unica di Consulenti esperti in brevetti, marchi e design, tale da poter offrire una gamma completa di servizi, quali l’esecuzione di ricerche di anteriorità, la redazione di pareri tecnico-legali, la definizione di strategie di tutela, il deposito di domande di brevetto, marchio e design, la loro prosecuzione in tutto il mondo e la gestione delle relative controversie amministrative e giudiziali. La competenza tecnica, l'esperienza legale e la prospettiva internazionale rendono la PGA un punto di riferimento unico nel mercato Europeo per l’alta qualità dei servizi forniti e la capacità di adattarsi alle esigenze dei Clienti.

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Consulente in brevettiBrevettiProtezione dei MarchiDesignConsulenza legaleLicenzeProtezione giuridica
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Municipio di Lamone

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Municipio di Lamone

Via al Casello 3, 6814 Lamone
IL COMUNE

Lamone è di origine molto antica ed è diviso in tre parti distinte: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. È situato ai piedi del colle di San Zeno, le cui falde formano a meridione un anfiteatro naturale. Da alcuni anni esiste un "Sentiero naturalistico": questa via, che in parte utilizza una vecchissima mulattiera caduta in disuso, si congiunge in prossimità della cima con un sentiero che sale da Origlio, e lungo il percorso si trovano cartelli indicatori che informano sulla particolare vegetazione del luogo. La parte nuova del paese è invece situata sulla pianura che si estende a meridione della chiesa. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria, e in questa frazione passa la strada principale. Profilo storico “Lamone con l’Ostarietta, il principale villaggio, sebbene per la natura della situazione non sia capoluogo del circolo di Vezia (distretto di Lugano). La via postale rade i lembi della campagna di Lamone; ma il paese trovasi collocato a qualche distanza, alla falda di un monte che, riparandolo da’ freddi venti, gli permette di produr vini di buona riputazione. Il suo smembramento dalla parrocchia di Lugano rimonta agli anni 1580-90. Sul monte ha l’eremitaggio di San Zenone con prospetto sul val d’Agno e su quel di Lugano...” Così Stefano Franscini parla di Lamone nella sua opera “La Svizzera Italiana” edita nel 1840. Per poter meglio illustrarare il nostro comune si è attinto a quella ricchissima fonte che è la monografia storica su Lamone, scritta dal Canonico Giovanni Sarinelli (1885-1967). Le origini Lamone, nei documenti antichi (prima dell’anno 1000) è chiamato Namonne. Nel 1300 è detto Lemonno o Lemonne e in qualche caso Lamonno. Già verso il 1400 si parla però di Lemone e di Alamone, denominazioni che si avvicinano maggiormente al nome attuale di Lamone. Non è facile risolvere etimologicamente l’origine e il significato del nome di Lamone. Sarinelli afferma che probabilmente esso deriva da un antico personaggio proveniente da un villaggio italiano che ha il medesimo nome del nostro (Lamon in provincia di Belluno). Se invece consideriamo il termine più antico con II quale è definito il villaggio e cioè “Namonne, lo stesso ci può portare a riflettere sul vocabolo Iatino “nemus” che significa “bosco ricco di pascolo”. Non è da escludere infatti che il territorio dove sorse il paese di Lamone in origine fosse un luogo dedito in modo preponderante alla pastorizia. Quali fatti siano accaduti e come il villaggio si sia sviluppato, non è facile da accertare. Sappiamo poco o nulla del Ticino nell’epoca delle invasioni barbariche e dell’influsso che esse lasciarono nella popolazione. Esistono tracce archeologiche dei Longobardi nel secolo VII. Essi negli anni 568-572 conquistarono la pianura Padana e successivamente si spinsero nelle valli alpine dove, verso il 590 si scontrarono con i Franchi a Ponte Tresa. Alcuni signori longobardi possedevano beni nel Sottoceneri: tra questi possiamo annoverare un certo Totone da Campione, i cui possedimenti erano molto estesi, da comprendere anche tutte le terre di Lamone. Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni (quindi anche le terre lamonesì) al Monastero di Sant’Ambrogio di Milano. Con questa donazione, il monastero del capoluogo lombardo divenne una delle signorie feudali dì più antica data del Sottoceneri di cui si trovarono le maggiori tracce. La giurisdizione del monastero durò fino al 1300. La vita comunitaria antica Le diverse famiglie che si trovavano a vivere l’una accanto all’altra, nella medesima terra, creavano una comunità in cui il godimento dei beni era libero a tutti senza essere proprietari. Infatti non c’era la proprietà privata che escludeva la compartecipazione di altre famiglie. La legna del bosco, la pietra per la casa erano da godersi in comune, cosi pure dicasi per i pascoli per il bestiame, mentre le terre da coltivare, di solito, venivano estratte a sorte; durante una pubblica riunione. Questa forma di autogestione era detta “vicinìa”. Essa aveva i suoi ordinamenti, tra cui citiamo, la nomina del “decano” o “console” (corrispondente all’attuale sindaco), la discussione e I’approvazione di statuti e ordinamenti per la conduzione della comunità, ecc... Le assemblee, dette “vicinanze”, potevano essere di tipo ordinario o straordinario e generalmente si tenevano nella piazza centrale del villaggio o sul sagrato della chiesa. Attività della comunità Lamone era un paese prevalentemente agricolo poiché la gente traeva sostentamento dalla coltivazione della terra e dall’allevamento del bestiame. II numero di quest’ultimo doveva essere molto grande in quanto sappiamo che nel 1392 Lamone era proprietario di due alpi sul Camoghè sopra Isone: questa proprietà venne tenuta fino al 1500 circa. Un altro fatto che denota la massiccia presenza di bestiame sono gli ordinamenti e i decreti comunali per regolare l’uso dei pascoli. Oltre alle già citate attività agricole e d’allevamento, bisogna segnalare l’industria della bachicoltura, molto fiorente a Lamone tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, protrattasi poi per quasi un secolo. Venivano pure coltivati la canapa e il lino, le cui fibre, dopo essere state opportunamente lavorate, erano trasformate in filo da tessere su telai a mano, per ricavarne dei tessuti. Chi non ricorda le famose tele di lino dei nostri nonni? A titolo di curiosità, segnaliamo il ritrovamento qualche anno fa, durante uno scavo nel nucleo storico, di una grossa pietra lavorata, appartenente ad un torchio a leva o piemontese (strumento molto usato tra il 1500 e il 1800 per la lavorazione dell’uva ed in modo particolare per la preparazione dell’olio di noci). L’agricoltura non era però l’unica attività dei lamonesi. Nel seicento sul nostro territorio erano infatti funzionanti alcune fornaci per la cottura della terracotta. Con l’incremento demografico e la perdita degli alpeggi, parecchi abitanti dovettero cambiare mestiere, diventando muratori, pittori, falegnami, fabbri. Queste attività non sempre davano la garanzia di lavoro in paese e di conseguenza, non restava che una soluzione: l’emigrazione. Il nucleo abitativo Lamone è diviso in tre parti distinti: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. Percorrendo queste vie e osservando attentamente case, muri, porte, inferiate, cancelli, possiamo notare come alcune costruzioni siano state realizzate senza materiali nobili, ma con tanta passione. Molto spesso i realizzatori di queste opere erano persone di umili condizioni che per poter vivere erano costretti ad emigrare. Lontano da casa imparavano il mestiere e poi quando ritornavano dimostravano ciò che avevano imparato, costruendo o abbellendo le loro abitazioni. Il nucleo vecchio, complessivamente ben conservato e protetto da norme speciali volute dal Consiglio comunale una decina di anni fa, rappresenta una testimonianza inconfondibile della civiltà contadina. La parte nuova del paese, situata sulla pianura che si estende a sud del nucleo, è andata via via sviluppandosi a partire dagli anni sessanta, con la costruzione di nuove casette e numerosi palazzi. All’arrivo di nuova popolazione, ha fatto riscontro l’insediamento di molte attività eaconomiche nel settore industriale e terziario. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Infatti vediamo che Schinz nella sua opera “Descrizione della Svizzera Italiana nel settecento” afferma che a Ostarietta esisteva“... una casa isolata con accanto un mulino e una segheria “..., essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria. Vie di comunicazione II nucleo abitativo non era né è mai stato attraversato da strade di transito: ciò non ha però impedito al comune di svilupparsi sempre più. La strada principale, chiamata Regina prima e Cantonale poi, passa ancor oggi nella frazione di Ostarietta. Essa fu ampliata in due tappe: dapprima la tratta Lugano-Ostarietta, realizzata tra il 1806 e il 1808, poi il tracciato Ostarietta-Cadenazzo, realizzato tra il 1808 e il 1811. Questa via era (fino all’apertura dell’autostrada) l’arteria principale di comunicazione tra Lugano e il Monte Ceneri. Nel 1896 su questa strada fu introdotto un servizio passeggeri che collegava i paesi limitrofi con la città di Lugano mediante una diligenza. Nel 1934 la diligenza fu sostituita da un servizio automobilistico (tre corse giornaliere). Inoltre con la costruzione della ferrovia del Gottardo (1882) e dopo una serie di lunghe vicissitudini durate oltre 30 anni, le autorità comunali di Lamone, congiuntamente a quelle di Cadempino, riuscivano ad ottenere un ulteriore servizio per la comunità: la stazione ferroviaria. La chiesa Dedicata a Sant’Andrea, si trova a sud del nucleo storico. L’aspetto attuale è il risultato delle frequenti trasformazioni in parte avvenute nel 1612 e in parte nel 1800. Altri rinnovamenti furono eseguiti nel 1920, mentre negli anni 1976-77 fu restaurato l’interno. Il campanile, posto a sud della chiesa, risale all’epoca romanica (1100): ne sono testimoni le nicchie cieche definite da due o tre archi. Nel 1820 venne ampliato verso nord e rialzato. La facciata della chiesa è neoclassica; eseguita nel 1894 dall’architetto A.Ghezzi, ha come entrata un portico con pilastri d’ordine toscano. L’interno comprende una navata a tre campate, il coro e due cappelle laterali. Le pareti della navata sono sostenute da pilastri d’ordine toscano reggenti un cornicione neoclassico. L’altare maggiore è in stucco, con colonne sovrastate da capitelli di ordine composito; esso è arricchito da una pala del 1600 raffigurante Gesù che invita i due fratelli Andrea e Pietro a seguirlo e da una mensa in marmo di Arzo della metà del secolo XVIII. Nelle cappelle laterali, notevoli sono gli stucchi di Gabriele Cattori di Lamone (artista che decorò l’altare maggiore). In quella di sinistra, dedicata a San Sebastiano, vi è una pala raffigurante il Santo in compagnia della Vergine e di San Rocco. Nella cappella di destra, dedicata alla Madonna del Rosario, l’altare è sovrastato da una nicchia decorata da stucchi e contenente una statua databile verso la fine del 1600. Notevoli sono le tele dei dodici apostoli esposte alle pareti, attribuite al Caresana di Cureglia e realizzate attorno al 1700. Il pavimento, in mosaico veneziano, fu eseguito nel 1858.

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MunicipioScuola pubblicaPolizia
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Lamone è di origine molto antica ed è diviso in tre parti distinte: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. È situato ai piedi del colle di San Zeno, le cui falde formano a meridione un anfiteatro naturale. Da alcuni anni esiste un "Sentiero naturalistico": questa via, che in parte utilizza una vecchissima mulattiera caduta in disuso, si congiunge in prossimità della cima con un sentiero che sale da Origlio, e lungo il percorso si trovano cartelli indicatori che informano sulla particolare vegetazione del luogo. La parte nuova del paese è invece situata sulla pianura che si estende a meridione della chiesa. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria, e in questa frazione passa la strada principale. Profilo storico “Lamone con l’Ostarietta, il principale villaggio, sebbene per la natura della situazione non sia capoluogo del circolo di Vezia (distretto di Lugano). La via postale rade i lembi della campagna di Lamone; ma il paese trovasi collocato a qualche distanza, alla falda di un monte che, riparandolo da’ freddi venti, gli permette di produr vini di buona riputazione. Il suo smembramento dalla parrocchia di Lugano rimonta agli anni 1580-90. Sul monte ha l’eremitaggio di San Zenone con prospetto sul val d’Agno e su quel di Lugano...” Così Stefano Franscini parla di Lamone nella sua opera “La Svizzera Italiana” edita nel 1840. Per poter meglio illustrarare il nostro comune si è attinto a quella ricchissima fonte che è la monografia storica su Lamone, scritta dal Canonico Giovanni Sarinelli (1885-1967). Le origini Lamone, nei documenti antichi (prima dell’anno 1000) è chiamato Namonne. Nel 1300 è detto Lemonno o Lemonne e in qualche caso Lamonno. Già verso il 1400 si parla però di Lemone e di Alamone, denominazioni che si avvicinano maggiormente al nome attuale di Lamone. Non è facile risolvere etimologicamente l’origine e il significato del nome di Lamone. Sarinelli afferma che probabilmente esso deriva da un antico personaggio proveniente da un villaggio italiano che ha il medesimo nome del nostro (Lamon in provincia di Belluno). Se invece consideriamo il termine più antico con II quale è definito il villaggio e cioè “Namonne, lo stesso ci può portare a riflettere sul vocabolo Iatino “nemus” che significa “bosco ricco di pascolo”. Non è da escludere infatti che il territorio dove sorse il paese di Lamone in origine fosse un luogo dedito in modo preponderante alla pastorizia. Quali fatti siano accaduti e come il villaggio si sia sviluppato, non è facile da accertare. Sappiamo poco o nulla del Ticino nell’epoca delle invasioni barbariche e dell’influsso che esse lasciarono nella popolazione. Esistono tracce archeologiche dei Longobardi nel secolo VII. Essi negli anni 568-572 conquistarono la pianura Padana e successivamente si spinsero nelle valli alpine dove, verso il 590 si scontrarono con i Franchi a Ponte Tresa. Alcuni signori longobardi possedevano beni nel Sottoceneri: tra questi possiamo annoverare un certo Totone da Campione, i cui possedimenti erano molto estesi, da comprendere anche tutte le terre di Lamone. Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni (quindi anche le terre lamonesì) al Monastero di Sant’Ambrogio di Milano. Con questa donazione, il monastero del capoluogo lombardo divenne una delle signorie feudali dì più antica data del Sottoceneri di cui si trovarono le maggiori tracce. La giurisdizione del monastero durò fino al 1300. La vita comunitaria antica Le diverse famiglie che si trovavano a vivere l’una accanto all’altra, nella medesima terra, creavano una comunità in cui il godimento dei beni era libero a tutti senza essere proprietari. Infatti non c’era la proprietà privata che escludeva la compartecipazione di altre famiglie. La legna del bosco, la pietra per la casa erano da godersi in comune, cosi pure dicasi per i pascoli per il bestiame, mentre le terre da coltivare, di solito, venivano estratte a sorte; durante una pubblica riunione. Questa forma di autogestione era detta “vicinìa”. Essa aveva i suoi ordinamenti, tra cui citiamo, la nomina del “decano” o “console” (corrispondente all’attuale sindaco), la discussione e I’approvazione di statuti e ordinamenti per la conduzione della comunità, ecc... Le assemblee, dette “vicinanze”, potevano essere di tipo ordinario o straordinario e generalmente si tenevano nella piazza centrale del villaggio o sul sagrato della chiesa. Attività della comunità Lamone era un paese prevalentemente agricolo poiché la gente traeva sostentamento dalla coltivazione della terra e dall’allevamento del bestiame. II numero di quest’ultimo doveva essere molto grande in quanto sappiamo che nel 1392 Lamone era proprietario di due alpi sul Camoghè sopra Isone: questa proprietà venne tenuta fino al 1500 circa. Un altro fatto che denota la massiccia presenza di bestiame sono gli ordinamenti e i decreti comunali per regolare l’uso dei pascoli. Oltre alle già citate attività agricole e d’allevamento, bisogna segnalare l’industria della bachicoltura, molto fiorente a Lamone tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, protrattasi poi per quasi un secolo. Venivano pure coltivati la canapa e il lino, le cui fibre, dopo essere state opportunamente lavorate, erano trasformate in filo da tessere su telai a mano, per ricavarne dei tessuti. Chi non ricorda le famose tele di lino dei nostri nonni? A titolo di curiosità, segnaliamo il ritrovamento qualche anno fa, durante uno scavo nel nucleo storico, di una grossa pietra lavorata, appartenente ad un torchio a leva o piemontese (strumento molto usato tra il 1500 e il 1800 per la lavorazione dell’uva ed in modo particolare per la preparazione dell’olio di noci). L’agricoltura non era però l’unica attività dei lamonesi. Nel seicento sul nostro territorio erano infatti funzionanti alcune fornaci per la cottura della terracotta. Con l’incremento demografico e la perdita degli alpeggi, parecchi abitanti dovettero cambiare mestiere, diventando muratori, pittori, falegnami, fabbri. Queste attività non sempre davano la garanzia di lavoro in paese e di conseguenza, non restava che una soluzione: l’emigrazione. Il nucleo abitativo Lamone è diviso in tre parti distinti: il nucleo storico, la parte nuova e la frazione di Ostarietta. Il nucleo storico è un insieme di case prevalentemente rustiche, raggruppate intorno a poche vie e contrade. Percorrendo queste vie e osservando attentamente case, muri, porte, inferiate, cancelli, possiamo notare come alcune costruzioni siano state realizzate senza materiali nobili, ma con tanta passione. Molto spesso i realizzatori di queste opere erano persone di umili condizioni che per poter vivere erano costretti ad emigrare. Lontano da casa imparavano il mestiere e poi quando ritornavano dimostravano ciò che avevano imparato, costruendo o abbellendo le loro abitazioni. Il nucleo vecchio, complessivamente ben conservato e protetto da norme speciali volute dal Consiglio comunale una decina di anni fa, rappresenta una testimonianza inconfondibile della civiltà contadina. La parte nuova del paese, situata sulla pianura che si estende a sud del nucleo, è andata via via sviluppandosi a partire dagli anni sessanta, con la costruzione di nuove casette e numerosi palazzi. All’arrivo di nuova popolazione, ha fatto riscontro l’insediamento di molte attività eaconomiche nel settore industriale e terziario. Anche la frazione di Ostarietta ha origini piuttosto remote. Infatti vediamo che Schinz nella sua opera “Descrizione della Svizzera Italiana nel settecento” afferma che a Ostarietta esisteva“... una casa isolata con accanto un mulino e una segheria “..., essa è separata dalla parte nuova di Lamone dalla linea ferroviaria. Vie di comunicazione II nucleo abitativo non era né è mai stato attraversato da strade di transito: ciò non ha però impedito al comune di svilupparsi sempre più. La strada principale, chiamata Regina prima e Cantonale poi, passa ancor oggi nella frazione di Ostarietta. Essa fu ampliata in due tappe: dapprima la tratta Lugano-Ostarietta, realizzata tra il 1806 e il 1808, poi il tracciato Ostarietta-Cadenazzo, realizzato tra il 1808 e il 1811. Questa via era (fino all’apertura dell’autostrada) l’arteria principale di comunicazione tra Lugano e il Monte Ceneri. Nel 1896 su questa strada fu introdotto un servizio passeggeri che collegava i paesi limitrofi con la città di Lugano mediante una diligenza. Nel 1934 la diligenza fu sostituita da un servizio automobilistico (tre corse giornaliere). Inoltre con la costruzione della ferrovia del Gottardo (1882) e dopo una serie di lunghe vicissitudini durate oltre 30 anni, le autorità comunali di Lamone, congiuntamente a quelle di Cadempino, riuscivano ad ottenere un ulteriore servizio per la comunità: la stazione ferroviaria. La chiesa Dedicata a Sant’Andrea, si trova a sud del nucleo storico. L’aspetto attuale è il risultato delle frequenti trasformazioni in parte avvenute nel 1612 e in parte nel 1800. Altri rinnovamenti furono eseguiti nel 1920, mentre negli anni 1976-77 fu restaurato l’interno. Il campanile, posto a sud della chiesa, risale all’epoca romanica (1100): ne sono testimoni le nicchie cieche definite da due o tre archi. Nel 1820 venne ampliato verso nord e rialzato. La facciata della chiesa è neoclassica; eseguita nel 1894 dall’architetto A.Ghezzi, ha come entrata un portico con pilastri d’ordine toscano. L’interno comprende una navata a tre campate, il coro e due cappelle laterali. Le pareti della navata sono sostenute da pilastri d’ordine toscano reggenti un cornicione neoclassico. L’altare maggiore è in stucco, con colonne sovrastate da capitelli di ordine composito; esso è arricchito da una pala del 1600 raffigurante Gesù che invita i due fratelli Andrea e Pietro a seguirlo e da una mensa in marmo di Arzo della metà del secolo XVIII. Nelle cappelle laterali, notevoli sono gli stucchi di Gabriele Cattori di Lamone (artista che decorò l’altare maggiore). In quella di sinistra, dedicata a San Sebastiano, vi è una pala raffigurante il Santo in compagnia della Vergine e di San Rocco. Nella cappella di destra, dedicata alla Madonna del Rosario, l’altare è sovrastato da una nicchia decorata da stucchi e contenente una statua databile verso la fine del 1600. Notevoli sono le tele dei dodici apostoli esposte alle pareti, attribuite al Caresana di Cureglia e realizzate attorno al 1700. Il pavimento, in mosaico veneziano, fu eseguito nel 1858.

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Noleggio Smart Ticino offre un servizio di noleggio auto in Ticino. Scegli la tua Smart e goditi un'esperienza di guida senza stress con i nostri servizi di noleggio auto competitivi e convenienti. Siamo operativi 24 ore su 24, tutti i giorni. Chiamaci subito per prenotare la tua auto! Chi siamo Noleggio Smart Ticino è la scelta ideale per chi cerca un'auto da noleggiare a Pregassona e in tutto il Ticino. Proponiamo Smart di ultima generazione che garantiscono efficienza nei consumi e una guida sicura. Tutte le auto vengono controllate periodicamente e sono assicurate con polizza Kasko totale. Non esitare a contattarci per richiedere ulteriori informazioni sui nostri servizi. Noleggio Smart Noleggia la tua smart a lungo o a breve termine! Abbiamo diverse soluzioni che si adattano a ogni singola esigenza. Proponiamo mezzi per privati con prezzi frontalieri, anche a lungo termine. Inoltre siamo un punto di riferimento a Pregassona e dintorni per le aziende che voglio noleggiare una flotta di piu veicoli con prezzi sempre vantaggiosi. Contattaci per scoprire il mezzo a noleggio più adatto a te! Perché sceglierci Noleggio Smart Ticino offre un servizio di noleggio auto di qualità superiore, con una vasta gamma di modelli disponibili sempre revisionati per garantire la massima sicurezza su strada. Noleggia la tua Smart: facile da guidare e comodissima da parcheggiare. Abbiamo Smart elettriche, cabrio, 5 porte: passa a trovarci e scegli la tua auto a noleggio! • Nessun deposito • Kasko totale • Supporto in tutto il Ticino

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Onoranze Funebri Biancardi

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Servizi Funebri in Svizzera e all’Estero Le Onoranze Funebri Biancardi sono gli specialisti per quanto riguarda tutto ciò che riguarda i servizi funebri. Siamo il vostro referente professionale e fidato per ogni tipo di esigenza, i nostri oltre 45 anni di attività nel settore lo testimoniano più di qualsiasi altro slogan. Testamento Esequie Il testamento esequie permette di lasciare le proprie volontà per quanto riguarda la funzione funebre, coprendo nel contempo le spese, senza così lasciare tutto spalle dei propri cari. La somma non sarà versata direttamente alla Biancardi Michele SA, ma verrà accesa un’assicurazione vita, permettendovi così di poter cambiare idea in ogni momento. Disbrigo pratiche Ogni perdita porta con sè una valanga di pratiche da sbrigare. Le onoranze funebri Biancardi può prendersi carico di tutta la burocrazia, evadendole in maniera veloce e professionale, sgravandovi da ulteriori fastidiosi pensieri. Trasporti nazionali e internazionali Possiamo farci carico del trasporto della salma, sia in Svizzera che all’estero, occupandoci di tutte le pratiche. Articoli funebri Offriamo prodotti funerari di alta qualità caratterizzati dalla cura delle finiture. Cornici, urne, fiamme in cristallo e molto altro, per decorare le tombe con la migliore arte funebre e cimiteriale. Biancardi Michele SA é dove trovare tutta l’ esperienza dei migliori produttori svizzeri e internazionali. Manifesti mortuari Per dare comunicazione della scomparsa di un proprio caro, in modo che parenti ed amici abbiano l’opportunità di partecipare alle esequie,una delle pratiche più comuni è la pubblicazione di necrologi . Ci incarichiamo personalmente di organizzare la pubblicazione degli annunci funerari, secondo le vostre indicazioni o seguendo il volere del defunto, sulle maggiori quotidiani del Canton Ticino. Vendita cofani funebri Le bare, o casse, sono una delle scelte più importanti per una cerimonia di comiato. Per questo noi possediamo un vastissima scelta di cofani funebri, sempre ai migliori prezzi disponibili sul mercato. Abete, faggio, noce, castagno,… non importa di quale materiale, noi abbiamo il cofano funebre che incontrerà i vostri gusti e le vostre esigenze. Fotoceramica cimiteriale La fotoceramica é una presiosa tecnica che rende eterne le foto dei vostri cari. Possiamo stampare su ceramica qualsiasi soggetto che vogliate apporre sulla lapide Fiorerie e Addobbi floreali Gli addobbi floreali funebri vengono realizzati in collaborazione con fiorai di fiducia e provata professionalità. Facciamo realizzare diverse tipologie di composizioni floreali funebri come copribara, corone di fiori e cuscini di fiori per accompagnare il feretro durante tutta la cerimonia, Bronzi, Marmi e Graniti Forniamo e mettiamo in opera secondo il vostro gusto marmi e graniti su misura. Inoltre posiamo bronzi e statue

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Onoranze funebriMonumenti funebriMarmoCimitero
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Servizi Funebri in Svizzera e all’Estero Le Onoranze Funebri Biancardi sono gli specialisti per quanto riguarda tutto ciò che riguarda i servizi funebri. Siamo il vostro referente professionale e fidato per ogni tipo di esigenza, i nostri oltre 45 anni di attività nel settore lo testimoniano più di qualsiasi altro slogan. Testamento Esequie Il testamento esequie permette di lasciare le proprie volontà per quanto riguarda la funzione funebre, coprendo nel contempo le spese, senza così lasciare tutto spalle dei propri cari. La somma non sarà versata direttamente alla Biancardi Michele SA, ma verrà accesa un’assicurazione vita, permettendovi così di poter cambiare idea in ogni momento. Disbrigo pratiche Ogni perdita porta con sè una valanga di pratiche da sbrigare. Le onoranze funebri Biancardi può prendersi carico di tutta la burocrazia, evadendole in maniera veloce e professionale, sgravandovi da ulteriori fastidiosi pensieri. Trasporti nazionali e internazionali Possiamo farci carico del trasporto della salma, sia in Svizzera che all’estero, occupandoci di tutte le pratiche. Articoli funebri Offriamo prodotti funerari di alta qualità caratterizzati dalla cura delle finiture. Cornici, urne, fiamme in cristallo e molto altro, per decorare le tombe con la migliore arte funebre e cimiteriale. Biancardi Michele SA é dove trovare tutta l’ esperienza dei migliori produttori svizzeri e internazionali. Manifesti mortuari Per dare comunicazione della scomparsa di un proprio caro, in modo che parenti ed amici abbiano l’opportunità di partecipare alle esequie,una delle pratiche più comuni è la pubblicazione di necrologi . Ci incarichiamo personalmente di organizzare la pubblicazione degli annunci funerari, secondo le vostre indicazioni o seguendo il volere del defunto, sulle maggiori quotidiani del Canton Ticino. Vendita cofani funebri Le bare, o casse, sono una delle scelte più importanti per una cerimonia di comiato. Per questo noi possediamo un vastissima scelta di cofani funebri, sempre ai migliori prezzi disponibili sul mercato. Abete, faggio, noce, castagno,… non importa di quale materiale, noi abbiamo il cofano funebre che incontrerà i vostri gusti e le vostre esigenze. Fotoceramica cimiteriale La fotoceramica é una presiosa tecnica che rende eterne le foto dei vostri cari. Possiamo stampare su ceramica qualsiasi soggetto che vogliate apporre sulla lapide Fiorerie e Addobbi floreali Gli addobbi floreali funebri vengono realizzati in collaborazione con fiorai di fiducia e provata professionalità. Facciamo realizzare diverse tipologie di composizioni floreali funebri come copribara, corone di fiori e cuscini di fiori per accompagnare il feretro durante tutta la cerimonia, Bronzi, Marmi e Graniti Forniamo e mettiamo in opera secondo il vostro gusto marmi e graniti su misura. Inoltre posiamo bronzi e statue

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virgolette ""A" nera, "E" bianca, "I" rossa, "U" verde, "O" blu: vocali, io dir un giorno le vostre nascite latenti:" Arthur Rimbaud perché scegliere Onys Software La gestione dei documenti all’interno dell’azienda diventa sempre piu importante. La Onys è in grado di fornire diverse soluzioni per la gestione delle stampe e dell’archivio sia in grande come in piccolo formato. Consulenza La gestione intelligente della documentazione all’interno dell’azienda vi potrà far risparmiare notevoli costi d’esercizio nell’ambito soprattutto della distribuzione di stampati, dell’archiviazione, della stampa e della copia. I consulenti della Onys vi sapranno consigliare come affrontare in modo efficiente ed al meglio tutto il flusso dei vostri documenti. Servizio tecnico Anche nel servizio dopo vendita, l’importante è avere un partner affidabile in caso di bisogno. La Onys è in grado di operare al meglio in ogni situazione e rispondere così a qualsiasi esigenza del cliente. Il servizio tecnico della Onys è specializzato sulla riparazione di plotter, fotocopiatrici, stampanti, fax e distruggi documenti. Prodotti: • Stampanti multifunzione • Stampanti • Plotter • Scanner • Fax • Macchine per ufficio • Schermi • Occasioni • Carta • Rotoli carta plotter grafica • Rotoli carta plotter CAD • Toner cartucce e consumabili Canon

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FotocopieMacchine e apparecchi da ufficioApparecchi e materiale per Fotocopiatrici
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PGA Intellectual Property - Patents, Trademarks & Designs

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Viale Castagnola 21c, 6900 Lugano
PGA Intellectual Property - Consulenza in Proprietà Industriale ed Intellettuale

PGA Intellectual Property è una consolidata e rinomata realtà internazionale, presente in Svizzera a Lugano ed a Stabio, che fornisce un'ampia gamma di servizi nel settore della Proprietà Intellettuale ed Industriale, offrendo in particolare una consulenza professionale in brevetti, marchi e design tramite un team altamente specializzato di 20 professionisti esperti nei diversi settori della tecnica ed uno staff complessivo di ben 40 specialisti. PGA è presente ed opera direttamente in Svizzera, di fronte all'Istituto Federale della Proprietà Intellettuale (IGE/IPI) ed in Italia, di fronte all'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), oltre che a livello Europeo, di fronte all'Ufficio Brevetti Europeo (EPO) ed all'Ufficio dell'Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO). PGA tutela inoltre i brevetti, i marchi ed i design dei propri Clienti in tutto il mondo attraverso una consolidata rete di agenti locali di comprovata affidabilità e qualità. La Società vanta una combinazione unica di Consulenti esperti in brevetti, marchi e design, tale da poter offrire una gamma completa di servizi, quali l’esecuzione di ricerche di anteriorità, la redazione di pareri tecnico-legali, la definizione di strategie di tutela, il deposito di domande di brevetto, marchio e design, la loro prosecuzione in tutto il mondo e la gestione delle relative controversie amministrative e giudiziali. La competenza tecnica, l'esperienza legale e la prospettiva internazionale rendono la PGA un punto di riferimento unico nel mercato Europeo per l’alta qualità dei servizi forniti e la capacità di adattarsi alle esigenze dei Clienti.

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Consulente in brevettiBrevettiProtezione dei MarchiDesignConsulenza legaleLicenzeProtezione giuridica
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PGA Intellectual Property è una consolidata e rinomata realtà internazionale, presente in Svizzera a Lugano ed a Stabio, che fornisce un'ampia gamma di servizi nel settore della Proprietà Intellettuale ed Industriale, offrendo in particolare una consulenza professionale in brevetti, marchi e design tramite un team altamente specializzato di 20 professionisti esperti nei diversi settori della tecnica ed uno staff complessivo di ben 40 specialisti. PGA è presente ed opera direttamente in Svizzera, di fronte all'Istituto Federale della Proprietà Intellettuale (IGE/IPI) ed in Italia, di fronte all'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), oltre che a livello Europeo, di fronte all'Ufficio Brevetti Europeo (EPO) ed all'Ufficio dell'Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO). PGA tutela inoltre i brevetti, i marchi ed i design dei propri Clienti in tutto il mondo attraverso una consolidata rete di agenti locali di comprovata affidabilità e qualità. La Società vanta una combinazione unica di Consulenti esperti in brevetti, marchi e design, tale da poter offrire una gamma completa di servizi, quali l’esecuzione di ricerche di anteriorità, la redazione di pareri tecnico-legali, la definizione di strategie di tutela, il deposito di domande di brevetto, marchio e design, la loro prosecuzione in tutto il mondo e la gestione delle relative controversie amministrative e giudiziali. La competenza tecnica, l'esperienza legale e la prospettiva internazionale rendono la PGA un punto di riferimento unico nel mercato Europeo per l’alta qualità dei servizi forniti e la capacità di adattarsi alle esigenze dei Clienti.

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